Vaccini

  • Vaccini non covid: una babele fra Regioni ed Asl, tempi di attesa allungati a causa della pandemia

    Mentre prosegue la campagna sulle vaccinazioni anti-covid, Cittadinanzattiva tiene accesi i riflettori anche sul proseguio delle vaccinazioni "ordinarie", ossia quelle obbligatorie e raccomandate per le varie fasce di età. Attraverso una indagine svolta tramite interviste agli assessorati regionali alla sanità, ai Centri vaccinali, nonchè ai medici di famiglia e ai pediatri di libera scelta, emerge una babele di regole vigenti nelle regioni ma anche nelle singole asl, in particolare in merito agli accordi per la somministrazione di tali vaccini presso gli studi medici, nonchè sulle procedure per continuare a garantire la gratuità fuori dalle fasce di età in cui alcune vccinazioni sono raccomandate. I dati dettagliati saranno presentati ad inizio marzo, insieme alla Carta della qualità dei servizi vaccinali che Cittadinanzattiva sta mettendo a punto in collaborazione con un tavolo multistakeholder che comprende, fra gli altri, Ministero della Salute, SITI, FIMMG, SIMG, FIMP, SIP.

  • Vaccini non covid: una babele fra regioni ed asl, tempi di attesa allungati a causa della pandemia

    In alcune asl o distretti occorrono anche tre mesi tra la prenotazione e l’effettiva somministrazione delle vaccinazioni non covid obbligatorie (come difterite-tetano-pertosse, polio) e raccomandate (come antinfluenzale, HPV, Meningite ACWY, Herpes Zoster, Pneumococco), con attese medie che vanno da 4/8 giorni fino anche ai 20/40 giorni a seconda delle regioni. Le discrepanze non sono solo fra le regioni ma anche fra le singole Asl. A sorpresa, si aspetta mediamente di più al Nord rispetto al Sud. Bene Puglia e Toscana dove non si superano mai i 15 giorni di attesa. Sui tempi ha inciso direttamente la pandemia se si pensa che, fra marzo 2020 e fine 2021, oltre il 40% dei Centri vaccinali ha subito riduzione di personale e degli orari di apertura; uno su dieci è stato addirittura chiuso. A fine 2021 tutti i centri sono stati riaperti, nel 80% dei casi gli orari sono stati ripristinati, mentre la dotazione di personale è ritornata al livello precedente la pandemia solo nel 47% dei Centri.
    Poco chiara l’informazione sulla possibilità di effettuare le vaccinazioni presso gli studi dei medici di famiglia e dei pediatri: i siti web delle Regioni e delle Asl segnalano come “disponibili alle vaccinazioni” soltanto il 38% degli studi di MMG e il 48% degli ambulatori pediatrici.
    Mancano inoltre informazioni precise su tipologia di vaccinazione erogata e su modalità di prenotazione, nonostante la stessa sia obbligatoria per la gran parte dei centri. Garantiscono la vaccinazione anche in orario pomeridiano il 79,5% dei Centri, l’84% degli studi dei MMG e il 75% degli studi pediatrici; questa possibilità è garantita di sabato solo nel 2% dei centri vaccinali, nel quasi 39% degli studi medici e nel 25% di quelli pediatrici.
    È questa l’anticipazione di alcuni dati scaturiti da una indagine svolta da Cittadinanzattiva nell’ambito del progetto “Carta della qualità dei servizi vaccinali”, promosso con il contributo non condizionato di GSK, MSD e Sanofi Pasteur.

  • Vaccino COVID-19: le nostre Faq

     

    Quali sono gli obiettivi della campagna vaccinale contro COVID-19? 
    Con la vaccinazione anti COVID-19 si punta ad immunizzare il maggior numero di persone con il duplice obiettivo di proteggere il singolo vaccinato dalla malattia e di bloccare la catena dei contagi e, con essa, la propagazione della pandemia.

     

    Cosa s’intende per immunità di gregge?
    Con l’espressione immunità di gregge, o immunità di gruppo, si intende quel fenomeno per cui, una volta raggiunto un livello di copertura vaccinale (per una determinata infezione) considerato sufficiente all’interno della popolazione, si possono considerare al sicuro anche le persone non vaccinate. Il motivo è chiaro. Essere circondati da individui vaccinati e dunque non in grado di trasmettere la malattia è determinante per arrestare la diffusione di una malattia infettiva.

     

    Quante persone dovranno essere vaccinate in Italia affinché si raggiunga l’immunità di gregge?
    Gli esperti stimano che per raggiungere l’immunità di gregge nel nostro Paese dovranno vaccinarsi tra il 60% e il 70% dei cittadini: circa 42 milioni di italiani

     

    Quando è partita la campagna vaccinale?
    La campagna è partita il 27 dicembre a seguito dell’approvazione, da parte dell’EMA (European Medicines Agency), del primo vaccino anti COVID-19.

     

    Come funzione l’acquisto e la distribuzione dei vaccini?
    L’acquisto e la distribuzione dei vaccini anti Covid 19 sono centralizzati, la responsabilità è in capo al Commissario Figliuolo. Ogni regione riceve le dosi di vaccino e si organizza per la somministrazione secondo un proprio piano regionale, in accordo con i principi definiti dal piano nazionale.

     

    Ogni regione può scegliere a quali categorie somministrare il vaccino?
    Nel piano vaccinale sono state individuate le categorie prioritarie a cui somministrare il vaccino nelle fasi iniziali; tuttavia, le regioni nell’ambito della propria autonomia potrebbero scegliere anche altre categorie.

     

    Quali vaccini che verrà somministrato sarà uguale per tutti?
    A seguito dell’avanzamento della campagna vaccinale, e della sempre più ampia disponibilità dei vaccini, la scelta del vaccino da somministrare può essere autonomamente presa da ogni cittadino in base alla disponibilità del centro vaccinale e delle raccomandazioni fornite dal Ministero della Salute.

     

    Come posso procedere con la prenotazione?
    Per procedere con la prenotazione, essendo ogni Regione in uno stato differente, è necessario consultare le relative pagine presenti di seguito, oppure telefonare ai numeri riportati:

    ABRUZZO Portale Vaccinazioni | Tel: 800 009 966 | Sportello Postamat e Portalettere
    BASILICATA : Portale Vaccinazioni
    CALABRIA : Portale Vaccinazioni | Farmacie accreditate
    CAMPANIA Portale Informazioni e Vaccinazioni 
    EMILIA ROMAGNA : Portale Vaccinazioni | CUP | CupWeb | app ER Salute | Farmacie accreditate | Sportelli CUP delle USL di appartenenza
    FRIULI VENEZIA GIULIA : Tel: 0434 223 522 | CUP | Farmacie accreditate | Webapp
    LAZIO : Portale Vaccinazioni | Tel: 06 164161841 – 800 118800 (per persone con particolari patologie e impossibilitate a spostarsi)
    LIGURIA : Portale Vaccinazioni | Tel: 800 938818 | Farmacie accreditate | Sportelli CUP delle ASL
    LOMBARDIA : Portale Vaccinazioni | Tel: 800 894 545 | Sportello Postamat
    MARCHE : Portale Vaccinazioni | Tel: 800 009 966 | Sportello Postamat | Portalettere | SMS al numero 339 990 3947
    MOLISE : Portale Vaccinazioni | Tel: 0865 724242 (da cellulare) – 800 329500 (da fisso)
    PIEMONTE : Portale Vaccinazioni
    PUGLIA : Portale Vaccinazioni | Sportelli CUP delle ASL | Farmacie accreditate
    SARDEGNA : Portale Vaccinazioni | Tel: 800 009 966 | Sportello Postamat e Portalettere
    SICILIA : Portale Vaccinazioni | Tel: 800 009 966
    TOSCANA : Portale Vaccinazioni 
    TRENTINO ALTO ADIGE : Portale Vaccinazioni | FAQ | Tel: 800 867388
    UMBRIA : Portale Vaccinazioni | Tel: 800 192835
    VALLE D’AOSTA : Tel: 0165 546222
    VENETO : Portale Vaccinazioni | Tel: 800 462 340

     

    Dove posso trovare i dati aggiornati sull'andamento delle vaccinazioni anti Covid-19 nel nostro Paese? 
    Dal 31 dicembre 2020 è attiva una pagina dove è possibile consultare i dati e le statistiche relativi alla somministrazione dei vaccini su tutto il territorio nazionale. Tale pagina è consultabile al seguente link: Report vaccini anti Covid-19

     

    Ho sentito parlare della terza dose di vaccino. A cosa serve?
    La terza dose del vaccino COVID, definita “dose booster”, serve come richiamo a seguito del completamento del normale ciclo vaccinale. Ha la funzione di aumentare la durata dell’immunizzazione, consentendo una protezione aggiuntiva dal virus.

     

    Dopo quanto posso effettuare la terza dose?
    La terza dose del vaccino COVID può essere effettuata dopo 120 giorni (4 mesi) dalla conclusione del normale ciclo vaccinale.

     

    La terza dose è obbligatoria?
    No: come la vaccinazione anti-COVID in generale, anche la terza dose non è obbligatoria. Essa risulta però fortemente raccomandata per quelle categorie ritenute fragili, immunodepresse e immunocompresse, per proteggerle più efficacemente dagli effetti avversi del virus.

     

    Quando posso prenotare la terza dose? E con quali modalità?
    La terza dose del vaccino COVID potrà essere prenotata da tutti i cittadini over-18 a partire dal 1° Dicembre 2021, seguendo le classiche modalità previste finora per la vaccinazione anti-COVID. Ogni regione prevede comunque delle modalità specifiche, che possono essere consultate nella precedente FAQ riportata sopra.

     

    Ho sentito che è stata avviata la campagna vaccinale anche per i minori di 12 anni. Quali sono le modalità di svolgimento?
    A partire dal 16 Dicembre, ha preso il via in tutta Italia la campagna di vaccinazione anche per i minori di 12 anni. Le modalità di prenotazione sono le stesse che già sono previste per la vaccinazione degli adulti e riportate nelle nostre FAQ consultabili poco sopra; sarà ovviamente necessario selezionare la corretta categoria di riferimento.

     

    Quale vaccino verrà inoculato ai minori di 12 anni?
    Stando alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute, verrà inoculato il vaccino Comirnaty di Pfizer in una formulazione specificatamente pensata per i minori.

     

    La dose che verrà somministrata ai minori di 12 anni è la stessa che viene prevista per gli adulti?
    No. Per i minori di 12 anni, oltre che una specifica formulazione del vaccino stesso, è prevista la somministrazione di una dose pari a 1/3 di quella normalmente prevista per gli adulti.

     

    I vaccini sono sicuri?
    Sì. I vaccini vengono autorizzati solo dopo un’attenta valutazione del profilo di sicurezza in base agli studi effettuati nella fase di sperimentazione.
    In ogni caso il profilo di sicurezza verrà continuamente monitorato anche dopo l’autorizzazione.

     

    Qual è la procedura per autorizzare un vaccino anti COVID-19 nell'UE?
    La “Valutazione scientifica indipendente della sicurezza, dell'efficacia e della qualità da parte dell'Agenzia europea per i medicinali” prevede che qualsiasi azienda che desideri commercializzare un vaccino nell'UE deve prima richiedere un'autorizzazione all'immissione in commercio per il vaccino. La richiesta viene presentata all'Agenzia europea per i medicinali (EMA), che valuta la sicurezza, l'efficacia e la qualità del vaccino. Se l'EMA formula una raccomandazione, la Commissione può procedere ad autorizzare la commercializzazione del vaccino sul mercato dell'UE.

     

    I vaccini che ottengono l’autorizzazione dell’Ema sono commercializzati automaticamente in Italia?
    No. In ogni caso, prima di poter essere commercializzati in Italia, i vaccini e tutti i medicinali devono ricevere l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) da parte dell’AIFA.

     

    La vaccinazione ha un costo?
    No, la vaccinazione è gratuita per tutti. 

     

    La vaccinazione è obbligatoria?
    No, al momento nel nostro Paese non è stato introdotto alcun obbligo di legge che imponga la vaccinazione contro il COVID-19. Le uniche categorie esenti da questa non-obbligatorietà sono gli operatori del comparto sanitario, pubblici e privati.

     

    È previsto il rilascio di un certificato di vaccinazione?
    Sì. A seguito della vaccinazione, sia per quanto concerne la prima dose che per quanto riguarda l’effettiva conclusione del ciclo di vaccinazione, viene rilasciata una dichiarazione da parte del centro medico che conferma l’avvenuta vaccinazione da parte del cittadino.

    A seguito del Decreto “Riaperture” del 21 Aprile 2021, è stato introdotto il “Green Pass” (o Certificazione verde COVID-19). Tale certificazione consentirà di muoversi liberamente tra le varie Regioni e Province autonome, anche se esse sono di colore arancione o rosso. 

    A partire dal 1° Febbraio 2022
    , la durata della certificazione sarà così prevista:
    - se richiesta da coloro che hanno completato il ciclo di vaccinazione, il Green Pass ha una durata di 6 mesi;
    - se richiesta da coloro che sono guariti dall’infezione COVID, il Green Pass ha una durata di 6 mesi;
    - se richiesta solamente a seguito di un tampone rapido/molecolare negativo, la durata è di 48/72 ore.

     

    Quali sono i vaccini anti COVID-19 attualmente autorizzati in Italia?
    Il primo vaccino ad essere autorizzato in Unione Europea è stato Comirnaty di Pfizer-BioNtech il 21 dicembre. Le vaccinazioni con il Comirnaty sono iniziate con il Vaccine day, il 27 dicembre, in Italia e in Europa. Il 6 gennaio è stato autorizzato dall'EMA anche il vaccino Moderna, autorizzato da AIFA il 7 gennaio. Il 29 gennaio è stato poi autorizzato anche il terzo vaccino, prodotto da AstraZeneca; quest’ultimo, a seguito delle evidenze fornite dall’azienda, potrà però essere somministrato solamente alle persone di ogni età senza rischi clinici.
    Il 12 marzo è stato poi autorizzato il quarto vaccino, prodotto da Johnson & Johnson, e primo di questi ad essere monodose. La distribuzione, a causa degli ulteriori approfondimenti richiesti da EMA e AIFA, dovrebbe iniziare a partire dalla seconda metà di aprile 2021, con somministrazione alle persone di età superiore ai 60 anni.

