Immigrazione

  • Stranieri esclusi dall’assegno unico universale

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    Il Decreto legislativo attuativo della legge delega n. 46 del 1° aprile 2021 che istituisce l’assegno unico universale per i figli a carico è stato pubblicato lo scorso 30 dicembre 2020 sulla Gazzetta Ufficiale. Tanti i punti critici della norma rilevati dalle associazioni, che generano illogiche discriminazioni e appaiono in contrasto con il diritto dell’Unione e con i principi costituzionali perché creano trattamenti disuguali tra le persone italiane e straniere regolarmente soggiornanti nell’accesso alla misura. In particolare, nel decreto è rimasta la limitazione al solo “permesso unico di lavoro” che esclude tutti i titolari di permessi di soggiorno come i titolari di permesso per lavoro autonomo, per protezione speciale, per lavoro stagionale, per vittime di violenza domestica: limitazione che toglie all’assegno, per i soli stranieri, quel carattere di universalità che il legislatore aveva dichiarato di voler perseguire.

  • Carola Rackete, accolta la richiesta di archiviazione per il salvataggio in mare della Sea Watch

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    Nessuna responsabilità per la comandante della nave Sea Watch 3 che il 29 giugno del 2019 approdò, con quaranta naufraghi a bordo, nel porto di Lampedusa forzando il blocco imposto dalle Autorità italiane dopo diciassette giorni di attesa in mare. Secondo le motivazioni contenute nel provvedimento disposto dal Gip, che accoglie in pieno la richiesta di archiviazione della Procura di Agrigento, la Rackete “ha agito nell’adempimento del dovere di salvataggio previsto dal diritto nazionale ed internazionale del mare”.

  • Aperte le iscrizioni per il corso sulla cittadinanza italiana di ASGI e Spazi Circolari

    CITTADINANZA ITALIANA COME SI OTTIENE

    Dal 17 al 19 gennaio 2022 si svolgerà un corso intensivo, promosso e organizzato da ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione) e Spazi Circolari, che mira ad approfondire la normativa e le strategie difensive (nella fase amministrativa e in quella giurisdizionale) in tema di riconoscimento della cittadinanza italiana, analizzando le prassi illegittime della pubblica amministrazione tesa ad ostacolare di fatto il riconoscimento della cittadinanza ai neomaggiorenni nati in Italia, ai cittadini stranieri che richiedono la cittadinanza per naturalizzazione o matrimonio e ai discendenti in linea materna o paterna di cittadini italiani.

  • Caporalato a Foggia, indagata moglie del capo Dipartimento Immigrazione del Viminale

    Nel corso dell’inchiesta contro il caporalato denominata “Sotto padrone”, condotta dalla Procura di Foggia, è stata iscritta nel registro degli indagati anche la moglie del direttore del Dipartimento per le libertà civili e immigrazione del Viminale, già Prefetto di Bari, nel frattempo dimessosi. L’accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ha portato già all'arresto di cinque persone, due delle quali in carcere: sono state verificate oltre dieci aziende agricole riconducibili ad alcuni degli indagati, tra luglio e ottobre 2020, ed è proprio di una di queste aziende che la moglie del direttore del Dipartimento del Viminale è socia amministratrice.

  • La lunga vicenda di Patrick Zaki, finalmente libero…ma non del tutto

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    La vicenda di Patrick Zaki inizia il 7 febbraio 2020: lo studente egiziano dell’Università di Bologna viene arrestato al rientro in Egitto e incarcerato per ben 22 mesi, a seguito di continui rinvii. Le accuse che gli vengono rivolte sono di istigazione alla violenza, alle proteste, al terrorismo e gestione di un account social che avrebbe come scopo quello di minare la sicurezza pubblica. L’arresto e la detenzione di Patrick scatenano una mobilitazione generale, per l’ingiusta detenzione a cui viene sottoposto e le accuse che gli vengono mosse: ma l’appello dei genitori e di tutta l’opinione pubblica, della società civile e delle istituzioni rimane inascoltato e iniziano i rinvii delle udienze anche a causa della pandemia.

  • L’Italia apre un nuovo corridoio umanitario per i cittadini afghani

    I racconti degli invisibili migranti e rifugiati

    Un nuovo canale di ingresso legale per cittadini afghani bisognosi di protezione internazionale provenienti dai campi profughi di Pakistan e Iran o da altri Paesi di primo asilo o di transito. É l'obiettivo del protocollo di intesa firmato il 4 novembre scorso, al Viminale, alla presenza della Ministra dell'Interno. In tutto saranno 1.200 i nuovi beneficiari del progetto e, di questi, circa 400 saranno selezionati tramite le liste dell’Unhcr che lavora nei campi profughi al confine, mentre altre segnalazioni le faranno le associazioni. Si tratterà, in particolare, di persone che hanno collaborato con le ONG internazionali e che si trovano ora in una situazione di maggiore rischio.

  • ONG: soccorrere e salvare vite umane in mare non è mai reato!

    Immigrazione clandestina

    Dopo due anni di indagini la Procura di Agrigento ha chiesto l’archiviazione per l’equipaggio della Mare Jonio, il rimorchiatore dell’italiana “Mediterranea” che il 10 maggio 2019 ha trasportato in salvo 30 cittadini extracomunitari. Secondo la Procura, che ha chiesto al Giudice delle indagini preliminari di estinguere l’accusa, per salvare vite umane nel Mediterraneo non serve una “patente” da concedere alle navi di soccorso, e le ONG che effettuano operazioni umanitarie non devono coordinarsi né con la Tunisia né con Malta, Paesi che non hanno sottoscritto gli accordi internazionali di salvataggio.

  • La storia di Oleh, ancora in attesa della cittadinanza italiana

    Oleh Opryshko è un ragazzo di 27 anni, nato a Sambir in Ucraina e residente in Italia fin da piccolo: aveva sei anni quando è arrivato nel nostro Paese. Oleh è un testimone della nostra campagna “Obiettivo Cittadinanza”, che vuole dare voce a tutti quei giovani che ancora non hanno ottenuto la cittadinanza italiana, e che giorno dopo giorno affrontano mille ostacoli burocratici per veder riconosciuto il proprio diritto. Infatti, proprio come tanti giovani, Oleh è cresciuto in Italia, qui ha studiato e si è integrato pienamente, ma non è ancora un cittadino italiano.

  • Obiettivo cittadinanza, raccontaci la tua storia!

    Prosegue la campagna "Obiettivo cittadinanza",  promossa e realizzata da Cittadinanzattiva e Movimento Italiani senza cittadinanza: uno spazio di testimonianze, racconti, storie e faq utili per chi è ancora in attesa della cittadinanza italiana. Vogliamo raccontare le storie di tanti Italiani di fatto che da anni, tra mille impedimenti e innumerevoli difficoltà, provano ad ottenere lo status di cittadini. Se sei ancora in attesa della cittadinanza, puoi raccontarci la tua storia o scriverci per avere informazioni, e tenerti costantemente aggiornato attraverso la pagina facebook. 

  • Assegno di natalità e maternità: sì al beneficio per gli stranieri con permesso di lavoro

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    La Corte di Giustizia dell'Unione Europea si è recentemente espressa sul beneficio dell'assegno di natalità e di maternità che è stato negato in Italia a cittadini stranieri titolari di permesso unico di lavoro. A giustificazione del rifiuto ci sarebbe il fatto che i cittadini non hanno lo status di soggiornanti di lungo periodo.

  • Regolarizzazione stranieri 2020: pratiche al 25%, dati sconfortanti

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    I dati che la ministra dell'interno Lamorgese ha fornito in Senato rispondendo ad una interrogazione sono sconfortanti: il ritardo è ancora pesante; le pratiche relative alla regolarizzazione straordinaria degli stranieri del 2020 sono al 25% e l’avanzamento delle procedure va a rilento. Lo evidenzia la Campagna #EroStraniero, promotrice di una legge di iniziativa popolare a favore dell’inclusione sociale e lavorativa dei cittadini stranieri non comunitari senza bisogno di sanatorie, ancora ferma alla Camera da oltre un anno.

  • Obiettivo cittadinanza: mettici la faccia e raccontaci la tua storia!

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    Cos’è Obiettivo Cittadinanza? Ce lo spiegano Sonny Olumati e Fioralba Duma, di Italiani senza cittadinanza, che attraverso la nostra campagna social hanno deciso di “metterci la faccia” e raccontare la loro storia e il difficile percorso di acquisizione della cittadinanza italiana.

  • Obiettivo cittadinanza, raccontaci la tua storia!

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    La campagna Obiettivo Cittadinanza, promossa e realizzata da Cittadinanzattiva e Movimento Italiani senza cittadinanza, rappresenta uno spazio di testimonianze e faq utili per chi è ancora in attesa della cittadinanza italiana. Vogliamo raccontare le storie di tanti “Italiani di fatto” che da anni, tra mille impedimenti e innumerevoli difficoltà, provano ad ottenere lo status di cittadini. Proprio come Sonny e Fioralba, se sei ancora in attesa della cittadinanza, puoi raccontarci la tua storia e inviarci il tuo video e le tue foto!

  • Attivo il primo helpdesk interistituzionale anticaporalato

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    Si tratta di un servizio rivolto ai cittadini di Paesi Terzi vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo,e può contare sulla professionalità di mediatori interculturali e operatrici che forniscono supporto in ambito legale, giuslavorista, sindacale e amministrativo sulle modalità di emersione, sull’accesso ai servizi territoriali e sulle possibilità di inserimento nelle azioni progettuali. 

  • Cittadinanza italiana: vuoi saperne di più? Segui Obiettivo Cittadinanza!

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    Quali sono i requisiti per l’acquisto della cittadinanza italiana degli stranieri nati in Italia? Gli stranieri nati in Italia possono acquistare la cittadinanza italiana se hanno risieduto legalmente e senza interruzioni fino alla maggiore età. Tutte le informazioni riguardanti la residenza possono essere richieste al Comune di residenza. Quali sono i tempi di attesa? È necessario possedere un reddito minimo?

  • Obiettivo cittadinanza: online le storie e informazioni utili per chi aspetta ancora la cittadinanza

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    Obiettivo Cittadinanza è la campagna promossa e realizzata da Cittadinanzattiva e Movimento Italiani senza cittadinanza: uno spazio di testimonianze e faq utili per chi è ancora in attesa della cittadinanza italiana. La procedura di acquisto della cittadinanza si rivela un vero e proprio percorso ad ostacoli a causa dei rigidi requisiti di accesso e della tempistica eccessivamente lunga. Obiettivo cittadinanza nasce quindi per fornire informazioni utili e aggiornate soprattutto ai giovani di origine straniera, nati o cresciuti in Italia, per acquisire la cittadinanza italiana e, attraverso una Call to action, rappresenterà i volti e racconterà le storie di tanti “Italiani di fatto” che da anni, tra mille impedimenti e innumerevoli difficoltà, provano ad ottenere lo status di cittadini.

  • Ennesima strage nel Mediterraneo, l’umanità è annegata

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    Si è consumata l’ennesima tragedia nel Mar Mediterraneo, cimitero assurdo di altri 130 migranti, morti dopo due giorni di invocazione di aiuto non ascoltata, tra l’indifferenza generale. Le Autorità europee sapevano da due giorni che nel Canale di Sicilia c’erano tre barconi messi in mare dai trafficanti libici, eppure nessuno ha inviato navi per soccorrere i migranti in balia del mare mosso. Tre navi commerciali hanno deciso di unirsi alla Ocean Viking di Sos Mediterranee nella ricerca dei dispersi, quando ogni speranza di trovare persone vive era ormai persa. Tutti sapevano, ma nessuno ha agito.

