Riforma della giustizia

  • Riforma giustizia civile, iniziano i lavori per la Legge delega

    La Ministra della Giustizia ha firmato il decreto che costituisce i Gruppi di lavoro che provvederanno alla elaborazione degli schemi di decreto legislativo per l’attuazione della Legge 26 novembre 2021, n. 206, recante la delega al Governo “per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata”. Sono sette i Gruppi  che lavoreranno in autonomia su ciascun settore previsto dalla riforma: sono stati coinvolti professori universitari, magistrati e avvocati e insieme ai tecnici dell’Ufficio legislativo e a quelli del Gabinetto della Ministra dovranno tradurre i criteri di delega, già approvati dal Parlamento, in modifiche del codice civile, di procedura civile e delle leggi collegate.

  • Approvare la proposta di legge Siani perché nessun bambino varchi più la soglia di una prigione

    In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che si celebra sabato 20 novembre, Cittadinanzattiva e A Roma Insieme-Leda Colombini tornano a richiamare l’attenzione pubblica sulla condizione, gravemente trascurata, dei bambini detenuti ed a richiedere con forza che si approvi rapidamente il disegno di legge 2298 promosso dall’On. Sianirecante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e alla legge 21 aprile 2011, n. 62, in materia di tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori”.
    “Abbiamo il dovere di ricordare i 24 bambini che oggi sono reclusi negli istituti penitenziari assieme alle mamme detenute. Un fenomeno che può apparire dalle dimensioni contenute, ma che invece rappresenta una condizione drammatica ed inaccettabile per i diritti dell’infanzia. Con l’approvazione di questa legge nessun bambino varcherebbe più le soglie di una prigione, ed invece ci spiace constatare che, dopo una prima fase di convergenza tra tutte le forze politiche, la proposta è ferma ormai da mesi presso la Commissione giustizia della Camera dei Deputati senza che se ne comprenda il motivo”, ricordano Cittadinanzattiva e A Roma Insieme-Leda Colombini, da tempo impegnate perché si adottino misure idonee a superare definitivamente il fenomeno della incarcerazione dei bambini, puntando sullo sviluppo del sistema della case famiglia, dove ospitare i piccoli con le loro madri, come alternativa ad ogni soluzione detentiva.

  • La riforma della giustizia penale, punti di forza e di debolezza

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    Quello della giustizia penale è un tema estremamente complesso, che coinvolge i principi cardine dello stato di diritto, il perseguimento della legalità, le ragioni della pretesa punitiva statuale e le funzioni della pena, la sicurezza della collettività. E, dal punto di vista dei singoli cittadini, impatta sulle loro vite e  il loro dolore, siano essi vittime o autori di reato. Un terreno contrassegnato dalla complicata ricerca di soluzioni di equilibrio, capaci di bilanciare i principi del giusto processo, le garanzie del sistema accusatorio, l’esigenza della ragionevole durata, la missione costituzionale della pena.

    Difficile trovare traccia di tutto ciò nelle politiche penali prodotte negli ultimi decenni, ostaggio dell’eterno conflitto tra magistratura e classe politica. Politiche contrassegnate nel tempo dapprima dal “garantismo selettivo” dell’era delle “leggi ad personam”, generatrici di sacche di impunità per i reati dei cosiddetti colletti bianchi e della contestuale penalizzazione della devianza dei soggetti marginali; poi dall’uso - e l’abuso - simbolico del diritto penale, forgiato sulla retorica securitaria e sulla costruzione di spauracchi sociali, in primis con la criminalizzazione dell’immigrazione; fino al populismo penale degli ultimi anni, con la continua promessa di repressione come unica risposta efficace al contenimento ed alla prevenzione di ogni tipologia di crimine e devianza e della demagogia sulla certezza della pena intesa come certezza del carcere, all’origine delle modifiche introdotte sulla prescrizione dei reati con la cosiddetta “legge spazzacorrotti” e del Disegno di legge di riforma della giustizia penale promossa dal precedente Ministro Guardasigilli.

  • Riforma del processo penale: via libera del CdM

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    Giovedì 8 luglio il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità gli emendamenti proposti dalla Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, sulla riforma del processo penale. Il testo di riferimento è il Disegno di legge recante “delega al Governo per l’efficienza del processo penale e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari pendenti presso le corti d’appello” che introduce una serie di modifiche al processo penale, dalla digitalizzazione alla prescrizione, dalle indagini preliminari all'appello, dalle misure alternative alla Giustizia riparativa, con l’intento di velocizzare i tempi dei processi e renderli compatibili con gli obiettivi del Recovery Fund e degli standard europei.

  • Seminario online su “Giustizia e pratiche riparative nei territori”

    giustizia riparativa

    Si terrà il 14 luglio, dalle ore 9:00 alle ore 11:00, in diretta sul canale YouTube, il seminario sulla giustizia riparativa, riforma penale e welfare, promosso all’interno di un ciclo di incontri formativi di approfondimento online sul PNRR a cura del Forum del Terzo Settore. L’iniziativa è tesa a proporre una riflessione sui contenuti della relazione della Commissione di studio, istituita presso il Ministero della Giustizia, incaricata di elaborare un disegno di legge per completare il percorso della riforma penale anche e soprattutto alla luce dei paradigmi della giustizia riparativa. Interverrà nel seminario anche Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva.

  • Violenze nel carcere di S. Maria Capua Vetere: valuteremo la nostra costituzione come parte civile

    Un’azione che sconvolge perché organizzata con l’intento di “dare una lezione” indiscriminata e ingiustificabile ai detenuti che, qualche giorno prima, nella fase iniziale dell’emergenza sanitaria, avevano osato protestare perché volevano avere garantito il diritto alla salute, oltre che per la sospensione delle visite, a seguito di un caso di positività al covid-19.
    “È fondamentale ed è interesse di tutti i cittadini che si faccia completa chiarezza sui fatti e che ogni responsabilità venga accertata; anche per questo valuteremo la nostra costituzione di parte civile nel processo che si avvierà”, dichiara Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti – Cittadinanzattiva.
    Il processo penale farà il suo corso e ne attenderemo gli esiti; è innegabile tuttavia che la vicenda in sé, nell’immediato, debba essere stigmatizzata senza compromessi e senza bisogno di alcuna ulteriore precisazione”, continua Liberto. “Di fronte a quanto accaduto, risultano infatti stridenti e dannosi, oltre che insopportabili per la loro strumentalità, i tentativi di minimizzazione e le generiche dichiarazioni di solidarietà nei confronti della polizia penitenziaria; decisive e corrette, invece, ci appaiono le parole della Ministra Cartabia che ha definito la vicenda come un tradimento della Costituzione ed un’offesa “alla dignità della persona dei detenuti anche a quella della divisa che ogni donna e uomo della polizia penitenziaria deve portare con onore”.