     

    Quante dosi servono per essere immunizzati?
    Per i vaccini autorizzati dall'EMA (ad oggi Comirnaty, Moderna e AstraZeneca) sono previste due dosi a distanza di qualche settimana in base al tipo di vaccino. L’unica eccezione è prevista per il vaccino Johnson & Johnson, per la sua natura monodose, e per coloro che hanno contratto e sconfitto il COVID entro 6 mesi dalla data di vaccinazione, per i quali l’EMA ha annunciato che sarà sufficiente una sola dose del vaccino.

     

    Quanto è efficace il vaccino?
    I risultati degli studi hanno dimostrato che due dosi del vaccino anti COVID-19, somministrate a distanza di 21 giorni, per quanto riguarda il vaccino Pfizer/Biontech, e 28 giorni, per quanto riguarda quello Moderna, possono impedire al 95% degli adulti, rispettivamente da 16 e 18 anni in poi, di sviluppare la malattia COVID-19 con risultati sostanzialmente omogenei per classi di età, genere ed etnie. Il vaccino AstraZeneca invece, stando a recenti studi, ha dimostrato un’efficacia pari all’82%, dopo la seconda dose. Il vaccino Johnson & Johnson prevede invece un’efficacia dell’85% sulle forme gravi della malattia e, inoltre, una protezione completa rispetto a morte e ospedalizzazione correlata al COVID-19 a 28 giorni dalla somministrazione.

    Ulteriori dati sugli altri vaccini che verranno approvati, non sono al momento disponibili.

     

    La protezione è efficace subito dopo l’iniezione?
    No. Gli studi clinici hanno dimostrato che la protezione si sviluppa progressivamente dopo un periodo di 7 giorni, per quanto riguarda il vaccino Pfizer/Biontech, e di 14 giorni dalla seconda dose, per quanto concerne invece il vaccino Moderna. 
    Il vaccino AstraZeneca, invece, prevede un’efficacia del 76% già subito dopo la prima dose, aumentata poi all’82% dopo la seconda.

    Il vaccino Johnson & Johnson prevede invece un’efficacia sulle forme gravi della malattia dell’85% e, inoltre, una protezione completa rispetto a morte e ospedalizzazione correlata al COVID-19 a 28 giorni dalla somministrazione.



    Quanto dura la protezione indotta dal vaccino?
    La durata della protezione non è ancora definita con certezza perché il periodo di osservazione è stato necessariamente di pochi mesi, ma le conoscenze sugli altri tipi di coronavirus indicano che la protezione dovrebbe essere di almeno 9-12 mesi. Studi più approfonditi sono però tuttora in corso.

     

    Chi esegue la prima dose con un vaccino anti COVID-19, può fare la seconda con un altro vaccino anti Covid-19, qualora disponibile?
    Stando agli studi effettuati, è possibile procedere con il mix di vaccini sia per coloro che hanno fatto la prima dose con i vaccini a vettore virale sia per coloro che hanno fatto la prima dose con vaccini a mRNA ma decidano di fare una prima dose del vaccino Pfizer e la seconda con quello di Moderna (o viceversa).

     

    Il vaccino può provocare la malattia COVID-19 o altre alterazioni genetiche?
    I vaccini anti COVID-19 non utilizzano virus attivi; perciò, il vaccino non può causare malattie e/o alterazioni genetiche nella persona vaccinata.

     

    Chi sviluppa una reazione alla somministrazione a chi lo può comunicare?
    La segnalazione di una qualsiasi reazione alla somministrazione del vaccino può essere fatta al proprio medico di famiglia o alla ASL di appartenenza, così come per tutte le altre reazioni avverse, a qualunque farmaco, secondo il sistema nazionale di farmacovigilanza attivo da tempo in tutto il Paese.
    Inoltre, chiunque può segnalare in prima persona una reazione avversa da vaccino utilizzando i moduli pubblicati sul sito AIFA: 
    https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

     

    Come viene accertata l’assenza di controindicazioni nella persona da vaccinare?
    Prima della vaccinazione il personale sanitario pone alla persona da vaccinare una serie di precise e semplici domande, utilizzando una scheda standardizzata. Se l’operatore sanitario rileva risposte significative alle domande, valuta se la vaccinazione possa essere effettuata o rinviata. Inoltre, l’operatore verifica la presenza di controindicazioni o precauzioni particolari, come riportato anche nella scheda tecnica del vaccino.

     

    È stata segnalata una nuova variante del virus SARS-CoV-2: il vaccino sarà efficace anche verso questa nuova variante?
    I virus come SARS-CoV-2 sono soggetti a frequenti mutazioni, la maggioranza delle quali non altera significativamente l’assetto e le componenti del virus. La variante segnalata in Inghilterra è il risultato di una serie di mutazioni di proteine della superfice del virus e sono in corso valutazioni sugli effetti che queste possono avere sull’andamento dell’epidemia. I primi studi clinici effettuati dall’EMA hanno confermato che i vaccini anti COVID-19 prodotti da Pfizer/Biontech, Moderna e Johnson & Johnson, sono risultati efficaci anche contro la variante “inglese”, quella “sudafricana” e quella “sudamericana” attualmente confermate. Per quanto concerne gli altri vaccini, studi clinici sono attualmente in corso.

     

    Chi ha già avuto un’infezione da COVID-19, confermata, deve o può vaccinarsi?
    La vaccinazione non contrasta con una precedente infezione da COVID-19, anzi potenzia la sua memoria immunitaria, per cui non è utile alcun test prima della vaccinazione. Tuttavia, coloro che hanno avuto una diagnosi di positività a COVID-19 non necessitano di una vaccinazione nella prima fase della campagna vaccinale, mentre potrebbe essere considerata quando si otterranno dati sulla durata della protezione immunitaria.

    In una recente comunicazione il Ministero della Salute ha affermato che, coloro i quali hanno avuto una precedente positività da COVID, non avranno necessità di fare entrambe le dosi se la guarigione è avvenuta entro 6 mesi dall’infezione. Sarà quindi sufficiente solo la prima, in questo caso, essendo il superamento dell’infezione valido come “priming”. Nel caso in cui si proceda con la vaccinazione dopo 6 mesi dall’effettiva guarigione, si dovrà procedere normalmente con le 2 dosi previste.

     

    Le persone che soffrono di allergie possono vaccinarsi con il vaccino anti COVID-19?
    Le persone con una storia di gravi reazioni anafilattiche o di grave allergia, o che sono già a conoscenza di essere allergiche a uno dei componenti del vaccino, dovranno consultarsi col proprio medico prima di sottoporsi alla vaccinazione. Come per tutti i vaccini, anche questo deve essere somministrato sotto stretta supervisione medica. Le persone che manifestano una reazione allergica grave dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino non devono ricevere la seconda dose.

     

    Le donne in gravidanza o che stanno allattando possono vaccinarsi? 
    I dati sull’uso del vaccino durante la gravidanza sono tuttora molto limitati; tuttavia, studi di laboratorio su modelli animali non hanno mostrato effetti dannosi in gravidanza. Il vaccino non è controindicato e non esclude le donne in gravidanza dalla vaccinazione, perché la gravidanza, soprattutto se combinata con altri fattori di rischio come il diabete, le malattie cardiovascolari e l'obesità, potrebbe renderle maggiormente a rischio di COVID-19 grave. L'Istituto Superiore di Sanità ha in atto un sistema di sorveglianza sulle donne gravide in rapporto a COVID-19 che potrebbe offrire ulteriori utili informazioni. Sebbene non ci siano studi sull'allattamento al seno, sulla base della plausibilità biologica non è previsto alcun rischio che impedisca di continuare l’allattamento al seno.

    In generale, comunque, l'uso del vaccino durante la gravidanza e l’allattamento dovrebbe essere deciso in stretta consultazione con un operatore sanitario dopo aver considerato i benefici e i rischi.

     

    Le persone con una documentata immunodeficienza o con malattie autoimmuni possono vaccinarsi?
    Non sono ancora disponibili dati sulla sicurezza e l’efficacia del vaccino anti COVID-19 nelle persone con malattie autoimmuni, che sono comunque state incluse nelle sperimentazioni iniziali. Le persone con malattie autoimmuni che non abbiano controindicazioni possono ricevere il vaccino.

    I dati relativi all’uso nelle persone immunocompromesse, invece, sono in numero limitato. Sebbene queste persone possano non rispondere altrettanto bene al vaccino, non vi sono particolari problemi di sicurezza. Le persone immunocompromesse possono essere vaccinate in quanto potrebbero essere ad alto rischio di COVID-19. 

     

    Le persone con malattie croniche, diabete, tumori, malattie cardiovascolari possono vaccinarsi? 
    Sì, ed è a queste categorie che sarà data priorità nell’invito alla vaccinazione.

     

    Le persone in trattamento con anticoagulanti possono vaccinarsi?
    Le persone in cura con una terapia anticoagulante hanno una generica controindicazione a qualsiasi iniezione, per loro la vaccinazione deve essere valutata caso per caso dal proprio medico per il rischio di emorragie dal sito di iniezione.

     

    Le persone che hanno fatto la vaccinazione antinfluenzale da poco tempo possono vaccinarsi contro il COVID-19?
    Non vi sono ancora dati sull’interferenza tra vaccinazione anti COVID-19 e altre vaccinazioni, tuttavia la natura del vaccinoCOVID-19 mRNA BNT162b2 (Pfizer/Biontech) suggerisce che sia improbabile che interferisca con altri vaccini. Comunque, il distanziamento di un paio di settimane può essere una misura precauzionale consigliabile.

     

    Le persone vaccinate posso trasmettere comunque l’infezione ad altre persone?
    Gli studi clinici condotti finora hanno permesso di valutare l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Pfizer/Biontech) sulle forme clinicamente manifeste di COVID-19 ed è necessario più tempo per ottenere dati significativi per dimostrare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e contagiare altre persone. Sebbene sia plausibile che la vaccinazione protegga dall’infezione, i vaccinati e le persone che sono in contatto con loro devono continuare ad adottare le misure di protezione anti COVID-19.

     

    La sperimentazione è stata abbreviata per avere presto il prodotto? 
    Gli studi sui vaccini anti COVID-19, compreso il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Pfizer/Biontech), sono iniziati nella primavera 2020, perciò sono durati pochi mesi rispetto ai tempi abituali, ma hanno visto la partecipazione di un numero assai elevato di persone: i dati parlano di un numero dieci volte superiore agli standard degli studi analoghi per lo sviluppo dei vaccini. Perciò è stato possibile realizzare uno studio di grandi dimensioni, sufficienti per dimostrare efficacia e sicurezza.

    Non è stata quindi saltata nessuna delle regolari fasi di verifica dell’efficacia e della sicurezza del vaccino: i tempi brevi che hanno portato alla registrazione rapida sono stati resi possibili grazie alle ricerche già condotte da molti anni sui vaccini a RNA, alle grandi risorse umane ed economiche messe a disposizione in tempi rapidissimi e alla valutazione delle agenzie regolatorie dei risultati ottenuti man mano che questi venivano prodotti e non, come si usa fare, soltanto quando tutti gli studi sono completati. Queste semplici misure hanno portato a risparmiare anni sui tempi di approvazione. 

     

    La tecnologia a Rna messaggero è pericolosa? Rischio modifiche al mio Dna?
    Oltre a non avere le ‘istruzioni’ per modificare il Dna, l’Rna messaggero non entra mai nel nucleo della cellula, che è la parte che contiene il genoma, e non può quindi alterarlo in nessun modo. Inoltre, l’Rna messaggero si degrada dopo pochi giorni, una volta eseguito il suo ‘compito’.

     

    Oltre al vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Pfizer/Biontech), a quello di Moderna, di AstraZeneca e di Johnson & Johnson, saranno disponibili altri vaccini in breve tempo?
    Sì. Allo stato attuale siamo a conoscenza del fatto che altri vaccini stanno affrontando le diverse fasi di sperimentazione, ma, allo stesso tempo, non si conosce la tempistica dell’effettivo rilascio.

     

    Che documenti sono richiesti per effettuare la vaccinazione?
    Generalmente, sono necessari un documento di identità valido e la tessera sanitaria. In base alle varie disposizioni regionali, sarà necessario avere con sé anche l’eventuale documentazione sanitaria che possa aiutare il medico vaccinatore a valutare lo stato fisico. 

     

    La vaccinazione consente di tornare alla vita di prima?
    Anche se l’efficacia del vaccino COVID-19 è molto alta (oltre il 90%) vi sarà sempre una porzione di vaccinati che non svilupperà la difesa immunitaria. Inoltre, ancora non sappiamo in maniera definitiva se la vaccinazione impedisce solo la manifestazione della malattia o anche il trasmettersi dell’infezione. Ecco perché essere vaccinati non conferisce un “certificato di libertà” ma occorre continuare ad adottare comportamenti corretti e misure di contenimento del rischio di infezione.

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    I vaccini in farmacia a che punto siamo?
    Il tema delle vaccinazioni in farmacia è stato molto dibattuto sin dalle prime fasi della campagna vaccinale. Dopo gli ottimi risultati raggiunti con i tamponi rapidi, e l’incremento esponenziale ottenuto grazie proprio alla loro collaborazione, le farmacie si sono proposte sin da subito per aiutare ad aumentare i numeri della popolazione vaccinata e poter mantenere quell’obiettivo delle 500 mila vaccinazione al mese, annunciato sin da subito dal commissario Figliuolo. 

    L’iniziativa annunciata già da diversi mesi non è ancora operativa, ad oggi i cittadini non possono vaccinarsi in farmacia.

    A fine marzo, è stato ufficializzato l’accordo quadro tra Federfarma e il Governo nazionale sul protocollo da adottare per iniziare la campagna vaccinale nelle farmacie, le principali linee guida prevedono:

    1. L’obbligo, per i farmacisti, di effettuare un corso online tenuto dall’ Istituto Superiore di Sanità per poter effettuare le somministrazioni,

    2. L’obbligo di attrezzare delle aree specifiche della struttura per poter effettuare tale operazione rispettando gli standard di sicurezza richiesti. 