  • Giornata Internazionale del diritto di voto per tutti

    26 aprile

    La Giornata verrà introdotta il 26 aprile 2021 nella nuova agenda politica internazionale, grazie all’azione di alcune associazioni di volontariato basate in Italia, Germania, Francia, Belgio, Austria e Svizzera. La rete europea “VRAR-Voting rights for all residents” organizza per l’occasione un evento gratuito online (con traduzione simultanee in italiano, tedesco e francese) per parlare di come il diritto di voto in Europa si sia evoluto nell’ultimo secolo, ma anche per presentare le attività politiche delle associazioni che oggi si battono in Europa perché tutti i cittadini residenti abbiano il diritto di votare lì dove risiedono, indipendentemente dal passaporto che hanno.

  • Legge sulla cittadinanza italiana: una legge incostituzionale?

    CITTADINANZA ITALIANA COME SI OTTIENE

    L’acquisto della cittadinanza italiana è disciplinato dalla Legge n. 91 del 5 febbraio 1992. Come è noto, si tratta di una legge con svariati profili di inadeguatezza e vetustà; una legge troppo datata, che non riesce ad adattarsi ai mutamenti epocali intervenuti ed al differente contesto sociale, professionale ed economico in cui viviamo. La CILD – Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili, a cui aderisce anche Cittadinanzattiva, ha realizzato un contributo sui possibili profili di illegittimità costituzionale della legge sulla cittadinanza, per fornire uno strumento di lavoro per gli operatori di diritto e per offrire a più persone possibili argomenti contro quella che è una legge anacronistica e che nega diritti anche a chi, seppur figlio di genitori non italiani, è nato nel nostro Paese.

  • Italiani Senza Cittadinanza: un appello per chiedere la riforma della legge

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    Anche Cittadinanzattiva aderisce all’appello del Movimento Italiani Senza Cittadinanza e, con loro, si batte per sostenere e far valere i pieni diritti per tutti gli italiani non riconosciuti. Chiediamo anche noi al nuovo Governo di occuparsi della condizione di migliaia di italiani ancora senza cittadinanza e di riformare finalmente le legge n. 91 del 92.

  • CITTADINANZA ITALIANA: COME SI OTTIENE?

    CITTADINANZA ITALIANA COME SI OTTIENE

    La cittadinanza italiana è uno status del cittadino in base al quale l’ordinamento giuridico italiano riconosce la pienezza dei diritti civili e politici.
    Si può acquistare automaticamente:

    • per nascita: si parla di “ius sanguinis”, ovvero per discendenza diretta da almeno un genitore in possesso della cittadinanza italiana. Un bambino è italiano se almeno uno dei genitori è italiano;
    • per nascita sul territorio italiano: un bambino nato in Italia da genitori stranieri può chiedere la cittadinanza solo dopo aver compiuto 18 anni e se fino a quel momento abbia risieduto in Italia “legalmente e ininterrottamente”.
    • per adozione:un minorenne adottato da cittadino italiano

    La cittadinanza si può invece richiedere:

    • per matrimonio
    • per residenza

    Per matrimonio:L’art 5 della legge n.91/92  prevede che il cittadino, straniero o apolide, coniugato con cittadino/a italiano/a può acquistare la cittadinanza italiana quando, dopo il matrimonio, risieda legalmente da almeno due anni nel territorio della Repubblica, oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio se residente all'estero qualora, al momento dell'adozione del decreto di concessione della cittadinanza, non sia intervenuto lo scioglimento, l'annullamento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio e non sussista la separazione personale dei coniugi. Nel caso ci siano dei figli, nati o adottati dalla coppia, i termini vengo ridotti della metà.

    Per residenza:Può richiedere la cittadinanza italiana per residenza il cittadino straniero, nato in Italia, cittadino di un paese UE o extra UE, apolide o rifugiato, residente in Italia, secondo quanto indicato di seguito:

    • Cittadino straniero nato in Italia e residente legalmente da almeno 3 anni.
    • Cittadino straniero figlio o nipote in linea retta di cittadini italiani per nascita, residente legalmente in Italia da almeno 3 anni.
    • Cittadino straniero maggiorenne, adottato da cittadino italiano, residente legalmente in Italia da almeno 5 anni, successivi all'adozione.
    • Cittadino straniero che ha prestato servizio, anche all'estero, per almeno 5 anni alle dipendenze dello Stato Italiano, in questo caso la domanda di cittadinanza italiana va richiesta alla competente Autorità Consolare.
    • Cittadino U.E. residente legalmente in Italia da almeno 4 anni.
    • Cittadino apolide o rifugiato residente legalmente in Italia da almeno 5 anni.
    • Cittadino extracomunitario residente legalmente in Italia da almeno 10 anni.

    Attenzione!Per tutti i cittadini stranieri che rientrano in una delle fattispecie su indicate, è richiesto il possesso di un altro requisito, quello del reddito personale o del reddito familiare se appartenenti allo stesso nucleo familiare e sullo stesso stato di famiglia. Il reddito da considerare è quello relativo ai tre anni antecedenti alla domanda di cittadinanza nei seguenti limiti annuali:

    • euro 8.263,31 per richiedenti senza persone a carico;
    • euro 11.362,05 per richiedenti con coniuge a carico, aumentabili di euro 516,00 per ogni ulteriore persona a carico.

     

    COME PRESENTARE LA DOMANDA

    Lo straniero può presentare la domanda di concessione della cittadinanza italiana esclusivamente ON LINE, registrandosi sul portale del Ministero dell'Interno al seguente link:

    www.portaleservizi.dlci.interno.it

    Dal 18 giugno 2015 questa è la sola modalità di presentazione ammessa.

    Eseguita la registrazione, lo straniero dovrà compilare telematicamente il modulo di domanda, indicare nell'apposito spazio gli estremi della marca da bollo e allegare in formato elettronico, nelle apposite sezioni del modulo, tutta la documentazione richiesta.

    Terminata la procedura, al cittadino straniero richiedente viene rilasciato il numero della pratica che gli servirà poi a rintracciare lo stato di avanzamento della richiesta sul portale dedicato e viene attivata l'istruttoria.

    Dopo aver presentato la domanda, collegandosi al portale lo straniero potrà visualizzare tutte le comunicazioni a lui inviate dalla Prefettura concernenti l'avvenuta accettazione della sua domanda e l'avvio del procedimento e l'eventuale irregolarità della documentazione allegata. 

     

    COME COMUNICARE CON IL MINISTERO DELL'INTERNO

    Sono attive le nuove modalità per comunicare con gli uffici del Ministero dell'Interno esclusivamente on line: gli interessati o i loro legali rappresentanti sono invitati a comunicare con la Direzione Centrale per i Diritti civili, la Cittadinanza e le Minoranze, utilizzando il seguente indirizzo di posta elettronica certificata: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

    specificando nell’oggetto della mail il numero identificativo della pratica di riferimento (K10/K10C/….).

    Per verificare la propria pratica di cittadinanza e leggere le comunicazioni ricevute si deve accedere all'area riservata.

    I richiedenti la cittadinanza italiana possono inoltre chiedere informazioni e chiarimenti chiamando i seguenti numeri telefonici nei giorni a fianco indicati, dalle ore 10 alle ore 12:

    • 06/46539955 Lunedì/mercoledì
    • 3346909996 mercoledì
    • 3316536673 venerdì

    LA NUOVA LEGGE SULLA CITTADINANZA ITALIANA

    Il Governo ha emanato la Legge 18 dicembre n. 173 del 2020 che converte in legge il Decreto Legge n. 21 ottobre 2020 n. 130 recante “Disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare”, che ha l’obiettivo di emendare, ma solo parzialmente, il Decreto Sicurezza e Immigrazione (Decreto Legge n. 113 del 2018, convertito con Legge n. 132 del 2018) varato dal precedente Governo ed in vigore dal 5 ottobre 2018.

    La nuova legge è entrata in vigore il 20 dicembre 2020.

    In particolare, il nuovo Decreto Legge n. 130/2020 ha ridotto il precedente termine di durata massima dei procedimenti di cittadinanza italiana (48 mesi) ripristinando il termine dei 24 mesi (due anni) prorogabile fino ad unmassimodi 36 mesi.

    Ciò significa quindi, che dal momento della presentazione della domanda il Ministero dell’Interno avrà 24 mesi di tempo prorogabili fino ad un massimo di 3 anni per emettere un provvedimento (positivo o negativo).

    Attenzione! Purtroppo tale novità normativa non è retroattiva: questo significa che il beneficio del nuovo termine ridotto varrà solamente per le nuove domande presentate al Ministero dell’Interno dal giorno successivo dall’entrata in vigore della Legge di conversione del nuovo decreto (20 dicembre 2020)

    Sono quindi escluse tutte le domande presentate precedentemente e già in corso prima dell’entrata in vigore della nuova Legge, a cui rimane applicabile il termine di 48 mesi (4 anni).

    LEGGI LA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELL’INTERNO SUI TERMINI DI CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO:

    http://www.prefettura.it/FILES/AllegatiPag/1231/Circolare_3250_12-05-2021.pdf

     

    DECRETO SICUREZZA, COSA CAMBIA PER LA CITTADINANZA ITALIANA?

    Il Il Decreto Legge n. 113 del 4 ottobre 2018, convertito dalla legge n. 132 del 2018, è entrato in vigore il 5 ottobre 2018.

    Il Decreto interviene sulle procedure di acquisizione della cittadinanza italiana.

    Viene anche portata da 24 a 48 mesi il termine per la conclusione dei procedimenti di riconoscimento della cittadinanza per matrimonio e per naturalizzazione.

    IMPORTANTE! Le nuove regole sul termine di conclusione dei procedimenti (4 anni) si applicano ai nuovi procedimenti, alle pratiche già presentate e ai procedimenti già in corso alla data di entrata in vigore del Decreto (Attenzione! Con la nuova legge sulla cittadinanza il termine dei 4 anni è stato ridotto a 24 mesi, prorogabile fino ad un massimo di 36 mesi, ma esclusivamente per le domande presentate dopo il 20 dicembre 2020. Per le vecchie domande già presentate o in corso prima di tale data, continua ad applicarsi il termine dei 4 anni).

    Inoltre, il Decreto inserisce un’ulteriore condizione richiesta per l’acquisto della cittadinanza da parte di stranieri per matrimonio e per residenza: quella di un’adeguata conoscenza della lingua italiana, non inferiore al livello B1, del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER).

    A tal fine i richiedenti, esclusi quelli che hanno sottoscritto l’accordo di integrazione di cui all’art. 4-bis del D.lgs. n. 286/98 o che siano titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (art. 9 D.lgs. n. 286/98), sono tenuti, all’atto della presentazione dell’istanza, ad attestare il possesso di un titolo di studio rilasciato da un istituto di istruzione pubblico o privato riconosciuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale o dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca; ovvero a produrre apposita certificazione rilasciata da un Ente certificatore riconosciuto dal MAECI O MIUR.

    Ancora, il contributo richiesto (istituito nel 2009 durante il governo Berlusconi all’interno del “pacchetto sicurezza”) per gli atti relativi alla cittadinanza italiana aumenta, passando da 200 euro a 250 euro.

    Il Decreto introduce la possibilità di revocare la cittadinanza a chi l’ha acquisita (straniero che ha acquisito la cittadinanza dopo dieci anni di residenza in Italia, apolide che ha acquisito la cittadinanza dopo cinque anni di residenza in Italia, figlio di stranieri nato in Italia che ha acquisito la cittadinanza dopo i 18 anni, coniuge di cittadino italiano, straniero maggiorenne adottato da italiano) nel caso abbia commesso alcuni reati connessi al terrorismo.

    La revoca è possibile entro tre anni dalla condanna definitiva per reati legati al terrorismo, per decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno.