  • Come procede la riforma della Giustizia

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    Lo scorso 4 giugno la ministra della Giustizia ha presentato in Commissione Giustizia della Camera le proposte di riforma del Consiglio superiore della magistratura (CSM,) a cui ha lavorato nelle scorse settimane la commissione di esperti da lei nominata. Il capitolo che riguarda il CSM è arrivato dopo le indicazioni già fornite per migliorare il processo civile e il processo penale - l’obiettivo finale è una riduzione dei tempi dei procedimenti entro i prossimi cinque anni - e fa parte di una più generale riforma della Giustizia che l’Italia si è impegnata ad approvare per poter ottenere dall’Unione Europea i finanziamenti del PNRR.

  • Nuovi arrivi e sbarchi: la verità sui dati

    cas immigrazione

    Basta poco per sentire gridare all’invasione, come un disco ascoltato cento volte. È sufficiente che ricominci il conto degli arrivi sulle coste italiane e il “collasso” del sistema ricettivo e di accoglienza per far nasce inutili allarmismi immaginari che non portano a nessuna soluzione umana e efficace. Anche perché i dati ci dicono altro e consentono di fornire un quadro un po’ più preciso della situazione e della posizione dell’Italia nella mappa europea dell’accoglienza dei rifugiati: nel 2020, infatti, il nostro Paese ha ricevuto poco più di 21mila richieste d’asilo, il 39% in meno rispetto al 2019 e si trova al quinto posto nella classifica dell’Unione Europea.

  • Riforma Giustizia civile: ecco le principali novità

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    La Commissione Giustizia del Senato procederà a breve all’esame del maxi emendamento al DDL AS 1662, contenente la delega al Governo per l’efficienza del processo civile e la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie. L’obiettivo è quello di ridurre i tempi dei giudizi civili di almeno il 40%, rendendo il processo italiano efficiente e competitivo anche in ottica europea. In particolare, l’obiettivo di efficienza e semplificazione del processo civile è perseguito concentrando nella prima udienza il clou delle attività processuali, potenziando il filtro di ammissibilità nel giudizio di appello e prevedendo maggiore semplificazione e sinteticità anche dinnanzi la Cassazione. Si prevede inoltre il potenziamento degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie.

  • PNRR e Giustizia: cosa cambierà?

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    L’obiettivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza è quello di “riportare il processo italiano a un modello di efficienza e di competitività”. Entro il 2024, dunque, la Giustizia dovrà fare un salto di qualità facendo recuperare al Paese almeno lo 0,5% del PIL. Una promessa siglata all’interno del PNRR che pone al centro una serie di misure orientate alla riforma del processo civile, penale, tributario e dell’ordinamento giudiziario, al dimezzamento dei tempi dei procedimenti, alla digitalizzazione, alle assunzioni del personale, all’edilizia giudiziaria.

  • Legge sulla cittadinanza italiana: una legge incostituzionale?

    CITTADINANZA ITALIANA COME SI OTTIENE

    L’acquisto della cittadinanza italiana è disciplinato dalla Legge n. 91 del 5 febbraio 1992. Come è noto, si tratta di una legge con svariati profili di inadeguatezza e vetustà; una legge troppo datata, che non riesce ad adattarsi ai mutamenti epocali intervenuti ed al differente contesto sociale, professionale ed economico in cui viviamo. La CILD – Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili, a cui aderisce anche Cittadinanzattiva, ha realizzato un contributo sui possibili profili di illegittimità costituzionale della legge sulla cittadinanza, per fornire uno strumento di lavoro per gli operatori di diritto e per offrire a più persone possibili argomenti contro quella che è una legge anacronistica e che nega diritti anche a chi, seppur figlio di genitori non italiani, è nato nel nostro Paese.

  • Italiani Senza Cittadinanza: un appello per chiedere la riforma della legge

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    Anche Cittadinanzattiva aderisce all’appello del Movimento Italiani Senza Cittadinanza e, con loro, si batte per sostenere e far valere i pieni diritti per tutti gli italiani non riconosciuti. Chiediamo anche noi al nuovo Governo di occuparsi della condizione di migliaia di italiani ancora senza cittadinanza e di riformare finalmente le legge n. 91 del 92.

  • TSO e ordinamento giuridico italiano: spunti di riflessione

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    Riceviamo ed ospitiamo nella nostra newsletter un interessante contributo sul tema del Trattamento Sanitario Obbligatorio e sulle molteplici contraddizioni di carattere normativo che caratterizzano il nostro ordinamento giuridico. Leggi il contributo

  • Decreto Giustizia, pubblicato il testo. Ecco le misure introdotte

    Giustizia contro la mafia

    E' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge 25 giugno 2020, n. 70, di conversione con modifiche del Decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28, riguardante le misure urgenti in materia di intercettazioni, ordinamento penitenziario, giustizia civile, amministrativa e contabile e per l'introduzione del sistema di allerta Covid-19. Giro di vite, dunque, su permessi e arresti domiciliari per i boss mafiosi, rinvio della riforma delle intercettazioni, garanzie di funzionamento della applicazione Immuni per tracciare i contagi da Coronavirus, droni per la sicurezza delle carceri: sono solo alcuni dei contenuti principali del decreto che, dopo aver ricevuto la fiducia dall'aula della Camera, è ora legge.

  • Riforma processo penale, ecco cosa prevede il Disegno di legge

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    Il 13 febbraio il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di legge delega sulla riforma del processo penale. L'obiettivo della riforma è eliminare i tempi morti nel processo e dare una risposta più veloce alla domanda di giustizia dei cittadini. I punti centrali del Ddl riguardano dunque lo snellimento dei tempi dei processi e delle indagini preliminari, nuove regole su riti alternativi e appello, processo telematico, sanzioni per i giudici che per negligenza inescusabile non rispetteranno i tempi predeterminati dei processi, assunzioni del personale.

  • Decreti Sicurezza, cosa potrebbe cambiare?

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    Decreto Sicurezza e Decreto Sicurezza bis si apprestano a cambiare. Il 17 febbraio si è tenuto un vertice di maggioranza al Viminale per discutere delle modifiche da apportare ai due provvedimenti varati dall’ex Ministro dell’Interno, seguendo le indicazioni che il Presidente della Repubblica Mattarella aveva apposto al testo al momento della sua entrata in vigore. Tra le possibili modifiche: ripristino della protezione umanitaria, ritorno all’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo, incremento dei fondi destinati ai centri di accoglienza e riduzione delle multe in capo alle Ong che recuperano i migranti nel Mediterraneo, riduzione dell’inasprimento delle pene in caso di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

  • Scarti preziosi, carica le tue foto! C’è tempo fino al 15 aprile 2020

    Partecipa anche tu al contest fotografico “Scarti preziosi” sull’economia circolare e solidale, realizzato da Cittadinanzattiva nell’ambito del progetto ESC. Fotografa le realtà di economia circolare - presenti sul tuo territorio che sappiano coniugare pratiche di produzione e consumo sostenibili con percorsi di inclusione socio-lavorativa per le persone più fragili e vulnerabili, intese non più come "scarti" bensì come risorse di capitale sociale, relazionale e di competenze lavorative. Tanti i premi messi in palio! Un viaggio di due giorni a Bruxelles e una fotocamera digitale.

