Tempi e costi dei processi

  • Giustizia senza giudici, a Fuori Tg la nostra intervista

    Il 1 gennaio 2022, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, Laura Liberto, coordinatrice nazionale della rete Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva, è stata ospite della trasmissione "Fuori Tg" di Rai Tre per parlare dei problemi e del cattivo funzionamento del sistema giustizia con particolare riferimento alla carenza di organico e alla mole dell’arretrato. Cittadinanzattiva è stata invitata a rappresentare il punto di vista dei cittadini e le ricadute che questo mal funzionamento può avere sulla vita delle persone.

  • Riforma Giustizia civile: ecco le principali novità

    giustizia lumaca

    La Commissione Giustizia del Senato procederà a breve all’esame del maxi emendamento al DDL AS 1662, contenente la delega al Governo per l’efficienza del processo civile e la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie. L’obiettivo è quello di ridurre i tempi dei giudizi civili di almeno il 40%, rendendo il processo italiano efficiente e competitivo anche in ottica europea. In particolare, l’obiettivo di efficienza e semplificazione del processo civile è perseguito concentrando nella prima udienza il clou delle attività processuali, potenziando il filtro di ammissibilità nel giudizio di appello e prevedendo maggiore semplificazione e sinteticità anche dinnanzi la Cassazione. Si prevede inoltre il potenziamento degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie.

  • La Giustizia ai tempi del Covid: il bilancio del 2020

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    Il 29 e 30 gennaio 2021 si è svolta l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2021 presso la Corte di Cassazione e presso le Corti di Appello di tutta Italia: una cerimonia inedita davanti alle più alte cariche dello Stato. Da molti il 2020 è stato definito come “Annus Horribilis” a causa della pandemia, che ha fatto emergere problematiche giuridiche sia nel settore civile sia nel settore penale; problematiche con le quali per molto tempo la giurisprudenza dovrà confrontarsi. Resta la necessità di un quadro di riforme in un sistema che a causa dell’emergenza sanitaria si è rivelato ancora una volta inadeguato, gracile e vetusto: serve un cambiamento profondo e incisivo per risolvere il problema dell’enorme quantità del contenzioso, della qualità delle decisioni e dei tempi del giudizio.

  • Giustizia italiana: i dati UE non promuovono il nostro Paese

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    Presentato il Rapporto sullo stato dei sistemi giudiziari dell’Unione europea e per l’Italia la situazione non appare affatto rosea: vista dalle stanze della Commissione europea, la giustizia italiana si presenta con qualche miglioramento rispetto agli anni scorsi, ma con tante cose ancora da cambiare e sistemare. Italia non bocciata, ma sicuramente rimandata: ancora troppe le cause pendenti, pochi giudici in proporzione agli abitanti, processi troppo lunghi e tempi biblici soprattutto se paragonati agli altri Stati. Come risolvere questi problemi? L’UE si raccomanda: è necessario cambiare le leggi, c’è bisogno di buone riforme della giustizia.

  • Il Servizio Giustizia…questo sconosciuto!

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    In questi mesi, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, anche il Servizio Giustizia è stato costretto ad un periodo di blocco delle attività e, nelle successive fasi, nell’ottica di una graduale ripresa, sono stati adottati, dai vari Presidenti dei Tribunali, protocolli, Linee Guida, regolamenti, atti di intesa, al fine di disciplinare il funzionamento del servizio. Provvedimenti che tuttavia, proprio perché discrezionali e non omogenei sul territorio nazionale, hanno determinato una organizzazione dei servizi diversa nei vari distretti e tale da creare anche situazioni discriminanti per i cittadini. Con il risultato di evidenziare i già noti problemi che caratterizzano il Servizio Giustizia in Italia.

  • Giustizia in ripresa: ecco cosa si prevede per la Fase 3

    tribunale minori

    Dal prossimo 1° luglio tutte le udienze dovrebbero tornare regolari e svolgersi in piena sicurezza per gli addetti ai lavori e per tutti i cittadini: è quanto annunciato dal Ministro della Giustizia, rispondendo al question time al Senato e annunciando l'imminente emanazione di una circolare che riequilibra il rapporto tra lavoro in presenza e lavoro da remoto del personale amministrativo e mira in generale a garantire, per quanto possibile, la regolare celebrazione delle udienze. Rimarranno ovviamente in vigore tutte le misure igienico-sanitarie già previste e le misure logico-organizzative per favorire l’accesso ai servizi da parte dell’utenza.

  • Fase 2 Giustizia: un vademecum per tutte le giurisdizioni

    AUDIT CIVICO NELLA GIUSTIZIA CIVILE

    Una breve guida per orientarsi in questa fase transitoria, ancora incerta, per capire quello che al momento è possibile fare per mandare avanti i vari processi e per capire come la Giustizia sta affrontando la ripresa. Approfondisci

  • La Giustizia tarda a ripartire: penalisti in sciopero

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    Protesta degli avvocati penalisti per la situazione dei Tribunali a Roma e in Italia per l’emergenza Coronavirus. La Giustizia tarda a ripartire: un servizio essenziale per il Paese che tutt'oggi ancora fatica a riprendere il via, nonostante sia stata annunciata la Fase 2. La richiesta degli avvocati è che ci si adoperi quanto prima per varare un provvedimento che possa stabilire i criteri per la ripartenza, per quali tipi di reati, quali siano le condizioni di sicurezza accettabili, in modo da consentire al Paese ed ai cittadini di ripartire.

  • Per la Giustizia scatta la Fase 2

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    Dal 12 maggio la Giustizia è entrata nella Fase 2, con misure di grande cautela e rinviando ai mesi seguenti i procedimenti meno urgenti. Si chiude dunque il periodo di sospensione delle udienze e dei termini processuali previsto dai precedenti decreti, ma resta la difficoltà di gestione e di ripresa dell’attività giudiziaria in modo compatibile con la situazione di emergenza ancora in essere. I presidenti dei tribunali di tutta Italia stanno quindi varando le nuove linee guida che traineranno le attività in questa nuova fase: ogni ufficio ha scelto la propria strada indicando le priorità e le modalità di trattazione con regole che cambiano da una sede all’altra.

  • Tribunali chiusi e sospensione delle udienze fino all’11 maggio 2020

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    Sono le nuove misure contenute nel recente Decreto liquidità che ha ulteriormente prorogato i termini di sospensione dei procedimenti penali e civili. Si prevede, dunque, il rinvio delle udienze e la sospensione del decorso dei termini per il compimento di qualsiasi atto dei procedimenti civili e penali - che nei precedenti decreti era stata fissata al 15 aprile 2020 – fino al prossimo 11 maggio. Da queste misure sono esclusi tutti i procedimenti urgenti che si svolgono, in molti casi, da remoto grazie al ricorso alle tecnologie telematiche.

  • Giustizia amministrativa: online le linee guida e le informazioni per i cittadini

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    Sul sito www.giustizia-amministrativa.it sono state pubblicate tutte le disposizioni normative e governative e le informazioni per cittadini, avvocati e magistrati sul funzionamento della Giustizia Amministrativa in questa fase di emergenza da Covid-19. Per saperne di più leggi anche le nostre FAQ

  • Riforma della prescrizione: penalisti in sciopero

    L’Unione delle Camere Penali Italiane ha proclamato l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 2, 3, 4, 5 e 6 dicembre 2019. La protesta prende le mosse dalla contestazione mossa al Legislatore e alle forze politiche rispetto alla riforma della prescrizione in appello, una riforma “sciagurata” che renderà il processo penale senza fine e colpirà in modo irrimediabile diritti fondamentali di tutti, prolungando a tempo indeterminato, ben più di quanto già oggi accada, la definizione dei processi penali, con un danno incommensurabile sia per i diritti degli imputati che per quelli delle persone offese.