     

    RIFERIMENTI NORMATIVI

    Legge 5 febbraio 1992, n. 91. Nuove norme sulla cittadinanza

    DPR 12 ottobre 1993, n. 572. Regolamento di esecuzione

    DPR 18 aprile 1994, n. 362 Regolamento dei procedimenti di acquisto della cittadinanza italiana 

    DECRETO-LEGGE 21 ottobre 2020, n. 130

    Legge 18 dicembre 2020, n. 173

     

  • Cittadinanza italiana, cosa cambia con la nuova legge?

    CITTADINANZA ITALIANA COME SI OTTIENE

    Diventare cittadini italiani si rivela sempre di più un percorso ad ostacoli, tra burocrazia, criticità e contraddizioni generate dalla legge vigente in materia e dalle inefficienze amministrative che prolungano e rendono oltremodo farraginoso l’iter, già impegnativo, previsto per l’ottenimento della cittadinanza.

    Il percorso, nella maggior parte dei casi, si rivela dalla durata indefinita e dall’esito incerto, con ricadute significative e concrete sulla vita delle persone che ormai sono parte integrante del tessuto sociale e produttivo italiano, di quello imprenditoriale e del mondo delle professioni, ma che ancora non vantano il diritto di sentirsi veramente italiani.

  • Migranti in Trentino: ogni euro speso per l’accoglienza “raddoppia” il suo valore

    migranti efakenews

    È quanto emerso dalla ricerca condotta da Euricse e da un pool di organizzazioni locali che analizza l’impatto del sistema di accoglienza trentino da un punto di vista sociale ed economico e valuta i cambiamenti introdotti dal Decreto “Sicurezza e immigrazione” del 2018. La provincia sta rinunciando a quanto costruito negli ultimi 10 anni in tema di accoglienza, compreso l'effetto "moltiplicatore" di ogni euro speso per i migranti. Cambiamenti che riguardano, tra gli altri aspetti, la cancellazione dei servizi di integrazione per i richiedenti asilo, accompagnati da un taglio delle risorse dedicate all’accoglienza.

  • Le nostre storie di economia solidale circolare: la Falegnameria ed Officina Sociale K_Alma di Roma

    esperienze economia solidale circolare

    Continua il racconto di alcune delle realtà che operano nel campo dell’economia solidale circolare incontrate e conosciute attraverso le attività messe in campo dal progetto ESC, promosso dal CNCA-Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza in partnership con Cittadinanzattiva e CICA-Coordinamento Italiano Case Alloggio per persone con HIV/AIDS. La seconda storia che vogliamo raccontare è quella della Falegnameria ed Officina Sociale K_Alma di Roma, che nasce dall’amore per gli alberi e per il legno nel maggio 2017, nello storico quartiere di Testaccio di Roma, dopo anni di attività ed impegno per i diritti umani dei soci fondatori. Con i corsi di formazione informali e gratuiti dei volontari, mastri falegnami, sostiene lo scambio e la circolarità delle competenze nell’ottica dell’economia civile, inclusione sociale e professionale di migranti, richiedenti asilo ed italiani inoccupati. Le attività di autoproduzione e di commesse per cittadini e istituzioni offrono opportunità di reddito contribuendo al sistema di economia circolare.

  • Nasce il Comitato per il diritto al soccorso in mare

    accoglienza

    Secondo i dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni le persone morte in mare dagli inizi del 2020 sono almeno 900, mentre 11.000 sono quelle riportate in Libia. Ma sono numeri in continuo crescendo: pochi giorni fa si è verificata l’ennesima tragedia al largo della Libia in cui ha perso la vita anche il piccolo Joseph di appena 6 mesi. Non esiste un sistema istituzionale di ricerca e soccorso in mare e, per tale motivo, le Ong che operano in mare hanno promosso la costituzione di un Comitato per il diritto al soccorso, per svolgere una funzione di “tutela morale” dell’attività di salvataggio e un’opera di difesa giuridica informata e autorevole.

  • Dossier statistico immigrazione, presentato l’ultimo Rapporto

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    Il 28 ottobre è stato presentato il nuovo Dossier statistico sull’immigrazione, il Rapporto giunto all’edizione numero 30 e realizzato da Idos in partenariato con il Centro studi Confronti, grazie al sostegno finanziario della Chiesa Valdese. Diversi i capitoli dedicati quest'anno agli effetti della pandemia sulle condizioni di vita e lavoro dei migranti e quelli dedicati ai singoli contesti regionali e territoriali. Anche in questa fase storica estremamente problematica, per gli effetti socialmente ed economicamente dirompenti della pandemia globale, il Dossier risulta dunque uno strumento conoscitivo estremamente utile che, attraverso i numeri, riesce a fornire un quadro dettagliato e corretto sulla realtà che ci troviamo a vivere, al fine di superare i luoghi comuni e i falsi miti che troppo spesso strumentalizzano il fenomeno migratorio.

  • Bambini stranieri, condannato il Veneto per discriminazione

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    La questione sottoposta al vaglio del giudice del Tribunale di Venezia riguarda la condizione dei minori stranieri comunitari ed extracomunitari non regolarmente soggiornanti, cioè figli di persone che non hanno mai avuto o hanno perso il permesso di soggiorno: per loro non è possibile ottenere un codice fiscale e iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale e, quindi, le prestazioni sanitarie passano esclusivamente per i pronto soccorso ospedalieri, senza possibilità di usufruire delle visite e dell’assistenza costante di un pediatra. Questo significa non poter accedere a tutta una serie di visite periodiche per controllare la crescita dei bambini, oltre ad essere una questione di uguaglianza, umanità e civiltà. Ma dopo il ricorso dell’Asgi, il Tribunale di Venezia ha condannato la Regione e la Ulss 3 Serenissima a porre fine a tale evidente discriminazione ed a garantire un servizio ambulatoriale pediatrico pubblico accessibile gratuitamente equiparabile al pediatra di libera scelta.

  • Nelle terre della Capitanata, storie di ordinaria virtù

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    Una video-inchiesta girata a fine agosto nella Capitanata, la parte settentrionale della Puglia, che raccontale storie di ordinaria virtù di un territorio complesso dove tra uomini, caporali e storie di sfruttamento, ci sono anche buone prassi e straordinari progetti di accoglienza.

    Questo viaggio tra gli invisibili parte dal foggiano e racconta la vita dei braccianti, la fatica del loro lavoro sotto il sole ripagato solo con qualche euro l’ora, le scarpe impolverate, i corpi spossati dalla stanchezza, il ritorno nelle baracche.

  • Al via il corso online sulla cittadinanza per cittadini stranieri

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    Nell’ambito del progetto FAMI 2042 “Cittadini si diventa. Il contributo degli immigrati alla progettazione delle politiche locali”  finanziato con il contributo dell’Unione Europea che Fondaca-Fondazione per la cittadinanza attiva sta realizzando anche in partnership con Cittadinanzattiva, è stato realizzato il corso “Le parole della Cittadinanza" rivolto ai cittadini stranieri di Paesi terzi con regolare permesso di soggiorno. Il corso è gratuito e accessibile online sia con lo smartphone che con il pc e si propone di sostenere la partecipazione dei cittadini stranieri e di favorire la loro integrazione nella comunità di accoglienza. Si parlerà di diritti e doveri, di partecipazione alla vita della comunità, di appartenenza, di cittadinanza attiva e democrazia partecipativa.

  • Modificati i Decreti Sicurezza, ecco le nuove previsioni

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    Il Consiglio dei ministri ha approvato una modifica ai Decreti sicurezza, le due leggi estremamente restrittive sull’immigrazione e l’integrazione approvate tra il 2018 e il 2019 e fortemente volute dall’allora Ministro dell’Interno Salvini. Le novità riguardano, in particolare, la cancellazione delle multe milionarie per le ONG impegnate nelle operazioni di soccorso dei migranti nel Mediterraneo, il ritorno al meccanismo della protezione umanitaria con un allargamento delle maglie della protezione speciale e del sistema di accoglienza diffusa, il ripristino dell’iscrizione all’anagrafe comunale, tempi più brevi per ottenere la cittadinanza italiana - da 48 a 36 mesi - , la possibilità di convertire il permesso di soggiorno in permesso di lavoro ed il ripristino della possibilità di svolgere lavori di utilità sociale. Introdotte anche due norme per inasprire il c.d. “Daspo urbano” e le pene per i violenti e gli spacciatori, misure che arrivano dopo l'uccisione del giovane Willy Monteiro.

  • Cittadini di serie A e di serie B? La lettera di #Italianisenzacittadinanza

    Immigrazione clandestina

    Se un calciatore straniero può o “deve” diventare cittadino italiano in due settimane, perché la maggioranza dei cittadini stranieri - che possono già essere considerati italiani di fatto visto che nascono o crescono in Italia - devono aspettare quattro anni? Questo è il messaggio contenuto nella lettera che il Movimento “Italiani Senza Cittadinanza” ha inviato alla Ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, dopo lo scandalo legato al caso del calciatore Suarez.

  • Seminari formativi sull’economia circolare e solidale: concluso il primo modulo

    progetto esc

    Il 21 e 22 settembre si è svolta la prima sessione formativa online di Cittadinanzattiva dedicata all’economia circolare e solidale, con un focus sull’inclusione socio-lavorativa dei migranti, la lotta allo spreco alimentare, il riuso e riciclo dei materiali. Gli interventi hanno riguardato il racconto delle esperienze dirette e dei percorsi di inclusione avviati da alcune delle realtà che operano nel mondo dell’economia circolare e solidale per fornire ai partecipanti informazioni e competenze di base che possono essere utili a chi in altri territori può essere interessato a far nascere iniziative analoghe nonché offrire spunti di riflessione e prospettive concrete. Questa serie di seminari si svolge all’interno del progetto ESC - promosso dal CNCA-Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza in partnership con Cittadinanzattiva e CICA-Coordinamento Italiano Case Alloggio per persone con HIV/AIDS - che intende promuovere, valorizzare, sostenere e diffondere lo sviluppo di pratiche di produzione e consumo sostenibili e responsabili che favoriscono, nel contempo, percorsi di inserimento lavorativo di persone in condizioni di svantaggio sociale.

  • “Il nostro Paese”, il film che racconta la difficile attesa della cittadinanza italiana

    Il nostro Paese il film

    Un film-documentario che racconta l’esperienza diretta e la storia di otto donne - ragazze di seconda generazione - ancora in attesa della cittadinanza italiana. Ognuna di loro vive, lavora, studia in Italia: alcune non hanno mai visto il proprio Paese di origine eppure, a causa delle rigidità dei requisiti di accesso e della burocrazia, non possono ancora essere considerate cittadine italiane. Le donne protagoniste del film sono pienamente integrate nel tessuto sociale e professionale del nostro Paese, parlano perfettamente la lingua italiana ma, in certi casi, a causa anche di un solo documento mancante, la burocrazia offusca il percorso per l’ottenimento della cittadinanza, lo blocca, alza un muro.

  • #Recuperiamolanostraumanità: firma anche tu la petizione della CILD

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    Da quasi tre settimane il corpo senza vita di un essere umano è lasciato naufragare nel Mediterraneo, in balìa delle onde insieme a quel che resta di un gommone. Non è possibile restare a guardare e ignorare il dovere morale di seppellirlo. Per questo CILD-Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili - a cui aderisce anche Cittadinanzattiva - ha deciso di lanciare una petizione su Change.org aperta alle firme di chiunque ritenga doveroso un intervento e indirizzata alle autorità competenti affinché si attivino per il recupero. Già oltre mille persone hanno firmato l'appello.