  • Riforma della prescrizione: penalisti in sciopero

    L’Unione delle Camere Penali Italiane ha proclamato l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 2, 3, 4, 5 e 6 dicembre 2019. La protesta prende le mosse dalla contestazione mossa al Legislatore e alle forze politiche rispetto alla riforma della prescrizione in appello, una riforma “sciagurata” che renderà il processo penale senza fine e colpirà in modo irrimediabile diritti fondamentali di tutti, prolungando a tempo indeterminato, ben più di quanto già oggi accada, la definizione dei processi penali, con un danno incommensurabile sia per i diritti degli imputati che per quelli delle persone offese.

  • Riforma della Giustizia, sciopero di Giudici di pace e avvocati penalisti

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    Ottobre si preannuncia come un mese difficile per la Giustizia: Giudici di pace e avvocati penalisti sono infatti sul piede di guerra e annunciano un grande sciopero in segno di protesta. Lo sciopero generale dei Giudici di pace è iniziato il 1° ottobre e continuerà fino al 14: al centro della protesta c’è la mancata volontà da parte del Governo di affrontare una revisione organica delle Legge Orlando e riformare l’assetto e gli aspetti retributivi della magistratura ordinaria.

  • Riforma della giustizia: smaltire il contenzioso in tempi brevi

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    I numeri della riforma erano già stati annunciati nei famosi dieci punti letti dopo le consultazioni al Quirinale. Adesso, però, a confermarli è direttamente il guardasigilli appena riconfermato Ministro della giustizia del governo Conte bis. Il Ministro della Giustizia Bonafede promette tempi rapidi e misure efficaci per contrastare e diminuire il carico dei processi pendenti. Con la riforma prevista, la previsione è che l’80% dei processi penali dovrebbe finire entro quattro anni.

  • Riforma Giustizia, basta processi lumaca

    giustizia lumaca
    La Riforma della Giustizia, messa a punto dal Ministro Bonafede, mira a ridurre i tempi dei processi civili. I punti salienti: accrescere le potenzialità della negoziazione assistita per renderla uno strumento più forte ed efficace, attraverso la quale gli avvocati potranno acquisire prove prima che inizi il giudizio ma utilizzabili anche in tribunale e depotenziamento della mediazione. Negli ultimi anni la durata delle cause contenziose in tribunale è rimasta la stessa, circa 400 giorni e per portare a termine un procedimento con il rito ordinario in primo grado sono ancora necessari 660 giorni. Tanto che l’Italia continua a restare in cima alle classifiche europee sui processi-lumaca. Oltre a intervenire sulle procedure stragiudiziali, il “fronte civile” della riforma che Bonafede intende portare in Consiglio dei ministri nei prossimi giorni, rivisita anche tempi e rito per le cause di competenza del giudice unico, cancella il filtro in appello e spinge sulla digitalizzazione.

  • Riforma giustizia, annunciata entro dicembre

    riforma della giustizia entro settembre

    Il Ministro della Giustizia Bonafede promette tempi celeri per la riforma della Giustizia con riguardo al processo civile e al processo penale. Una restyling che in realtà non riguarderà solo il Consiglio dei Ministri e i processi, ma tutta la magistratura, le dinamiche al suo interno per l'accesso e per gli avanzamenti di carriera.

  • Scatta il Decreto sicurezza bis, preoccupata l'Unione Europea

    decreto sicurezza bis

    Il cosiddetto Decreto sicurezza bis, approvato dal Consiglio dei Ministri l'11 giugno 2019, ha recentemente visto la luce, dopo una serie di limature che ne hanno attenuato la portata rispetto alla prima versione. Il nuovo testo interviene, in particolare, in materia di contrasto all’immigrazione illecita e, tra le novità di maggior rilievo, emerge l’attribuzione al Ministro dell’interno, in qualità di Autorità nazionale di pubblica sicurezza, del potere di limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, per motivi di ordine e di sicurezza pubblica.

  • Decreto Sicurezza, quali profili di incostituzionalità?

    decretosicurezza

    La Cild, la Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili di cui fa parte anche Cittadinanzattiva, ha pubblicato una guida completa di approfondimento sul Decreto Sicurezza in cui vengono evidenziati i profili di incostituzionalità che caratterizzato il provvedimento. L’E-Book, scaricabile gratuitamente, ha lo scopo di fornire agli operatori del diritto uno strumento utile per contrastare una legge profondamente lesiva dei diritti fondamentali delle persone, italiani e stranieri.

  • Ci sarà un Decreto Sicurezza bis?

     ci sara un decreto sicurezza bis dice salvini

    Lo ha annunciato il Ministro dell’Interno e, al momento, sta circolando una bozza del testo che, sebbene non sia ancora stata esaminata dal Consiglio dei ministri, ha già suscitato diverse critiche e reazioni. Si tratterebbe di un nuovo decreto legge che, come il primo “Decreto sicurezza”, dovrebbe occuparsi principalmente di immigrazione e ordine pubblico. Non mancano quindi le preoccupazioni da parte del mondo delle associazioni e della società civile sulle ipotesi di un nuovo intervento soprattutto in materia di immigrazione, rispetto alle nuove previsioni ed alle nuove sanzioni contenute nel testo.

  • Legittima difesa, legge promulgata ma con il monito del Presidente Mattarella

    legittima difesa

    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge recante modifiche al Codice penale in materia di legittima difesa. Ma, contestualmente, il Capo dello Stato ha scritto una lettera indirizzata ai Presidenti di Camera e Senato, nonché al Presidente del Consiglio, in cui sono contenute una serie di “osservazioni” che da un lato smontano l’impianto ideologico della legge e dall’altro ne evidenziano alcuni profili di incostituzionalità.

  • Tribunali in tilt: il rischio è vicino

    Già ora all’appello mancano 9.573 persone. Lo scoperto nella macchina dell’amministrazione della giustizia in Italia è del 21,93%, ma rischia di non essere nulla in confronto a quello che potrebbe accadere da qui a fine anno. A parlare sono le stime del Ministero della Giustizia, fatti i conti con “Quota 100”, la riforma delle pensioni che potrebbe causare grandi “vuoti” di personale, in assenza di nuovi ingaggi. Si calcolano per il solo anno in corso 7.158 potenziali uscite con la nuova finestra dei pensionamenti.

  • Bambini imputabili dai 12 anni? Ecco cosa prevede la proposta di legge

    punibilità a 12 anni

    Punire è educare? La domanda sorge spontanea se i destinatari della proposta di legge presentata in Commissione Giustizia sono bambini quasi adolescenti. La proposta ha l’intento di abbassare l’imputabilità a 12 anni e non più a 14, come prevede l’articolo 224 del Codice penale attualmente in vigore. Questo significa che se il testo venisse approvato i minori a partire dai 12 anni sarebbero considerati responsabili penalmente per i crimini commessi. Ma questo servirà davvero a contrastare le baby-gang criminali e a fungere da deterrente idoneo? Fin dalle prime ore dal suo deposito, la proposta ha suscitato diverse critiche, soprattutto da parte del Garante per l’infanzia e l’adolescenza secondo cui bisognerebbe piuttosto investire nell’educazione nelle scuole e in famiglia, predisponendo una rete educativa più efficace, a partire dalle scuole elementari.