  • Riforma della Giustizia, sciopero di Giudici di pace e avvocati penalisti

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    Ottobre si preannuncia come un mese difficile per la Giustizia: Giudici di pace e avvocati penalisti sono infatti sul piede di guerra e annunciano un grande sciopero in segno di protesta. Lo sciopero generale dei Giudici di pace è iniziato il 1° ottobre e continuerà fino al 14: al centro della protesta c’è la mancata volontà da parte del Governo di affrontare una revisione organica delle Legge Orlando e riformare l’assetto e gli aspetti retributivi della magistratura ordinaria.

  • Riforma della giustizia: smaltire il contenzioso in tempi brevi

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    I numeri della riforma erano già stati annunciati nei famosi dieci punti letti dopo le consultazioni al Quirinale. Adesso, però, a confermarli è direttamente il guardasigilli appena riconfermato Ministro della giustizia del governo Conte bis. Il Ministro della Giustizia Bonafede promette tempi rapidi e misure efficaci per contrastare e diminuire il carico dei processi pendenti. Con la riforma prevista, la previsione è che l’80% dei processi penali dovrebbe finire entro quattro anni.

  • Riforma Giustizia, basta processi lumaca

    giustizia lumaca
    La Riforma della Giustizia, messa a punto dal Ministro Bonafede, mira a ridurre i tempi dei processi civili. I punti salienti: accrescere le potenzialità della negoziazione assistita per renderla uno strumento più forte ed efficace, attraverso la quale gli avvocati potranno acquisire prove prima che inizi il giudizio ma utilizzabili anche in tribunale e depotenziamento della mediazione. Negli ultimi anni la durata delle cause contenziose in tribunale è rimasta la stessa, circa 400 giorni e per portare a termine un procedimento con il rito ordinario in primo grado sono ancora necessari 660 giorni. Tanto che l’Italia continua a restare in cima alle classifiche europee sui processi-lumaca. Oltre a intervenire sulle procedure stragiudiziali, il “fronte civile” della riforma che Bonafede intende portare in Consiglio dei ministri nei prossimi giorni, rivisita anche tempi e rito per le cause di competenza del giudice unico, cancella il filtro in appello e spinge sulla digitalizzazione.

  • Riforma giustizia, annunciata entro dicembre

    riforma della giustizia entro settembre

    Il Ministro della Giustizia Bonafede promette tempi celeri per la riforma della Giustizia con riguardo al processo civile e al processo penale. Una restyling che in realtà non riguarderà solo il Consiglio dei Ministri e i processi, ma tutta la magistratura, le dinamiche al suo interno per l'accesso e per gli avanzamenti di carriera.

  • Cittadinanzattiva Sardegna ammessa parte civile nel processo per presunti maltrattamenti ad un disabile

    malatrattamenti disabili ca sardegna parte civile

    Nell’udienza del 4 giugno 2019, presso il Tribunale penale di Cagliari, il Giudice per le indagini Preliminari ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di un infermiere professionale accusato di aver volontariamente provocato lesioni personali gravi ad un disabile ricoverato presso il Centro A.I.A.S. di Cortoghiana. I fatti risalgono al 2015 ed erano stati segnalati anche al Tribunale per i diritti del Malato, che aveva offerto assistenza e supporto.

  • Giustizia, Italia ancora maglia nera dell’UE

    maglia nera giustizia italiana

    Un miglioramento c’è, ma è ancora troppo lento: così la Commissione europea alla Giustizia ha commentato la situazione del sistema giudiziario in Italia presentando le pagelle dei Paesi dell’Unione. Secondo l'ultimo "Scoreboard" presentato a Bruxelles sulla giustizia civile ed amministrativa - quella che ha un maggiore impatto sul funzionamento dell'economia - l'Italia è lo stato membro dell'Unione europea con i tempi più lunghi per risolvere le cause civili e commerciali davanti ai tribunali.

  • Inaugurazione anno giudiziario, migranti al centro della discussione

    toghe e immigrazione

    Il tema dei migranti e dei loro diritti è stato tra quelli centrali all'inaugurazione dell'Anno Giudiziario sia in Cassazione che nelle sedi delle Corti d’Appello delle varie città. Si registra un boom di ricorsi in Cassazione nel settore dei diritti dei migranti, sintomo di una regressione in materia di diritti umani e di una politica che appare sempre più disinteressata al profilo umanitario. Un segnale forte è stato lanciato a Bologna, durante l’inaugurazione presso la Corte di Appello: sessanta magistrati emiliano-romagnoli hanno infatti firmato un foglio, distribuito prima dell'inizio della cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario, in cui sono state riportate alcune parole di don Luigi Ciotti, per sensibilizzare su un tema in questo momento fondamentale, ossia la tutela e la salvaguardia della vita umana, un principio indispensabile per qualsiasi consesso civile e che deve essere al di sopra di tutto.

  • “Palazzi d’ingiustizia”, l’inchiesta sulla macchina della Giustizia

    palazzo dingiustizia

    Una Giustizia a rischio collasso, questo il tema centrale della puntata di lunedì 14 gennaio 2019 della trasmissione PresaDiretta, dedicata al complesso mondo giudiziario, per capire come mai i luoghi nei quali ogni cittadino ha diritto a ottenere giustizia si trasformano spesso in Palazzi di ingiustizia. Un viaggio nell'emergenza dei Tribunali italiani, nel mondo dei giudici, le correnti nella magistratura, le pressioni della politica, storie di errori giudiziari e di malagiustizia.

  • Giustizia, una macchina ingolfata e processi infiniti. Cosa fare?

    giustizia

    Cinque anni è la durata media dei processi per i due gradi di giudizio, otto mesi invece i tempi medi per la Cassazione. Ma troppi risultano i processi ancora pendenti: 1,2 milioni per il primo grado, 270 mila per il secondo, 30.000 in Cassazione. Numeri che spaventano, soprattutto perché ogni anno 130.000 processi finiscono in prescrizione e questo significa nessuna condanna per i colpevoli, nessun risarcimento per le vittime, nessuna tutela per gli innocenti.

  • Bari, la città senza tribunale

    TENDOPOLI BARI

    La tendopoli giudiziaria di Bari allestita dallo scorso 26 maggio è stata smontata: le strutture che per circa un mese sono state il simbolo della situazione di emergenza della giurisdizione penale in cui versa la città pugliese a causa della inagibilità del Palazzo di Giustizia, sono state dichiarate inagibili e quindi sgomberate e, di conseguenza, tutti i processi sospesi. Saranno dunque celebrati solamente i processi urgenti, quelli per reati gravi e con detenuti. A stabilirlo, un decreto legge del Governo, duramente contestato da magistrati e avvocati, perché una sede alternativa non è stata ancora individuata e perché nei prossimi mesi si prevede un accumulo di circa 60-70 mila notifiche per le cancellerie sfollate.