  • Così la pandemia ha peggiorato la condizione dei braccianti stranieri

    braccianti

    Sfruttamento lavorativo, difficoltà di accesso ai diritti fondamentali e alle cure, strutture alloggiative precarie: questa la fotografia scattata dal settimo Rapporto annuale di Medici per i diritti umani (Medu), riferita alla condizione dei braccianti della Piana di Gioia Tauro, in Calabria. Condizione alla quale, da marzo, si sono aggiunte le conseguenze dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus che ha messo in luce gli effetti della pandemia sulle già critiche condizioni dei braccianti della Piana. La pandemia non ha infatti risparmiato le campagne e i suoi lavoratori che, in maniera irregolare, hanno continuato a lavorare e ad essere sfruttati anche nella fase più dura dell'emergenza, all’interno di una filiera agro-alimentare contaminata da un capitalismo predatorio che lavora, in alcuni casi, in associazione con organizzazioni mafiose.

  • Decreto Sicurezza e iscrizione anagrafica, la Consulta conferma l’incostituzionalità

     cas immigrazione

    Vietare l'iscrizione all'anagrafe dei richiedenti asilo è incostituzionale: questa la pronuncia dei giudici della Corte Costituzionale che segue le numerose sentenze di Tribunale e Corte d'appello che in questi mesi hanno accolto ricorsi di immigrati ordinando ai Comuni di procedere alla loro iscrizione nelle liste anagrafiche. Finalmente è arrivato l’atteso verdetto della Consulta ad affermare che il primo decreto sicurezza, voluto dall'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini, è incostituzionale per violazione dell'articolo 3 della Costituzione: dovrà dunque essere ripristinata l'iscrizione all'anagrafe per i richiedenti asilo che, negli ultimi due anni, sono stati privati di alcuni diritti costituzionalmente garantiti, a cominciare dalle cure sanitarie.

  • Cittadinanza italiana? Troppi ostacoli e tempi lunghi. La denuncia di #ItalianiSenzaCittadinanza

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    L’accesso alla cittadinanza italiana continua a rappresentare un vero e proprio percorso ad ostacoli per le persone che, ormai pienamente integrate nel tessuto sociale e lavorativo del nostro Paese, ancora non possono dirsi davvero italiani. Troppe le difficoltà burocratiche, estremamente rigidi i requisiti di accesso, troppo lunghi i tempi di attesa. Per denunciare in particolare gli eccessivi tempi burocratici per le pratiche della cittadinanza italiana, il Movimento #ItalianiSenzaCittadinanza, con il quale Cittadinanzattiva ha avviato una collaborazione di forte impegno civico, denuncia in un comunicato le misure previste dal Decreto Sicurezza che prevede 48 mesi - ben 4 anni – di attesa per veder riconosciuto lo status di cittadino italiano. Un vero e proprio accanimento politico nascosto tra le maglie della burocrazia e che va a sommarsi ai già lunghi tempi richiesti di residenza continuativa (fino a 10 anni) per chi cresce in Italia.

  • Diritto di Asilo sempre più debole in Italia: i dati del Rapporto AIDA

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    E’ stato pubblicato il Rapporto AIDA - Asylum Information Database - aggiornato ai primi mesi del 2020 e che documenta i principali sviluppi relativi alle procedure di asilo in Italia. Il Rapporto rappresenta una bussola fondamentale per tracciare e capire cosa accade realmente a chi chiede protezione nel nostro Paese: 165 pagine in cui, attraverso dati, analisi ed informazioni accurate, si racconta di diritti compressi e sospesi e di come in Italia continuino i tentativi di restrizione di un diritto fondamentale che, a seguito dell’emergenza sanitaria, è stato ulteriormente leso.

  • “Migranti discriminati”: condannato il Comune di Napoli sul bonus spesa

    napoli

    Il Tribunale di Napoli ha accolto il ricorso di una cittadina migrante di nazionalità georgiana a cui non era stato concesso il bonus spesa da parte del Comune di Napoli durante l'emergenza Coronavirus. Il giudice ha così condannato la giunta comunale in merito alla delibera del 30 marzo scorso che istituiva come criterio per poter accedere al bonus spesa la residenza sul territorio comunale.

  • Indennità Covid-19 lavoratori domestici: la domanda è online

     lavori domestici

    Sul sito dell’INPS  è attivo il servizio per la presentazione delle domande per l'indennità COVID-19 per lavoratori domestici. La misura straordinaria di sostegno è stata introdotta dall’articolo 85 del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 per supportare i lavoratori domestici in condizioni di difficoltà economica causata dall’emergenza epidemiologica da COVID-19. 

  • Basta leggi ingiuste: l’appello di DIMMI di Storie Migranti

     accoglienza immigrati

    Persone venute da lontano attraverso percorsi diversi e difficili, resi irregolari e pericolosi da leggi ingiuste che rendono le società chiuse ed esclusive. Il vissuto di queste persone ed il loro percorso accidentato è raccolto da DIMMI di Storie Migranti, un progetto che ha lo scopo di promuovere una conoscenza più approfondita e un’esperienza diretta rispetto ai temi della migrazione, partendo dai diari e dai racconti in prima persona per contrastare i fenomeni di odio e intolleranza nei confronti del “diverso” e costruire una nuova narrazione, superare gli stereotipi e le semplificazioni, contribuire alla crescita di una cittadinanza globale. DIMMI raccoglie e racconta il vissuto di persone vulnerabili arrivate in Italia sognando la libertà, la democrazia, un futuro migliore e che invece si sono trovate di fronte ad un limbo contraddistinto da diritti calpestati, libertà negate e incertezza esistenziale.

  • Immigrati irregolari, ecco le nuove regole del Decreto rilancio

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    Le misure contenute nel decreto rilancio, annunciate dalla Ministra dell’Agricoltura Bellanova, riguardano la regolarizzazione temporanea dei lavoratori migranti in particolare nel settore agricolo e per colf e badanti. Secondo le disposizioni contenute nel decreto, i canali di regolarizzazione saranno due: l’emersione dei lavoratori in nero attraverso l’autodenuncia del datore di lavoro e il permesso temporaneo per coloro che ne avevano uno già scaduto. Le istanze di emersione del lavoro nero e richiesta del permesso di soggiorno di sei mesi devono essere presentate dal 1 giugno al 15 luglio 2020, con modalità che dovranno essere stabilite a breve, all’Inps per i lavoratori italiani o per i cittadini dell’Ue o allo sportello unico per l’immigrazione per gli extracomunitari. Per il rilascio del permesso di soggiorno di sei mesi, invece, bisognerà invece rivolgersi alla Questura.Quanto ai costi, per la regolarizzazione dei contratti in nero è previsto il pagamento di un contributo di 400 euro da parte del datore di lavoro per ciascun lavoratore. Per l’ottenimento del permesso temporaneo, il costo è invece di 160 euro, più 30 euro per il costo della trasmissione.

  • Cittadinanza italiana: cosa cambia con l’emergenza?

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    Il Decreto “Cura Italia” produce effetti anche in materia di cittadinanza. È prevista infatti la sospensione dei termini per la conclusione dei procedimenti fino al 15 maggio 2020, prolungando la validità dei certificati per la richiesta di cittadinanza fino al 31 luglio 2020. È il caso delle certificazioni che devono essere prodotte nelle domande di cittadinanza per residenza e matrimonio, anche quelle rilasciate dal Paese di origine, purché tradotte e legalizzate o con apostille.

  • Emergenza Coronavirus: situazione critica negli Hot Spot, Cpr e ghetti

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    L’emergenza da Covid-19 mette a dura prova soprattutto i soggetti più vulnerabili: secondo i recenti dati di Open Migration salgono a 5 i casi di positivi al Coronavirus nei Centri di permanenza per il rimpatrio, mentre nei ghetti i braccianti restano bloccati senza diritti e senza lavoro. L'emergenza Coronavirus in Europa - con l’unica eccezione della Spagna - non sta cambiando la condizione e la detenzione dei migranti che rimangono quasi sempre soggetti invisibili, troppo spesso sfruttati, ora bloccati, privi di una reale tutela.

  • Permessi di soggiorno: proroga fino al 31 agosto 2020

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    La legge di conversione del Decreto Cura Italia proroga la validità di tutti i permessi di soggiorno al 31 agosto 2020 a tutti gli effetti di legge. I permessi di soggiorno per lavoro stagionale, in scadenza tra il 23 febbraio e il 31 maggio 2020, sono invece prorogati al 31 dicembre 2020. Sono prorogati al 31 agosto anche i termini per la conversione dei permessi di soggiorno da studio a lavoro subordinato e da lavoro stagionale a lavoro subordinato non stagionale; le autorizzazioni al soggiorno; i titoli di viaggio; la validità dei nulla osta rilasciati per il lavoro stagionale, per il ricongiungimento familiare, per il lavoro; i permessi di soggiorno per lavoro subordinato, attesa occupazione, lavoro autonomo, famiglia, tirocinio, ricerca lavoro o imprenditorialità di studenti; le richieste di conversione.

  • Sì ai buoni spesa anche per gli immigrati irregolari

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    A stabilirlo una recente decisione del Tribunale Civile di Roma che scardina la delibera discriminatoria del Comune capitolino che chiede la residenza anagrafica come requisito per il buono spesa, escludendo così tutti i migranti irregolari. Il provvedimento, destinato a fare da apripista, ha accolto in via d'urgenza il ricorso di un immigrato filippino che ha contestato, davanti al giudice della sezione Diritti e immigrazione, la delibera che disciplina l'erogazione dei ticket. Oltretutto, data la situazione di emergenza, il ricorrente e la sua famiglia non avrebbero modo di regolarizzarsi essendo al momento chiusi gli Uffici Immigrazione delle Questure e sospese le procedure di rilascio dei permessi. Argomentazione accolte dal giudice che nelle dieci pagine del provvedimento rileva che il buono spesa è stato istituito nell’emergenza sanitaria in atto per garantire alle persone più vulnerabili la possibilità di soddisfare un bisogno primario e un diritto fondamentale quale il diritto all’alimentazione. Per tale motivo, non può essere negato.

  • Coronavirus e permessi di soggiorno, tutto quello che c’è da sapere

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    La Caritas di Roma ha elaborato un’ampia e approfondita scheda sulle norme introdotte dai recenti Decreti per l’emergenza Coronavirus che riguardano gli immigrati. All’interno della guida vengono spiegate le norme e le nuove disposizioni adottate dal Governo che hanno modificato scadenze e procedure, soprattutto per i permessi di soggiorno, per poter aiutare gli immigrati a orientarsi nelle nuove regolamentazioni.

  • Scarti preziosi, partecipa anche tu al contest sull’economia solidale circolare!

    Sai cosa significa economia solidale e circolare? Si tratta di pratiche di produzione e consumo sostenibili che riescono a coniugare l'attività d'impresa con percorsi di inclusione socio-lavorativa per le persone più fragili e vulnerabili, intese non più come "scarti" bensì come risorse di capitale sociale, relazionale e di competenze lavorative.

  • Sea Watch: per la Cassazione Carola Rakete agì correttamente

    E’ quanto scrivono i giudici della terza sezione penale della Corte di Cassazione, nelle motivazioni depositate a fine febbraio. La Corte ha annullato l’ordine di arresto emesso dalla Procura di Agrigento, non convalidato dal Gip, nei confronti della comandante della nave Sea Watch perché Carola Rackete agì correttamente seguendo le disposizioni sul salvataggio in mare: l'obbligo di prestare soccorso, stabiliscono i giudici, comporta anche l'obbligo di sbarcare i migranti in un luogo sicuro.

  • FARI 2 – Formare Assistere Riabilitare Inserire

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    Cittadinanzattiva attraverso l’Agenzia di Valutazione Civica è uno dei partner del progetto FARI 2 –  Formare Assistere Riabilitare Inserire, finanziato nell’ambito del Fondo Asilo Migrazione Integrazione 2014-2020, che ha l’obiettivo di fornire risposte efficaci ai bisogni di salute fisica e mentale dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale (anche minori) presenti nel territorio della Regione Lazio, attraverso la sperimentazione di modelli di intervento sanitari innovativi ed integrati.