  • Legittima difesa, un appello per dire no alla legge

    legitima difesa

    Cittadinanzattiva ha aderito all’appello lanciato da Antigone e Archivio Disarmo per chiedere al Parlamento di non approvare la proposta di riforma della legge sulla legittima difesa. Attualmente in discussione, la legge prevede di eliminare definitivamente il principio di proporzionalità tra il bene minacciato dall’autore del reato e il bene offeso, assicurando una sorta di immunità a chi usa le armi contro un presunto ladro ed evitare l’intervento del giudice.

  • Decreto sicurezza, cresce il numero dei ricorsi presentati dalle Regioni

    ricorsi migranti

    Con i ricorsi presentati dal Piemonte e dalle Marche sale ad otto il numero delle Regioni che hanno deciso di opporsi al Decreto Sicurezza rivolgendosi alla Corte Costituzionale. I nodi critici del decreto varato dal governo per le Regioni ricorrenti sono innumerevoli: si prevede, infatti, la cancellazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e l’impossibilità di rinnovo per chi già lo possiede; si smonta il sistema di accoglienza dei migranti, si vieta l’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo, si estendere il Daspo urbano agli ospedali e presidi umanitari.

  • Inaugurazione anno giudiziario, migranti al centro della discussione

    toghe e immigrazione

    Il tema dei migranti e dei loro diritti è stato tra quelli centrali all'inaugurazione dell'Anno Giudiziario sia in Cassazione che nelle sedi delle Corti d’Appello delle varie città. Si registra un boom di ricorsi in Cassazione nel settore dei diritti dei migranti, sintomo di una regressione in materia di diritti umani e di una politica che appare sempre più disinteressata al profilo umanitario. Un segnale forte è stato lanciato a Bologna, durante l’inaugurazione presso la Corte di Appello: sessanta magistrati emiliano-romagnoli hanno infatti firmato un foglio, distribuito prima dell'inizio della cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario, in cui sono state riportate alcune parole di don Luigi Ciotti, per sensibilizzare su un tema in questo momento fondamentale, ossia la tutela e la salvaguardia della vita umana, un principio indispensabile per qualsiasi consesso civile e che deve essere al di sopra di tutto.

  • “Palazzi d’ingiustizia”, l’inchiesta sulla macchina della Giustizia

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    Una Giustizia a rischio collasso, questo il tema centrale della puntata di lunedì 14 gennaio 2019 della trasmissione PresaDiretta, dedicata al complesso mondo giudiziario, per capire come mai i luoghi nei quali ogni cittadino ha diritto a ottenere giustizia si trasformano spesso in Palazzi di ingiustizia. Un viaggio nell'emergenza dei Tribunali italiani, nel mondo dei giudici, le correnti nella magistratura, le pressioni della politica, storie di errori giudiziari e di malagiustizia.

  • Decreto Sicurezza: c'è chi dice no

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    Dal Nord al Sud dell’Italia è partita la protesta di Sindaci e Presidenti di Regione per contrastare le nuove norme contenute nel Decreto varato dal Ministro Salvini. Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo, Umbria, Basilicata e Sardegna sono le regioni che ricorreranno alla Consulta; altre (come Calabria e Piemonte) al momento lo hanno solo annunciato: in particolare, nel mirino sono le norme che vietano l’iscrizione all’anagrafe dei Comuni dei richiedenti asilo, che comporta l’impossibilità di richiedere residenza e carta di identità e, sul fronte regionale, problemi nell’accesso ai servizi sanitari.

  • Riforma della prescrizione: un provvedimento inutile e pericoloso

    RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

    La Camera dei Deputati ha appena approvato in via definitiva il disegno di legge sulla corruzione, ribattezzato “spazza-corrotti” dai suoi promotori, ma al di là della roboante definizione, una delle misure più significative introdotte riguarda tutt’alta materia, ossia l’istituto della prescrizione dei reati.

    Si tratta dell’ennesimo pericoloso provvedimento bandiera, esibito dal Ministro Bonafede come una soluzioneche renderebbe finalmente giustizia alle vittime dei reati, ma che in realtà non tutela proprio nessuno, risolvendosi in una gratuita diminuzione delle garanzie dell’imputato e rischiandoparadossalmente di allungare in misura ulteriore  i tempi dei processi penali.

    Secondo le nuove disposizioni, che entreranno in vigore nel 2020 simultaneamente all’approvazione di una annunciata riforma del processo penale ancora tutta da costruire, i termini di prescrizione del reato restano sospesi dopo la sentenza di primo grado, anche in caso di assoluzione. Il dannoè duplice: si destinano indagati ed imputati a rimanere per anni sotto la spada di Damocle di un processo penale dalla durata indefinita, si elimina un fondamentale incentivo per i magistrati alla definizione dei processi in tempi certi.

  • Giustizia, pronti gli uffici di prossimità per i cittadini

    giustizia cittadini

    I servizi della giustizia si avvicinano al cittadino: è questo il senso del progetto varato dal Ministero della Giustizia che punta ad aprire mille “uffici di prossimità” in tutta Italia entro il 2019. Un progetto molto ambizioso che permetterà ai cittadini di avere una giustizia più vicina, nella loro città, che si presta alle loro esigenze di informazione, orientamento e consulenza cominciando dalla volontaria giurisdizione.

  • Cittadinanzattiva su Decreto sicurezza: gravi costi umani, sociali ed economici

    Decreto sicurezza

    “All’indomani della conversione definitiva in legge del “decreto Salvini”, già si manifestano nella loro disumanità i primi paventati effetti di un provvedimento che, a ben guardare le conseguenze, andrebbe ribattezzato decreto insicurezza". Queste le dichiarazioni di Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva

  • Migranti, occhio alla tassa sul money transfer

    money transfer

    Tra le pieghe del Decreto fiscale, con il via libera del Senato, è sbucata una tassa extra che il Governo ha previsto su tutti i trasferimenti di denaro diretti verso Paesi extraeuropei, a partire da un importo minimo di 10 euro. La chiamano “tassa sui migranti regolari”, un prelievo dell’1,5% sulle rimesse degli immigrati che porterà allo Stato circa 63 milioni di euro e peserà soprattutto sulle tasche dei lavoratori bangladesi, filippini, senegalesi e indiani che spediscono più soldi a casa.

  • Giustizia, una macchina ingolfata e processi infiniti. Cosa fare?

    giustizia

    Cinque anni è la durata media dei processi per i due gradi di giudizio, otto mesi invece i tempi medi per la Cassazione. Ma troppi risultano i processi ancora pendenti: 1,2 milioni per il primo grado, 270 mila per il secondo, 30.000 in Cassazione. Numeri che spaventano, soprattutto perché ogni anno 130.000 processi finiscono in prescrizione e questo significa nessuna condanna per i colpevoli, nessun risarcimento per le vittime, nessuna tutela per gli innocenti.