    Firmato l’accordo nazionale, è toccato alle singole Regioni fare il passo necessario per poter mettere in piedi tutta la struttura e raccogliere le adesioni da parte delle farmacie interessate. Federfarma ha ufficializzato che più di 11 mila farmacie su 18 mila associate hanno già accettato di partecipare, ma tante altre stanno chiedendo di poter aderire

    Cittadinanzattiva, partendo dalle richieste dei cittadini che non riescono a trovare informazioni precise, ha cercato di fare il punto raccogliendo le informazioni presenti sui siti delle regioni dedicati ai vaccini e quelle presenti sul sito di Federfarma. Dall’indagine/ ricerca emerge che le informazioni relative alle vaccinazioni nelle farmacie si limitano ancora a pochi dettagli e in nessuna regione è partito il servizio, nonostante ad oggi tutte le regioni abbiamo stipulato gli Accordi regionali. Ci sembra urgente prevedere una comunicazione chiara e per quanto possibile uniforme per tutte le regioni per evitare che ancora una volta si creino disuguaglianze da regione a regione. 

    I risultati dell’indagine/ricerca
    Vaccinazioni in farmacia- Punti principali

    1. Le vaccinazioni in Farmacia partiranno da giugno, ad eccezione della Regione Lazio (che partirà dal 24 maggio) e della Valle d’Aosta (già partita)

    2. In tutte le Regioni sarà possibile vaccinarsi in farmacia

    3. La vaccinazione in farmacia si prenota con le modalità standard previste dalle regioni

     (sito, numero dedicato, chiamata diretta...), oppure tramite prenotazione diretta presso le farmacie.

    1. Devono essere rispettate le categorie indicate dal piano vaccinale nazionale

    2. La vaccinazione sarà eseguita da farmacisti abilitati con un corso di formazione, non sarà presente un medico

    3. La vaccinazione in farmacia è riservata ai cittadini di età compresa tra i 18 e i 60 anni che non hanno patologie in corso e/o non appartengono alle categorie fragili e ultra-fragili

    Le vaccinazioni nelle farmacie partiranno da giugno in poi, con le uniche eccezioni rappresentate dalla Regione Lazio (con prenotazioni a partire dal 20 maggio e somministrazioni dal 24 dello stesso mese) e dalla Valle d’Aosta (già partita con le vaccinazioni), secondo un calendario che le singole regioni non hanno ancora reso noto; la prenotazione del vaccino nelle farmacie seguirà le modalità previste dalle regioni (sito internet, numero dedicato, chiamata diretta); le farmacie che aderiscono vengono incluse nei punti vaccinali della regione, per i cittadini sarà cioè possibile scegliere la farmacia più vicina dove vaccinarsi. Dunque, anche la vaccinazione presso le farmacie sarà accessibile per le categorie previste dal piano di vaccinazione nazionale in base all’avanzamento delle regioni; non sarà quindi possibile una vaccinazione libera presso le farmacie ma, bensì, sarà sempre legata alle categorie previste dal piano.

    Tuttavia, la vaccinazione in farmacia deve essere scelta da coloro di età compresa tra i 18 e i 60 anni che non hanno patologie in corso e/o non appartengono alle categorie fragili e ultra-fragili, per i quali rimane consigliata la vaccinazione in ospedale o nei punti vaccinali già adibiti sul territorio. Il medico di famiglia non sarà coinvolto in alcun modo in questo percorso. 

    In farmacia non sarà presente un medico ma saranno i farmacisti abilitati che hanno seguito un corso di formazione specifico ad effettuare la vaccinazione. E’ previsto un periodo di osservazione di 15 minuti dopo la vaccinazione e i farmacisti avranno a disposizione un kit di primo intervento in caso di gravi reazioni avverse. 

    Nelle farmacie sarà somministrato il vaccino Johnson & Johnson, assieme alle dosi di Vaxveria (ex AstraZeneca), in quanto entrambi di facile conservazione in sicurezza.

    Dall’indagine non emerge chi procederà all’anamnesi preliminare prima della somministrazione del vaccino che di regola, negli altri punti vaccinali viene effettuata da un medico, questo punto non è secondario poiché in base all’anamnesi di regola il medico può decidere anche la tipologia di vaccini da somministrare.

  • Vaccinazione Covid19 e influenza: le sfide di questo periodo in un webinar

    STD 17 Dec 2021

    Active Citizenship Network (ACN) è lieta di invitarvi il 17 dicembre 2021 dalle 11.00 alle 12.30 CET all'evento intitolato "Affrontare le sfide della somministrazione concomitante del vaccino per il Covid-19 e quello per l'Influenza".  Si svolgerà nell'ambito del ciclo di webinar "La salute al centro del futuro dell'Europa" che ACN realizzerà per alimentare il dibattito della Conferenza per il futuro dell'Europa e comprenderà la presentazione dei risultati della II Indagine realizzata in diversi paesi dell'UE per il progetto #VaccinAction2021.

  • Indagine Civica sui modelli organizzativi sul vaccino antipneumococco

    Cittadinanzattiva intende proseguire l’impegno sul tema delle vaccinazioni e mettere sotto i riflettori il ruolo fondamentale svolto dalla vaccinazione antipneumococcica, strumento per prevenire la polmonite e le sue complicanze.Il vaccino antipneumococcoha dimostrato di essere efficace e sicuro anche negli adulti sani enei pazienti di età superiore a 65 con deficit del sistema immunitario o che soffrono di malattie croniche (es. BPCO, diabete, patologie del sistema cardiocircolatorio).

    Il Ministero della Salute si è espresso favorevolmente sulla co-somministrazione e l’OMS, in più occasioni, ha rammentato l’utilità di rivolgere alle persone più vulnerabili (anziani, pazienti cronici e fragili) la vaccinazione antinfluenzalee quella anti-pneumococcica.La vaccinazione antinfluenzale di questo autunno offre l’opportunità di ricevere simultaneamente più vaccini tra quelli previsti dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PPNV), anche insieme alla terza dose del vaccino covid, in un’unica sedutae in piena sicurezza. In questo modo si facilita la diagnosi differenziale tra Covid-19 ed altre patologie e si assicura protezione da complicanze. Lo studio EPICOVID19 ha suggerito, in attesa di studi più robusti, come la vaccinazione anti-pneumococcica e, in misura minore, antinfluenzale sia associata a una minore probabilità di infezione da SARS-CoV2. Infine, i dati nazionali sulla copertura dall’anti-pneumococcico negli adulti e nei gruppi a rischio sono scarsi e ad oggi non sappiamo se nel 2019 sia stato raggiunto l’obiettivo del 75%, previsto dal PNPV 2019-2021.

  • Vaccino antipneumococco: al via monitoraggio nazionale con il coinvolgimento di cittadini e medici

    Tavolo di lavoro con Istituzioni e Associazioni su accesso al vaccino nei vari territori, e su co-somministrazione con antinfluenzale

    Cittadinanzattiva lancia l’attività di raccolta dati e approfondimento sul tema della vaccinazione antipneumococcica. Predisposto un monitoraggio nazionale in due questionari rivolti a cittadini e medici, con diversi obiettivi: far emergere la conoscenza dei primi nei confronti del vaccino antipneumococco, fotografare gli attuali modelli organizzativi regionali e valutare come la co-somministrazione con la vaccinazione antinfluenzale possa favorire una più ampia adesione, in particolare dei soggetti a rischio e agevolare l'organizzazione dei programmi vaccinali.
    Il monitoraggio nazionale segue il Tavolo di lavoro, tenutosi lo scorso 26 novembre, in cui Associazioni e Istituzioni (oltre a Cittadinanzattiva, hanno partecipato Ministero della Salute, Regione Lazio, FIMMG, Federfarma, Società Italiana di Pediatria, Società italiana Diabetologia, Associazione Italiana Pazienti BPCO, Latina Cuore per Conacuore) hanno stabilito i temi e le priorità a proposito di vaccinazione antipneumococco. In particolare il Tavolo ha messo in evidenza che il Ministero della Salute si è espresso favorevolmente sulla co-somministrazione e che l'OMS, in più occasioni, ha ricordato l’utilità di rivolgere alle persone più vulnerabili (anziani, pazienti cronici e fragili) la vaccinazione antinfluenzale e quella anti-pneumococcica in un’unica seduta. Le stesse potrebbero essere associate anche alla terza dose del vaccino anti-Covid.

  • Vaccini, da FIMMG e Cittadinanzattiva appello per l’adesione dei cittadini

    È fondamentale riuscire a raggiungere un’alta adesione vaccinale, certamente contro il Covid, ma anche contro patologie pericolose e potenzialmente invalidanti, se non letali, come l’influenza, la polmonite o l’herpes zoster. Queste patologie si possono e si devono prevenire grazie ai vaccini, che sono sicuri ed efficaci. Abbassare la guardia sarebbe un grave errore”. È questo l’appello che arriva con forza dal Segretario Generale di FIMMG Silvestro Scotti, di concerto con Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva. È infatti una battaglia comune quella che FIMMG e Cittadinanzattiva portano avanti per trasferire una corretta informazione sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini, ma anche per assicurare che su tutto il territorio le Regioni si adoperino per una programmazione efficace e adeguata a garantire quello che è un diritto di tutti i cittadini.

    «L’obiettivo comune - ricorda Anna Lisa Mandorino - è quello di favorire una piena informazione e consapevolezza della popolazione sull’importanza dei vaccini ed incrementare in questo modo l’adesione alle campagne vaccinali in corso. Nello stesso tempo come Cittadinanzattiva abbiamo appena avviato, in continuità con lo scorso anno, una richiesta di accesso civico alle Regioni per avere informazioni specifiche su come stanno organizzando la campagna antinfluenzale (la richiesta riguarda i numeri di lotti vaccinali, le modalità di somministrazione, l’individuazione di ulteriori categorie target da ritenersi prioritarie), al fine di segnalare eventuali situazioni di difformità territoriali nell’accesso a questo importante strumento di prevenzione».

  • Ottobre: al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale

    piano vaccini comunicati

    Quest'anno sembra che l'influenza stagionale possa manifestarsi in forma più aggressiva, e la causa potrebbe derivare in parte dall'allentamento delle restrizioni anti Covid. L’influenza è un tema che interessa tutti e come ogni anno arriva il momento di vaccinarsi. La campagna di vaccinazione anti-influenzale parte da questo mese in tutte le Regioni del nostro Paese che devono poi definire un proprio calendario.

  • Active citizenship Network al lavoro per proteggere il valore delle vaccinazioni in EU

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    Active citizenship Network, in occasione della Settimana Europea dell'Immunizzazione, ha lanciato il nuovo Progetto #VaccinAction2021 per mantenere alta l'attenzione sull'importanza delle vaccinazioni durante e dopo la pandemia COVID-19 in tutta Europa. Partendo dal punto di vista delle organizzazioni civiche e degli stakeholder sanitari, guarderemo l'impatto della pandemia COVID-19 sui piani nazionali di immunizzazione, valorizzeremo le migliori esperienze e lanceremo nuove prospettive di miglioramento.

  • Vaccini Covid: comunicazioni contrastanti e Regioni in ordine sparso

    In tema di Covid e vaccini è ancora caos, tra ritardi, differenze regionali e informazioni carenti e confuse che contribuiscono a generare un clima di incertezza. Questo in una fase molto delicata e di svolta della campagna vaccinale: nella settimana 16-22 aprile si stimano circa 315 mila somministrazioni giornaliere negli oltre 2200 punti vaccinali attivi in tutta Italia. Si tratta di un momento decisivo per imprimere una forte accelerazione nel quadro delle priorità indicate dall’Ordinanza n. 6 del Commissario straordinario Figliuolo, nel rispetto delle fasce d’età (ultraottantenni) e fragili alle quali tutte le Regioni si devono adeguare. 
    Ciononostante le Regioni continuano a muoversi in “ordine sparso”: è il caso della Puglia e della Basilicata (solo per fare gli esempi più recenti) che da lunedì hanno “aperto” la vaccinazione anche per chi non si è preventivamente prenotato e nella fascia di età dai 60 ai 79 anni. In Campania, il Governatore De Luca ha annunciato addirittura di non volersi attenere ai target fissati dal Commissario e di voler procedere con le categorie produttive, dopo aver vaccinato gli ultraottantenni.

  • Covid: comunicazioni contrastanti e Regioni in ordine sparso rischiano di minare seriamente la campagna vaccinale

    In tema di Covid e vaccini è ancora caos, tra ritardi, differenze regionali e informazioni carenti e confuse che contribuiscono a generare un clima di incertezza. Questo in una fase molto delicata e di svolta della campagna vaccinale: nella settimana 16-22 aprile si stimano circa 315 mila somministrazioni giornaliere negli oltre 2200 punti vaccinali attivi in tutta Italia. Si tratta di un momento decisivo per imprimere una forte accelerazione nel quadro delle priorità indicate dall’Ordinanza n. 6 del Commissario straordinario Figliuolo, nel rispetto delle fasce d’età (ultraottantenni) e fragili alle quali tutte le Regioni si devono adeguare. 
    Ciononostante le Regioni continuano a muoversi in “ordine sparso”: è il caso della Puglia e della Basilicata (solo per fare gli esempi più recenti) che da lunedì hanno “aperto” la vaccinazione anche per chi non si è preventivamente prenotato e nella fascia di età dai 60 ai 79 anni. In Campania, il Governatore De Luca ha annunciato addirittura di non volersi attenere ai target fissati dal Commissario e di voler procedere con le categorie produttive, dopo aver vaccinato gli ultraottantenni. “Se si procede senza prenotazioni, ci chiediamo come si possa aver contezza di aver prima vaccinato chi rientra nelle categorie prioritarie", dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva. Ai cittadini, giustamente, si chiede responsabilità, senso civico e rispetto dei turni previsti dal piano vaccinale, ma chi si preoccupa dei messaggi che essi stessi ricevono?”. Cittadinanzattiva teme che le comunicazioni contrastanti, non da ultimo in merito alla sospensione del vaccino Johnson & Johnson, i ritardi nella consegna delle dosi e nelle somministrazioni, la mancata immunizzazione delle categorie più a rischio portino molti cittadini a diffidare e a rimandare le vaccinazioni, con effetti pesanti sul rispetto del piano vaccinale e sulla salute pubblica.