  • Cittadini si diventa. Il contributo degli immigrati alla progettazione delle politiche locali

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    Il progetto è realizzato da Cittadinanzattiva in collaborazione con Fondaca-fondazione per la cittadinanza attiva , capofila del progetto,  ed altri partner del Terzo Settore e della cittadinanza attiva.

    Le attività progettuali sono finanziate a valere sul fondo FAMI e vengono realizzate nelle province di Roma, Pisa, Foggia, Piacenza, Ancona e Treviso, con la collaborazione di partner locali costituiti da associazioni di immigrati o da reti a supporto di gruppi di immigrati e interlocutori pubblici che condividono le finalità del progetto.

    OBIETTIVI
    L’obiettivo del progetto è di fornire un contributo alla programmazione di politiche di inclusione più pertinenti, di ridurre i rischi e i conflitti che accompagnano il processo di integrazione e di promuovere forme di dialogo e di scambio con le istituzioni pubbliche affinché vengano date risposte sempre più adeguate alla realtà degli stranieri in Italia.

    FINALITÀ
    Sperimentare modelli di collaborazione tra enti locali e organizzazioni di stranieri attraverso la progettazione partecipata di azioni tese a migliorare l’accesso ai servizidegli immigrati e a contribuire alla elaborazione
    di politiche pubbliche locali
    che tengano conto del punto di osservazione degli immigrati, delle loro esperienze e conoscenze dei servizi.

    Il progetto si propone di sostenere efficaci percorsi di coinvolgimento dei cittadini di paesi terzi e delle loro associazioni in qualità di attori responsabili in grado di incidere nella definizione delle politiche pubbliche locali in materia di integrazione sociale e culturale.

    I PARTNER LOCALI

    • Cittadinanzattiva APS, Treviso
    • Associazione Bosnia Erzegovina Oltre i Confini, Piacenza
    • Associazione Africa United, San Severo (FG)
    • CSV Lazio – Centro di Servizi per il Volontariato, Roma
    • CSV Marche - Centro Servizi per il Volontariato, Ancona
    • Tavola della Pace e della Cooperazione, Pontedera (PI)

    ATTIVITÀ
    L’intervento si realizza in sei territori di altrettante Regioni e intende rafforzare l’associazionismo e sostenere efficaci percorsi di coinvolgimento dei cittadini di Paesi terziin qualità di attori responsabili in grado di incidere nella definizione delle politiche pubbliche locali in materia di integrazione sociale e culturale.

    Le principali attività:

    • Attivazione della rete territoriale e coinvolgimento degli operatori dei servizi pubblici;
    • Ricognizione sugli ostacoli alla partecipazione dei cittadini stranieri nella definizione delle politiche locali;
    • Seminari e corsi di formazione con operatori degli enti pubblici locali e i rappresentanti delle associazioni di immigrati su temi quali il monitoraggio dei servizi, la cura e rigenerazione di beni comuni, la partecipazione civica, la prevenzione e gestione dei conflitti;
    • Interventi di capacity building rivolti agli stranieri e alle loro associazioni allo scopo di rafforzare capacità e competenze per la elaborazione di proposte e progetti, la comunicazione di attività e iniziative, la valutazione civica, lo sviluppo di azioni di advocacy per la tutela di specifici diritti, il monitoraggio di problemi e situazioni, la ricerca di fondi;
    • Progettazione partecipata, con il contributo di operatori degli enti locali e delle associazioni di immigrati, allo scopo di individuare le forme di partecipazione attraverso cui gli stranieri possono contribuire alla definizione dei problemi, alla individuazione delle soluzioni e alla programmazione degli interventi per il miglioramento della qualità e delle modalità di accesso ai servizi;
    • Sperimentazione di modelli partecipativi attraverso la messa in opera dei progetti sperimentali di collaborazione tra enti locali e immigrati (es. monitoraggio della qualità dei servizi, valutazione civica, campagne di comunicazione e di advocacy, cura di beni comuni, ecc.);
    • Definizione dei modelli di partecipazione;
    • Presentazione e scambio delle esperienze realizzate in occasione del convegno conclusivo del progetto.

    RISULTATI ATTESI
    Il principale mutamento che si vuole conseguire è quello di far sì che le amministrazioni locali possano riconoscere gli immigrati come attori responsabili nella definizione delle politiche pubbliche e per la verifica di qualità dei servizi, e non più come meri utenti o destinatari passivi di interventi.

     

    Anno di realizzazione: 2018/2020 - in corso

    Per maggiori informazioni:Valentina Ceccarelli v.ceccarelli@cittadinanzattiva.it

  • Decreti Sicurezza, cosa potrebbe cambiare?

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    Decreto Sicurezza e Decreto Sicurezza bis si apprestano a cambiare. Il 17 febbraio si è tenuto un vertice di maggioranza al Viminale per discutere delle modifiche da apportare ai due provvedimenti varati dall’ex Ministro dell’Interno, seguendo le indicazioni che il Presidente della Repubblica Mattarella aveva apposto al testo al momento della sua entrata in vigore. Tra le possibili modifiche: ripristino della protezione umanitaria, ritorno all’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo, incremento dei fondi destinati ai centri di accoglienza e riduzione delle multe in capo alle Ong che recuperano i migranti nel Mediterraneo, riduzione dell’inasprimento delle pene in caso di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

  • Scarti preziosi, carica le tue foto! C’è tempo fino al 15 aprile 2020

    Partecipa anche tu al contest fotografico “Scarti preziosi” sull’economia circolare e solidale, realizzato da Cittadinanzattiva nell’ambito del progetto ESC. Fotografa le realtà di economia circolare - presenti sul tuo territorio che sappiano coniugare pratiche di produzione e consumo sostenibili con percorsi di inclusione socio-lavorativa per le persone più fragili e vulnerabili, intese non più come "scarti" bensì come risorse di capitale sociale, relazionale e di competenze lavorative. Tanti i premi messi in palio! Un viaggio di due giorni a Bruxelles e una fotocamera digitale.

  • Illegittimo chiamare “clandestini” i richiedenti asilo

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    Il Giudice di secondo grado della Corte di Appello di Milano ha confermato che chiamare “clandestini” i richiedenti asilo costituisce comportamento discriminatorio e molesto per ragioni di razza ed etnia. La vicenda nasce nell’aprile 2016 quando, in relazione all’apertura di un centro di accoglienza a Saronno che avrebbe dovuto ospitare circa 30 richiedenti asilo, la Lega nord aveva organizzato una opposizione affiggendo nella cittadina dei cartelli riportanti la dicitura “clandestini”. Ora, confermando la decisione del primo grado, la Corte ribadisce che qualificare in questo modo i richiedenti protezione internazionale attribuisce automaticamente un comportamento illegale a chi invece si trova sul territorio per chiedere protezione e ha diritto di restarvi fino a che la sua domanda non viene esaminata.

  • La storia di Ghassan, finalmente cittadino italiano

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    Questa è la storia di Ghassan, una storia paradossale legata, purtroppo, alle storture della legge sulla cittadinanza del 1992, aggravate dalle norme del decreto sicurezza 2018. Ghassan, di origine marocchina, promessa dell’atletica leggera, da oltre 18 anni studia e lavora a Reggio Emilia. Suo padre e sua madre sono naturalizzati italiani ma lui, prima di poter essere riconosciuto un cittadino italiano a tutti gli effetti, ha dovuto attendere tanto. E, nonostante fosse una giovane promessa dell’atletica e integrato pienamente nel tessuto sociale - è arrivato in Italia da bambino e qui ha intrapreso il suo percorso di studi e di sport - si è visto escludere dai mondiali proprio perché non cittadino italiano. E solo dopo 4 anni tra mille peripezie burocratiche finalmente ha potuto festeggiare l’ottenimento della cittadinanza.

  • Migranti: il Tribunale dei Ministri accusa l’ex Ministro dell’Interno

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    E’ racchiuso in ben 114 pagine l’atto d'accusa con il quale il Tribunale dei ministri di Palermo chiede al Senato l'autorizzazione a processare l’ex Ministro dell’Interno per sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio per aver trattenuto per 19 giorni a bordo della Open Arms 164 migranti soccorsi in zona Sar libica il 1° agosto scorso. I giudici contestano innanzitutto la violazione delle convenzioni internazionali e dei principi che regolano il soccorso in mare e, più in generale, la tutela della vita umana e dei diritti universalmente riconosciuti, con una decisione presa in autonomia dall'allora Ministro che, dopo un fitta concertazione, portò almeno allo sbarco dei minori a bordo.

  • Detenuti carcere Campobasso: si chiede il rispetto dei diritti

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    Il Segretario regionale di Cittadinanzattiva Molise, insieme al Garante regionale dei Diritti della Persona e al Presidente di Antigone Molise, ha inviato una lettera alla Direzione della Casa Circondariale di Campobasso e ad una serie di interlocutori istituzionali, tra cui il Garante dei detenuti nazionale, il Ministero della Giustizia e il Ministero della Salute, per porre l’attenzione sulle forti criticità in cui versa il carcere di Campobasso ed emerse a seguito della “pacifica” protesta iniziata lunedì 27 gennaio - tutt’ora in corso - da parte delle persone ristrette presso la Casa circondariale.

  • Come ottenere la cittadinanza italiana?

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    Pagano le tasse, lavorano, studiano, eppure non sono riconosciuti cittadini italiani. E i tempi di attesa per la conclusione delle pratiche sono lunghissimi, spesso anche oltre i termini di legge. E’ questa l’odissea che tanti stranieri si trovano a vivere per poter ottenere la cittadinanza italiana e sentirsi finalmente parte integrante della società e del Paese in cui vivono da tanti anni. Eppure la strada si rivela il più delle volte particolarmente tortuosa, prima di poter vedere riconosciuto un loro diritto. Sono tante le storie e le segnalazioni ricevute da Cittadinanzattiva, che da anni è impegnata a fornire sostegno alle persone che si rivolgono al nostro servizio di informazione e tutela. Ma quali sono i requisiti per accedere?

  • “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva”: largo ai giovani!

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    Il 23 e 24 gennaio, a Roma, presso la Città dell’Altra Economia, si è svolto l’incontro di due giorni “Inclusione, cittadinanza e cittadinanzattiva: lavori in corso e prospettive per il futuro” conn la partecipazione di tutti i referenti e di alcuni dei ragazzi italiani e migranti, giovani attivisti, che hanno realizzato le attività all’interno del progetto “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva” che Cittadinanzattiva ha realizzato in collaborazione con Aics e Fictus. Nel corso del progetto i ragazzi hanno dato vita e animato una serie di laboratori di comunità, nelle città coinvolte (Benevento, Campobasso, Crotone, Firenze, Giarre e Bronte, L’Aquila, Milano, Perugia, Torino) attivando percorsi di cittadinanza inclusiva e raccontando, nel corso della due giorni, le esperienze e le storie di accoglienza e integrazione che li hanno visti protagonisti.

  • I ragazzi raccontano la migrazione: un concorso per la scuola media

    Emergency e Tunué, casa editrice specializzata in graphic novel per ragazzi, promuovono il concorso “I Colori di una Nuova Vita”, nell’ambito del progetto “NO ALLA GUERRA, per una società pacifica e inclusiva rispettosa dei diritti umani e della diversità fra i popoli”, con il contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

    Il concorso, alla sua prima edizione, ha lo scopo di avvicinare i ragazzi, in modo attivo e innovativo, a temi di grande attualità, ed è rivolto a tutti gli studenti delle scuole secondarie di I grado, che possono partecipare con una sinossi scritta di massimo 3 cartelle.
    Gli studenti possono partecipare come singoli, gruppi o classi, sempre coordinati dal proprio insegnante.