  • La Giustizia è più veloce se ci sono più processi

    la giustizia e piu veloce

    Sembra un paradosso, invece le cose stanno proprio così: nei Paesi dove si registra il più alto numero di processi in campo civile e amministrativo le sentenze arrivano in meno tempo. Questi i dati pubblicati nel recente report, edizione 2018, del Justice Scoreboard, documento appena aggiornato dalla Commissione europea e che fotografa ogni anno lo stato della giustizia nei 28 Paesi dell’Unione. I dati pubblicati si riferiscono all’anno 2016 e sono appena 6 ogni 100 abitanti i processi civili ed amministrativi aperti nel nostro Paese due anni fa. Ma quanto tempo ci vuole per arrivare ad una sentenza in Italia? Purtroppo ben 387 giorni, quindi più di un anno per il primo grado di giudizio. Un anno contro le tre settimane che si registrano in Danimarca, che risulta il Paese più litigioso, ma anche quello che impiega meno tempo a risolvere le liti.

  • Cosa fare quando la Giustizia sbaglia?

    Cosa fare quando la giustizia sbaglia

    Spesso ci troviamo difronte a storie di giustizia non giusta o negata. Ma non possiamo pensare che tutti i magistrati sbaglino o siano in malafede - la legge del resto consente loro di avere opinioni diverse e di modificare il proprio giudizio a distanza di poco tempo. Ciò nonostante, è ben possibile che un giudice possa incappare in un errore, purtroppo, a discapito dei cittadini. Ma per fortuna le legge prevede dei rimedi e dei termini per ovviare a tali errori. Allora, cosa possiamo fare quando la giustizia sbaglia?

  • Giustizia e imprese, burocrazia e inefficienze costano troppo

    giustizia lenta

    I tempi certi per le imprese darebbero una vera spinta al Paese, invece ci si trova a dover fare i conti - in tutti i sensi - con una burocrazia e con inefficienze che costano troppo, quasi 40 miliardi di euro, pari a 2,5 punti di Pil. Così la giustizia in Italia tiene in scacco le imprese: la lentezza delle indagini, l'incertezza dei tempi processuali si traducono in meno investimenti esteri e in una perdita di 130mila posti di lavoro, secondo gli ultimi dati.

  • La Cittadella Giudiziaria di Perugia, una città che cambia

    La Cittadella Giudiziaria di Perugia una città che cambia

    Il 2 maggio è stato firmato, a Roma, al Ministero di Grazia e Giustizia, il protocollo d’intesa per la realizzazione del grande progetto per la città di Perugia che prevede la progettazione tecnica e lo studio di fattibilità del compendio ottocentesco dell’area dell’ex carcere del capoluogo umbro. Si tratta di un passaggio importante per la riorganizzazione degli Uffici della giustizia che, grazie alla Cittadella, potranno essere riunificati in un’unica area, in comune condivisione del progetto di ri-funzionalizzazione delle strutture carcerarie. Tra i firmatari del documento, che impegna gli enti coinvolti nel reperimento delle risorse necessarie, oltre alla Regione Umbria, i Ministeri di Grazia e Giustizia e delle Attività culturali, l’Agenzia per il Demanio ed il Comune di Perugia.

  • La mediazione familiare entra in tribunale

    mediazione familiare

    La mediazione familiare entra nelle aule di giustizia. Il tribunale di Milano ha infatti attivato uno spazio informativo dedicato alla mediazione familiare, una vera e propria aula di udienza dove, una volta a settimana, il martedì dalle 10 alle 14, coppie in difficoltà, genitori, ma anche avvocati e operatori potranno rivolgersi senza appuntamento per ottenere consulenza da mediatori adeguatamente formati in corsi di specializzazione. Lo sportello ha l’obiettivo di fornire un primo orientamento, affidato a mediatori volontari che si alterneranno a titolo gratuito - essenzialmente avvocati e psicologi - per far conoscere un istituto, quello della mediazione,  ad oggi forse ancora poco utilizzato, al fine di trovare una via alternativa alla risoluzione dei conflitti  per persone e coppie in difficoltà.

  • Giustizia lenta, ecco le alternative ai processi senza fine

    ATTENTIALLUPO

    Giustizia lumaca, cittadini che invecchiano insieme alle loro cause, vere e proprie odissee, prescrizione: questi i temi affrontati nella trasmissione televisiva “Attenti al Lupo”, su TV2000, con ospite in studio Laura Liberto, Coordinatrice nazionale della Rete Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva. Tante le storie dei cittadini vittime delle lungaggini processuali, tra cause condominiali, problemi legati alla ristrutturazione della propria casa o, ancora, responsabilità medica. Quali i rimedi alternativi possibili? Ne abbiamo parlato insieme.

  • Mediazione civile, questa sconosciuta. Ecco i dati 2017

    La mediazione civile è una delle procedure di ADR (Alternative Dispute Resolution) nata allo scopo di ridurre il contenzioso giudiziario, ma non tutti ne conoscono la reale natura di potente risorsa che il nostro ordinamento prevede per evitare lunghi e costosi processi, caratterizzata da tempi brevi, costi bassi e predeterminati. Si tratta di una procedura bonaria di risoluzione delle controversie introdotta con il D.Lgs. n. 28 del 2010 e rappresenta un percorso sempre possibile tra le parti per qualsiasi tipo di procedimento, nonché condizione di procedibilità per alcune materie tassativamente elencate.

  • Una Giustizia a portata di cittadino: a Torino nasce il Tribunale Arbitrale

    “Riportare il cittadino nella casa della giustizia”: è questa la missione del neonato Tribunale Arbitrale per l'Impresa, il Lavoro e lo Sport, inaugurato venerdì 23 febbraio a Torino. Un organo che, partendo da Milano, si sta diffondendo in tutta Italia, con lo scopo di mettere in comunicazione le persone con la certezza del diritto, sulla base della terzietà del giudizio.

  • Processo appalti G8 Maddalena: riconosciuto risarcimento a Cittadinanzattiva

    Processo appalti G8 Maddalena

    Il Tribunale di Roma ha condannato per associazione a delinquere a sei anni e sei mesi di carcere l’ex presidente alle opere pubbliche Angelo Balducci e a sei anni l’imprenditore Diego Anemome nell’ambito del processo sugli appalti del G8 alla Maddalena. Il Giudice ha ampiamente confermato l’impianto accusatorio e ha riconosciuto un significativo risarcimento a Cittadinanzattiva, parte civile nel processo, rappresentata dall’avv. Stefano Maccioni. Si tratta di un importante riconoscimento del ruolo, dell’impegno e delle battaglie sulla legalità che Cittadinanzattiva mette in campo nella lotta alla corruzione.

  • Processo Banca popolare di Vicenza: Cittadinanzattiva ammessa parte civile

    banca popolare vicenza ca parte civile

    Il 3 febbraio, nel corso dell'udienza preliminare, il Tribunale di Vicenza ha ammesso Cittadinanzattiva come parte civile nel processo avviato nei confronti della Banca popolare di Vicenza. Il crack della Bpvi ha gettato sul lastrico decine di migliaia di risparmiatori che avevano affidato all’istituto di credito i risparmi di una vita sicuri di sottoscrivere obbligazioni "blindate" e in realtà tenuti all'oscuro dei reali profili di rischio delle azioni acquistate.

  • Giustizia: prosegue la riforma del Ministro Orlando

    giustizia bilancia 2015 02 26

    Venerdì 19 gennaio 2018 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che modifica la disciplina del codice di procedura penale in materia di giudizi di impugnazione, in attuazione della C.d. Riforma Orlando.

