Vi scrivo per un incidente stradale che mi è capitato di recente. In pratica mentre percorrevo la carreggiata, la ruota della moto che guidavo è rimasta incastrata in una buca assolutamente non visibile. Oltre alla moto, anch'io ho riportato dei danni anche fisici. A chi posso chiedere il risarcimento?
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La ringraziamo per la segnalazione che ci permette di chiarire i diritti e le tutele previste per gli utenti della strada. Nel caso in questione, bisogna innanzitutto chiamare i vigili in modo che venga redatto un verbale del sinistro che provi quanto accaduto. In caso di danni anche alla persona, è opportuno chiamare il 118 o comunque recarsi presso un presidio ospedaliero di pronto soccorso entro le 48 ore successive al sinistro, se si è impossibilitati ad andarci prima. Altra cosa importante, fotografare la buca e il mezzo incidentato e raccogliere testimonianze sul luogo dell'incidente in modo da avere una prova in più. In questi casi responsabile dei danni è l'Ente proprietario della strada (Comune, Provincia, Regione), ma solo se la situazione di pericolo che ha causato il danno al momento del fatto, non era nè visibile, né prevedibile.
L'Ente, infatti, deve osservare il principio del "neminem laedere", che impone di mantenere le strade in condizioni tali da non costituire per l'utente un'insidia o un trabocchetto.
Una volta effettuate queste procedure è bene inviare all'Ente di competenza una denuncia che evidenzi l'accaduto, con annessa richiesta di risarcimento dei danni patrimoniali e non, subìti. Se la risposta alla denuncia è negativa, si può procedere con una messa in mora dell'Ente. Solo in seguito si può tentare una procedura di mediazione per risolvere in via bonaria la controversia e in extremis adire le vie legali per vedersi riconosciuto il danno subIto. I tempi per richiedere il risarcimento del danno per lesioni provocate da incidenti stradali è di 5 anni (invece di 2) anche se contro il responsabile del sinistro non sia stata proposta querela o non sia comunque iniziato un procedimento penale. Dunque sarebbero 2 anni, ma si estendono a 5 anche in caso di mancata querela.
Per maggiori informazioni e chiarimenti in merito, può rivolgersi a Cittadinanzattiva.


Claudia Ciriello

Consulente Pit – Area consumatori e servizi di pubblica utilità di Cittadinanzattiva.

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