  • Liste di riserva vaccini anti-Covid, chiediamo criteri nazionali

    hand filling syringe with vaccine copy

    Grande caos e carenza di informazioni chiare sulle cosiddette “liste di riserva” per i vaccini anti-covid. L’assenza di una regolamentazione omogenea genera un’inevitabile confusione nei cittadini che hanno inviato a Cittadinanzattiva diverse segnalazioni nelle quali sottolineano la necessità di maggiore trasparenza sulle liste, in particolare chiedono dove poter reperire tali liste e quali siano i criteri per accedervi ed essere contattati. Per questo Cittadinanzattiva ha preso in esame ciò che succede nei vari territori, analizzando le informazioni presenti sui siti regionali, oppure telefonando ai numeri verdi regionali e, anche, attraverso la rassegna stampa locale.

  • Liste di riserva per vaccini anti-covid. Troppe difformità regionali

    Grande caos e carenza di informazioni chiare sulle cosiddette “liste di riserva” per i vaccini anti-covid. L’assenza di una regolamentazione omogenea genera un’inevitabile confusione nei cittadini che hanno inviato a Cittadinanzattiva diverse segnalazioni nelle quali sottolineano una necessità di maggiore trasparenza sulle liste, in particolare chiedono dove poter reperire tali liste e quali siano i criteri per accedervi ed essere contattati. Per questo Cittadinanzattiva ha preso in esame ciò che succede nelle varie regioni, analizzando le informazioni presenti sui siti regionali, oppure telefonando ai numeri verdi regionali e, anche, attraverso la rassegna stampa locale.
    Solo la Toscana mette a disposizione, all’interno della piattaforma per la prenotazione del vaccino, un riquadro informativo per registrarsi nelle liste di riserva. Tale sistema è stato adottato a seguito delle polemiche innescate da un caso di presunta gestione poco trasparente delle liste.

  • Vaccini antinfluenzali: il Tar Molise condanna la Regione a risarcire Cittadinanzattiva

    La Pubblica amministrazione deve garantire ai cittadini l’accesso e la trasparenza delle informazioni nei tempi stabiliti dalla legge e non c’è emergenza che possa cancellare o procrastinare tale diritto. A stabilirlo il Tar del Molise che, con la sentenza 00123/2021, ha deciso di condannare la Regione Molise a causa del ritardo (4 mesi invece dei 30 gg previsti dalla legge) con il quale ha fornito riscontro alla richiesta di Cittadinanzattiva di trasparenza sui dati relativi la scorsa campagna vaccinale antinfluenzale. La Regione dovrà rifondere a Cittadinanzattiva le spese legali sostenute oltre al rimborso per il contributo unificato.

  • Vaccini anti Covid e blocco lotto AstraZeneca: occorre comunicazione chiara e coerente

    “Occorre una comunicazione pubblica coerente, chiara e che non generi panico. Una responsabilità alla quale crediamo debbano rispondere tutti i soggetti coinvolti, a partire dalle istituzioni pubbliche, dai professionisti sanitari e dagli operatori dell’informazione. Da parte dell’azienda ci auguriamo ci sarà la massima trasparenza e disponibilità a collaborare con le istituzioni perché si faccia chiarezza su quanto accaduto”, è quanto dichiara Anna Lisa Mandorino, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva in merito al blocco, da parte di Aifa, di un lotto del vaccino anti-covid AstraZeneca. “Solo informazioni lucide e circostanziate e una comunicazione chiara ed univoca possono favorire la consapevolezza dei cittadini ed una piena adesione alla campagna vaccinale della quale non possiamo permetterci brusche ed inopportune frenate, tanto più oggi alla vigilia di una nuova fase di semi-lockdown”.

  • Piano Vaccinale e disabilità: mancanze gravissime

    a vaccini

    "Dopo un anno come quello passato, non posso nascondere che leggere le Raccomandazioni sulle priorità della Fase 2 della campagna di vaccinazioni anti-SARS-CoV- 2/COVID-19, pubblicate dal Ministero della Salute l’8 febbraio scorso, è stato un pugno nello stomaco. Sfuggono, infatti, a qualsiasi logica i requisiti individuati per identificare le “persone estremamente vulnerabili”, che avranno diritto ad accedere alla vaccinazione subito dopo il completamento della copertura di tutti gli over 80. 

  • Non dimentichiamoci dei vaccini di routine: soprattutto ora!

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    Active Citizenship Network sostiene, con altri soggetti della società civile internazionale, la Call to Action (Invito all'azione) sull'immunizzazione di routine nel corso di tutta la vita: è indirizzata agli stakeholder della salute, ai governi europei e nazionali per rafforzare la preparazione e la reattività alla pandemia seguendo un approccio all'immunizzazione lungo tutto il corso della vita delle persone (LCI). 

  • Il Manuale di comunicazione sui vaccini COVID-19

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    Un team di scienziati, guidato dall'Università di Bristol, ha creato una guida online che contribuisce a contrastare la diffusione di informazioni errate sui vaccini COVID-19. La guida è pensata per fornire alle persone consigli pratici, conoscenze ed evidenze aggiornate per diffondere informazioni affidabili sui vaccini, ridurre la paura e mettere in discussione in modo costruttivo i miti ad essi associati. 

  • Perchè i professionisti sanitari devono vaccinarsi: un appello europeo

    rapporto su vaccini

    LCoalition for Vaccination - l'aggregazione promossa dalla Commissione EU che riunisce le associazioni europee di professionisti e studenti sanitari, nonché organizzazioni civiche, tra cui ACN, e professionali che lavorano nel campo della sanità pubblica e dell'immunizzazione - ha pubblicato un manifesto per incoraggiare gli operatori sanitari a farsi vaccinare contro COVID-19. Il manifesto evidenzia tre ragioni chiave.

  • Vaccini Covid-19, aggiornamenti sulla nostra Guida web

    Proseguono gli aggiornamenti della nostra Guida Vaccini Covid-19, con utili informazioni su numeri di telefono e link messi a disposizione dalle singole Regioni per prenotare la vaccinazione. Altra novità sono i dettagli sull'avanzamento del piano vaccinale, con le nuove categorie di cittadini che possono usufruirne in queste settimane e i vaccini previsti.

  • OMS: Formazione sulla vaccinazione COVID-19 per operatori sanitari

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    Tutti gli operatori sanitari coinvolti nell'attuazione della vaccinazione COVID-19 devono disporre di conoscenze e competenze adeguate per garantire una somministrazione sicura ed efficiente del vaccino. Il pacchetto di formazione sulla vaccinazione COVID-19 per operatori sanitari è stato sviluppato per gli operatori sanitari in prima linea nei paesi. Sviluppato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in collaborazione con UNICEF, si compone di 6 moduli, che includono lezioni video, quiz, sussidi al lavoro, esercizi interattivi e presentazioni scaricabili con le informazioni disponibili.

  • La scienza comportamentale per aiutare i cittadini nella transizione energetica

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    Nell’ambito del progetto europeo NUDGE, Cittadinanzattiva – tramite la sua rete europea Active Citizenship Network - mira a raccogliere informazioni sul comportamento e la consapevolezza dei cittadini europei riguardo al consumo e al risparmio di energia. Fondamentale ai fini di questa attività è la collaborazione di Cittadinanzattiva-Active Citizenship Network con una serie di organizzazioni della società civile e di consumatori di diversi paesi europei che hanno dimostrato interesse all'iniziativa decidendo di collaborare attivamente nella divulgazione di un questionario online nel proprio paese.

  • Vaccini anti COVID-19: come garantire che siano sicuri

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    Una volta autorizzati e immessi in commercio, i vaccini, come tutti i farmaci, sono monitorati attentamente nell'UE. Statisticamente, gli effetti indesiderati sono rari o molto rari. La sicurezza e l'efficacia dei vaccini anti COVID-19 autorizzati sono rigorosamente monitorate, come del resto avviene per tutti i farmaci, attraverso appositi sistemi istituiti anche a livello dell'UE. 

  • Vaccino anticovid e distrofie muscolari: facciamo il punto

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    Venerdì 29 gennaio alle 17.30 si terrà il webinar “Vaccino anticovid e distrofie muscolari: facciamo il punto”, promosso dalla Commissione medico - scientifica della UILDM.

    A seguito delle numerose domande arrivate tramite lo sportello medico UILDM, questo webinar vuole rassicurare chi ha una distrofia e le famiglie sugli effetti del vaccino anticovid. Insieme agli specialisti della Commissione medica UILDM, interverrà la prof.ssa Susanna Esposito, pediatra e infettivologa. È professore ordinario di Pediatria, Università di Parma, e presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid).

  • Aggiornata la nostra guida coronavirus: faq sulla vaccinazione

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    Torna l'appuntamento con la nostra Guida sul coronavirus, uno spazio web a cura di Cittadinanzattiva a disposizione dei cittadini sin dall'inizio dell'emergenza, e che raccoglie informazioni e consigli utili nei principali settori di intervento della nostra organizzazione: sanità, scuola, servizi pubblici, giustizia.

    Questo approfondimento è dedicato alla vaccinazione anti Covid-19, con una serie di informazioni utili per tutti sotto forma di risposte ai principali dubbi.
    All'interno anche link utili per rimanere sempre aggiornati.

  • Cittadinanzattiva su campagna vaccinale in Alto Adige: scorretto parlare di obiezione di coscienza

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    Cittadinanzattiva su campagna vaccinale in Alto Adige: scorretto parlare di obiezione di coscienza. “Chiediamo che gli operatori che non si vaccinano non entrino in contatto con i pazienti”.

    Appare sconfortante la situazione che si sta verificando in Alto Adige, dove la Provincia Autonoma ha dichiarato di aver modificato la strategia vaccinale a seguito dell'alto numero di operatori sanitari che si sono rifiutati di effettuare il vaccino. Chi tra gli operatori sanitari si rifiuta di sottoporsi al vaccino non sta esercitando una forma di "obiezione di coscienza", perché non si capisce in che senso sottoporsi al vaccino a tutela della salute individuale e collettiva possa essere un atto considerato in contrasto con principi e convinzioni personali radicati nella propria coscienza.

  • UE: cittadini informati sui vaccini COVID-19 e la vaccinazione

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    Mai come in questa fase essere informarti grazie a fonti istituzionali è fondamentale: il nuovo sito che la commissione UE rivolge a tutti i cittadini contiene molte informazioni su come funzionano i nuovi vaccini, quanti ne abbiamo in Europa, i benefici per la salute, il processo di autorizzazione, la loro sicurezza a lungo termine, in tutte le lingue dell'Unione.

  • Subito vaccini per i detenuti e per chi lavora in carcere. Firma la petizione!

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    “Siamo tutti reclusi in questo anno di pandemia, ma c’è chi è più prigioniero di altri, più esposto a rischi, più abbandonato di tutti”. E’ questo l’incipit della petizione lanciata dalla onlus “La società della ragione”, su iniziativa della Senatrice Liliana Segre e del Garante Nazionale dei detenuti Mauro Palma per chiedere al Ministro della Salute e al Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 che le persone detenute, gli operatori penitenziari e tutti coloro che svolgono attività lavorative ed educative in carcere siano inseriti tra le categorie prioritarie nella vaccinazione contro il Covid 19.

  • Vaccino COVID-19: Link utili

  • Come scegli se vaccinare tuo/a figlio/a?

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    Questa epidemia ha portato di nuovo i riflettori sulle vaccinazioni. La scelta di vaccinare i propri figli è una scelta complessa: quali sono i fattori che maggiormente la determinano? Per rispondere a questa domanda, l’Università di Pisa, in collaborazione con la Scuola IMT Alti Studi di Lucca, ha realizzato un questionario del tutto anonimo, che richiede un tempo di compilazione di soli 15 minuti.

  • La nostra indagine civica sul vaccino antinfluenzale: solo 10 regioni rispondono

    rapporto su vaccini

    Cittadinanzattiva ha dato il via a settembre ad una indagine civica relativa all'approvvigionamento dei vaccini da parte delle regioni, attraverso lo strumento dell'accesso civico generalizzato, (noto come Foia italiano) che a partire dal 2016 permette anche ai singoli cittadini e alle associazioni come Cittadinanzattiva di chiedere conto alle pubbliche amministrazioni di dati da esse detenuti e che devono essere accessibili a tutti. Le amministrazioni sono tenute a rispondere alle richieste (a meno che queste non ricadano nei pochi casi di esclusione previsti dalla legge per motivi di sicurezza nazionale o segreti di Stato), le pubbliche amministrazioni hanno 30 giorni per rispondere alle richieste.

  • La trasparenza sui piani vaccinali

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    Per affrontare la pandemia che da mesi ha investito tutto il mondo serve “anche” trasparenza sui dati, sanitari e non solo. Si parla dell’importanza della trasparenza e del “governo aperto” (open government) oramai da anni e sono tante le attività che hanno coinvolto la Pubblica amministrazione italiana e la società civile, in questo senso. Cittadinanzattiva è da sempre in prima linea per promuovere iniziative volte alla diffusioni di dati ed informazioni detenute dalla pubblica amministrazione, sia essa di livello centrale o locale, affinché siano messi a disposizioni di coloro che dovrebbero essere i primi soggetti destinatari di quelle informazioni: i cittadini. Durante l’emergenza ci saremmo aspettati una maggiore trasparenza e accessibilità ai dati, invece questo non è accaduto, anzi, nella prima fase dell’emergenza, il decreto Cura Italia” ha sospeso fino al 15 aprile inizialmente e con altro decreto fino al 15 maggio, l’accesso a informazioni riferite a procedimenti amministrativi.

    La gestione trasparente dei dati durante la pandemia non è un tema poco rilevante, anzi, comunicare i dati in modo trasparente e corretto è stato uno dei punti di forza in alcuni paesi, ad esempio la Nuova Zelanda ha reso disponibili, fin dall’inizio della pandemia, i dati disaggregati sui tamponi resi anonimi, in questo modo le associazioni e i cittadini hanno potuto analizzarli e hanno fornito proposte e suggerimenti su come utilizzarli al meglio. L’Italia e l’Unione Europea, invece, non hanno brillato per “apertura “e “condivisione” dei dati.