  • Perché la Giustizia è lenta e costosa?

    giustizia lenta

    Il primo grave handicap del nostro Servizio Giustizia in Italia riguarda sicuramente la lungaggine e i tempi di definizione dei processi, vere e proprie odissee giudiziarie che vedono i cittadini invecchiare insieme alle loro cause. Il secondo problema è legato invece ai costi che i cittadini si trovano a dover sostenere e che riguardano sia le spese di giustizia (come il contributo unificato) sia le spese legali.

  • I penalisti protestano contro le carenze del sistema penitenziario

    penale per sistema penitenziario

    Parte dalle Camere Penali del Distretto della Corte di Appello di Napoli la protesta dei penalisti per le carenze del nostro sistema penitenziario. Una marcia che ha portato gli Avvocati a manifestare il loro dissenso verso la continua emergenza. Moltissime Camere Penali hanno aderito e la situazione, a livello nazionale, è davvero preoccupante.

  • 25 ottobre: Giornata europea della giustizia civile

    25 ottobre giornata europea della giustizia civile

    La "Giornata europea della giustizia civile" è un'iniziativa che, come ogni anno, si celebra il 25 ottobre. La Giornata è stata istituita dalla Commissione europea e dal Consiglio d'Europa a partire dal 2003, sul modello delle altre grandi giornate europee, con l'obiettivo di far sì che la giustizia civile sia effettivamente alla portata dei cittadini europei per agevolarne l’accesso.

  • Processo Consip: Cittadinanzattiva ammessa parte civile

    processo parte civile

    La ottava Sezione del Tribunale di Roma ha ammesso Cittadinanzattiva, rappresentata dall’avvocato Stefano Maccioni, come parte civile nel processo per corruzione a carico di Alfredo Romeo, legato alla maxinchiesta sugli appalti della Consip.

  • AUTODIFESA IN GIUDIZIO

    difesa legale

    La possibilità di stare in giudizio personalmente e senza il ministero del difensore viene riconosciuta solo nell’ambito del processo civile, non potendosi estendere tale possibilità anche al processo penale, stante la diversa natura degli interessi che in quest'ultimo caso vengono in rilievo.

    Il codice di procedura civile riconosce pertanto il diritto del cittadino a stare in giudizio senza la rappresentanza di un legale nelle cause civili dinanzi al giudice di pace il cui valore non superi i 1.100,00 euro (art. 82 c.p.c., come modificato dal Dl. n. 212/11 convertito con Legge n. 10/12) e nelle controversie di lavoro quando il valore della causa non superi i 129,11 euro (art. 417 c.p.c.).
    In tutte le cause civili, a prescindere dal valore della causa, il soggetto può evitare di farsi rappresentare “quando ha la qualità necessaria per esercitare l’ufficio di difensore”( art. 86 c.p.c.): in pratica se è un avvocato, abilitato a stare in giudizio dinnanzi la giurisdizione procedente.
    Negli altri casi, le parti non possono stare in giudizio se non col ministero o con l'assistenza di un difensore. Il giudice di pace tuttavia, in considerazione della natura ed entità della causa, con decreto emesso anche su istanza verbale della parte, può autorizzarla a stare in giudizio di persona.

  • Quanto costano i ritardi della Giustizia in Italia?

    Quanto incide l’inefficienza giudiziaria sull’economia reale del Belpaese? Una ricerca del Centro Studi ImpresaLavoro ha tentato di quantificare l’impatto negativo della lunghezza dei processi e dell’arretrato di cause pendenti su variabili chiave come l’attrattività degli investimenti esteri, la nascita e lo sviluppo delle imprese italiane, la disoccupazione e i volumi del credito bancario.

  • Giudici di Pace in sciopero contro la riforma Orlando

    Continua la protesta al mancato intervento da parte del Ministro della Giustizia Orlando sulla situazione di precarietà della magistratura di pace e onoraria. Per questo, in segno di protesta, dal 19 aprile i Giudici di Pace sono di nuovo in sciopero, seguendo quello già in corso da parte dei magistrati onorari di tribunali e procure.

  • Convegno Unep su mediazione e pubblica amministrazione

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    Ogni anno nei confronti del Comune di Roma vengono promossi circa 60mila procedimenti giudiziari che possono durare in media dieci anni e il cui valore, considerando tutte le cause in corso, supera il miliardo di euro. Di questi contenziosi circa ottomila sono cause civili che potrebbero risolversi in pochi mesi attraverso il ricorso all'istituto giuridico della mediazione, risparmiando dieci milioni di euro l'anno e dare ossigeno ai tribunali intasati.

    La mediazione è uno strumento al servizio dei cittadini che potrebbe accelerare la soluzione delle controversie favorendo l'efficienza e il risparmio di risorse negli Enti Pubblici. Di questo si è parlato giovedì 6 aprile 2017 durante il convegno "Mediazione e Pubblica Amministrazione: problemi e opportunità" promosso da Unaep (Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici) che si è tenuto a Roma, in Campidoglio.

  • I Tar italiani sono tra i più lenti d'Europa

    A fronte di un numero di avvocati a dir poco spropositato (con 391 ogni 100 mila abitanti), la giustizia amministrativa italiana va avanti a passo di lumaca e si piazza al penultimo posto nella classifica stilata dalla Commissione dell'Unione Europea su efficienza, qualità e indipendenza dei sistemi giudiziari degli Stati membri: peggio di noi solo Cipro.

  • Spese di Giustizia, il buco nero nelle casse dello Stato

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    Due miliardi di euro congelati mentre potrebbero invece essere usati per rimpinguare le casse della Giustizia italiana. È l’ultimo, grave capitolo del cattivo funzionamento di uno dei settori cardine dello Stato, quello della Giustizia, appunto.

  • Riforma del processo penale, cosa c'è che non va?

    Il 15 marzo il Senato ha approvato il Disegno di legge n. 2067 recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario”. Il testo, che si compone di 40 articoli suddivisi in cinque titoli, torna ora alla Camera dei Deputati per l’approvazione. Ma l’iter di questo Ddl prosegue non senza intralci e proteste, tra luci ed ombre: le nuove norme prevedono in particolare una riforma della prescrizione, la delega al governo sulle intercettazioni da attuare entro tre mesi, una stretta ingiustificata su furti, rapine e altri reati e, nota positiva, misure per declinare l'ordinamento penitenziario sotto il verbo della rieducazione.

  • Difesa d’ufficio: approfondisci

    difesa ufficio

    Il Consiglio Nazionale Forense (CNF), con il recente comunicato del 4 marzo 2017, ha deliberato l’approvazione di alcune modifiche dell’art. 11 del Regolamento per le difese d’ufficio, recante “Doveri del difensore d’ufficio”.
    Il fine della modifica è quello di armonizzare il testo dell’articolo in questione con il Codice Deontologico Forense.

  • Quanto ci costa la malagiustizia?

    Milioni di euro: questa la spesa che grava sullo spalle dello Stato per i ritardi e gli errori della giustizia italiana. Dal 1992 ad oggi lo Stato italiano ha infatti speso oltre 648 milioni di euro per le ingiuste detenzioni, e 43 milioni di euro per errori giudiziari, secondo i dati presentati dal Ministro della Famiglia e degli Affari regionali.

  • Sciopero Pm e Giudici di pace: Giustizia a rischio paralisi

    giudici di pace

    Udienze a rischio e grandi disagi per i cittadini e gli utenti per la mole di processi rinviati a causa dello sciopero iniziato lo scorso 22 novembre e che proseguirà fino al 25 prossimo, a cui hanno aderito Pubblici Ministeri e Giudici di Pace.

