Vuoi saperne di più in tema di tutela della fertilità, della gravidanza e della maternità?

  • Conciliazione

La tutela della salute, in tutte le sue forme, è una delle attività storiche promosse da Cittadinanzattiva - Tribunale per i diritti del malato.
Una delle aree che negli ultimi anni abbiamo ritenuto necessario potenziare è quella della tutela della gravidanza, della maternità e della fertilità, intervenendo - in particolare su quest’ultimo tema - per superare i diffusi pregiudizi e le paure, spiegando le possibilità che il panorama normativo attuale offre alle coppie che desiderano avere figli, ma incontrano difficoltà nel concepimento.

L’impegno di Cittadinanzattiva nell’area della fertilità è pluriennale e si è concretizzato in attività di diversa tipologia:

  • Campagne di informazione  Uno più uno fa tre e FecondAZIONI sin dal momento in cui è stata approvata la legge 40/2004 “Norme in materia di procreazione medicalmente assistita”;

  • Attività di tutela dei cittadini: attraverso il PiT Salute -servizio gratuito di informazioni, assistenza e consulenza in ambito sanitario- e azioni legali pilota per opporsi alle restrizioni della l.40, concluse con sentenze favorevoli ad aprile 2009;

  • Attività politico-istituzionali: interlocuzione con il Ministero della Salute, Camera e Senato;

  • Mobilitazione, attraverso il coinvolgimento ed il sostegno alla campagna referendaria legata alla citata legge 40/2004.

La necessità di potenziare le attività messe in atto su questo tema, in particolare quelle rivolte all’informazione per la cittadinanza, nasce da considerazioni non solo di carattere demografico/sociologico - si concepiscono i figli in età più matura - ma soprattutto come conseguenza delle recenti novità introdotte dalle sentenze della Corte Costituzionale.
A fronte di importanti novità, dopo l’iniziale risonanza data dai mezzi di informazione, permangono aree di incertezza per i cittadini che vogliono ricorrere alla PMA (procreazione medicalmente assistita), nonostante gli sforzi e le attività di supporto messe a disposizione da parte di alcune organizzazioni di pazienti.

Perché prendersi cura della propria fertilità
Esiste una stretta relazione fra fertilità e stili di vita: individui perfettamente sani dal punto di vista riproduttivo possono, in seguito a comportamenti scorretti o per semplice mancanza di conoscenza dei meccanismi del corpo, diventare sterili.
Una prima e generica misura preventiva è quella di rivolgersi periodicamente per una visita al proprio medico di fiducia, ginecologo o andrologo, il quale, oltre a fornire delle informazioni utili, potrà anche prescrivere ed effettuare esami routinari di controllo. La maggior parte delle donne entrano in contatto con il ginecologo fin dall’adolescenza, mentre è più raro che gli uomini si rivolgano all’andrologo. La sterilità è stata per secoli imputata esclusivamente alla donna, anche perché la fertilità maschile veniva identificata con la sua potenza sessuale. La conseguenza di questo storico “oscuramento culturale” è stato un incremento significativo delle patologie andrologiche che, per essere ridotte, necessitano di adeguati programmi di prevenzione.

È bene sapere che esistono dei fattori di rischio particolarmente rilevanti. I principali sono:

  • età;

  • malattie sessualmente trasmissibili;

  • peso corporeo;

  • ambiente e abitudini di vita (fumo, alcol, sostanze tossiche, malattie professionali);

  • legame con altre patologie.

L’età
Oggi, per varie ragioni, spesso si decide di avere figli in un’età più avanzata rispetto al passato. Questa è una delle cause più rilevanti dell’aumento dell’infertilità: è un dato biologico che la fertilità decresce con l’età, diminuendo sensibilmente dopo i trentacinque anni e drasticamente dopo i quaranta.
Nell’uomo gli spermatozoi vengono continuamente prodotti nell’arco della vita, mentre nella donna le cellule uovo sono presenti in numero determinato, e pertanto si riducono progressivamente con l’andare del tempo. Inoltre, l’età della donna incide, oltre che sul numero, anche sulla qualità degli ovociti.
Anche nell’uomo, tuttavia, l’età è un fattore da tenere presente. Infatti, nonostante non si possa individuare un momento di totale cessazione della capacità riproduttiva (paragonabile alla menopausa), l’età può incidere soprattutto sulla qualità degli spermatozoi, cioè sulla loro motilità e morfologia.
Tutto questo significa che concepire in età avanzata è più difficile, sia naturalmente sia ricorrendo a tecniche di procreazione medicalmente assistita. Individuare per tempo un problema di infertilità può essere determinante per il successo di un eventuale trattamento.


Le malattie a trasmissione sessuale

Alcune malattie a trasmissione sessuale, come la clamidia, il microplasma, l’ureaplasma, la gonorrea, la sifilide, gli herpes genitali, se trascurate e non curate adeguatamente, possono determinare infertilità maschile e/o femminile.
Queste patologie spesso sono sottovalutate, anche perché, nella maggior parte dei casi, presentano pochi o, addirittura, nessun sintomo. Per prevenirle è importante utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione, a cominciare dal profilattico, soprattutto in giovane età, quando l’apparato genitale non è ancora maturo ed è molto vulnerabile.
Purtroppo l’Italia è ancora agli ultimi posti fra i paesi occidentali nell’uso del preservativo, che spesso viene adoperato solo come contraccettivo. Paradossalmente, lo stesso strumento utilizzato spesso per evitare una gravidanza oggi, rappresenta una delle maggiori garanzie di avere figli domani.

Tutela della maternità
Per la tutela nel periodo di maternità il Servizio Sanitario Nazionale eroga gratuitamente una serie di prestazioni diagnostiche e specialistiche. Per trovare l’elenco degli esami vai nella sezione approfondimenti, dove è possibile trovare anche una serie di materiali ed informazioni in tema di tutela della gravidanza e della maternità quali l’Agenda della gravidanza per le donne e la Guida per una Gravidanza fisiologica per una Gravidanza fisiologica.