  • La nostra indagine civica sull’approvvigionamento delle dosi di vaccino antinfluenzale. Rispondono 10 regioni

     

    Cittadinanzattiva ha dato il via a settembre ad una indagine civica relativa all'approvvigionamento dei vaccini da parte delle regioni, attraverso lo strumento dell'accesso civico generalizzato, (noto come Foia italiano) che a partire dal 2016 permette anche ai singoli cittadini e alle associazioni come Cittadinanzattiva di chiedere conto alle pubbliche amministrazioni di dati da esse detenuti e che devono essere accessibili a tutti. Le amministrazioni sono tenute a rispondere alle richieste (a meno che queste non ricadano nei pochi casi di esclusione previsti dalla legge per motivi di sicurezza nazionale o segreti di Stato), le pubbliche amministrazioni hanno 30 giorni per rispondere alle richieste.

    Alle regioni è stato sottoposto un set di domande specifiche sulle gare di acquisto dei vaccini e domande di carattere più generale relative alle disposizioni che le regioni stanno adottando per anticipare la campagna vaccinale rispetto agli anni precedenti e anche per applicare le linee guida previste dalla Circolare del Ministro della salute del 4 giugno 2020. Le regioni avevano la possibilità di rispondere entro il 3 ottobre 2020, l'elaborazione dei dati prende in considerazione le risposte ricevute entro il 7 ottobre 2020.
    Quest'anno, ancor più che negli anni precedenti, l’importanza della vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica è cruciale anche per fronteggiare l'emergenza covid 19.

    “E’ molto grave che solo 10 Regioni abbiano risposto alla nostra richiesta di accesso civico, in particolar modo in questo periodo, in cui ci sarebbe bisogno della massima trasparenza, anche per fugare dubbi su chi ha affrontato la necessità di approvvigionarsi in tempo di vaccini anti influenzali, e poter intervenire prontamente a supporto delle popolazioni delle regioni in cui questo non sia ancora avvenuto, o sia avvenuto solo parzialmente”, ha commentato il segretario generale di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso. .”Nei prossimi giorni valuteremo tutte le possibili azioni da mettere in campo per far rispettare il "sacrosanto" diritto di accesso dei cittadini a queste informazioni fondamentali, non escludiamo di ricorrere al Tar.

  • Our civic survey on the supply of flu vaccine doses. 10 regions responded

    Cittadinanzattiva launched in September a civic survey on the supply of vaccines by the regions, through the instrument of generalized civic access, (known as Italian Foia) that from 2016 also allows individual citizens and associations as Cittadinanzattiva to ask the public administration for data held by them and that must be accessible to all. Administrations are required to respond to requests (unless these requests fall within the few cases of exclusion provided by law for reasons of national security or State secrets) and have 30 days to respond to them.

    The regions have been submitted a set of specific questions on the tender for the purchase of vaccines and more general questions on the provisions that the regions are adopting to anticipate the vaccination campaign compared to previous years and also to apply the guidelines provided by the Circular of the Minister of Health of June 4, 2020. The regions had the opportunity to respond by October 3, 2020 and the data processing considers the responses received by October 7, 2020.

    This year, even more than in previous years, the importance of flu and anti-pneumococcal vaccination is crucial to cope with the Covid-19 emergency.

    "It's very serious that only 10 regions have responded to our request for civic access, especially in this period, in which there would be a need for maximum transparency, even to dispel doubts about who has faced the need to get supplies of flu vaccines in time, and be able to intervene promptly to support the populations of regions where this has not yet happened, or has happened only partially", said the Secretary General of Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso. “In the coming days we will evaluate all possible actions to be taken to enforce the "sacrosanct" right of access of citizens to this fundamental information, we do not exclude the use of the Tar (Lazio Regional Administrative Tribunal)”.

    We believe there are three priorities:

    - Guarantee all categories of citizens "at risk", over 60 and fragile, to have equal access to vaccines in every corner of the country. To this end, it is necessary maximum transparency on the part of the regions, and apply a principle of solidarity under which those who, thanks to a planning action already have the guarantee to cover with purchases made the groups at risk, can act in support of the regions that are most in distress. This is the moment of responsibility and solidarity, and in order to do so, maximum transparency is first and foremost necessary.

    - After ensuring maximum coverage for at-risk groups, it is necessary to make available, including through the channel of pharmacies, vaccines for the entire population, so that even people not at risk can buy it.

    - In such a difficult year as this, it would have been desirable for the regions to move together in the purchase of vaccines, and start the vaccination campaign homogeneously, avoiding differences between citizens and too uneven actions.

    In general, as emerges from the regions that have responded and that we thank for this act of transparency, a significant part of the country can count on a good capacity for planning and organization, even in realities that in the past have not given these demonstrations.

     

    The responses of the regions
    The regions that have provided a response on the content as of October 7, 2020 were a total of ten, exactly half, and they are: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta.

    The salient data
    Among the most significant data that emerge from the survey there is undoubtedly that relating to the dates of the award of tenders, the regions that responded have launched tenders between April (Lazio, Puglia, Campania, Emilia) and September (Abruzzo where the first race on tetravalent vaccine had gone deserted) and closed between May and September, still before the start of the vaccination campaign although with a variability depending on the type of vaccine; in Abruzzo there is some delay for pneumococcal vaccine because the tender has yet to be completed and will end by October 12. Anticipating the tenders made possible, at least in these regions, the anticipation of the vaccination campaign compared to previous years. In the regions, the companies awarded tenders based on the types of vaccine are always more than one.

    Other important data concern the increases in vaccine doses for the year 2020-2021 compared to 2019-2020.

    There are regions that show increases in doses as Lazio + 112%, Puglia 320%, Sicily 65%, Tuscany 68%.

    Others show less marked increases such as Campania +20% and Emilia which, however, foresees a possible further 20%.

    In all regions the start of the vaccination campaign is scheduled between October 1 and October 15, in many cases the campaign will be extended until January 31, 2020, in line with what suggested by the Ministerial Circular.

    Regarding requests relating to target categories almost all regions apply sequentially those established by the Ministerial Circular of June 4, 2020. Abruzzo does not provide this answer, other regions have regulated in more detail the target categories.

    Sicily, for example, has extended to close contacts of children up to 6 months and a specific note for NRE subjects (Non-Registered Europeans, such as the Romani community) and non-EU citizens in addition to introducing the vaccination requirement for the health personnel.

    Tuscany pays particular attention to those hospitalized in residential care homes and long-stay facilities.

    Sicily and Valle d’Aostaextend coverage to pregnant women, in any trimester.

    Lazio had made mandatory vaccination for the health personnel, but the Tar (Lazio Regional Administrative Tribunal) has abolished this part of the ordinance.

    The responses of the regions have been analyzed and summarized in a table that provides a summary and a comparison between the regions.

    The answers provided have been uneven, in some cases the regions have responded in a timely manner to each question that we have submitted, in other cases have answered only the questions related to the tenders for the supply of vaccines, in others have referred to regional ordinances or resolutions to respond.

    With respect to measures to facilitate access, the regions have made many provisions:

    - Sicily extends the opening hours of vaccination centers both in the morning and in the afternoon and on Saturdays at least in the initial phase, provides for the execution of vaccination upon discharge from health facilities and the co-administration of anti-pneumococcal and flu, a measure also provided for in Umbria.

    - Campania provides for the establishment of itinerant trucks to support GPs.

    - Lazio provides for the opening of Drive ins, mobile stations, vaccinations in pharmacies, the organization of vaccination day in schools, hospitals, sporting events, it is expected, the establishment of itinerant vaccination teams.

    - the Marche region provides for the possibility of moving the vaccination centers in Auditorium- Palazzetti to allow to deliver in compliance with Covid-19 a large number of vaccines in a few hours-days.

    - Tuscany provides the premises of health care companies free of charge to general medicine.

    - Emilia Romagna provides the possibility to use large facilities such as gyms and sports facilities.

    - Valle D'Aosta in addition to signing specific agreements with General Practitioners and Pediatricians of free choice aimed at encouraging vaccination through these figures, has also provided for the vaccination poles made available by the Azienda USL of Valle d'Aosta, which will be attended by the doctors of the structure of Hygiene and Public Health of the Department of Prevention.

    Finally, with regard to measures to address a possible shortage for those not at risk, the regions responded that they will initiate the measures provided for in the agreement signed between the Government, the Regions and the Autonomous Provinces of Trento and Bolzano which provides for a commitment by the regions to ensure a minimum of 1.5% of vaccines to be redistributed to pharmacies. Emilia Romagna plans to increase the share to 3% (36,000 doses) if necessary. Lazio could increase the share to 5% (120,000 doses).

    (document translated by Maira Cardillo, Active Citizenship Network staff)

  • Vaccino antinfluenzale: Cittadinanzattiva avvia indagine nelle Regioni

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    "Vogliamo avere dalle Regioni un quadro chiaro e capire se effettivamente saremo pronti ad ottobre alla campagna vaccinale antinfluenzale auspicata da Ministero, CTS e mondo della scienza. Noi cittadini siamo pronti a fare la nostra parte, è necessario sapere se tutti lo siano": così Antonio Gaudioso, Segretario generale di Cittadinanzattiva, a proposito della questione vaccini e dell'imminente arrivo della stagione autunnale post-emergenza Covid.

    "Situazione ancora non chiara, e che sta provocando un clima di incertezza e di ansia nelle persone", prosegue Gaudioso, "Vanno coinvolti tutti i professionisti e i soggetti presenti sul territorio, medici di famiglia, farmacisti, operatori dei servizi sanitari territoriali, sulla base delle indicazioni che darà il Ministero, perché in questa fase è fondamentale usare tutte le energie del SSN per garantire la migliore erogazione di questo servizio.".

  • Vaccino antinfluenzale: Cittadinanzattiva avvia ricognizione su attività delle Regioni

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    "Visti i ripetuti appelli della scienza, Ministero e CTS, vogliamo che i cittadini abbiano un quadro chiaro, e comprendere se saremo pronti ad ottobre"

    “Una situazione ancora non chiara, e che sta provocando un clima di incertezza e di ansia nelle persone. Per questo vogliamo avere dalle Regioni un quadro chiaro e capire se effettivamente saremo pronti ad ottobre alla campagna vaccinale antinfluenzale auspicata da Ministero, CTS e mondo della scienza. Noi cittadini siamo pronti a fare la nostra parte, è necessario sapere se tutti lo siano”. Questo il commento di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, organizzazione che ha dato il via, attraverso l’uso dell’Accesso civico generalizzato (detto FOIA italiano), ad una ricognizione regionale sulle modalità di approvvigionamento dei vaccini antinfluenzali.

    Al fine di avere un quadro preciso delle disposizioni che le regioni stanno adottando, Cittadinanzattiva ha anche chiesto di conoscere le categorie target individuate, la data di inizio della campagna vaccinale e le misure organizzative volte a garantire un efficace svolgimento delle vaccinazioni antinfluenzali e quelle per fronteggiare una possibile carenza vaccinale per i soggetti non a rischio.

  • Parte collaborazione tra Cittadinanzattiva e Istituto Tumori Pascale di Napoli

    Parte la collaborazione fra Cittadinanzattiva Campania, Cittadinanzattiva nazionale e l’Istituto Nazionale Tumori “Pascale” di Napoli che prevede una serie di attività volte ad informare e tutelare i cittadini, in particolare in ambito oncologico, e che si consoliderà nei prossimi mesi con la firma di un Protocollo congiunto.
    “Con il coinvolgimento dei 36 sportelli di Cittadinanzattiva Campania, nell'ambito di questa collaborazione con il Pascale, abbiamo l’ambizioso obiettivo di accrescere l’informazione e la consapevolezza dei cittadini sull'importanza della prevenzione e della diagnosi precoce in ambito oncologico”, dichiara Lorenzo Latella, segretario regionale di Cittadinanzattiva Campania. “La prima di queste attività è finalizzata a sostenere l’importantissima iniziativa messa in campo dal Pascale che con il Camper della prevenzione girerà lungo le spiagge e i luoghi di villeggiatura campani per effettuare visite gratuite per la prevenzione del melanoma. Si parte questo fine settimana da Battipaglia, Agropoli, Capaccio-Paestum e tra 15 giorni il camper arriverà a Cicerale, Vallo della Lucania e Palinuro”.

  • La vaccinazione in Ungheria, Polonia e Spagna: una nuova pubblicazione per ACN!

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    In linea con l' impegno di Active Citizenship Network (ACN) per il 2020 sulla politiche di vaccinazione a livello dell'UE, e come seguito delle attività svolte nel corso del 2019 in Spagna Ungheria e Polonia, siamo lieti di condividere l'articolo di ricerca pubblicato in una rivista internazionale peer reviewed sul tema della vaccinazione lungo tutto il corso della vita. 

    Nell'aprile 2019, Cittadinanzattiva tramite la sua branca europea Active Citizenship Network (ACN), ha lanciato, durante la settimana europea delle vaccinazioni, un nuovo progetto chiamato "European Active Citizens for Vaccination. L'obiettivo era migliorare la consapevolezza dell'importanza della vaccinazione in tutta Europa: l'evidenza scientifica è chiara, la vaccinazione è uno strumento essenziale per la salute pubblica e ci aiuta a garantire i nostri diritti fondamentali come cittadini europei. ACN ha realizzato una campagna di comunicazione sui social media. 

  • "Chiusi per le Vaccinazioni"...cosa è successo durante la pandemia

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    "Per la vaccinazione? Torni...Non posso dirle quando” così si intitola l'articolo scritto da Active Citizenship Network (Mariano Votta e Maira Cardillo) pubblicato su HealthEuropa che racconta l'impatto del Covid-19 sull'implementazione del piano di immunizzazione attraverso il sondaggio civico condotto da Cittadinanzattiva. 

  • La nostra indagine sulle politiche di prevenzione: no a sospensione vaccinazioni

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    Il quadro che emerge dalla ricognizione condotta da Cittadinanzattiva sui servizi di prevenzione e vaccinali dimostra che è molto difficile anche solo reperire informazioni, tra numeri telefonici a cui non risponde nessuno e la mancanza di un punto di informazioni unico, almeno per diverse regioni; inoltre si riscontra una situazione frastagliata, in cui anche all’interno dello stesso territorio regionale si possono trovare decisioni molto diverse per quanto riguarda le politiche di prevenzione. Sia per la possibilità di accedere ai vaccini che per gli screening.