  • Processo Castellaneta: condanna e risarcimento per le parti civili

    giustizia

    Lo scorso 19 settembre 2016 si è concluso in primo grado il processo per i noti fatti risalenti al 2007 e riguardanti il decesso di otto anziani, nell’arco temporale di quindici giorni, presso l’Ospedale di Castellaneta in provincia di Taranto.

  • Anestetico nei tubi dell'ossigeno: risarcimento per le parti civili


    Il Tribunale di Taranto ha condannato undici imputati nel processo per gli otto decessi che si sono verificati nel reparto di Unità di terapia intensiva (Utic) dell'ospedale di Castellaneta tra il 20 aprile ed il 4 maggio del 2007. Secondo l'accusa, i pazienti, anziani cardiopatici, inalarono in dosi letali protossido di azoto (un potente anestetico) al posto dell'ossigeno a causa di una inversione nell'innesto delle tubazioni. A vario titolo sono stati contestati i reati di omicidio colposo plurimo, falso ideologico, frode nelle pubbliche forniture e violazioni amministrative.

  • Riduzione dell’arretrato civile: i dati del primo trimestre 2016

    arretrato civile 

    Dal 21luglio è online sul sito internet del Ministero della Giustizia il “Monitoraggio relativo al primo trimestre 2016 dei procedimenti pendenti e dell’arretrato civile”, con i dati più aggiornati sull’andamento nazionale del carico giudiziario complessivo nel settore civile che verranno pubblicati sul sito con periodicità trimestrale.

  • Arretrato civile in calo: realtà o illusione?

    Per il Ministro della Giustizia Orlando i dati elaborati dal Dipartimento di Statistica e Analisi organizzativa del Ministero parlano chiaro: la Giustizia civile migliora e nel 2016 si registra un trend positivo sui numeri dell’arretrato. Secondo le statistiche pubblicate, negli ultimi tre anni si è registrato un calo costante dei tempi in tutte le fasi del giudizio civile: lo studio condotto sul primo quadrimestre 2016 su un campione rappresentativo di quaranta tribunali evidenzia che nel corso del 2016 i tempi medi scendono a 367 giorni.

  • Prescrizione penale, a che punto è la riforma?

    La Commissione Giustizia del Senato ha adottato il testo base che unifica i due disegni di legge di riforma del processo penale e della prescrizione. Il testo si compone di 41 articoli e contiene la riforma del processo penale, della prescrizione, dell'ordinamento penitenziario e la delega al Governo per la riforma delle intercettazioni. Il termine per presentare gli emendamenti è stato fissato al prossimo 25 maggio, per poi approdare all’esame dell’Aula.

  • Ingiusta detenzione, per l’Italia un errore che costa caro

    Ben 630 milioni di euro: è questa la cifra da capogiro che l’Italia ha pagato dal 1992 per indennizzare quasi 25 mila vittime di ingiusta detenzione. Lo Stato sbaglia, dunque. E sbaglia tanto: solo nel 2015 il Tesoro ha versato 36 milioni di euro ed altri 11 milioni sono stati versati nei primi tre mesi del 2016.

  • Processi lunghi, l’Italia non migliora: ancora maglia nera in Europa

    Confermato per l’Italia il record negativo di lunghezza dei processi civili. Secondo il rapporto sulla Giustizia pubblicato dalla Commissione europea, sulla base di tre fattori – efficienza, qualità del sistema giudiziario nonché indipendenza percepita dei giudici – per un processo civile ci vogliono oltre cinquecento giorni per una sentenza di primo grado.

  • Processi lumaca: la Giustizia lenta non è giustizia

    Ennesimo caso di ordinaria ingiustizia. Ad un professionista perugino i giudici hanno riconosciuto il diritto di riscuotere una parcella pari a 340.511 euro, più interessi, dopo ben ventidue anni di processo. Una cifra importante, dunque. Ma non solo quella che finalmente il malcapitato professionista riuscirà ad incassare, quanto quella in anni che ci sono voluti per arrivare al riconoscimento del suo diritto a ricevere il “quantum” che gli è dovuto dal debitore. Una vera e propria odissea giudiziaria, che appare ormai come una "prassi" nel nostro ordinamento e che costringe i cittadini ad invecchiare insieme alle proprie cause.

  • Mediazione civile, bilancio positivo per l’anno 2015

    Il Ministero della Giustizia ha pubblicato il rapporto statistico 2015 relativo alla mediazione civile redatto dalla Direzione Generale di Statistica e Analisi Organizzativa, nel quale si evidenziano i risultati che la mediazione ha ottenuto e sta avendo nel nostro Paese. Il trend positivo del 2014 viene confermato anche nel 2015: i dati riportano un aumento dei procedimenti, che sono passati dai 295.010 del 2014 ai 300.455 dello scorso anno.

  • Legge Pinto: cosa è cambiato con la Legge di Stabilità?

    Indennizzi ridotti e previsione di “rimedi preventivi” per non perdersi il diritto di far valere la propria titolarità all’azione volta ad ottenere un indennizzo per chi sia stato vittima di processi irragionevolmente lunghi, come stabilito dalla Legge Pinto. Eppure, a fronte di una legge davvero giusta per i cittadini, che spesso si trovano costretti ad invecchiare insieme alle loro cause, con la Legge di Stabilità in vigore da gennaio 2016 molto è cambiato e, purtroppo, in maniera nettamente peggiorativa.

  • Giustizia ragionevole: processi per legge Pinto entro i due anni

    8xmille scuola 2015 02 20

    Come noto, la legge Pinto intende assicurare un’equa riparazione a chi abbia subito un danno conseguente all’irragionevole durata di un processo. Secondo le disposizioni contenute nella legge, il termine è considerato ragionevole se il processo ordinario non eccede la durata di tre anni in primo grado, due in secondo grado ed un anno nel giudizio dinnanzi la Corte di Cassazione.

  • Giustizia efficiente, il Ministro istituisce un gruppo di lavoro

    Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha istituito da pochi giorni un apposito gruppo di lavoro sulla sinteticità degli atti processuali, con specifico riguardo ai procedimenti di competenza della Corte di Cassazione. Rendere la Giustizia più rapida ed efficiente, migliorando la capacità del sistema di dare risposte rapide, efficaci e di qualità alla domanda di giustizia, realizzando processi equi e di ragionevole durata.

  • Perché i cittadini rinunciano alla tutela dei propri diritti?

    Anche per il servizio Giustizia sta accadendo qualcosa di simile alla medicina difensiva: quest’ultima consiste nella pratica di diagnostiche o di misure terapeutiche condotte principalmente non per assicurare la salute del paziente, ma come garanzia delle responsabilità medico legali seguenti alle cure mediche prestate. Nel settore giustizia si sta reagendo quasi allo stesso modo, adottando spesso soluzioni discutibili invece che riorganizzarsi e rendere più efficiente il servizio a favore dei cittadini.

  • Sangue infetto: tempi troppo lunghi, Italia condannata a risarcire i pazienti

    sangue infetto

    La Corte europea dei diritti dell'uomo, con la sentenza del 14 gennaio 2016, ha condannato lo Stato italiano a risarcire più di 350 cittadini, vittime dirette o familiari di persone decedute, infettati da vari virus (HIV, epatite B e C) attraverso le trasfusioni di sangue avvenute a causa di precedenti patologie o ad operazioni chirurgiche. Il totale dei risarcimenti supera i 10 milioni di euro. Nei ricorsi contro la Repubblica Italiana, oltre agli ostacoli incontrati per far valere almeno il proprio diritto ad un indennizzo amministrativo previsto dalla legge n. 210/1992, i ricorrenti hanno lamentato la lunghezza eccessiva delle procedure di risarcimento del loro danno alla vita.