  • Una petizione contro la nuova legge sulla legittima difesa

    Una petizione contro la nuova legge sulla legittima difesa

    L’Associazione Antigone ha lanciato una petizione sulla piattaforma change.org, già sottoscritta finora da oltre 27.000 persone, per dire no alla proposta di legge per l’ampliamento del regime della legittima difesa, al momento in discussione al Parlamento. Secondo questa nuova formulazione sarà sempre legittimo difendersi, anche sparare, contro chi si introduca in una proprietà a prescindere dal fatto che questo rappresenti un pericolo per la propria incolumità fisica.

  • Affido condiviso, cosa prevede il nuovo Disegno di legge?

    genitorialità

    La riforma dell’affido condiviso contenuta nel c.d. “DDL Pillon” dal nome del senatore firmatario, inizierà il suo iter parlamentare il prossimo ottobre in Commissione Giustizia al Senato per poi arrivare in aula entro dicembre, almeno nelle speranze dei suoi promotori. Tante le novità contenute nel disegno di legge e altrettante le critiche che si è attirato, in particolare dalle donne, sia attiviste che parlamentari e da parte delle maggiori associazioni che si occupano di diritti delle donne e violenza, perché prevede una serie di misure non condivisibili per chi si trova in condizioni di maggior debolezza e fragilità. In particolare, il decreto è ispirato al principio della “bi-genitorialità perfetta” e prevede l'abolizione dell'assegno di mantenimento per il figlio e l'obbligatorietà della mediazione familiare.

  • Legittima difesa, cosa cambia?

    BONUS 1

    L’istituto della legittima difesa, previsto dal codice penale, è una causa di giustificazione del reato a fronte della necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa. Al momento sono ben tre le proposte di legge all’esame della Camera, tese a riformare l’articolo 52 del codice penale e dare un volto nuovo alla legittima difesa, sino a teorizzare un diritto di difesa definito da molti come una “licenza di uccidere”.

  • Vitalizi bye bye: la Camera approva i tagli

    vitalizi

    Un risparmio di quasi 40 milioni di euro l’anno: è questo quanto si prevede dopo il via libera che la Camera ha dato alla delibera del presidente Fico che taglia i vitalizi degli ex deputati. 

    La delibera sarà valida dal primo gennaio 2019 e prevede il taglio di 1.338 assegni, che saranno ricalcolati e dunque abbassati; salvi solamente 67 assegni che riguardano i deputati che hanno versato contributi per 4-5 legislature.

  • Riforma penitenziaria a rilento, ma aumenta il sovraffollamento

    La legislatura appena conclusa ha lasciato irrisolto il grande tema delle carceri e l’intervento di riforma è ancora in attesa del via libera definitivo. La scelta politica del governo di non approvare il testo prima delle elezioni ha finito per complicare tutta la vicenda e il mancato inserimento dei decreti legislativi attuativi della riforma penitenziaria nei lavori delle commissioni speciali mettono a rischio l'iter. E nel frattempo la situazione carceraria registra un netto peggioramento: solo durante i primi tre mesi dell’anno nelle carceri italiane si sono registrati circa dieci suicidi e il numero dei detenuti continua a crescere.

  • Assegno di mantenimento, se non paghi è reato

    Assegno di mantenimento se non paghi è reato

    Dal 6 aprile è in vigore il nuovo articolo 570 bis del codice penale che punisce in modo specifico il coniuge che non adempie agli obblighi economici previsti a seguito della separazione e del divorzio. La novità sta nel fatto che la legge fino ad oggi in vigore puniva solo il genitore che faceva mancare i mezzi di sussistenza ai figli e ai discendenti (ossia faceva mancare ai familiari lo stretto necessario per vivere) mentre oggi essa si estende al coniuge che abbia omesso di pagare “ogni tipologia di assegno”. Cambia dunque il codice penale e chi non paga quanto dovuto per il mantenimento dei figli e dell'ex coniuge rischia una multa di oltre 1000 euro e il carcere fino a un anno. Ma è caos sull'applicazione e sulle diverse tutele che ne derivano.

  • Via libera alla riforma penitenziaria, ma solo a metà

    Riforma penitenziaria

    Il 16 marzo il Consiglio dei Ministri ha varato una parte dell’attesa riforma dell’ordinamento penitenziario inserita nella Legge Delega con cui il Parlamento ha affidato al governo il compito di ridisegnare il profilo dell’esecuzione penale italiana. Una riforma che arriva dopo ben quarant’anni dall’ultimo intervento in materia, diventata urgenza dopo la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che nel 2013 ha condannato l’Italia per trattamento inumano e degradante nei confronti dei detenuti con la nota sentenza “Torreggiani” che, per la prima volta, ha affrontato i problemi strutturali del sistema penitenziario nazionale. Ma la riforma è stata approvata a metà: l’iter legislativo non è ancora completo perché il testo dovrà tornare necessariamente alle Camere e sarà la nuova legislatura a doversi esprimere.

  • Procede a rilento la riforma penitenziaria

    Con il via libera del Consiglio dei Ministri ai tre decreti attuativi su minori, lavoro e giustizia riparativa, si è conclusa la fase preliminare della riforma sull'ordinamento penitenziario. Ma il lavoro è ancora “in progress”: i decreti, infatti, dovranno passare nuovamente dalle Camere per il parere di competenza e potranno avere il via libera definitivo solo dopo che si saranno insediati il nuovo Parlamento ed il nuovo Esecutivo. Nonostante le reiterate rassicurazioni del Ministro della giustizia e del Presidente del consiglio circa la volontà politica e la sussistenza dei tempi tecnici e delle condizioni per approvare in tempo la riforma entro la fine della legislatura, il Ministero si è messo al lavoro per limare il testo e trovare un punto di equilibrio, un compromesso, senza snaturare il provvedimento voluto dal Governo.

  • Catania: nasce l'URP all'interno del Tribunale

    urp dentro tribunale

    Rendere la Giustizia un servizio maggiormente accessibile ai cittadini: è questo l’obiettivo che il tribunale di Catania intende raggiungere attraverso l’attivazione di un Ufficio Relazioni con il Pubblico all’interno del Palazzo di Giustizia. L’URP è stato progettato come un nuovo strumento di accesso alla Giustizia a misura di cittadino, un primo contatto che, assieme alla galassia di siti web già operativi degli uffici giudiziari catanesi, possa accogliere e orientare i non addetti ai lavori, facilitando l'accesso e la fruizione dei servizi erogati dal tribunale. Una buona pratica che, si spera, possa avere corso in molti altri uffici giudiziari del territorio nazionale.

  • Una Giustizia a portata di cittadino: a Torino nasce il Tribunale Arbitrale

    “Riportare il cittadino nella casa della giustizia”: è questa la missione del neonato Tribunale Arbitrale per l'Impresa, il Lavoro e lo Sport, inaugurato venerdì 23 febbraio a Torino. Un organo che, partendo da Milano, si sta diffondendo in tutta Italia, con lo scopo di mettere in comunicazione le persone con la certezza del diritto, sulla base della terzietà del giudizio.