  • “Per la prevenzione? Ritorni….non so dirle quando”la nostra indagine sui servizi di prevenzione

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    “Per la prevenzione? Ritorni….non so dirle quando”. L’indagine di Cittadinanzattiva sui servizi di prevenzione evidenzia situazione disomogenea tra le regioni, ma anche nella stessa regione. “Si intervenga subito, e si riprendano le campagne vaccinali, come ricorda Oms, estremamente importanti anche in questa fase”

    Una situazione frastagliata, in cui anche all’interno dello stesso territorio regionale si possono trovare decisioni molto diverse per quanto riguarda le politiche di prevenzione. Sia per la possibilità di accedere ai vaccini che per gli screening. Questo il quadro che emerge dalla ricognizione condotta da Cittadinanzattiva. Molto difficile anche solo reperire informazioni, tra numeri telefonici a cui non risponde nessuno e la mancanza di un punto di informazioni unico, almeno per diverse regioni.

    “Sospendere le vaccinazioni è un controsenso”, commento Antonio Gaudioso, “non solo perché rimanda all’idea che non siano prestazioni essenziali, dopo tutti gli anni spesi per farne comprendere l’importanza. Ma anche perché si rischia il ritorno di patologie gravi come morbillo o meningiti, o di esporre a potenziale insorgenza di tumori bloccando vaccinazioni come quella per l’HPV e Epatite B. Non si può accettare che l’incapacità di organizzare spazi e modalità che rispondano alle esigenze emerse post Sars-Covid2 venga fatta pagare ai cittadini, semplicemente chiudendo servizi. Si piò ricorrere a soluzioni organizzative alternative che possano quindi garantire continuità nel servizio ”.  

  • Settimana Europea dell'Immunizzazione: ora più importante che mai!

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    In questa Settimana Europea dell'Immunizzazione 2020, Active Citizenship Network ha rilanciato la propria campagna #VaccinAction e una nuova versione di un video sui vaccini raccontati dai cittadini ai cittadini. Ora più che mai ne possiamo capire l'importanza! Guarda il video https://youtu.be/QkHGGDVMPlg. Insieme a noi anche la Coalition for Vaccination, il gruppo in cui la Commissione EU riunisce i professionisti della salute e alcune assocazioni della società civile - come la nostra - nella promozione dell'immunizzazione, lancia importanti messaggi e video di approfondimento sul tema. Leggi anche tu! #EIW2020 #CoalitionForVaccination#VaccinesWork

  • Vaccino antinfluenzale: anticipare ad ottobre ed estendere ai 55enni. La nostra lettera con Fimmg

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    «Non possiamo permetterci di perdere neanche un minuto, Governo e Regioni devono muoversi ora per riuscire in tempo a stanziare i fondi e provvedere alle scorte necessarie di vaccino antinfluenzale e anti-pneumococco». FIMMG e Cittadinanzattiva lanciano un messaggio molto chiaro e determinato al ministro Roberto Speranza e alle Regioni affinché si parta sin d’ora con la necessaria organizzazione di una campagna vaccinale straordinaria. Sulla scorta di quanto raccomandato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità,  Silvestro Scotti (segretario generale FIMMG) e Antonio Gaudioso (segretario generale Cittadinanzattiva) spronano il Governo e le Regioni affinché si pensi ora a mettere in piedi una campagna vaccinazione antinfluenzale e anti-pneumococcica che parta in anticipo, ad ottobre, e che preveda l’abbassamento a 55 anni della somministrazione gratuita. Indicazioni che comportano la necessità di approvvigionamenti addizionali di vaccini antinfluenzali.

  • Cittadini europei attivi per i vaccini: non scommettere con la tua salute!

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    Active Citizenship Network (ACN) ha lanciato la campagna social "Cittadini europei attivi per la vaccinazione". Insieme, come cittadini attivi e consapevoli, possiamo proteggerci: diventa il campione del tuo futuro! In Europa, Cittadinanzattiva promuove l'approccio a una vaccinazione lungo tutto il corso della vita.

  • Influenza e prevenzione: rivedi la puntata di Tagadà

    influenza

    Siamo in piena stagione influenzale: solo nella prima settimana del 2020 si è registrato un aumento del 20% dei pazienti colpiti da virus influenzali. Molto probabilmente il picco arriverà fra fine gennaio ed inizio febbraio, complice anche il rientro a scuola dopo le vacanze di Natale. 

    Nella puntata del 7 gennaio di Tagadà, su La7, si è affrontato il tema, accanto a quello fondamentale della prevenzione e dell'importanza della vaccinazione. Il vaccino è fondamentale per i soggetti a rischio (over 65, bimbi fra i 6 mesi e i 5 anni, donne in stato di gravidanza e persone affette da specifiche patologie) e per gli operatori sanitari. Di questo ha parlato Anna Lisa Mandorino, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva, intervenuta in diretta nel corso della puntata.

  • Tournée Europea per le vaccinazioni!

    Varsavia Poland 12th December 2019 National Aids Centre

    Madrid, Budapest e Varsavia, queste le prime tre tappe dei Focus groups organizzati da Active Citizenship Network, la rete europea di Cittadinanzattiva, per condividere esperienze, rafforzare la partnership e sostenere l'importanza della vaccinazione per tutto il corso della vita.

  • Il 29 novembre terza giornata di formazione sui vaccini: partecipa!

    Si terrà ad Acireale la terza giornata di formazione sui vaccini, all'interno della campagna #Rompilatrasmissione di Cittadinanzattiva. L'evento prevede momenti di studio e lavoro e sarà svolto da esperti del mondo accademico, istituzioni regionali e nazionali: sarà l’occasione per accrescere le competenze dei cittadini attivi sul tema, per poter rappresentare un vero e proprio punto di riferimento privilegiato sul territorio regionale.

  • Vaccini, Cittadinanzattiva: continua la campagna di informazione eD empowerment

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    Cittadinanzattiva è da anni impegnata in attività di empowerment rivolte ai cittadini in generale ed ai suoi attivisti in particolare, sia attraverso una campagna informativa su diritti e responsabilità in ambito vaccinale #rompilatrasmissione, sia attraverso seminari di formazione nelle sedi regionali, come quella del 2018 “Vaccinazioni diritti e doveri oggi in Italia: informarsi per informare e promuovere empowerment” di cui presentiamo la seconda edizione.

  • A Bologna l’evento sulle reti oncologiche: condivisione e innovazione

    oncologia e radioterapia

    Le reti oncologiche regionali rappresentano il modello organizzativo ottimale per implementare, razionalizzare, innovare e completare la prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione fisica e psicologica dei pazienti colpiti da tumore. Progressivamente le reti regionali stanno riorganizzandosi verso un modello Hub&Spoke al fine di concentrare le patologie ove lo skill numerico rappresenta un miglioramento della qualità e dell’efficacia del servizio offerto, nonché per
    ottimizzare l’introduzione dell’innovazione e della sperimentazione di base, traslazionale e clinica.

    Per raggiungere tali obiettivi è necessario aumentare il livello di comunicazione tra operatori, pazienti ed istituzioni all’interno della rete utilizzando la continua evoluzione della tecnologia nel rispetto delle norme sulla privacy.

  • Osservatorio federalismo, Cittadinanzattiva: ritardi su vaccini e liste attesa

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    Il sud è in affanno sulle liste d’attesa, il nord sui vaccini: i dati raccolti da Cittadinanzattiva attraverso l’annuale Osservatorio sul Federalismo fotografano una situazione in cui tutte le regioni manifestano problemi nell’adeguarsi alla normativa nazionale, in special modo per quanto riguarda vaccinazioni e liste d’attesa.

  • Sui nostri canali social ritorna #Rompilatrasmissione per informare sui vaccini

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    Ritorna #Rompilatrasmissione, la nostra campagna di informazione sui vaccini.
    In questa nuova edizione un focus sarà dedicato alle persone che soffrono di patologie croniche; in concomitanza con la stagione influenzale, nella seconda edizione all’interno della guida sarà possibile ricevere informazioni sul vaccino antinfluenzale, tutto animato attraverso i nostri canali social e una guida dedicata.

    In continuità con il lavoro svolto nella prima edizione, intendiamo rafforzare le capacità di intervento sul fronte della corretta informazione e diffondere una consapevolezza diffusa relativa all’opportunità di cura offerta dai vaccini. Nonostante in questi ultimi mesi il dibattito sui vaccini sia stato ’scosso’ positivamente dal Patto sulla scienza, quello delle vaccinazioni rimane un tema su cui continuare a lavorare per fornire un’informazione chiara e tempestiva.

  • Vaccinazioni, diritti e doveri oggi in Italia. Al via la seconda edizione

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    Si è svolto lo scorso 21 ottobre a Roma, il primo appuntamento realizzato con la OMCEO Roma, la seconda edizione dei seminari di formazione promossi da Cittadinanzattiva “Vaccinazioni diritti e doveri oggi in Italia: informarsi per informare e promuovere empowerment" destinati agli attivisti di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato.

    Ogni incontro di formazione prevede una giornata di studio e lavoro svolto da esperti del mondo accademico, istituzioni regionali e nazionali: una occasione per accrescere le competenze degli attivisti di Cittadinanzattiva sul tema, per poter rappresentare un vero e proprio punto di riferimento privilegiato sul territorio regionale.

    I prossimi incontri ad Acireale (CT) il 25 ottobre, e a Torino il 6 novembre

  • Vaccinazioni,diritti e doveri oggi in Italia. Al via i seminari di formazione

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    Vaccinazioni, diritti e doveri oggi in Italia. Al via i seminari di formazione sul territorio destinati agli attivisti di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato
    Ha preso il via ieri a Roma, con il primo appuntamento realizzato con la OMCEO Roma, la seconda edizione dei seminari di formazione promossi da Cittadinanzattiva“Vaccinazioni diritti e doveri oggi in Italia: informarsi per informare e promuovere empowerment”.
    Il progetto, realizzato grazie al contributo non condizionato di MSD, prevede altri due appuntamenti di formazione, ad Acireale (CT) il prossimo 25 ottobre, e a Torino il 6 novembre. 

  • II Edizione Vaccinazioni diritti e doveri oggi in Italia: formarsi per informare e promuovere

    formazione vaccini

    In tema di vaccini Cittadinanzattiva è da anni  impegnata in attività di empowerment rivolte ai cittadini in generale ed ai suoi attivisti in particolare, sia attraverso una campagna informativa su diritti e responsabilità in ambito vaccinale #rompilatrasmissione, sia attraverso seminari di formazione nelle sedi regionali di Cittadinanzattiva, come quella del 2018 “Vaccinazioni diritti e doveri oggi in Italia: informarsi per informare e promuovere empowerment” di cui  presentiamo la seconda edizione.

    I numerosi atti normativi e programmatori intervenuti richiamano il TDM ad un necessario aggiornamento formativo allo scopo di favorire e promuovere l’empowerment dei cittadini.

    A fronte di normative che cambiano e che rafforzano diritti e doveri, è quindi fondamentale fare chiarezza riguardo i numerosi errori e misinterpretazioni sul tema, prima di tutto a favore dei nostri attivisti che giocano un ruolo fondamentale nel trasferire le informazioni, affinché i cittadini possano acquisire sempre maggiore consapevolezza, oltre che essere vigili e primi attori di cambiamento in caso di eventuali disservizi.In particolare, il progetto: “Il diritto ai vaccini oggi in Italia: continuiamo a formare le prime linee di Cittadinanzattiva” al pari delle altre attività avviate in ambito vaccinale, si inserisce concretamente con quanto definito nel position paper espresso e approvato dalla Direzione Nazionale di Cittadinanzattiva nel 2017.

  • Summit sulla Vaccinazione Globale: Cittadinanzattiva ci sarà!

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    La Commissione europea in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità ospiterà oggi a Bruxelles un Summit sulla Vaccinazione Globale per lavorare ad un impegno comune verso sia l’eliminazione di malattie prevenibili da vaccino sia una corretta informazione sulla loro utilità. L'evento può essere seguito in streaming QUI.

    Ci saranno circa 400 partecipanti da tutto il mondo − dai capi politici ai più alti rappresentanti delle Nazioni Unite e delle organizzazioni internazionali, ministri della sanità, accademici, scienziati ed esperti sanitari, del settore privato e delle organizzazioni non governative, inclusa Cittadinanzattiva con Active Citizenship Network− Leggi di più sul Summit

  • #Rompilatrasmissione: diritti e doveri sui vaccini

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    SCARICA LA GUIDA 

    In continuità con il lavoro svolto nella prima edizione, intendiamo rafforzare le capacità di intervento sul fronte della corretta informazione e diffondere una consapevolezza diffusa relativa all’opportunità di cura offerta dai vaccini. Nonostante in questi ultimi mesi il dibattito sui vaccini sia stato ’scosso’ positivamente dal Patto sulla scienza, quello delle vaccinazioni rimane un tema su cui continuare a lavorare per fornire un’informazione chiara e tempestiva.

    In questa nuova edizione un focus sarà dedicato alle persone che soffrono di patologie croniche; in concomitanza con la stagione influenzale, nella seconda edizione all’interno della guida sarà possibile ricevere informazioni sul vaccino antinfluenzale, tutto animato attraverso i nostri canali social.

  • Scuola e vaccini: anagrafe pronta, resta obbligo ma non serve certificato

    vaccini a scuola

    Chiarimenti dal Ministero a ridosso della scadenza per le iscrizioni a scuola (10 luglio): non è più necessaria la certificazione dell’avvenuta vaccinazione in quanto proprio l’anagrafe vaccinale, istituita con la recente normativa, trasmetterà alle scuole di competenza i dati di cui è in possesso.

    Si compie il passo annunciato, quindi, verso la digitalizzazione delle procedure e verso il risparmio di passaggi e certificazioni, per il cittadino.

  • Prepari un viaggio? Informati anche sui vaccini prima di partire!

    viaggi vaccini

    E' il momento in cui in genere si pianificano i dettagli delle ferie estive, magari in un Paese esotico: prenotato l'alloggio, comprato i biglietti, pianificato le escursioni? Probabilmente avrete già pensato anche all’assicurazione sanitaria per essere più tranquilli. E per quel che riguarda la prevenzione? Avete già valutato, con un medico, quali vaccini è necessario eseguire?
    Se ancora non lo avete fatto, affrettatevi! Il tempo stringe e le vacanze arriveranno presto! Assicurati che la tua famiglia sia in regola con i richiami.