  • Pubblicato l’Archivio on line “Scrivere le migrazioni”

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    Pubblicato nelle scorse settimane, l’Archivio è raggiungibile all’indirizzo www.premioconti.org. Si tratta di uno dei maggiori archivi on line del suo genere, contenente oltre mille elaborati, centinaia di foto storiche ed oltre 80 video-documentari ed è stato ideato e realizzato per fornire un contributo alla conoscenza della storia dell’emigrazione italiana nel mondo, ma più in generale dei fenomeni migratori, in un momento delicato e attraversato da rischiose semplificazioni e strumentalità. Il progetto è stato realizzato da Filef con il sostegno della Direzione Generale per gli Italiani all'Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano e grazie al contributo di CISE Multimedia-Lavoro e FIEI (Federazione Italiana Emigrazione Immigrazione) ed ha consentito di recuperare e digitalizzare un ampio repertorio di oltre 500 racconti e memorie, e di altrettanti saggi, studi e ricerche sull’emigrazione italiana nel mondo e sull’immigrazione in Italia, raccolti negli ultimi decenni. 

  • Decreti sicurezza e situazione libica, appello al Presidente della Repubblica

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    Sono trascorsi quattordici mesi dalla firma del Presidente della Repubblica sul decreto sicurezza e immigrazione e quattro mesi sono passati dalla conversione in legge del decreto sicurezza bis. Entrambi i provvedimenti sono stati accompagnati da osservazioni e grandi perplessità rispetto alle misure previste ed ancora né Parlamento né Governo hanno provveduto a correggere le parti su cui il Presidente aveva chiesto di intervenire.

  • Cittadinanza italiana: si torna in piazza per chiedere la riforma della legge

    Riparte la mobilitazione della società civile per chiedere la riforma della legge sulla cittadinanza. Il primo appuntamento è fissato per il prossimo 18 dicembre, con un flash mob a Piazza Montecitorio. Ad attendere la riforma sono circa un milione di ragazzi “italiani di fatto ma non di diritto”, tre su quattro nati qui, ancora sospesi, in attesa che la Camera dei deputati voti urgentemente il riconoscimento della cittadinanza italiana anche ai figli di immigrati nati e/o cresciuti in Italia attraverso modifiche alla legge n. 91 del 1992.

  • Nuove linee guida per una sana alimentazione

    Il Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione del CREA presenta la nuova edizione di Linee Guida per una sana alimentazione. Sono stati coinvolti nel lavoro i Ministeri dell'Agricoltura, della Salute, dell'Istruzone e dell'Ambiente insieme a 100 esperti tra nutrizionisti, dietisti, biologi e associazioni consumatori. Le novità sono 3, una specifica sul consumo di frutta e verdura, una sull'impatto ambientale, economico e sociale sulle diverse scelte alimentari ed una sulla dietoterapia e sull'uso di integratori.

  • Storica sentenza: i respingimenti sono illegali

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    Ci sono voluti dieci anni per arrivare a questa decisione. E si tratta di una sentenza destinata a costituire un importante precedente quella emessa nei giorni scorsi dal Tribunale civile di Roma che, accogliendo un ricorso dell’Asgi e di Amnesty international Italia, ha deliberato che un gruppo di migranti soccorsi da una nave militare italiana nel 2009 e respinti hanno diritto al risarcimento del danno e all’ ingresso in territorio italiano per presentare domanda di asilo. I respingimenti sono dunque illegali e chi li subisce ha diritto a vedersi risarcire il danno, ma soprattutto a presentare domanda di protezione internazionale in quel Paese.

  • Cultura dell'accoglienza: seminario di formazione a Campobasso

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    Il prossimo 26 novembre a Campobasso si terrà seminario di formazione, rivolto ad operatori ed attivisti, dedicata ai temi della cittadinanza attiva e dell'inclusione. L'iniziativa sviluppa l'esperienza di Cittadinanzattiva nata sul territorio di Campobasso con il progetto cultura dell'accoglienza e comunità inclusiva .

  • La Cassazione boccia il Decreto Sicurezza: la protezione umanitaria va esaminata

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    Il 5 ottobre 2018 è entrato in vigore il Decreto Sicurezza che tra l’altro abolisce il permesso di soggiorno per motivi umanitari che ha introdotto norme più rigide in tema di immigrazione e sicurezza. Da quel momento le commissioni per l’asilo hanno cominciato a stringere sulle concessioni, di fatto azzerandole.

    Con una recente sentenza, la Corte di Cassazione ha stabilito che il Decreto Sicurezza varato dal Governo e voluto dall'ex ministro dell’interno Matteo Salvini non può trovare applicazione in relazione alle domande di riconoscimento del permesso di soggiorno per motivi umanitari proposte prima dell'entrata in vigore della nuova legge.

  • Cultura dell'accoglienza e comunità inclusiva: i risultati in Sicilia e Campania

    accoglienza evento CA copy

    Il 14 ottobre a Giarre e il 15 ottobre a Pozzuoli si sono svolti gli eventi finali del progetto "Cultura dell'accoglienza e comunità inclusiva" che Cittadinanzattiva sta realizzando in diverse città italiane in partnership con AICS e Fictus, con l’obiettivo di creare buone pratiche di accoglienza e integrazione. I laboratori di comunità che si sono svolti sui territori hanno coinvolto ragazzi italiani e stranieri, in un percorso di conoscenza reciproca e di attivismo civico, confronto e partecipazione. Andare in gita insieme, cucinare, incontrarsi per superare diffidenze e distanze culturali, mappare il territorio, riqualificare aree urbane sono solo alcune delle esperienze vissute: a Pozzuoli si è svolta una conferenza di presentazione dei risultati del progetto e dell’opuscolo interamente realizzato dai ragazzi contenente la mappatura di tutte le associazioni presenti sul territorio; a Giarre i ragazzi hanno invece dato vita ad una giornata di mobilitazione riqualificando una via urbana. 

  • Irregolari in aumento, i rischi del Decreto Sicurezza

    decreto sicurezza

    E’ il quadro che emerge dal rapporto dal titolo “La sicurezza dell’esclusione-Centri d’Italia 2019”, realizzato da ActionAid e Openpolis, che offre una valutazione dell’impatto delle politiche migratorie del primo Governo Conte. Il rischio di un aumento del numero degli stranieri irregolari c’è ed anche in termini consistenti: si tratta della conseguenza più diretta dell’abolizione della protezione umanitaria contenuta nel Decreto Sicurezza e che porterà ad una vera emergenza.

  • Accordo Italia-Libia: basta violazioni dei diritti umani

    diritti umani

    Si è prorogato in maniera automatica il Memorandum d’intesa Italia-Libia sui migranti (c.d. MoU) stipulato dal Governo italiano con il Governo di Tripoli il 2 febbraio 2017. Nei giorni precedenti il tacito rinnovo, le organizzazioni della società civile e alcuni esponenti del mondo giornalistico avevano sollevato un piccolo polverone, per ricordare al Ministro degli Esteri i terribili fatti accaduti in questi due anni, una lista infinita di criticità e violazioni che avrebbero dovuto innescare un dibattito politico ben più ampio di quello sulla manovra finanziaria.

    Tratta di esseri umani, torture, violenze sessuali, stupri e abusi di ogni tipo: due anni di orribili violazioni dei diritti umani e di continuative denunce documentate dalle Nazioni Unite e perpetrate nei centri di detenzione libici, il tutto all’interno di strutture finanziate anche dal Governo italiano. Già nel 2017 l’Onu aveva puntato il dito contro la guardia costiera libica, denunciandone il coinvolgimento in “gravi violazioni dei diritti umani”; altrettanto note erano le condizioni dei centri di detenzione presenti nel paese, che sempre nel 2017 l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti Umani aveva definito “un oltraggio alla coscienza dell’umanità”.

  • L’integrazione esiste e fa anche bene

    integrazione

    Il punto di vista si ribalta e per la prima volta, grazie ad uno studio unico nel suo genere su scala nazionale, una ricerca viene focalizzata non sulle forme di intervento a favore delle persone di origine straniera, ma sul loro impegno in prima persona come volontari. Il volontariato è un tema trasversale ed è stato al centro di tutta la XIX conferenza nazionale di CSVnet, che si è tenuta a Trento nei giorni scorsi.

  • Minori, permesso per lungo soggiornanti solo dopo 5 anni in Italia

    minori copy

    I figli minori dei titolari di un permesso Ue di soggiorno di lungo periodo devono soggiornare regolarmente per almeno cinque anni in Italia prima di poter avere lo stesso tipo di documento. Lo ha ribadito lo scorso 6 settembre la Direzione Centrale dell’Immigrazione e della polizia delle frontiere del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, rispondendo con una circolare a un quesito della Questura di Firenze. Inoltre, nel ribadire il principio, il Ministero dell’Interno ha aggiunto che le condizioni reddituali vanno accertate anche per i minori “attraverso una disamina complessiva del patrimonio familiare”.

  • Il Decreto “sicurezza e immigrazione”

    accoglienza immigrati

    Il 27 novembre 2018 la Camera ha approvato il Ddl n. 840/2018, il cosiddetto “Decreto sicurezza e immigrazione” nella versione in cui era stato modificato e approvato dal Senato il 7 novembre con 396 voti a favore. Sul testo il governo ha posto la fiducia per velocizzarne l’iter parlamentare e non è stato discusso nessuno dei più di seicento emendamenti presentati dall’opposizione, né in aula né in commissione . Il 26 novembre il governo ha deciso di mettere la fiducia sulla norma e approvarla entro il 3 dicembre.

    Il Decreto Legge n. 113 del 4 ottobre 2018, convertito dalla legge n. 132 del 2018, è entrato in vigore il 5 ottobre 2018.

    La riforma modifica diverse norme su asilo, immigrazione, cittadinanza e sicurezza.

  • Ius culturae: riparte la riforma per la cittadinanza italiana

    CITTADINANZA ITALIANA COME SI OTTIENE copy

    La proposta di legge che nel 2015 era stata approvata dalla Camera, ma rimasta in sospeso, torna finalmente a far discutere. Si tratta di una proposta di riforma delle legge sulla cittadinanza - legge che risale ormai al 1992 - che permetterebbe ai bambini nati in Italia da genitori stranieri di diventare cittadini italiani a patto che abbiano compiuto 12 anni di età e abbiano completato un ciclo di studi di 5 anni o seguito percorsi di istruzione e formazione professionale triennali o quadriennali.

  • Riace non è più la città dell’accoglienza?

    riace torna ad accogliere copy

    Finisce l’epoca di Mimmo Lucano? Non crediamo basti rimuovere il cartello che all'ingresso del borgo dava a tutti il benvenuto a "Riace, paese dell'accoglienza", per dimenticare il modello di accoglienza, solidarietà e integrazione che nel corso degli anni ha cambiato il tessuto della cittadina calabrese.

  • “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva”

    progetto esc

    Finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ai sensi dell’art. 72 del Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117, il progetto ha come promotori AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport), Cittadinanzattiva e FICTUS (Federazione Italiana Enti Culturali, Artistici e Sportivi), in collaborazione con Cittalia, Centro Europeo di Studi e Ricerche per i Comuni e le Città – Fondazione di Ricerche dell’ANCI.

    I beneficiari del progetto sono giovani italiani e profughi, richiedenti asilo e/o protezione internazionale ospitati presso CAS o SPRAR di età compresa tra i 16 e 25 anni.

