Vuoi saperne di più in tema di livelli essenziali di assistenza?

  • Guide utili
  • Conciliazione

A seguire, una sintesi dei principali problemi riscontrati dai cittadini in questo ambito.

Cittadini e livelli essenziali di assistenza (sintesi Rapporto Pit 2011)

ACCESSO AI SERVIZI
Trend in aumento (9,7%nel 2010 -  5,5% nel 2009)

Il trend delle segnalazioni sull’accesso ai servizi è in fortissima crescita: dal 5,5% del 2009 sale al 9,5% nel 2010.
I cittadini lamentano la difficoltà di poter usufruire adeguatamente dei servizi sanitari, in particolar modo per problemi legati ai costi ed al ridimensionamento di servizi e prestazioni. La percentuale raggiunge infatti il 9,7% nel 2010, dato che si compone della difficoltà d’accesso ai servizi sanitari ( 54,1%) e dai problemi riscontrati con i ticket e relative esenzioni (45,9%).
I cittadini segnalano con forza che il proprio sistema sanitario va sfaldandosi attraverso le schede che riguardano la chiusura di reparti o strutture (23%), maggiore attesa per il tempo di erogazione del servizio (32,1%) ed in particolare tempi d’attesa più lunghi per accedere alle prestazioni, e ancora attese per ottenere un posto in Rsa o in lungodegenza o per effettuare la riabilitazione. I costi sostenuti per ‘acquistare’ i servizi e le prestazioni di cui le persone necessitano appaiono ancora estremamente gravosi (44,9%).


ASSISTENZA OSPEDALIERA
Trend in diminuzione (7,2% nel 2010 - 10,8% nel 2009)

Sebbene il trend delle segnalazioni sull’assistenza ospedaliera sia in diminuzione rispetto al 2009, i problemi che compongono la voce la collocano al primo posto tra le segnalazioni (41,4%).
Le segnalazioni relative alle dimissioni ritenute improprie sono enormemente aumentate, passando dal 63,9% del 2009 all’82,7%: quasi 20 punti percentuali in più. Per quanto riguarda invece le segnalazioni sulle difficoltà riscontrate con i ricoveri, il dato più evidente è l’aumento notevole di quelle inerenti il rifiuto di ricovero che sale dal 36,6% del 2009 al 42,4% nel 2010: questo dato riassume le segnalazioni dei cittadini ai quali è stato negato il ricovero presso gli ospedali a causa della carenza di posti letto. Ma a preoccupare in modo crescente è la mancanza di servizi/reparti chiusi anch’essi per razionalizzare la spesa (7,8% nel 2010 contro il 7,3% nel 2009).


ASSISTENZA TERRITORIALE
Trend in diminuzione (11,5% nel 2010 - 12,7% nel 2009)

Le segnalazioni sull’assistenza territoriale hanno subito una leggera flessione - dal 12,7% del 2009 al 11,5% del 2010 – ma permangono invece grandi difficoltà soprattutto per quanto concerne l’assistenza primaria di base che si mostra quanto mai inaccessibile e il cui dato cresce dal 23% dello scorso anno al 23,8% del 2010. Seguono, inoltre, problemi con l’assistenza residenziale il cui dato sale vistosamente dal 12,8% sale al 18,5%. Le voci che compongono l’assistenza residenziale sono quattro e riguardano le liste d’attesa (eccessiva lunghezza), i costi per la degenza, la distanza rispetto al domicilio dei familiari, la qualità dell’assistenza medico/infermieristica ed in particolare si riferiscono ad RSA o Lungodegenze.

Anche i servizi di riabilitazione soffrono particolarmente quest’anno, facendo registrare un 17% di segnalazioni sull’assistenza territoriale, con particolare riguardo alla riabilitazione residenziale. Il dato mostra una crescente difficoltà per ciò che riguarda le lunghe attese, carenze di strutture sul territorio, difficoltà d’accesso e dimissione di pazienti complessi.

Salgono in modo evidente anche le segnalazioni sulle prestazioni per la salute mentale, evidenziando problemi quali: ricovero in strutture inadeguate: 21,6%, scarsa qualità dell’assistenza fornita dai CSM: 17,6%, ancora difficoltà di accesso alle cure pubbliche: 13,3% ed insostenibilità della situazione familiare: 13%.


INFORMAZIONI

Trend in aumento (14% nel 2010 - 12,3% nel 2009)

Anche quest’anno la carenza di informazioni è tra i problemi maggiormente segnalati dai cittadini: il 14% che si è rivolto a noi nel 2010 lamenta difficoltà nel reperire informazioni chiare e certe su vari aspetti rilevanti della sanità.

Il 16,2% delle segnalazioni ha avuto ad oggetto la carenza di informazioni su prestazioni assistenziali che si compone sostanzialmente delle richieste di chiarimenti sulla nuova procedura di invalidità civile ed handicap e sugli assegni di cura. Segue la richiesta di informazioni su strutture esistenti con il 13,7%, ed ancora su accesso alla documentazione sanitaria con il 13,1% delle segnalazioni.

Due le problematiche che emergono dalla segnalazioni che rispetto allo scorso anno registrano un trend in crescita: la prima riguarda il disorientamento vissuto dai cittadini per ciò che concerne l’assistenza distrettuale (carenza di informazioni su: assistenza sanitaria di base, salute mentale, riabilitazione, assistenza farmaceutica), l’altra la necessità e la richiesta di informazioni in merito a prestazioni di natura economica che rivela la crisi avvertita dai cittadini in questo particolare momento storico (invalidità civile ed handicap, assegni di cura, rimborsi per cure fuori regione e all’estero, prestazioni per patologie rare).


UMANIZZAZIONE

Trend in diminuzione (6,2% nel 2010 - 7,2% nel 2009)

Il dato che fa riferimento all’umanizzazione delle cure è in leggera flessione (nel 2010 registra il 6,2%, un punto percentuale in meno rispetto al 7,2% del 2009). Ma è la mancanza di attenzione, tatto e tempo dedicato ai pazienti a fare da protagonista nel rapporto tra il personale sanitario ed il cittadino e anche quest’anno raggiunge valori molto alti (37,1%). Incuria (27,4%), indisponibilità a fornire informazioni sullo stato di salute (11,5%), dolore inutile (8,1%) e violazione della privacy (2,8%) sono tutti particolari che mettono in luce quanto il comportamento scorretto e poco umanizzante sia percepito e condannato dai cittadini. Inoltre rappresenta uno dei più frequenti motivi che determinano la sfiducia nel servizio sanitario nazionale.