  • Vaccini: diciamo no alla disinformazione!

    rompilatrasmissione

    Vaccini: gli europei credono nella loro efficacia ma ne hanno paura. E gli italiani? Un po’ meno fiduciosi ed ugualmente diffidenti sugli effetti collaterali. Questo in sintesi quello che emerge dall'indagine in EU dell'Eurobarometro, per la prima volta dedicata agli atteggiamenti nei confronti dei vaccini. 
    Gli ultimi dati Eurobarometro dicono, fra alcuni elementi positivi, alcune cose preoccupanti: quasi la metà degli europei ritiene erroneamente che i vaccini abbiano spesso “gravi effetti collaterali”.

    A denunciare questi rischi, nei giorni scorsi, il vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen. “Negli ultimi due secoli l’efficacia dei vaccini è stata costantemente dimostrata, e questo è un fatto, non un’opinione – ha detto Katainen – Purtroppo, chi come me legge i giornali si sarà sicuramente imbattuto in titoli preoccupanti relativi all’aumento, negli ultimi anni, di focolai di malattie prevenibili con la vaccinazione, che hanno avuto gravi conseguenze per la salute e talvolta hanno causato morti che si sarebbero potute evitare. Quest’anno l’Organizzazione mondiale della sanità ha inserito la disinformazione sui vaccini tra le 10 principali minacce per la salute pubblica”.

  • l vantaggi delle azioni promosse dall'UE nel campo della politica sanitaria

    europa sanità

    Uno studio, commissionato dal Parlamento europeo, offre una panoramica dei benefici dell'azione della UE nei settori: programma sanitario, sanità transfrontaliera, regolamentazione farmaceutica, dispositivi medici, prevenzione e vaccinazione. Per ciascun argomento vengono illustrati il relativo background, la cornice legislativa e gli strumenti di politica, fornendo esempi delle migliori pratiche.

  • Vaccini e scuola: dal Ministero no proroghe e obbligo anti-morbillo

    vaccini a scuola

    Secondo il Ministero alla Salute i cittadini hanno avuto il tempo per adeguarsi alle indicazioni del Decreto Lorenzin, che nel 2017 stabiliva il 10 marzo 2019 (di fatto lunedì 11) come termine ultimo per la consegna delle certificazioni vaccinali alle scuole da parte dei genitori. Dal Ministero non è arrivata la proroga per decreto e così chi non è in regola con le vaccinazioni e ha tra 0 e 6 anni rischia di essere allontanato da scuola.

    Sempre dal Ministero, a proposito dello stato dell’arte: “I dati precisi arriveranno nei prossimi giorni dalle scuole. Non saranno grandi numeri, come hanno dimostrato i controlli a campione dei Nas sulle autocertificazioni. Va considerato che molte Regioni hanno già fatto le verifiche con le anagrafi informatizzate e che anche le altre si sono comunque mosse. I genitori sono molto più responsabili di quanto spesso si racconta. Quelli che non vogliono vaccinare sono una esigua minoranza”.

  • Vaccini: in primavera parte l'anagrafe nazionale

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    L'annuncio arriva dalla Direzione generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, e risale a qualche giorno fa: nella prossima primavera partirà la sperimentazione dell'anagrafe nazionale vaccini. Questo strumento, annunciano dalla Direzione generale, "permetterà all'inizio la registrazione dei nuovi vaccinati, e poi di tutti gli altri. Con dati di tutte le altre istituzioni e di tutti gli altri registri che hanno preceduto l'istituzione del modello unico". Inoltre "Sarà un strumento di gestione del problema dell'immunizzazione". Oltre alle molte informazioni che sarà possibile creare e gestire, saranno indicate anche le motivazioni di un rifiuto della vaccinazione, se ideologico o per scarso convincimento.

  • Manifesto per la scienza: passo nella giusta direzione

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    “Ringraziamo il prof Silvestri ed il prof Burioni per aver promosso questo manifesto e chi lo ha sottoscritto”, queste le dichiarazioni di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva. “È fondamentale che quando si parla di salute nel nostro Paese il tema della scienza vada messo al centro, che non ci siano speculazioni da parte di cialtroni vari sulla pelle delle persone, che si investa in informazione dei cittadini sulla scienza e l’innovazione scientifica, che aumentino gli investimenti in ricerca pubblica. In una fase storica e politica dove la conflittualità è altissima sapere che almeno su questo si concorda è un primo passo nella giusta direzione”. 

  • Vuoi saperne di più sui vaccini? Scarica la nostra guida

    rompilatrasmissione

    Scarica la guida e il calendario vaccinale

    Ad un anno dalla legge che ha introdotto l’obbligo vaccinale, il livello di copertura vaccinale nel nostro Paese è aumentato anche per il morbillo, salito al 91,6% dopo la legge (+4,3% tra luglio 2017 e luglio 2018). Tuttavia non abbiamo ancora raggiunto la cosiddetta immunità di gregge raccomandata per i nuovi nati che è del 95%.
    Meno conosciute e usate le vaccinazioni per adolescenti ed adulti, e i numeri parlano chiaro. Ad esempio la vaccinazione anti-HPV, che protegge tra l’altro dal cancro dell’utero, è ancora ben lontana dall’obiettivo del 95% (nel 2017 ha fatto la prima dose di vaccino il 64,3% delle ragazze di 12 anni) e si vaccina dall’influenza solo un over 65 su due (52,7%), rispetto all’obiettivo del 75%.

  • I cittadini attivi in Europa fanno advocacy per i vaccini

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    Active Citizenship Network crede fermamente che la vaccinazione sia un diritto e uno straordinario strumento di salute pubblica, che deve essere conosciuto, apprezzato, diffuso e utilizzato nell'interesse degli individui e della comunità. Tuttavia, è necessario lavorare e contribuire a un'adeguata cultura del vaccino. Inoltre, è necessario garantire rigore e trasparenza, al fine di recuperare la fiducia nella scienza.

    Per questo motivo, dopo l'evento di successo "Le sfide della vaccinazione del corso di vita per migliorare la protezione della salute pubblica in Europa: un approccio multi-stakeholder", ACN ha organizzato un evento pubblico per riflettere, in un ambiente multi-stakeholder, sull'impegno delle istituzioni dell'UE sul tema e produrre una proposta di posizionamento per rafforzare la cooperazione tra tutti i soggetti interessati, contribuendo a una cooperazione più integrata delle politiche sul tema, evitando qualsiasi approccio al silos.

  • Vaccini: il 16 novembre al via il primo “Open day” di Cittadinanzattiva

    open day vaccini

    Venerdì 16 novembre si svolgerà il primo “Open day del Tribunale per i diritti del malato” di Cittadinanzattiva dedicato all’informazione sui vaccini: i volontari del Tdm incontreranno i cittadini per fornire informazioni su diritti e responsabilità in ambito vaccinale, distribuire una copia della guida utile realizzata grazie alla campagna informativa #rompilatrasmissione e raccogliere eventuali segnalazioni allo scopo di offrire supporto e tutela. L’iniziativa coinvolgerà undici Regioni italiane, più di quaranta città, con l’obiettivo di favorire una corretta informazione civica e promuovere l’empowerment dei cittadini. Vieni anche tu a conoscere i tuoi diritti e le tue responsabilità in ambito vaccinale! 

  • 16 novembre, primo “Open day” sui vaccini

    OPEN DAY TDM 16 ottobre 2018

    Venerdì 16 novembre si svolgerà il primo “Open day del Tribunale per i diritti del malato” di Cittadinanzattiva, dedicato all’informazione sul tema vaccini: i volontari del Tdm incontreranno i cittadini per promuovere un’informazione corretta su diritti e responsabilità in ambito vaccinale, distribuire la guida utile realizzata grazie alla campagna informativa #rompilatrasmissione e raccogliere eventuali segnalazioni allo scopo di offrire supporto e tutela.

  • Vaccini: appuntamento a Vicenza per l’ultima tappa del seminario di formazione

    Si conclude il 26 ottobre, a Vicenza, il terzo e ultimo incontro di formazione interregionale sui vaccini rivolto agli attivisti del Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva, allo scopo di favorire e promuovere l’empowerment dei cittadini. Il seminario di formazione si inserisce all’interno del progetto “Vaccinazioni diritti e doveri oggi in Italia: formarsi per informare e promuovere empowerment”, realizzato grazie al contributo non condizionato di MSD e svolto da esperti del mondo accademico, istituzioni regionali e nazionali.

  • Proteggiti dall'influenza. #Rompilatrasmissione

    antiinfluenzale

    L'autunno è ormai arrivato e come ogni anno si inaugura la campagna vaccinale contro l'influenza stagionale.Il vaccino antinfluenzale 2018-2019 verrà somministrato a partire dal 15 ottobre e fino alla fine di dicembre, perché nel nostro paese, per condizioni climatiche e altri aspetti, questa è la stagione migliore. La vaccinazione antinfluenzale non è obbligatoria, ma raccomandata; se si hanno dubbi è importante parlarne con il proprio medico che potrà rispondere a tutte le domande relative. Viene offerta gratuitamente a chiunque soffra di una patologia cronica, indipendentemente dall’età, e agli over 65 e alle donne in gravidanza che si trovano al secondo o terzo semestre.

  • Vaccini: appuntamento a Vicenza per l’ultima tappa del seminario di formazione

    Dopo la due tappe di Bologna e Napoli, il prossimo 26 ottobre a Vicenza si svolgerà l’ultimo incontro di formazione interregionale sui vaccini rivolto agli attivisti del Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva, allo scopo di favorire e promuovere l’empowerment dei cittadini. Il seminario si inserisce all’interno del progetto “Vaccinazioni diritti e doveri oggi in Italia: formarsi per informare e promuovere empowerment”, realizzato grazie al contributo non condizionato di MSD e sarà svolto da esperti del mondo accademico, istituzioni regionali e nazionali. Con questa iniziativa Cittadinanzattiva prosegue il percorso intrapreso in ambito vaccinale volto a favorire e promuovere l’empowerment dei cittadini.

  • Presentato il VI Osservatorio civico sul federalismo in sanità

    vi osservatorio civico sul federalismo in sanita

    Su tempi di attesa, gestione delle cronicità, accesso ai farmaci innovativi, coperture vaccinali e screening oncologici si registrano disuguaglianze sempre più nette fra le varie aree del Paese. E non sempre al Nord va meglio che al Sud.

    Ad esempio se le regioni meridionali arrancano sull’adesione agli screening oncologici, sulle coperture vaccinali sono soprattutto quelle del Centro-Sud ad aver raggiunto la soglia del 95%. Se al Nord si investe di più e meglio per l’ammodernamento delle strutture e dei macchinari, sulle liste di attesa si registrano picchi negativi anche nelle aree settentrionali; ad esempio, per un intervento di protesi d’anca si attende di più in Veneto che in Calabria e per una coronarografia più in Piemonte che in Abruzzo. Questo il quadro che emerge dal VI Rapporto dell’Osservatorio civico sul federalismo in sanità,presentato oggi da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato.

  • Presentato il VI Osservatorio civico sul federalismo in sanità

    vi osservatorio civico sul federalismo in sanita

    Consolidate disuguaglianze fra le varie aree del Paese. Si apra confronto su proposta di autonomia differenziata per non ledere principi fondanti del SSN

    Su tempi di attesa, gestione delle cronicità, accesso ai farmaci innovativi, coperture vaccinali e screening oncologici si registrano disuguaglianze sempre più nette fra le varie aree del Paese. E non sempre al Nord va meglio che al Sud.

    Ad esempio se le regioni meridionali arrancano sull’adesione agli screening oncologici, sulle coperture vaccinali sono soprattutto quelle del Centro-Sud ad aver raggiunto la soglia del 95%. Se al Nord si investe di più e meglio per l’ammodernamento delle strutture e dei macchinari, sulle liste di attesa si registrano picchi negativi anche nelle aree settentrionali; ad esempio, per un intervento di protesi d’anca si attende di più in Veneto che in Calabria e per una coronarografia più in Piemonte che in Abruzzo. Questo il quadro che emerge dal VI Rapporto dell’Osservatorio civico sul federalismo in sanità,presentato oggi da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, con il contributo non condizionato di Bristol-Myers Squibb, Janssen e Sanofi.

  • Donne in età fertile e in gravidanza: ecco quali vaccini fare!

    donne in gravidanza

    Il Ministero della Salute, nel ribadire l’importanza delle vaccinazioni come strumento di prevenzione da gravi patologie infettive in ogni fase della vita, ha emanato  il 7 agosto 2018 una circolareper la promozione della salute femminile in età fertile, in previsione e durante la gravidanza con l'obiettivo di proteggere la donna e il nascituro da alcune malattie attraverso specifici vaccini. Per un’informazione più completa sono riportate anche le vaccinazioni che non possono essere fatte in gravidanza.

    Anche nella nostra guida utile sui vaccini #Rompilatrasmissione abbiamo dedicato una parte ai vaccini per le donne in età fertile e in gravidanza. All'interno della pagine è possibile individuare anche nel calendario vaccinale i vaccini ed eventuali richiami da fare.

  • Presentazione dati 6° Osservatorio Civico sul federalismo in Sanità

    osser federalismo2017

    L’Osservatorio civico sul federalismo in sanità, giunto quest’anno alla sua 6ª edizione, è stato istituito nel 2011 con l’intento di offrire una lettura civica del federalismo sanitario attraverso un’analisi e un confronto tra i diversi sistemi sanitari regionali, tali da coglierne la complessità, l’articolazione organizzativa e amministrativa, la capacità di risposta ai bisogni di salute della popolazione.

    Quest’anno particolare attenzione sarà riservata ad alcuni temi di politica sanitaria che, nel momento storico attuale, richiedono interventi prioritari: la prevenzione vaccinale e gli screening oncologici; le liste d’attesa; il piano nazionale delle cronicità, l’assistenza sanitaria territoriale; l’accesso ai farmaci, e altri ancora.

  • Vaccinazioni, il 5 ottobre a Napoli secondo incontro di formazione per il Tdm

    vaccinazioni napoli

    Dopo la prima tappa di Bologna, il prossimo 5 ottobre a Napoli, presso la ex sala del Consiglio della Provincia, si svolgerà il secondo incontro di formazione interregionale sui vaccini rivolto agli attivisti del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva. Il seminario si inserisce all’interno del progetto “Vaccinazioni diritti e doveri oggi in Italia: formarsi per informare e promuovere empowerment”, realizzato grazie al contributo non condizionato di MSD. 

