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A seguire, una sintesi dei principali problemi riscontrati dai cittadini in questo ambito.

Cittadini e assistenza territoriale (sintesi Rapporto Pit 2011)

Anche nel 2010 i cittadini segnalano persistenti difficoltà nell'ambito dell'assistenza sanitaria domiciliare, cioè in quell'insieme di servizi erogati a domicilio da personale medico o infermieristico. Il lieve calo delle segnalazioni (nel 2010 sono state il 77%,  l'anno prima addirittura il 78,1%) non muta lo scenario generale, in quanto le carenze denunciate nel passato vengono riscontrate tuttora. L'assistenza sociale prestata al domicilio viene segnalata come problematica, invece, nel 23% dei casi, nel 2010, mentre il valore corrispondeva al 21,9% nel 2009, come da tabella che segue.

Assistenza domiciliare

2010

2009

Sanitaria

77%

78,1%

Sociale

23%

21,9%

Totale

100%

100%

Fonte Cittadinanzattiva – Rapporto PiT Salute 2011


Per quanto riguarda l'assistenza domiciliare propriamente intesa, diverse sono le problematiche che vengono segnalate alle sedi dei PiT Salute e del  Tribunale per i diritti del malato. Uno fra i temi più rilevanti è quello connesso alla difficoltà nel risolvere in maniera chiara e veloce l'iter burocratico che porta all'attivazione dei servizi:  il dato relativo alla mancanza di informazioni è in aumento di tre punti percentuali, da 25,5% nel 2009 a 28,5% nel 2010.

rsa tabella pit 2011
Fonte Cittadinanzattiva – Rapporto PiT Salute 2011


Spesso i tempi sono più lunghi di quanto viene promesso (oppure sono lunghi e basta: il dato sulle liste d'attesa era del 7% nel 2009 ed è rimasto al 6,8% nel 2010), gli uffici non rispondono o non hanno risposte per mancanza di personale, o di fondi e strumenti adeguati per porre in essere gli interventi (segnalazioni pari al 8,4% nel 2009, 7,6% nel 2010). L'altro lato della medaglia si manifesta quando, una volta riusciti ad ottenere il servizio, e quando questa attivazione consta di un numero di ore sufficienti alla gestione della situazione (come non accade nel circa 10% delle segnalazioni ricevute), i cittadini si sentono dire dai centri CAD che non può essere garantita la continuità del servizio (7,7% nel 2009, in discesa fino al 5,8% nel 2010), o che le ore di assistenza devono essere ridotte per i motivi appena citati. Accade nel 10,5% dei casi segnalati nel 2009, 11,7%, invece, nel 2010 alle sedi dei PiT Salute e del  Tribunale per i diritti del malato arrivano anche le segnalazioni di sospensione del servizio, e vengono segnalate in lieve aumento (11,2% nel 2009, 12,7% nel 2010). I precedenti Rapporti PiT avevano bene evidenziato problemi endemici di alcune zone del servizio sanitario, e questa nuova analisi li ritrova, purtroppo, anche se con minore drammaticità (statistica). Permangono infatti i problemi legati all'inesistenza del servizio di assistenza territoriale in alcuni Comuni (da 9% a 7,9%) e, in generale, alla scarsa qualità del servizio (10% delle segnalazioni del 2009, 8,1% nel 2010).

Assistenza domiciliare/Persone interessate

2010

2009

Disabili gravi adulti

44,0%

43,8%

Malati cronici

24,2%

18,5%

Anziani appena operati/dimessi

23,9%

20,8%

Bambini disabili

7,9%

16,9%

Totale

100%

100%

Fonte Cittadinanzattiva – Rapporto PiT Salute 2011


La tabella precedente mostra un approfondimento rispetto all'informazione relativa all'assistenza domiciliare: si è scelto di rappresentare le fasce più colpite dal problema di una mancata assistenza o di una prestazione discontinua, evidenziando che sono i disabili che versano in condizioni di gravità a segnalare i maggiori disservizi, con una percentuale stabile ma alta (43,8% nel 2009 e 44% nel 2010). In aumento anche i valori che riguardano le problematiche segnalate sia dai malati cronici (18,5% nel 2009 e 24,2% nel 2010) che da soggetti anziani appena dimessi perché, per esempio, operati da poco (20,8% nel 2009, 23,9% nel 2010). In diminuzione, solo il dato relativo ai disservizi a danno dei piccoli disabili, con un valore che scende dal 16,9% del 2009 al 7,9% del 2010.

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