     

    Premessa

    Le migrazioni internazionali rappresentano un fenomeno in crescita, trasversale a tutto il territorio nazionale, che è divenuto un elemento costante all’interno della vita della comunità “accogliente”. Tuttavia, il fenomeno è oggetto di numerose misperception: certe cornici interpretative hanno contribuito ad ancorarlo allo sviluppo di un’emergenza, securitaria o umanitaria, spesso senza considerare le normative ed i cambiamenti geopolitici che hanno contribuito a determinare un simile contesto. Le migrazioni appaiono così sempre più strumentalizzate e semplificate, recepite, nelle loro rappresentazioni, in una forma che sembra più subita che progettata: un fenomeno strutturale al quale si è risposto con un inasprimento dei controlli esterni e interni, non necessariamente efficaci. Ad oggi infatti la gestione dei flussi migratori viene posta principalmente in termini di erogazione di misure di accoglienza e primo soccorso, di tipo dunque “emergenziale” che, se efficaci negli stadi iniziali dell’arrivo delle persone migranti, non permettono né ai servizi né alla comunità accogliente, e tantomeno alla popolazione migrante di lavorare sullo scenario che va oltre lo “sbarco”; la permanenza di molti sul territorio e dunque la costruzione di quella che diventerà la “comunità del futuro”.

    Alla luce di questi elementi, l’esigenza diviene occuparsi non solo dei flussi migratori quali “popolazioni in movimento” (osservando i numeri che le statistiche mettono a disposizione), ma anche e soprattutto lavorare sulle ricadute di questi spostamenti nella relazione fra comunità accogliente e comunità migrante, individuando obiettivi di coesione sociale, creando legami e presupposti per la costruzione delle comunità future.

     

    Obiettivi e finalità

    Con il progetto “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva” si intende dunque realizzare un’attività tesa a sensibilizzare la comprensione del fenomeno migratorio e, anzi, a valorizzarne il contenuto, per sganciarlo dal frame di politiche che l’ha determinato e dalle credenze ormai retoriche, nonché strategie comunicative (fake news) frutto di cattive interpretazioni, per porre al centro il cittadino straniero e il suo vissuto.

    Il progetto ha infatti l’obiettivo di diffondere presso le comunità locali coinvolte un modello di “accoglienza solidale” che prevede l’attivazione di percorsi di cittadinanza inclusiva mediante attività artistiche e ricreative ed iniziative di promozione dell’attivismo civico, animate da giovani cittadini italiani e migranti. In particolare, attraverso la cultura, l’arte e le attività ricreative, che diventano piattaforme per il dialogo e l’unità tra diverse comunità, si realizzano percorsi di inclusione e iniziative che fungano da strumento di connessione tra le tradizioni del Paese di origine e la nuova vita dei ragazzi coinvolti. In questo modo, dando vita a spazi creativi e progetti per limitare la discriminazione e i pregiudizi contro le persone migranti, ci si avvale delle forme di espressione artistica come veicoli prioritari per la definizione di percorsi d’accoglienza, buone pratiche e format d’integrazione.

     

    Attività

    L’ambito territoriale di attuazione comprende 20 Regioni, per un totale di 31 Province e 34 Comuni. In ciascun territorio coinvolto viene attivato un percorso di “cittadinanza inclusiva”, finalizzato alla promozione dell’attivismo civico dei giovani italiani e migranti secondo l’approccio “communityholder” incentrato su esigenze e obiettivi comuni anziché su specifiche esigenze dei singoli.  

    Il percorso di “cittadinanza inclusiva” si svolge nell’arco di 18 mesi e si articola in 3 fasi:

    1. Start up: è incentrata sul lavoro di rete per il coinvolgimento di tutti gli attori del progetto attraverso un percorso di formazione sul modello teorico metodologico “accoglienza solidale”;
    2. Laboratori di comunità: sono finalizzati alla promozione della corresponsabilità, della cittadinanza attiva e della cultura del volontariato e del contributo dei giovani destinatari (italiani e migranti) alla gestione delle esigenze della comunità;
    3. Il testimone: i destinatari realizzeranno del materiale divulgativo a testimonianza dell’esperienza fatta insieme per patrimonializzare quanto costruito e diffonderlo sia alla cittadinanza locale che ad altri territori provinciali, verrà realizzata inoltre la valutazione sull’impatto sociale del progetto.

    Attraverso le varie fasi, il progetto, nel suo insieme, si propone quindi di innescare una serie di movimenti comunitari in grado di migliorare l’interazione tra comunità accogliente e persone migranti e di sensibilizzare la comunità rispetto alla percezione del fenomeno migratorio, agendo sul fronte della coesione sociale.

    Attraverso la creazione di gruppi misti e la realizzazione di attività e iniziative di impatto sulla comunità locale, si creano sinergie, incontri, scambi e occasioni di collaborazione tra la cittadinanza, le organizzazioni/istituzioni locali e le comunità di persone migranti.

    Le attività realizzate hanno un impatto non solo sociale ma anche di tipo culturale, poiché la collaborazione e la realizzazione di iniziative pubbliche locali rendono visibili a tutta la cittadinanza movimenti e realtà che si pongono in diretto contrasto con gli stereotipi e le misinterpretazioni attualmente diffuse sul fenomeno migratorio, attraverso la partecipazione e l’attivismo delle stesse persone migranti alla vita del territorio e della comunità locale.

     

    Anno di realizzazione: 2018/2020 - in corso

    Per maggiori informazioni: Angela Masi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Valentina Ceccarelli Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

  • Tortura: violenze nei lager libici

     lagher libici

    La Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha disposto il fermo a Messina di tre persone accusate di sequestro di persona, tratta di esseri umani, violenza sessuale e tortura con l’accusa di aver trattenuto in un campo di prigionia libico decine di profughi pronti a partire per l'Italia. Per la prima volta, dunque, in tema di immigrazione, viene contestato il reato di tortura. Le vittime, arrivate a Lampedusa il 7 luglio scorso dopo essere state soccorse dalla nave Mediterranea, hanno riconosciuto i tre carcerieri dalle foto segnaletiche mostrate loro dalla polizia, che, dopo ogni sbarco, fa visionare ai profughi le immagini di migranti giunti in Italia in viaggi precedenti proprio alla ricerca di carcerieri o scafisti.

  • Mimmo Lucano torna a Riace

    Mimmo Lucano, ex sindaco della cittadina calabrese diventata simbolo in tutta Italia di un modello di accoglienza e gestione dei migranti particolarmente virtuoso, non si dà per vinto. E dopo undici mesi di “esilio” a seguito del divieto di dimora che gli è stato imposto dall'autorità giudiziaria di Locri ad ottobre scorso, è tornato nella sua cittadina Riace da uomo finalmente libero dove conta, anche se non sono più in qualità di amministratore comunale, di continuare a dare aiuto favorendo progetti di accoglienza.

  • Io Accolgo

    io accolgo festa lucca

    Esiste l'urgente necessità di “rendere visibile” la parte di società che dissente dalle misure del governo sui temi del salvataggio delle vite umane in mare, dell’accoglienza e del riconoscimento dei diritti umani e di far crescere la riflessione e la presa di coscienza su questo tema fondamentale. Per questo nasce l’iniziativa "io accolgo" presentata nella giornata del 17 Luglio scorso e promossa dalle tante associazioni presenti nel territorio di Lucca, realtà tra loro molto diverse ma che hanno in comune la tutela dei diritti umani e la visione di una società aperta e accogliente .
    Nei prossimi mesi altre iniziative e proposte in cui confrontarci sul tema dell’accoglienza e dei diritti umani in cui pensare anche ad iniziative più di contenuto e con maggiori approfondimenti e per dare continuità e intensità alle iniziative su questo tema, in modo che la coscienza collettiva cresca e porti ad un cambiamento radicale delle scelte di governo.

  • Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva: ecco i nostri video!

    Cultura Accoglienza Progetto

    Sono in fase di conclusione i laboratori di comunità che Cittadinanzattiva ha realizzato sul territorio nel corso del progetto “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva”, promosso in collaborazione con AICS e FICTUS, con l’obiettivo di creare buone pratiche di accoglienza solidale e comunità inclusiva, promuovendo attività d’incontro, confronto e partecipazione tra giovani studenti e migranti.

  • Processo al Plan Condor, sentenza storica

    desaparecidos 24 ergastoli per il piano condor

    La prima Corte d’Assise d’Appello di Roma ha scritto una grande pagina di giustizia nel processo sul Plan Condor, il piano di cooperazione avviato ufficialmente nel 1974 in America Latina che si è concretizzato nella persecuzione, tortura e sparizione di migliaia di oppositori che, in fuga dai propri paesi di origine, avevano trovato rifugio nei paesi limitrofi.

  • Sea Watch 3, libera Carola Rackete

    Sea Watch 3 libera Carola Rackete

    Dopo una lunga attesa, è arrivato il verdetto del Gip di Agrigento: Carola Rackete, la comandante della Sea-Watch 3, torna libera dopo quattro giorni trascorsi agli arresti domiciliari. Il Gip non ha convalidato l'arresto, ritenendo che il reato di resistenza a pubblico ufficiale sia stato giustificato da una "scriminante" legata all'avere agito "all'adempimento di un dovere", quello di salvare vite umane in mare e che la scelta del porto di Lampedusa sia stata obbligatoria perché i porti della Libia e della Tunisia non possono essere considerati porti sicuri. La vicenda della Sea Watch 3 e del suo comandante apre profonde riflessioni sul tema del soccorso in mare e, oggi più che mai, serve conoscere per capire. L’obbligo di salvare la vita in mare costituisce un preciso obbligo degli Stati e prevale su tutte le norme e gli accordi bilaterali finalizzati al contrasto dell’immigrazione irregolare.

  • #SeaWatch3, 50 associazioni scrivono a Conte, fateli sbarcare oggi

    “Apprezziamo che nei giorni scorsi l’Italia abbia consentito lo sbarco di bambini, donne incinte e altre persone vulnerabili. Resta tuttavia di urgenza inderogabile che tutte le persone a bordo, in particolare i minorenni e le altre persone vulnerabili, possano toccare terra in un porto sicuro nel minor tempo possibile e che alle valutazioni politiche venga anteposta la tutela della vita e dell’incolumità degli esseri umani.”

    Questo il messaggio contenuto nella lettera inviata venerdì al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte da oltre 50 associazioni e organizzazioni, tra cui Cittadinanzattiva, impegnate per la tutela dei diritti dei minorenni e di rifugiati e migranti, in riferimento alle 42 persone a bordo della nave Sea Watch, giunta ormai al suo 12° giorno nel Mediterraneo.

  • Giornata mondiale del Rifugiato, ecco le iniziative di Cittadinanzattiva sul territorio

    giornata mondiale del rifugiato ecco le iniziative di cittadinanzattiva sul territorio

    Il 20 giugno si celebra la Giornata mondiale del Rifugiato, l'appuntamento annuale voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di oltre 70 milioni di rifugiati e richiedenti asilo costretti a fuggire da guerre e persecuzioni. La ricorrenza, che darà vita a una serie di iniziative ed eventi su tutto il territorio nazionale dal forte valore culturale, inclusivo e socializzante, invita a non dimenticare mai che dietro ogni persona che fugge dal proprio Paese per trovare salvezza c’è il racconto di un viaggio e di una storia che merita di essere ascoltata. In occasione di questa Giornata anche Cittadinanzattiva si attiverà con una serie di iniziative nei territori che nel corso di questi mesi sono stati coinvolti nel progetto “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva”, promosso in collaborazione con AICS e Fictus.

  • Scatta il Decreto sicurezza bis, preoccupata l'Unione Europea

    decreto sicurezza bis

    Il cosiddetto Decreto sicurezza bis, approvato dal Consiglio dei Ministri l'11 giugno 2019, ha recentemente visto la luce, dopo una serie di limature che ne hanno attenuato la portata rispetto alla prima versione. Il nuovo testo interviene, in particolare, in materia di contrasto all’immigrazione illecita e, tra le novità di maggior rilievo, emerge l’attribuzione al Ministro dell’interno, in qualità di Autorità nazionale di pubblica sicurezza, del potere di limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, per motivi di ordine e di sicurezza pubblica.