  • C’è Giustizia in questo Paese?

    Ripercorriamo gli ultimi cinque anni per capire cosa è accaduto nel settore della giustizia: dal codice antimafia alla legge anticorruzione, dalla riforma del processo telematico, a quella del processo civile.

    Cinque anni di lavoro intenso, con interventi che hanno riguardato sia la giustizia civile che la giustizia penale: ma con quali risultati?

  • Finalmente una legge che tutela i testimoni di giustizia

    testimoni di giustizia

    Il 21 febbraio 2018 sarà ricordato come un giorno fondamentale per i testimoni di giustizia. Da quella data entrerà infatti in vigore la Legge 11 gennaio 2018, n. 6 recante "Disposizioni sui testimoni di giustizia", approvata il 21 dicembre scorso, che riconosce maggiori tutele a coloro che, totalmente estranei alle organizzazioni criminali, per essere stati testimoni di un fatto di reato, abbiano dovuto essere inseriti in un programma di protezione.

  • Inaugurato l'anno giudiziario 2018

    Inaugurato lanno giudiziario 2018

    Il 26 gennaio 2018 si è aperto ufficialmente l’anno giudiziario 2018. Quali sono le condizioni della giustizia italiana? Questa la domanda che tradizionalmente caratterizza la cerimonia di apertura in Cassazione. E’ stato il Primo Presidente della Suprema Corte a mettere in evidenza, nella sua relazione, i fenomeni vecchi e nuovi che caratterizzano la realtà giudiziaria in Italia, come l’aumento dei casi di femminicidio, le forme di violenza tra giovani e sul web, l’aumento dei procedimenti civili e penali, il problema del sovraffollamento carcerario.

  • Cittadinanzattiva Sicilia presente all’inaugurazione dell’anno giudiziario

    ca sicilia presente inagurazione anno giudiziario

    Con una solenne cerimonia svoltasi al Tribunale di Messina è stato inaugurato il nuovo Anno Giudiziario. Alla cerimonia inaugurale è intervenuta anche Cittadinanzattiva Sicilia Onlus che ha illustrato il risultato delle diverse segnalazioni raccolte dal servizio di informazione e ascolto dei cittadini in ambito di giustizia, il PiT Giustizia.

  • Giustizia: prosegue la riforma del Ministro Orlando

    giustizia bilancia 2015 02 26

    Venerdì 19 gennaio 2018 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che modifica la disciplina del codice di procedura penale in materia di giudizi di impugnazione, in attuazione della C.d. Riforma Orlando.

  • Riforma Ordinamento penitenziario, meno carcere e più pene alternative

    giustizia bilancia 2015 02 26

    Sulla scia del lavoro degli Stati generali sull’esecuzione della pena istituiti dal ministro Orlando – che e conclusisi a maggio del 2016, il 22 dicembre scorso il Consiglio dei ministri ha approvato i decreti attuativi della riforma dell’ordinamento penitenziario presentata dal Ministro della Giustizia. Ora manca solo il parere delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato che hanno a disposizione quarantacinque giorni per esprimere un parere sulla conformità dei decreti alla legge delega: solo così l’ordinamento penitenziario del 1975 sarà finalmente aggiornato, una grande operazione di “restyling”, anche culturale, volta a superare un sistema che identifica la sanzione penale con la reclusione.

  • I penalisti protestano contro le carenze del sistema penitenziario

    penale per sistema penitenziario

    Parte dalle Camere Penali del Distretto della Corte di Appello di Napoli la protesta dei penalisti per le carenze del nostro sistema penitenziario. Una marcia che ha portato gli Avvocati a manifestare il loro dissenso verso la continua emergenza. Moltissime Camere Penali hanno aderito e la situazione, a livello nazionale, è davvero preoccupante.

  • Stanziati fondi per sanità penitenziaria e superamento degli Opg

    sanità penitenziaria

    La Conferenza Unificata ha dato il via libera al finanziamento di due settori della sanità molto delicati anche per il ruolo sociale che certe strutture sono chiamate a garantire: si tratta del riparto per l’anno 2017 dei fondi destinati alla sanità penitenziaria e a quello relativo al finanziamento delle strutture che stanno consentendo il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari.

  • Mafia, nuove regole per il 41 bis

    carcere pc internet

    A distanza di ben 25 anni dall'introduzione nel nostro ordinamento del regime c.d. di carcere duro di cui all'articolo 41 bis della Legge 26 luglio 1975, n. 354 (ordinamento penitenziario), la circolare n. 3676/6126, diramata il 2 ottobre u.s. dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ai Provveditori Regionali e ai Direttori degli Istituti penitenziari, interviene a regolamentare in modo omogeneo il circuito detentivo speciale.

  • 25 ottobre: Giornata europea della giustizia civile

    25 ottobre giornata europea della giustizia civile

    La "Giornata europea della giustizia civile" è un'iniziativa che, come ogni anno, si celebra il 25 ottobre. La Giornata è stata istituita dalla Commissione europea e dal Consiglio d'Europa a partire dal 2003, sul modello delle altre grandi giornate europee, con l'obiettivo di far sì che la giustizia civile sia effettivamente alla portata dei cittadini europei per agevolarne l’accesso.

  • Ius Soli, il disegno di legge resta bloccato

    Ius Soli il disegno di legge resta bloccato

    La legge sulla cittadinanza, approvata dalla Camera e congelata al Senato, è un provvedimento destinato a rimanere lettera morta in questa XVII legislatura. Il nuovo stop, nell'aria da giorni, è stato deciso lo scorso 12 settembre nella Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama, la prima dopo la pausa estiva, convocata per decidere proprio il calendario dei lavori dell'Assemblea: il disegno di legge, già rinviato a Luglio, non è stato inserito nell’agenza dei lavori dell’Aula del Senato per tutto il mese di settembre.

  • Soppressione Tribunale per i Minorenni, stralciata la norma

    tribunale minori
    E’ dei primi giorni del mese di agosto la decisione presa dal Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, di stralciare la norma relativa all’abolizione del Tribunale per i Minorenni dalla riforma del processo civile attualmente in esame al Senato. Per le associazioni che da mesi si stanno battendo per impedire la soppressione del Tribunale si tratta di una decisione che desta grande soddisfazione per chi è quotidianamente impegnato sul campo per una tutela giuridica davvero a misura di bambino e delle famiglie.

  • Cittadinanzattiva su Processo a Mafia Capitale: soddisfatti a metà

    mafia a roma 1 a

    “Essere presenti in questo, come in altri procedimenti contro le mafie e la corruzione, ha per Cittadinanzattiva anzitutto un valore simbolico importante per promuovere la legalità e dare voce ai cittadini. La sentenza di oggi ci lascia soddisfatti a metà”, ha commentato Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti – Cittadinanzattiva. L’associazione, rappresentata dall'avvocato Stefano Maccioni, è stata presente in tutti i processi legati all'inchiesta denominata Mafia Capitale.

