Da giorni vado per negozi in cerca di una nuova lavatrice. Quando ho finalmente trovato quella che fa al caso mio, il negoziante mi ha chiesto 10 euro per il ritiro della mia vecchia lavatrice. Ma lo possono fare?
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La ringraziamo per la domanda perché ci permette di parlare di una categoria di rifiuti, quelli derivanti dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche (i cosiddetti RAEE: vecchi televisori, p.c. fuori uso, lavatrici, lavastoviglie e frigoriferi dismessi, telefoni, ecc.) oggetto di un provvedimento legislativo entrato in vigore nel giugno del 2010.

Sulla base di quel che lei dice, il commerciante non poteva chiederle alcuna somma per il ritiro della sua vecchia lavatrice. Infatti la legge stabilisce che all'acquisto di una nuova apparecchiatura, il rivenditore è tenuto a ritirare gratuitamente quella vecchia, anche presso l’abitazione del cliente, purché sia della stessa tipologia di quella acquistata, non sia danneggiata e non contenga altri tipi di rifiuti. Questo principio stabilito dalla legge è noto con il termine “uno contro uno”.

Faccia attenzione: se compra, per esempio, un nuovo televisore non può chiedere al rivenditore il ritiro della vecchia lavatrice. In questo caso il principio “uno contro uno” non si applica e dovrà provvedere a portare la sua lavatrice presso i Centri di raccolta, cioè le Isole ecologiche presenti nel suo Comune. Novità questa di cui pochi sono al corrente. Per questo Cittadinanzattiva ha avviato “Uno contro Uno. Conosciamo il valore di un rifiuto RAEE”, campagna di informazione realizzata con il sostegno di Ecodom, Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici.

In sostanza, la normativa in materia di RAEE si basa sul principio del “chi inquina paga” e vuole favorire la produzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche più facilmente riciclabili. Infatti quando un’apparecchiatura elettrica o elettronica non funziona più o semplicemente la vogliamo sostituire con una più nuova e bella, non possono essere buttati semplicemente nella spazzatura come altri rifiuti (o peggio ancora essere abbandonati a bordo strada) in quanto contengono sostanze pericolose per la salute e l’ambiente: mercurio, piombo, cromo, cadmio. Al contrario, se vengono raccolti e trattati nel modo corretto, da essi si recuperano preziose materie (ferro, rame, alluminio, ecc.) e al tempo stesso si contribuisce alla riduzione dei rifiuti da buttare in discarica oltre che al risparmio energetico.

Info:

Normativa europea (Direttive 2002/95/CE e 2002/96/CE) in materia di RAEE, recepita in Italia dal Decreto Legislativo 151 del 25 luglio 2005 e dal Decreto Ministeriale attuativo 185/2007.

Decreto Ministeriale del 8 marzo 2010 n 65

www.cdcraee.it (sito in cui è possibile trovare il centro di raccolta più vicino)

www.ecodom.it


Mariano Votta, ufficio stampa Cittadinanzattiva

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