  • Troppo carico di lavoro: il giudice rinvia l’udienza al 2019

    Succede a Taranto, dove un magistrato della II sezione del Tribunale civile ha disposto il rinvio al 18 gennaio 2019 di una causa da 200 mila euro tra due società iniziata nel settembre 2014. Perché? Nelle motivazioni dell’ordinanza adottata il giudice scrive di viaggiare già al ritmo di circa 160 sentenze l’anno, con un carico di lavoro insostenibile, con oltre 500 cause più vecchie ancora da smaltire e che dovranno trovare prioritaria definizione. Il magistrato non si risparmia neanche nell’invocare i diritti sanciti nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, secondo cui  è vietata “la schiavitù ed il lavoro forzato”, invocando una forma di operatività che possa essere più sostenibile e meno lesiva di quelli che considera diritti inviolabili della persona umana.

  • Arretrato civile in calo, giustizia meno lenta?

    giustizia riforma 2015.02.11

    Sarebbero 260 mila le cause in meno rispetto al 2014, secondo i dati recenti emersi dalla relazione sulle performance 2014 del Ministero della giustizia: il 2014 ha infatti fatto registrare un nuovo “record” nel calo dell’arretrato civile, con 4,8 milioni di cause pendenti rispetto al 2013.

  • Mediazione, le spese di avvio sono sempre dovute

    giustizia

    Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con la sentenza n. 5230 del 17 novembre 2015: riformando alcuni capi della sentenza del Tar Lazio di Roma (n. 1351/2015), i giudici hanno stabilito che le c.d. "spese di avvio" previste per la procedura di mediazione sono legittime e devono essere sempre versate, anche quando il tentativo di accordo si arresta al primo incontro.

  • 21 anni di processo, i giudici riconosco l’indennizzo da Legge Pinto

    Cittadinanzattiva da anni si impegna nella informazione, consulenza ed assistenza ai cittadini in tema di giustizia con particolare riguardo a disguidi, ostacoli, lunghezza dei tempi processuali e violazione del diritto alla ragionevole durata del processo, attraverso l’attività del PIT in ambito giustizia. In seguito alla segnalazione e richiesta di assistenza da parte di un cittadino rivoltosi al servizio gratuito di informazione e consulenza per lamentare un caso di malagiustizia, in quanto vittima di una estenuante vicissitudine giudiziaria durata ben oltre 20 anni, Cittadinanzattiva ha deciso di attivarsi a sostegno della parte.

  • Clinica degli orrori: il Tribunale riconosce il risarcimento a Cittadinanzattiva

    La vicenda della casa di cura Santa Rita di Milano, più nota come “clinica degli orrori”, era emersa nel giugno del 2008, con gli arresti di alcuni medici, tra i quali tre chirurghi, che secondo l’accusa realizzavano interventi chirurgici inutili e gravemente dannosi per i pazienti, solo per ottenere i relativi compensi e i rimborsi del Servizio sanitario regionale lombardo.

  • Giustizia sprecona, un fenomeno tutto italiano

    Quanto costa la giustizia? Da Palermo a Napoli esistono storie di sprechi che gravano sulle casse dello Stato e sulle tasche dei cittadini. Processi infiniti, interrogatori predisposti e poi annullati e trasferte inutili: questo, a grandi linee, lo spaccato di una situazione che sembra irrecuperabile in alcune realtà italiane dove i tempi si allungano e i costi si moltiplicano. Accade a Palermo, dove un imprenditore, presunto prestanome poi dichiarato innocente, è vittima di un lungo calvario giudiziario; accade a Napoli, dove tutto si predispone per un interrogatorio delicatissimo su un agguato di camorra ma il Pubblico ministero alla fine decide di rinunciare ad ascoltare i collaboratori.

  • Lotta all'arretrato civile, al via il Programma Strasburgo 2

    La riduzione dei tempi della giustizia civile costituisce uno degli obiettivi cardine della riforma varata lo scorso anno dal Ministro Orlando. Così, per far fronte all’annosa questione che affligge il sistema giudiziario del nostro Paese, è ufficialmente entrato nella fase operativa il progetto organizzativo «Arretrato civile ultra triennale - Programma Strasburgo 2», il piano strategico di interventi messo a punto dal Ministero della Giustizia per l'abbattimento del vecchio arretrato civile attraverso misure a costo zero e la progressiva riduzione del rischio legato ai rimborsi previsti dalle legge Pinto, la legge che prevede un’equa riparazione per le vittime delle lungaggini processuali.

  • Al via la valutazione civica dei Tribunali civili

    E’ partito il progetto di Cittadinanzattiva in collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica per realizzare un audit civico in sei Tribunali civili d’Italia. Partendo dall’esperienza pilota messa in atto da Cittadinanzattiva già nel 2012, l’obiettivo è quello di costruire uno strumento in grado di analizzare, dal punto quantitativo e con una analisi diretta “sul campo”, la qualità dei servizi offerti al pubblico dagli Uffici giudiziari coinvolti, partendo dal punto di vista del cittadino utente.
    I risultati saranno elaborati e pubblicati in un Rapporto, con l’obiettivo principale di evidenziare eventuali aspetti e dimensioni da migliorare rispetto ai servizi oggetto di analisi, avanzando anche proposte migliorative. Per conoscere il progetto

  • Mediazione oltre i tre mesi? Si può!

    La mediazione obbligatoria è tale poiché per alcune materie, tassativamente individuate, rappresenta un passaggio necessario prima di adire il giudice. La legge di riferimento (D.lgs. n. 28/2010) prevede che tale istituto debba avere una durata massima di tre mesi.  Ma è la stessa legge che non specifica quali siano le conseguenze in caso di sforamento di tale tetto temporale. Ci ha pensato così il Tribunale di Roma che, con la pronuncia del 22 ottobre 2014 recentemente depositata, ha chiarito quello che potrebbe porsi come un equivoco. Per i giudici il termine di tre mesi non può essere considerato come condizione di validità dell’accordo che rimane valido anche qualora raggiunto fuori tempo.

  • Tempi lunghi nei processi, indennizzi più veloci

    Processi troppi lunghi? Estenuanti vicissitudini giudiziarie? Per i cittadini sembra arrivare una buona notizia per fronteggiare la spinosa questione legata alla giustizia lumaca ed alle troppe difficoltà incontrate per veder riconosciuto il proprio diritto all’indennizzo come stabilito dalla Legge Pinto (legge n. 89 del 2001).

  • Commissione Ue: Italia terzultima per lunghezza processi

    giustizia

    Peggio di noi solo Cipro e Malta: è questo il quadro che emerge dal rapporto di valutazione Ue della giustizia 2015 pubblicato qualche mese fa dalla Commissione europea. Un ritratto affatto lusinghiero per l’Italia e che porta ancora oggi la Commissione a puntare i riflettori sul nostro Paese per le lungaggini processuali considerate “inefficienze gravi”. Niente sconti dunque dall’Europa,  che ci invita a risolvere il problema in tempi brevi, considerando che una giustizia lenta rappresenta un fardello per la ripresa economica di un Paese.