  • Anche noi aderiamo all’appello #dirittincomune per i richiedenti asilo

    ca aderisci appello diritti in comune

    Promuovere l’accesso ai diritti essenziali come il diritto all’istruzione, alla salute, alle prestazioni sociali, per i richiedenti asilo nelle nostre città. Con questo obiettivo ActionAid, Asgi e i sindaci di Crema, Siracusa e Palermo promuovono l’appello #dirittincomune a tutti i Sindaci d’Italia affinché sottoscrivano un impegno a iscrivere nei registri anagrafici i richiedenti asilo, anche dopo l’entrata in vigore del Decreto sicurezza e immigrazione.

  • Denuncia all’Aja contro le politiche europee sui migranti

    Denuncia allAja contro le politiche europee sui migranti

    Una denuncia, firmata da un noto avvocato esperto di diritto internazionale dell’Istituto di studi politici di Parigi e da un giornalista franco-spagnolo, è stata presentata al Tribunale dell’Aja contro l’Unione Europea e alcuni governi europei di Italia, Francia e Germania, accusati di aver portato avanti politiche che hanno incrementato il numero di morti in mare. La denuncia è contenuta in un report di 250 pagine: il ricorso dovrà ovviamente essere ritenuto ammissibile e, in caso positivo, verrà aperta un’inchiesta per far luce sulle rispettive responsabilità.

  • Dissequestrata, la Sea Watch 3 può tornare in mare

    sea watch 3 migranti può tornare in mare

    Era la metà di maggio quando la Sea Watch 3 aveva deciso di oltrepassare il limite delle acque territoriali italiane, infrangendo un presunto divieto proveniente dal Ministero dell’Interno. Ora, a distanza di quasi due settimane dopo lo sbarco dei migranti a Lampedusa, ordinato dalla procura di Agrigento, la Sea Watch è libera di riprendere il mare, dopo essere stata posta sotto sequestro giudiziario. Il comandante dell'imbarcazione della Ong tedesca battente bandiera olandese risultava l’unico indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e la nave era stata posta sotto sequestro per presunta "violazione dell'articolo 12 del testo unico dell'Immigrazione" e condotta al porto di Licata, a disposizione della Procura.

  • Decreto Sicurezza, quali profili di incostituzionalità?

    decretosicurezza

    La Cild, la Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili di cui fa parte anche Cittadinanzattiva, ha pubblicato una guida completa di approfondimento sul Decreto Sicurezza in cui vengono evidenziati i profili di incostituzionalità che caratterizzato il provvedimento. L’E-Book, scaricabile gratuitamente, ha lo scopo di fornire agli operatori del diritto uno strumento utile per contrastare una legge profondamente lesiva dei diritti fondamentali delle persone, italiani e stranieri.

  • A Riace torna l’accoglienza

    riace torna ad accogliere

    Nonostante sul modello Riace penda un processo pesantissimo, che nei mesi scorsi ha travolto il sindaco Mimmo Lucano con una sfilza di accuse infinite, il Tar ha deciso di riattivare i finanziamenti per l'accoglienza degli immigrati nella città in provincia di Reggio Calabria. È stato infatti accolto il ricorso presentato dal Vice sindaco contro la decisione del Viminale di escludere il piccolo Comune della Locride dal Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati; per il Tribunale amministrativo, dunque, è stato un errore cancellare i progetti Sprar di Riace.

  • Archiviata l’indagine contro le Ong per lo sbarco dei migranti

    Migranti pubblicato il dossier dellONU

    L’indagine su Open Arms è stata archiviata: a distanza di un anno, la procura di Catania non ha trovato prove del rapporto fra l'Ong spagnola - fra le più attive nel soccorso dei migranti nel tratto di mare fra Italia e Libia - e i trafficanti libici. Le accuse che il Pubblico Ministero di Catania aveva rivolto alla Ong erano di associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina: in particolare, l’inchiesta aveva riguardato lo sbarco di 218 migranti a Pozzallo, in provincia di Ragusa, avvenuto il 17 marzo 2018.

  • L’ONU chiede il blocco del Decreto Sicurezza bis

    onu blocca decreto sicurezza

    L’Alto commissariato per i Diritti umani delle Nazioni Unite conferma, in una nota, la posizione già espressa nella lettera inviata il 15 maggio scorso all'Italia sul Decreto Sicurezza bis ed invita il Governo a bloccare il testo normativo. Gli esperti dell'Onu, che sollecitano una risposta alla loro lettera, condannano la bozza di decreto proposta dal Ministro dell'Interno, con particolare riferimento alle disposizioni che prevedono multe per chi soccorre migranti e rifugiati in mare.

  • Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva: presentati a Torino i risultati delle nostre attività

     cultura dell accoglienza e comunita inclusiva presentati a torino i risultati delle attivita realizzate da cittadinanzattiva che hanno coinvolto 13 persone

    Andare in gita insieme, cucinare, incontrarsi per superare diffidenze e distanze culturali, 4 seminari di formazione: queste le principali attività realizzate a Torino da Cittadinanzattiva nell’ambito del progetto “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva”, con la collaborazione della cooperativa sociale Liberitutti, in particolare degli educatori dello SPRAR maschile e dell’associazione CISV per Migranti. Il progetto nazionale, realizzato in partenariato con AICS e FICTUS, e finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, vuole raggiungere l’ambizioso obiettivo di favorire buone pratiche di integrazione sui territori coinvolti, attraverso percorsi di conoscenza tra giovani che provengono da culture ed esperienze di vita diverse, valorizzandone le caratteristiche principali e mettendole al servizio della comunità accogliente.

    “Il risultato più bello è l'integrazione riuscita tra i ragazzi, attraverso attività culturali e di attivismo civico, caratterizzate dall'interesse per il territorio coinvolto”, dichiara Mauro Bidoni, vice segretario di Cittadinanzattiva Torino e tra i protagonisti della attività.  “E’ per questo motivo che chiediamo l'impegno delle istituzioni a favorire iniziative di questo tipo, finalizzate all'accoglienza e all'integrazione, attraverso l'attivismo civico dei giovani migranti che, in questo modo non sono più solo ospiti ma protagonisti della comunità che vivono. Ci impegneremo affinché si possa replicare questa iniziativa progettuale, questo percorso anche nei prossimi anni”.

  • Ci sarà un Decreto Sicurezza bis?

     ci sara un decreto sicurezza bis dice salvini

    Lo ha annunciato il Ministro dell’Interno e, al momento, sta circolando una bozza del testo che, sebbene non sia ancora stata esaminata dal Consiglio dei ministri, ha già suscitato diverse critiche e reazioni. Si tratterebbe di un nuovo decreto legge che, come il primo “Decreto sicurezza”, dovrebbe occuparsi principalmente di immigrazione e ordine pubblico. Non mancano quindi le preoccupazioni da parte del mondo delle associazioni e della società civile sulle ipotesi di un nuovo intervento soprattutto in materia di immigrazione, rispetto alle nuove previsioni ed alle nuove sanzioni contenute nel testo.

  • Corte di Giustizia UE: no al rimpatrio dei rifugiati se in pericolo di vita

    rimpatrio rifugiati UE

    In base al diritto europeo, un rifugiato in fuga da un Paese in cui rischia la tortura o altri trattamenti inumani vietati dalla Convenzione di Ginevra non può essere rimpatriato o respinto anche se lo status di rifugiato gli viene negato o revocato dallo Stato ospitante per validi motivi di sicurezza. E' quanto chiarito dalla Corte di Giustizia Ue in una sentenza pubblicata recentemente: i giudici sono stati chiamati a pronunciarsi sulla conformità delle disposizioni della direttiva Ue del 2011 sui rifugiati con quanto previsto dalla Convenzione di Ginevra, ponendo una serie di paletti rispetto al riconoscimento o rifiuto dello status di rifugiato.

  • Migranti e rifugiati non portano malattie: dati OMS e commento del Ministero

    Migranti e rifugiati non portano malattie dati OMS e commento del Ministero

    L’Ufficio europeo dell’Oms ha pubblicato il primo report sulla salute di migranti e rifugiati nei 53 Paesi della Regione dal titolo “Report on the health of refugees and migrants in the WHO European Region: no public health without refugee and migrant health”. Questo documento, che raccoglie e analizza le evidenze contenute in più di 13.000 documenti di letteratura a partire dal 2014, è stato realizzato in partnership con l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inmp). Nei 53 Paesi della Regione europea Oms ci sono circa 90,7 milioni di migranti internazionali, che rappresentano circa il 10% della popolazione (920 milioni). Un dato importante in termini di sanità pubblica se consideriamo che nei Paesi i sistemi sanitari vengono organizzati in maniera differente, soprattutto per le modalità di accesso ai servizi, di implementazione di strategie a livello regionale, e di raccomandazioni e politiche sanitarie, soprattutto per i migranti irregolari.

  • Cultura dell'accoglienza e comunità inclusiva: a Torino l'evento finale

    Evento Torino accoglienza

    Si conclude, il prossimo 17 maggio, a Torino, l'esperienza dei laboratori di comunità che ha visto coinvolti ragazzi italiani e stranieri, in un percorso di conoscenza reciproca e di attivismo civico sul territorio. Cittadinanzattiva, insieme ad AICS e Fictus, attraverso il progetto "Cultura dell'accoglienza e comunità inclusiva", finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con l’obiettivo di creare buone pratiche di accoglienza solidale e comunità inclusiva, ha promosso sul territorio piemontese, attività d’incontro, confronto e partecipazione tra giovani italiani e migranti.

  • Rinnovo permesso di soggiorno: stop alle prassi illegittime!

    permesso di soggiorno

    Sono mesi che si assiste ad una pratica illecita: la Questura di Roma ha deciso di non rinnovare il permesso di soggiorno alle persone con protezione internazionale che presentano un certificato di residenza presso un indirizzo convenzionale. Questo significa che per tutte le persone senza fissa dimora o impossibilitate a dimostrare una residenza “reale” e legale, si determinerebbe una irreperibilità di fatto, non conciliandosi con le esigenze di ordine e sicurezza pubblica.

  • Richiesta asilo, sentenza Tribunale di Bologna su iscrizione anagrafica

    richiedenti asilo

    Il tribunale di Bologna ha obbligato il Comune a dare la residenza a due richiedenti asilo che si erano visti negare l'iscrizione anagrafica dagli uffici sulla base del Decreto sicurezza. Ora il municipio dovrà provvedere all'iscrizione su ordine della magistratura e lo farà senza alcuna opposizione. Il tribunale ha accolto il ricorso sottolineando che la mancata iscrizione ai registri anagrafici impedisce l'esercizio di diritti di rilievo costituzionale ad essa connessi, tra i quali rientrano ad esempio quello all'istruzione e al lavoro.

  • "Ero straniero”, al via l’esame della proposta di legge di iniziativa popolare

    Ero Straniero e allesame della Camera

    E’ trascorso più di un anno da quando il Comitato promotore di “Ero straniero - L’umanità che fa bene”, la campagna su una proposta di legge d’iniziativa popolare per cambiare le politiche sull’immigrazione e superare la legge Bossi-Fini, ha consegnato al Parlamento le 90.000 firme raccolte per sostenerla. E finalmente la proposta di legge è recentemente approdata in Commissione Affari Costituzionali. La Campagna difende l’idea di una società aperta, solidale e plurale, che sappia rispondere ai bisogni e alle paure di tutta la cittadinanza, senza cedere alla ferocia dei linguaggi e allo scontro sociali e mira a cambiare le politiche sull’immigrazione nel nostro Paese e affrontare il fenomeno in tutta la sua complessità. Tra le proposte: canali diversificati di ingresso per lavoro; forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri già radicati nel territorio; misure per l’inclusione sociale e lavorativa dei cittadini stranieri, puntando sull’ accoglienza.

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