  • Tutti in classe anche senza vaccino, almeno fino a marzo!

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    Con il decreto Milleproroghe approvato la scorsa settimana attraverso la fiducia del Parlamento, l'obbligo vaccinale per l'iscrizione a scuola è definitivamente slittato a marzo. Ciò significa che alle famiglie basterà consegnare alla scuola una documentazione che attesti che ci si è attivati nei confronti della ASL per adempiere all'obbligo entro i termini previsti.

    Ma quali sono effettivamente i documenti da presentare? Orizzonte Scuola ha stilato un vademecum:

    • In una prima fase i genitori possono consegnare copia del libretto vaccinale, che non avendo però valore legale, avrà bisogno di essere integrata in un secondo momento con il timbro della ASL.
    • Se la copia del libretto vaccinale è da subito timbrata dalla ASL di competenza, questa assume valore legale e viene accettata dalla scuola.
  • Vaccinazioni, a Bologna il primo incontro di formazione

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    L'appuntamento è per giovedì 13 settembre a Bologna, dove si svolgerà il primo seminario di formazione interregionale sui vaccini rivolto ai volontari del Tribunale per i Diritti del Malato. L’incontro, che si inserisce all’interno del progetto “Vaccinazioni diritti e doveri oggi in Italia: formarsi per informare e promuovere empowerment”, realizzato grazie al contributo non condizionato di MSD, si svolgerà presso la sede regionale di Cittadinanzattiva Emilia Romagna e consisterà in una giornata di studio e lavoro svolto da esperti del mondo accademico, istituzioni regionali e nazionali.

  • Vaccinazioni diritti e doveri oggi in Italia: formarsi per informare e promuovere empowerment

    formazione vaccini

    Nel corso del 2018, siamo impegnati nella promozione di molteplici attività di empowerment rivolte ai cittadini in generale ed ai suoi attivisti in particolare, sia attraverso una campagna informativasu diritti e responsabilità in ambito vaccinale #rompilatrasmissione, sia attraverso seminari di formazione nelle sedi regionali di Cittadinanzattiva.

    I numerosi atti normativi e programmatori intervenuti richiamano il TDM ad un necessario aggiornamento formativo allo scopo di favorire e promuovere l’empowerment dei cittadini.

    A fronte di normative che cambiano e che rafforzano diritti e doveri, è quindi fondamentale fare chiarezza riguardo i numerosi errori e misinterpretazioni sul tema, prima di tutto a favore dei nostri attivisti che giocano un ruolo fondamentale nel trasferire le informazioni, affinché i cittadini possano acquisire sempre maggiore consapevolezza, oltre che essere vigili e primi attori di cambiamento in caso di eventuali disservizi.

  • Vaccini: al via la nostra campagna informativa #Rompilatrasmissione

    rompilatrasmissione

    Al via #Rompilatrasmissione la nostra campagna di informazione ai cittadini sul tema dei vaccini. Crediamo che un cittadino informato sui propri diritti e doveri e su come farli rispettare sia un cittadino che può contribuire attivamente al cambiamento. Attraverso la campagna, vogliamo fornire una informazione corretta su diritti e doveri in ambito vaccinale, dare risposta concreta alle domande dei cittadini, tutelando e garantendo i loro diritti, attuando iniziative di comunicazione ed informazione più dirette e divenire un punto di riferimento, dai toni moderati, offrendo informazione, tutela e monitoraggio dell’applicazione delle norme.

  • Al via i seminari di formazione sui vaccini: si parte il 13 settembre a Bologna

    13 settembre a Bologna presso la sede regionale di Cittadinanzattiva Emilia Romagna si svolgerà il primo incontro di formazione interregionale sui vaccini rivolto agli attivisti del Tribunale per i Diritti del

    Il prossimo 13 settembre a Bologna, presso la sede regionale di Cittadinanzattiva Emilia Romagna, si svolgerà il primo incontro di formazione interregionale sui vaccini rivolto agli attivisti del Tribunale per i Diritti del Malato. Il seminario, che consisterà in una giornata di studio e lavoro svolto da esperti del mondo accademico, istituzioni regionali e nazionali, si inserisce all’interno del progetto “Vaccinazioni diritti e doveri oggi in Italia: formarsi per informare e promuovere empowerment”, realizzato grazie al contributo non condizionato di MSD. Con questa iniziativa Cittadinanzattiva intende proseguire il percorso intrapreso in ambito vaccinale avviando un percorso formativo allo scopo di favorire e promuovere l’empowerment dei cittadini. Le prossime tappe: il 5 ottobre a Napoli e il 26 ottobre a Vicenza.

  • Senza vaccini niente scuola: passo indietro del governo

    Un nuovo emendamento al Milleproroghe sui vaccini. I relatori del decreto legge, Vittoria Baldino e Giuseppe Bompane, dei Cinquestelle, lo hanno presentato per bloccare quello, approvato ad agosto, che per quest'anno avrebbe permesso di entrare all'asilo nido e alla scuola materna anche ai bambini non vaccinati. Verrebbe così stoppato il testo, già approvato al Senato e in questi giorni all'esame della Camera, che per quest'anno avrebbe introdotto un colpo di spugna sull'obbligo per i bambini da 0 a 6 anni. 

    Se il nuovo emendamento passa resta tutto come previsto dalla legge sull'obbligo. Chi va a nido e materna non entra se non ha i vaccini, chi frequenta la scuola dell'obbligo (7-16 anni) entra ma deve pagare una sanzione da 100 a 500 euro. Resta ovviamente la possibilità di autocertificare che è tutto in regola da parte dei genitori ma chi presenta una dichiarazione falsa rischia la denuncia. Siccome diverse Regioni hanno l'anagrafe vaccinale, è facile verificare quanto attestato sotto la loro responsabilità dai genitori

  • Vaccini: tutela i tuoi diritti

  • #Rompilatrasmissione: campagna di informazione sui vaccini

    rompilatrasmissione per sito

    Prende il via #rompilatrasmissione, la campagna di informazione ai cittadini sul tema dei vaccini, promossa da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, in collaborazione con BUTAC, FIMMG, FIMP, FNOMCEO, FOFI, ISS, SIMG, SIP, FNOPI, S.It.I. e con il contributo non condizionato di MSD e di Sanofi Pasteur.

    Ad un anno dalla legge che ha introdotto l’obbligo vaccinale, il livello di copertura vaccinale nel nostro Paese è aumentato anche per il morbillo, salito al 91,6% dopo la legge (+4,3% tra luglio 2017 e luglio 2018). Tuttavia non abbiamo ancora raggiunto la cosiddetta immunità di gregge raccomandata per i nuovi nati che è del 95%.

    Meno conosciute e usate le vaccinazioni per adolescenti ed adulti, e i numeri parlano chiaro. Ad esempio la vaccinazione anti-HPV, che protegge tra l’altro dal cancro dell’utero, è ancora ben lontana dall’obiettivo del 95% (nel 2017 ha fatto la prima dose di vaccino il 64,3% delle ragazze di 12 anni) e si vaccina dall’influenza solo un over 65 su due (52,7%), rispetto all’obiettivo del 75%.
    Attraverso i social network e una guida utile - scaricabile dal sito www.cittadinanzattiva.it e a breve disponibile anche in versione cartacea nelle sedi locali del Tribunale per i diritti del malato - Cittadinanzattiva vuole: fornire un’informazione corretta su diritti e doveri in ambito vaccinale; dare risposta concreta alle domande dei cittadini, attuando iniziative di comunicazione ed informazione più dirette; offrire informazione, tutela e monitoraggio dell’applicazione delle norme.

  • Rapporto Aifa sui vaccini 2017: “In linea con anni precedenti”

    Rapporto Vaccini2017

    L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha pubblicato sul portale istituzionale il Rapporto Vaccini 2017, che descrive tutte le sospette reazioni avverse inserite nel 2017 nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF), comprese quelle insorte negli anni precedenti.
    AIFA, attraverso il portale web, precisa che "Le reazioni avverse più frequentemente descritte sono state: febbre, reazioni locali, reazioni cutanee generalizzate e iperpiressia. Meno comuni sono risultate le reazioni avverse agitazione/irritabilità, condizioni allergiche, vomito, dolore, pianto e cefalea, in genere riportate nel foglio illustrativo del prodotto. Le condizioni allergiche e le reazioni cutanee generalizzate sono state meno frequenti per i vaccini obbligatori."

  • Vaccini: basterà un'autocertificazione per iscriversi a scuola

    vaccini autocertificazioneperiscrizioneascuola copy

    Non un certificato della Asl che attesti l’avvenuta vaccinazione, ma una autocertificazione per consentire l’iscrizione a scuola dei bambini per l’anno scolastico 2018-19. Questa la novità inserita nella circolare che sarà presentata il 5 luglio al Ministero della Salute da Giulia Grillo e dal collega del Miur, Marco Bussetti. 

    Nella circolare la vaccinazione resterà obbligatoria per andare a scuola da 0 a 16 anni ,ma i genitori non dovranno portare alcun documento sanitario per dimostrare che i figli sono in regola. Gli basterà una autocertificazione nella quale si afferma che i vaccini sono stati fatti o si faranno per poterli iscrivere all’anno scolastico 2018-2019. L’atto andrà consegnato entro il 10 luglio prossimo, il termine già fissato dalla legge Lorenzin, e sarà valido un anno. 

    La semplificazione avrà però valore solo per quest’anno scolastico 2019-2020 (a meno che nel frattempo non venga cambiata la legge).
    Tra le motivazioni che hanno reso necessario il provvedimento, il ritardo nella costruzione dell’Anagrafe nazionale.
    Previsti anche dei controlli a campione sulle autocertificazioni. 

  • Obbligo vaccinale: ipotesi di proroga per la scadenza del 10 luglio

    proroga vaccini obbligo 10luglio

    Ipotesi di proroga per la scadenza del 10 luglio per la presentazione della certificazione definitiva che provi l'avvenuta vaccinazione ai fini dell'iscrizione a scuola per il prossimo anno 2018-19. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende, la strada in valutazione da parte del Governo in merito alla questione dell'obbligo vaccinale per andare a scuola. La revisione è prevista dal Contratto di Governo ed è stata riaffermata venerdì scorso dal vicepremier Salvini. Il ministro della Salute, Giulia Grillo, da parte sua ha ribadito che i vaccini "sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria" e che "in discussione a livello politico sono solo le modalità migliori attraverso le quali proporli alla popolazione".

  • Youtube è il regno delle bufale su vaccini e autismo: l’indagine

    Vaccino bufaleyoutube

    Ricercatori hanno evidenziato come il tono dell’informazione sul tema dei vaccini sia principalmente negativo e come l’informazione istituzionale sia praticamente assente su questo mezzo di informazione; il tutto incrementato da una sorta di “effetto valanga” dovuto al fatto che il numero annuale di video caricati è aumentato durante il periodo considerato con un picco di 224 nei primi sette mesi del 2017.

    E’ questo quanto emerge da una recente analisi condotta all’Università di Pisa e pubblicata sulla rivista scientifica Human Vaccines and Immunotherapeutics. Lo studio coordinato da Luigi Lopalco, direttore del centro interdipartimentale ProSit, e da Annalaura Carducci, direttore dell’Osservatorio della Comunicazione Sanitaria (Ocs), è stato condotto su 560 video caricati su YouTube dal 2007 al 2017 e relativi al collegamento tra vaccini e autismo o altri gravi effetti collaterali sui bambini.

  • Vaccinazioni obbligatorie: cosa fare entro il 10 marzo

    Scade sabato 10 marzo il termine per la presentazione alle scuole della documentazione relativa alle vaccinazioni dei bambini e dei minori di 16 anni. Il termine non vale solo per le regioni come Veneto e Lazio in cui sono state istituite le anagrafi vaccinali che consentono una «procedura semplificata»: sono le Asl e i servizi scolastici a parlarsi senza che i genitori debbano preventivamente consegnare la documentazione comprovante l’assolvimento dell’obbligo vaccinale alle scuole.

  • Le sfide della vaccinazione: un evento di ACN al Parlamento Europeo

    Le sfide della vaccinazione un evento di ACN al Parlamento Europeo

    Active Citizenship Network sta organizzando per il prossimo 28 febbraio (11.00 -13.00) all'interno del Parlamento Europeo (Room ASP 7H1) un incontro incentrato su: "The challenges of life-course vaccination to enhance public health protection in Europe: a multi-stakeholder approach". L'evento sarà ospitato nell'ambito del MEPs Interest Group “European Patients’ Rights & Cross-Border Healthcare”.
    La vaccinazione è uno dei più importanti strumenti di salute pubblica del 20° secolo, tuttavia, i programmi di vaccinazione stanno affrontando sfide considerevoli, come il calo della copertura vaccinale in alcuni paesi, il costo crescente di nuovi vaccini e la carenza di approvvigionamento. Inoltre, i malintesi sulla vaccinazione possono ulteriormente spostare l'attenzione pubblica dai benefici individuali e collettivi della vaccinazione a una maggiore sfiducia e alla paura dei possibili effetti collaterali.

  • Vaccini: per la Cgil illegittimo che il controllo sia affidato ai presidi

    La CGIL ha impugnato dinanzi al Tar Lazio la circolare (n. 1622 del 16 agosto 2017) con la quale il Ministero dell'Istruzione ha posto obblighi in capo al personale scolastico per assicurare il controllo sul rispetto dell’obbligo vaccinale.

  • Vaccini: pronto il position paper di Cittadinanzattiva

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    Alla luce delle novità introdotte sull'argomento "Vaccinazioni" dal recente Decreto del Ministero, Cittadinanzattiva emana e rende pubblico il suo documento di posizione sul tema. Vengono trattati gli aspetti dell'obbligatorietà delle vaccinazioni, della gestione delle emergenze e della programmazione sanitaria, oltre che gli aspetti di tutela sociale collegati all'ambiente scolastico, del lavoro in ambito sanitario e non solo.

  • Vaccini obbligatori: il nostro position paper

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    "La Commissione Sanità discute in queste ore al Senato il testo della legge per l'obbligo delle vaccinazioni, ma nella maggioranza non c'è accordo. Allo studio anche modifiche per ridurre le sanzioni. Decreto da convertire entro il 6 agosto per evitare la decadenza", scrive La Repubblica.

    Scarica il documento di Cittadinanzattiva

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