  • Performance dei tribunali civili: Italia divisa a metà

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    L’Italia si spacca in due: tra Nord e Sud trascorrono un bel po’ di …mila giorni tra la risoluzione di un contenzioso civile presso il tribunale più veloce d’Italia (Rovereto) e quello più lento (Foggia). È quanto emerge dallo studio “Misurare la performance dei tribunali”, elaborato nell’ambito dei lavori dell’Osservatorio per il monitoraggio degli effetti sull’economia delle riforme della giustizia, presieduto dalla ex Guardasigilli Paola Severino e pubblicato sul sito del Ministero della giustizia.

  • Per le imprese costi di giustizia intollerabili

    Un sistema giustizia realmente efficiente, che riesca ad assicurare tempi certi per la risoluzione delle controversie, risulta determinante per lo sviluppo dell'economia di un Paese. Secondo la Banca Mondiale una giustizia civile è efficace quando riesce a garantire procedimenti di durata ragionevole: tempi lunghi di risoluzione delle controversie generano incertezza e comportano costi elevati per le imprese, che nella maggior parte dei casi, una volta coinvolte in un procedimento giudiziario, si trovano a dover attendere anni prima di vederne la conclusione.

  • Lente d’ingrandimento sul sistema penale

    giustizia

    Sulla scia del trascorso censimento sulla giustizia civile, il Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria del Ministero della Giustizia in collaborazione con la Direzione generale di Statistica ha elaborato e pubblicato un dossier per fare il punto sulla stato della giustizia penale in Italia. Utilizzando parametri già impiegati a livello internazionale dalla Banca Mondiale e dalla Commissione Europea per l'Efficienza della Giustizia (Cepej), sono stati presi in esame i 139 tribunali italiani e posti sotto una lente di ingrandimento per evidenziare criticità e margini di miglioramento in termini di produttività.

  • Giudici di pace, braccia incrociate e stop alle udienze

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    E’ partita lunedì 9 marzo scorso la protesta proclamata dall'Unione nazionale giudici di pace (Unagipa), che si concluderà venerdì 13 marzo e che vede l' adesione di tutte le principali organizzazioni di categoria, per protestare contro il disegno di riforma della magistratura onoraria e della Giustizia di Pace presentato dal Ministro della Giustizia Orlando ed attualmente all' esame del Senato.

  • UE: così va la giustizia

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    Il 9 marzo 2015 la Commissione europea ha reso pubblici i dati dell'indagine svolta per valutare i sistemi giudiziari degli Stati membri dell'Unione Europea, in termini di efficienza, qualità ed indipendenza. Il quadro di valutazione è uno strumento di informazione per aiutare gli Stati membri a migliorare l'efficienza della giustizia, fornendo dati obiettivi, attendibili e comparabili sui loro sistemi di giustizia civile, commerciale e amministrativa.

  • Al via la valutazione civica dei Tribunali civili

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    E’ partito il progetto di Cittadinanzattiva in collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica per realizzare un audit civico in sei Tribunali civili d’Italia. Partendo dall’esperienza pilota messa in atto da Cittadinanzattiva già nel 2012, l’obiettivo è quello di costruire uno strumento in grado di analizzare, dal punto quantitativo e con una analisi diretta “sul campo”, la qualità dei servizi offerti al pubblico dagli Uffici giudiziari coinvolti, partendo dal punto di vista del cittadino utente.

  • Il processo senza fine per un piccione ucciso

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    Una realtà tutta Italiana: per quasi cinque anni, ben diciotto magistrati sono stati impegnati a stabilire i responsabili della morte di un piccione, senza per altro esser giunti - ad oggi - ad una condanna definitiva. La prescrizione cadrà a giugno 2015, ma c’è ancora la possibilità di un ricorso in Cassazione: dunque, altri sei magistrati ed altri anni di processo.  Leggi di più

  • Liti fiscali, tempi biblici per i processi

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    In Italia le liti con il Fisco durano fino ad otto anni: una vera e propria odissea che costa allo Stato più di 52 miliardi di euro. Per non parlare dei numeri dell’arretrato: ben 570.000 cause. Continua a leggere

  • Sentenze in ritardo? Colpa delle carenze di organico

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    Un giudice donna della Corte di appello di Torino era stata accusata di "reiterato, grave e ingiustificato ritardo" nel deposito delle sentenze, tanto da essere punita dal Consiglio superiore della magistratura con un provvedimento disciplinare. Ma è arrivata la sua rivincita in Cassazione, che ha accolto il suo ricorso e ha decretato che le responsabilità di quei ritardi andavano imputate alla carenza di personale ed alla disorganizzazione dell’ufficio. Continua a leggere

  • CEDU, nel 2014 Italia più virtuosa

     

    Secondo i dati pubblicati nella relazione annuale della Corte Europea dei Diritti Umani, a dicembre 2014 risultano meno processi pendenti per l'Italia a Strasburgo.  Il numero della cause è in diminuzione - da 17.000 pendenze a 10.000 - grazie sopratutto agli adeguamenti posti in essere a seguito delle condanne ricevute per il problema del sovraffollamento carcerario. Leggi di più

  • Mediazione, nessuna spesa per l'avvio della procedura

    giustizia riforma 2015.02.11

    Con un avviso , il Ministero della Giustizia dà seguito alla sentenza del Tar Lazio (n. 1351/2015) ,immediatamente esecutiva, con cui è stato annullato l'obbligo per le parti di corrispondere le spese di avvio per la procedura di mediazione, in sede di primo incontro.

  • Mediazione: il Tar Lazio abolisce le spese di avvio

    tar lazio 2015 02 19

    Con due pronunce diverse, del 23 e 26 gennaio 2015, il TAR Lazio ha respinto la larghissima parte delle motivazioni alla base dei ricorsi presentati dall'Oua e dell'Unione delle Camere civili sulla validità della mediazione. Meno costi, dunque, per i cittadini, che saranno esonerati dal versamento della somma anche in caso di primo incontro concluso con un mancato accordo di prosecuzione. Approfondisci la notizia e leggi la sentenza

  • Situazione penitenziaria 2014: cosa dicono i dati del Ministero?

    Nel 2010 l’Italia risultava uno dei paesi con il più alto indice di sovraffollamento: a distanza di qualche anno e dopo le condanne arrivate dalla Corte di Strasburgo i dati oggi appaiono più rassicuranti. Oggi dunque niente più detenuti reclusi in celle di 3 mq, e ricorso efficace alle misure alternative per contrastare il fenomeno. Approfondisci

  • Nessun aumento per il contributo unificato

    L’aumento era stato previsto dall'emendamento n. 3.4116 presentato dal Governo nella seduta del 15 dicembre 2014. Per buona sorte delle tasche dei cittadini, l’emendamento è stato dichiarato inammissibile durante l'iter di approvazione della legge di Stabilità 2015. Resta però l’aggravio delle spese di notifica, ora dovute anche per le controversie finora esenti, al di sotto dei 1.033 euro. Approfondisci

  • Quanto ci costano gli errori della Giustizia?