  • Ius soli, rinviato l’esame del Disegno di legge

    Immigrazione clandestina

    E’ proprio il caso di dirlo: tempo scaduto per la legge di civiltà che riguarda lo Ius Soli. Il Parlamento va in ferie e l’esame del testo di legge - che consente ai figli di genitori stranieri, di cui almeno uno sia in possesso del permesso di soggiorno Ue di lungo periodo, nati o cresciuti nel nostro Paese di diventare italiani – è stato rinviato in autunno, per altre “urgenze” inserite nel calendario dei lavori del Parlamento che, tra ferie ed obblighi, non ritiene ci siano le condizioni per approvare il Ddl prima della pausa estiva. 

  • Legge di riforma del processo penale: ecco cosa cambia

    processo penale

    È stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 154 del 4 luglio 2017 la legge di riforma del processo penale recante "Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario”. 

  • Ius soli, cos’è e perché può cambiare il destino dei nostri figli

    Ius soli

    A quasi due anni dall’approvazione alla Camera, nell’ottobre del 2015, l’Italia torna a discutere la legge sulla cittadinanza che riconosce il diritto di essere italiani ai bambini nati o che studiano nel nostro Paese. Mentre le forze politiche si danno battaglia, ci si interroga sul significato dello Ius soli. In Italia, fino ad ora, in base ad una legge del 1992, il diritto di cittadinanza per nascita si basa sullo ius sanguinis: un bambino straniero nato nel nostro Paese è italiano se almeno uno dei genitori è italiano.

  • Avvocati in sciopero contro il DDL di riforma del processo penale

    Penalisti con le braccia conserte fino al 16 giugno: l'Unione delle Camere Penali ha infatti deliberato l'astensione degli avvocati dalle udienze e da ogni attività giudiziaria. L'iniziativa, che fa seguito ad altre analoghe adottate nei mesi scorsi,  mira a sensibilizzare l'opinione pubblica e, soprattutto, a richiamare il legislatore - Governo e Parlamento - alle proprie responsabilità istituzionali circa l'imminente seduta di approvazione del disegno di legge di riforma del diritto e della procedura penale.

  • Disegno di legge Tortura: per Cittadinanzattiva testo irricevibile

    Il 17 maggio è stato approvato dal Senato in seconda lettura il disegno di legge sull'introduzione del reato di tortura nell'ordinamento nazionale. Rispetto alla prima versione, risalente al 2013, a firma del Senatore Manconi, il testo della legge ha subito pesanti rimaneggiamenti che gradualmente ne hanno svuotato e depotenziato i contenuti, attraverso un iter parlamentare lungo e tortuoso.

  • Workshop a Roma su giustizia e pratiche riparative

    Si terrà il prossimo 24 maggio, a Roma, il Workshop internazionale “Giustizia e pratiche riparative per una comunità del benessere” promosso dall’Università di Sassari e PsicoIus, la Scuola Romana di Psicologia Giuridica, in collaborazione con Cittadinanzattiva, AICS-Associazione Italiana Cultura e Sport, Cooperativa sociale CEAS, Centro Educativo di Accoglienza e Solidarietà; Comune di Mentana; Regione Lazio; Cooperativa sociale Magliana ‘80.

  • Tribunale per i Minorenni: il Consiglio d’Europa boccia la riforma

    In una lettera inviata dal commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Nils Muiznieks, al Presidente del Senato, Strasburgo dice no alla riforma della giustizia minorile in Italia. Il provvedimento, al momento in esame in Aula, prevede la soppressione dei tribunali per i minorenni e l'accorpamento degli uffici minorili a quelli ordinari, con la creazione di “sezioni distrettuali” nei tribunali ordinari e di “gruppi specializzati” nelle procure ordinarie, tuttavia con un rischio elevato per la perdita secca di specializzazione e di indebolimento del ben consolidato sistema di protezione dei diritti dei minori che vige in Italia.

  • Giudici di Pace in sciopero contro la riforma Orlando

    Continua la protesta al mancato intervento da parte del Ministro della Giustizia Orlando sulla situazione di precarietà della magistratura di pace e onoraria. Per questo, in segno di protesta, dal 19 aprile i Giudici di Pace sono di nuovo in sciopero, seguendo quello già in corso da parte dei magistrati onorari di tribunali e procure.

  • I Tar italiani sono tra i più lenti d'Europa

    A fronte di un numero di avvocati a dir poco spropositato (con 391 ogni 100 mila abitanti), la giustizia amministrativa italiana va avanti a passo di lumaca e si piazza al penultimo posto nella classifica stilata dalla Commissione dell'Unione Europea su efficienza, qualità e indipendenza dei sistemi giudiziari degli Stati membri: peggio di noi solo Cipro.

  • Un video per raccontarci: donaci il tuo 5Xmille!

    video cinque per mille

    Grazie alla tua firma, da più di 35 anni siamo al fianco dei cittadini con problemi legati alla salute e alla sanità, siamo pronti ad informare e tutelare i consumatori, a proporre nuove formule perché la giustizia sia più veloce e equa, per formare i cittadini di domani e fare in modo che la scuola sia un posto sicuro e confortevole per i nostri figli.

  • Sosteniamo l’appello “Salviamo i tribunali per i minorenni”

    Cittadinanzattiva ha aderito all’appello pubblico lanciato dall'Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia (Aimmf) contro le previsioni della riforma del processo civile che in pochissimi giorni ha ottenuto moltissime adesioni da tutta Italia. I timori e le preoccupazioni nascono dal fatto che la proposta di legge approvata dalla Camera contempla la soppressione dei tribunali per i minorenni e l'accorpamento degli uffici minorili a quelli ordinari, con la creazione di “sezioni distrettuali” nei tribunali ordinari e di “gruppi specializzati” nelle procure ordinarie.

  • Riforma del processo penale, cosa c'è che non va?

    Il 15 marzo il Senato ha approvato il Disegno di legge n. 2067 recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario”. Il testo, che si compone di 40 articoli suddivisi in cinque titoli, torna ora alla Camera dei Deputati per l’approvazione. Ma l’iter di questo Ddl prosegue non senza intralci e proteste, tra luci ed ombre: le nuove norme prevedono in particolare una riforma della prescrizione, la delega al governo sulle intercettazioni da attuare entro tre mesi, una stretta ingiustificata su furti, rapine e altri reati e, nota positiva, misure per declinare l'ordinamento penitenziario sotto il verbo della rieducazione.

  • Migranti, sit-in di protesta per i decreti Minniti-Orlando

    razzismo

    Le associazioni protestano contro i due decreti adottati dal Governo a firma del ministro dell’Interno Minniti. Il primo decreto riguarda immigrazione e diritto di asilo; il secondo riguarda invece la sicurezza urbana: ambiti diversi ma stesso rischio di generare discriminazioni e lesioni dei diritti umani. Un passo indietro, dunque, sul piano dei diritti e della civiltà giuridica del nostro Paese.

