Vuoi saperne di più in tema di dolore cronico?

  • Conciliazione

“Tanto di dolore non si muore!” ... “Sono solo dolori passeggeri!”  ... “Bisogna sopportare!”
Non credere a queste affermazioni! Il dolore è un “campanello di allarme”, che ci avverte che qualcosa non va nel nostro corpo. Talvolta, poi, diventa “malattia”. Per molto tempo, ignoranza, pregiudizi e rassegnazione hanno impedito che il dolore si affrontasse in maniera adeguata. Tutto questo può cambiare, anche se purtroppo in Italia l’attenzione rivolta al tema del dolore cronico è ancora molto scarsa. Inoltre, nonostante il riconoscimento generalizzato del Diritto di accesso alla terapia del dolore per tutti i cittadini malati, nel nostro Paese il dolore viene ancora sottovalutato e trattato in maniera inadeguata.

I cittadini segnalano ostacoli di vario genere nell’accesso alla terapia del dolore cronico ma soprattutto nel mantenimento di uno stadio di dolore tale da permettere una vita quotidiana di qualità.

Solo ottenendo garanzia di accesso alle opzioni terapeutiche e riabilitative disponibili, e reale presa in carico in un percorso clinico strutturato ed omogeneo in tutto il SSN, il paziente con dolore cronico ha la possibilità di riguadagnare una vita piena, attiva, produttiva e qualitativamente soddisfacente. 

È per questo che Cittadinanzattiva da diversi anni è impegnata su questo tema: ha promosso la Carta dei diritti contro il dolore inutile; campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini come Non siamo nati per soffrire e Aboliamo i dolori forzati; indagini come Dolore cronico e percorsi assistenziali; una Raccomandazione civica.


Cos'è il dolore cronico

Il dolore può essere acuto, e limitato nel tempo, oppure cronico, quando continua per lunghi periodi.
Se un dolore persiste per più di sei mesi o al di là dei tempi consueti di guarigione, si definisce cronico. Questo dolore va dovutamente considerato poiché influisce sulla qualità della vita! Spesso il dolore cronico si accompagna a:

  • riduzione della propria autonomia e della normale attività lavorativa;

  • forte compromissione della vita sociale e relazionale;

  • disturbi del sonno, irritabilità e affaticamento;

  • ansietà e depressione;

  • alterazioni cognitive e della memoria;

  • riduzione degli interessi sessuali;

  • rischio di abuso di sostanze e medicamenti.

 Le forme più comuni di dolore cronico non oncologico sono:

  • mal di schiena, nelle sue numerose varianti (a livello toracico, cervicale, lombosacrale, etc.);

  • dolori muscolo-scheletrici (come artrosi, artriti, fibromialgia, etc.);

  • dolore provocato da infezioni (come Herpes Zoster o fuoco di S. Antonio);

  • mal di testa (come cefalee a grappolo, emicranie, etc.);

  • dolori orofacciali che colpiscono il viso e il collo (come nevralgia al trigemino);

  • dolore provocato da patologie croniche (come diabete, osteoporosi, artrite reumatoide, sclerosi multipla, etc.).


Il linguaggio del dolore


Riconoscere le caratteristiche del dolore è utile per comunicare meglio con il medico e giungere ad una corretta diagnosi e terapia.
Ricorda di comunicare anche queste ulteriori caratteristiche del dolore:

  • da quanto tempo dura;
  • se la sua intensità varia nel tempo, se è continuo o intermittente;
  • quando si manifesta, se è ciclico o episodico.

 
Il dolore si può misurare

Molti non lo sanno, anche per il dolore esistono metodi per misurarne l’intensità. Eccone uno:

da “0 a “5” quanto è intenso il tuo dolore?
       
Chi può aiutarci

  • Evitiamo l’autodiagnosi e l’autoprescrizione di farmaci!

  • Esistono figure professionali a cui rivolgersi per curare il dolore cronico:
    - medico di famiglia:
    conosce la nostra storia, può pianificare una terapia, e se necessario, può indicarci uno specialista o un Centro specializzato;
    - specialisti e Centri per la Terapia del Dolore
    ;
    - i medici specialisti (anestesista/terapista del dolore, neurologo, ortopedico, reumatologo, fisiatra ecc.) possono aiutarci a trovare la causa del dolore, i meccanismi specifici del dolore cronico ed il trattamento da seguire.