    Tempi biblici dei processi, errori giudiziari, carcere facile: sono queste le “colpe” di un Sistema che sempre più si rivela inefficiente. A dimostrazione, basta guardare l’entità dei risarcimenti profusi a chi della Giustizia diviene vittima, come i casi, innumerevoli, di ingiusta detenzione per cui lo Stato si trova costretto a sborsare somme da capogiro: ben oltre 35 milioni di euro. Soldi che potevano essere spesi per migliorarle, il Sistema.  Leggi di più

  • Per la Giustizia amministrativa nuovo sito internet

    Si veste di nuovo il portale dedicato alla Giustizia dei Tar regionali e del Consiglio di Stato, dove sono contenuti gli avvisi di maggiore importanza, gli aggiornamenti normativi e gli appuntamenti che interessano l’intera categoria di professionisti della giustizia amministrativa in Italia. Al suo interno, poi, non mancano le indicazioni operative e contabili per tutti i cittadini, come informazioni sul contributo unificato ed orari degli URP. Per approfondire

  • Mediazione: il modello fiorentino come fonte di ispirazione

    Dopo la pubblicazione delle statistiche sulla mediazione civile elaborate dal Ministero della Giustizia, un altro quadro incoraggiante emerge dalle rilevazioni fornite dal “modello fiorentino”, un progetto di studio sperimentale sulla mediazione civile che ha visto la collaborazione tra l'Università fiorentina e il Tribunale civile di Firenze. La sperimentazione è durata un anno e si è basata esclusivamente sulla mediazione delegata, cioè quella disposta dal giudice e fornisce dati rassicuranti: il 39% delle mediazioni svolte si chiude con l’accordo. Leggi di più

  • Legge di stabilità, per le piccole cause si pagherà caro

    Emendamenti dell’ultimo minuto che lasciano perplessità, soprattutto se a farne le spese (in ogni senso!) sono le tasche dei cittadini. Ci si riferisce alle novità introdotte in materia di spese di giustizia, in particolare all’emendamento che cancella l’esenzione dalle spese di notifica per gli atti e le conciliazioni fino a 1.033 euro. Dal prossimo anno si pagheranno, quindi, tutte le notifiche, anche per cause e le conciliazioni di piccolo valore: non converrà dunque più instaurare un giudizio dinnanzi al giudice per far valere le proprie ragioni. Approfondisci

  • Quanto costa il Tribunale di Bologna?

    La fondazione Civicum ha realizzato una indagine accurata sui costi del Tribunale di Bologna, allo scopo di fornire numeri e linee guida, individuare problemi e segnalare eccellenze e analizzare quanto ha speso il capoluogo emiliano nel 2013 per tutti i procedimenti di primo grado. Approfondisci la notizia e guarda i risultati sintetizzati nella tabella

  • Giustizia civile, più di 800 mila le cause pendenti negli uffici giudiziari

    Numeri da capogiro, quelli pubblicati nel rapporto redatto dal Capo del Dipartimento organizzazione giudiziaria del Ministero della Giustizia e, per la prima volta, accessibili a tutti attraverso la pubblicazione on line. Si tratta di un lavoro certosino, che analizza nel dettaglio i flussi della giustizia civile che gravano su ogni singolo ufficio giudiziario. Pendenze che rischiano di generare innumerevoli richieste di indennizzo da parte dei cittadini, vittime di estenuanti lungaggini processuali. Approfondisci la notizia e consulta i dati on line

  • Giudice di pace, per le sentenze di modesto valore niente più tasse!

    Finalmente una buona notizia per le tasche dei cittadini: l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 97/14, ha chiarito che per le piccole cause di valore non superiore ai 1.033,00 euro, il pagamento dell'imposta di bollo e di registro non è dovuto; esenzione che riguarda sia le pronunce del Giudice di Pace che le sentenze di appello dei relativi provvedimenti. Una buona notizia dunque, soprattutto perché si tratta di tasse che gravano sulla parte che ha perso il giudizio. Per approfondire la notizia

  • Mediazione civile, ecco i numeri del Ministero

    Il Ministero della Giustizia ha diffuso sul proprio sito istituzionale gli ultimi dati - aggiornati al 30 giugno 2014 - relativi alla mediazione civile. Il procedimento, per alcune materie specifiche, è tornato ad essere condizione di procedibilità per la domanda giudiziale: questo significa che i cittadini, prima di poter adire il Giudice, dovranno obbligatoriamente cercare di trovare un accordo. I benefici? Tempi e costi ridotti. Approfondisci e leggi i dati

  • Tribunale di Napoli: i fascicoli arrivano da Perugia, a 300 Km di distanza

    A Napoli, i fascicoli degli uffici giudiziari anteriori al 2009 sono conservati in affitto in un deposito a Scanzano, in provincia di Perugia. Una follia organizzativa, perché i fascicoli viaggiano avanti e indietro per quasi 600 km, perché in una città come Napoli sembra non esistere uno spazio idoneo per conservarli. Questo sistema, oltre i costi per l'amministrazione pubblica, provoca ritardi nei procedimenti giudiziari, con grande disagio per i cittadini che vedono rinviare le proprie udienze. Ma è un’illusione pensare di utilizzare i 300 immobili confiscati alla camorra per risolvere il problema? Guarda il servizio di Report

  • Difesa di ufficio, novità in vista per gli avvocati

    Nella seduta del 30 ottobre scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto legislativo di modifica e riordino della disciplina della difesa d'ufficio. È stato creato un elenco nazionale e sono stati irrigiditi i criteri per l'iscrizione; inoltre entro un anno, i professionisti già iscritti agli attuali elenchi dovranno dimostrare di possedere i requisiti richiesti dal nuovo decreto legislativo. Ma quando è prevista la difesa d’ ufficio? Leggi il nostro documento ed approfondisci la notizia

  • Lungaggine processuale, Cittadinanzattiva dalla parte delle vittime

    In seguito alla segnalazione di un cittadino soccombente in un processo durato oltre venti anni, Cittadinanzattiva ha depositato un ricorso avente ad oggetto la richiesta di indennizzo ai sensi della legge n. 89/2001 (c.d. legge Pinto). La Corte di Appello competente ha sollevato una serie di questioni di legittimità costituzionale, ma la Consulta ha ribadito il principio secondo cui anche chi risulta soccombente in giudizio ha diritto ad ottenere un' equa riparazione per la violazione del diritto alla ragionevole durata del processo. Leggi la notizia ed il nostro approfondimento

  • Entra in vigore il nuovo Codice deontologico forense

    Quali sono i doveri di un avvocato? E i diritti della parte assistita? Le risposte, spesso, sono contenute nel codice che stabilisce le norme di comportamento che l'avvocato è tenuto ad osservare in via generale e, specificatamente, nei suoi rapporti con il cliente. Il nuovo codice deontologico è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 ottobre 2014 ed entrerà in vigore decorsi 60 giorni. Approfondisci

  • Risarcimento per i detenuti, pubblicato il Decreto legge

    E’ stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 147 del 27 giugno 2014 il DL. n. 92/2014 che introduce le misure di risarcimento per i detenuti che hanno espiato la pena in condizioni degradanti e contrarie all’art. 3 della Convenzione Europea dei diritti dell’uomo. Diverse le situazioni previste, risolte con un risarcimento monetario od uno sconto di pena. Continua a leggere

  • Pinto bis, un paradosso tutto italiano

    Non sono poche le vittime di questo “scherzo” della giustizia italiana. Non bastavano infatti le ormai consuete lungaggini processuali vissute dai cittadini, costretti ad invecchiare insieme alle proprie cause: oggi chi vuole ottenere un’equa riparazione per l’eccessivo ritardo subito attraverso la Legge Pinto (legge n.89/01) si trova a dover vivere la beffa del ritardo sul ritardo per ottenere il ristoro dovuto. Approfondisci

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