  • Difesa d’ufficio: approfondisci

    difesa ufficio

    Il Consiglio Nazionale Forense (CNF), con il recente comunicato del 4 marzo 2017, ha deliberato l’approvazione di alcune modifiche dell’art. 11 del Regolamento per le difese d’ufficio, recante “Doveri del difensore d’ufficio”.
    Il fine della modifica è quello di armonizzare il testo dell’articolo in questione con il Codice Deontologico Forense.

  • Tribunale per i Minorenni, riprendono i lavori della Commissione

    tribunalegiustizia

    Sono ripresi in settimana i lavori  in Commissione Giustizia del Senato per l'esame del disegno di legge sulla riforma della giustizia, che prevede la soppressione del Tribunale per i Minorenni. Il 14 febbraio, la Commissione ha iniziato la discussione del Ddl 2284 (adottato come testo base) e della valanga di emendamenti che sono stati presentati.

  • Soppressione Tribunali per i Minorenni: a che punto siamo?


    Con mercoledì 25 gennaio 2017, la riforma della giustizia minorile è tornata all'ordine del giorno della Commissione Giustizia del Senato. Come è noto, il disegno di legge delega prevede anche l'abolizione dei Tribunali dei Minorenni, in favore di nuove sezioni specializzate, che molti vedono a dispetto del nome come una perdita secca della specializzazione.

  • Pasolini: la verità. Posti esauriti per lo spettacolo gratuito per la legalità

    Grande successo per l'evento teatrale gratuito per la legalità "Pasolini: la verità", in programma al Teatro Vittoria di Roma il prossimo 31 gennaio. Lo spettacolo,  di e con Claudio Pierantoni, promosso da Cittadinanzattiva e l'Associazione La Quarta Parete di Roma, ha registrato il tutto esaurito nella sua prima e unica data in programma.

  • Sciopero Pm e Giudici di pace: Giustizia a rischio paralisi

    giudici di pace

    Udienze a rischio e grandi disagi per i cittadini e gli utenti per la mole di processi rinviati a causa dello sciopero iniziato lo scorso 22 novembre e che proseguirà fino al 25 prossimo, a cui hanno aderito Pubblici Ministeri e Giudici di Pace.

  • Uffici giudiziari e giustizia amministrativa: il Ddl è legge

    Il Decreto legge sull’efficienza della giustizia (dl n. 168), è stato convertito in legge dal Senato lo scorso mercoledì 19 ottobre con 159 voti favorevoli, 24 contrari e 1 astenuto. Il Ddl contiene una serie di misure per velocizzare i processi in Cassazione (come la possibilità di decidere direttamente in camera di consiglio la maggior parte dei processi civili), regole sul processo amministrativo telematico, che diventa obbligatorio dal 1° gennaio 2017, e una serie di disposizioni organizzative volte a rendere più efficiente la macchina burocratica della Cassazione e dei tribunali amministrativi.

  • Risarcimenti a vittime di reati: Italia inadempiente

    reato violento

    Ennesima condanna per l’Italia da parte dell'Europa, questa volta bacchettata dalla Corte di giustizia per inadempienza nei confronti della direttiva Ue che stabilisce l’erogazione di un indennizzo equo ed adeguato per le vittime transfrontaliere di reati violenti.

  • In vigore il decreto-legge per una giustizia più efficiente

    giustizia

    Dopo l’approvazione da parte del Governo nel corso del Consiglio dei Ministri n. 127,  il "decreto giustizia" è stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale con effetto immediato. Il decreto sarà adesso presentato alle Camere per la conversione in legge, che dovrà avvenire come di consueto nei prossimi sessanta giorni.

  • Soppressione Tribunale per i Minorenni: cambiamenti in vista?

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    Approvata a marzo dalla Camera, la legge delega sulla riforma del processo civile ad oggi non ha ancora avviato il suo iter al Senato. All’interno della riforma c’è una parte che riguarda la giustizia minorile, fiore all’occhiello dell’Italia, e dei Tribunali per i Minorenni. L’ipotizzato passaggio dal Tribunale dei Minorenni al nuovo Tribunale per la Famiglia, che doveva riunire tutte le competenze sui minori, è divenuta invece l’abolizione del Tribunale per i Minorenni, in favore di nuove sezioni specializzate all’interno della giustizia ordinaria.

  • #StopTortura, Ilaria Cucchi consegna le firme raccolte al Ministro Orlando

    tortura

    La mattina del 23 giugno scorso la sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, ha incontrato il Ministro della Giustizia Andrea Orlando per consegnare le 223 firme raccolte su Change.org, attraverso la petizione lanciata per chiedere l’introduzione del reato di tortura in Italia con l’appello “Contro ogni tortura: l'Italia approvi la legge entro il 2016”.

  • Una petizione contro la chiusura del Tribunale per i minorenni

    Approvata a marzo dalla Camera, la legge delega sulla riforma del processo civile ad oggi non ha ancora avviato il suo iter al Senato ed all'interno della riforma c’è una parte che parte che riguarda la giustizia minorile, fiore all’occhiello dell’Italia, e dei Tribunali per i minorenni.

  • Unioni civili, la Camera dice si

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    Mercoledì 11 maggio 2016 la Camera dei deputati ha approvato, in via definita e senza emendamenti né articoli aggiuntivi, il Disegno di legge C. 3634, nella stesura licenziata dal Senato il 25 febbraio 2016 e recante il titolo “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”. E così, dopo un lungo e difficile iter parlamentare, anche l’Italia ha una legge che permette a due cittadini dello stesso sesso di godere di diritti prima riservati esclusivamente alle coppie eterosessuali.

  • Prescrizione penale, a che punto è la riforma?

    La Commissione Giustizia del Senato ha adottato il testo base che unifica i due disegni di legge di riforma del processo penale e della prescrizione. Il testo si compone di 41 articoli e contiene la riforma del processo penale, della prescrizione, dell'ordinamento penitenziario e la delega al Governo per la riforma delle intercettazioni. Il termine per presentare gli emendamenti è stato fissato al prossimo 25 maggio, per poi approdare all’esame dell’Aula.

  • Giudice di pace, si cambia: la riforma è legge

    La riforma della magistratura onoraria (legge n. 57/2016) è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale ed entrerà definitivamente in vigore il 14 maggio prossimo. La nuova legge prevede un restyling della giustizia onoraria, istituendo in particolare, la nuova e unica figura del Giudice onorario di pace (Gop), prevedendo nuove e più ampie competenze per i giudici onorari sia in materia civile che in materia penale.

  • A Roma il convegno sulla “Giustizia riparativa”

    Lo scorso 20 aprile 2016 si è svolto a Roma, presso la prestigiosa Sala della Regina della Camera dei Deputati, il Convegno “La giustizia riparativa: per una cultura del rispetto e delle responsabilità” in ricordo del prof. Gaetano De Leo, psicologo italiano, professore ordinario di psicologia giuridica e sociale.

  • Processo civile telematico, bilancio positivo per il 2016

    processotelematico

    Il Ministero della Giustizia ha reso noti i dati relativi al PCT, il processo civile telematico, aggiornati al 31 marzo 2016. Rispetto allo scorso anno si registra un incremento del 34%, con 189.481 depositi telematici in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: questo significa che maggiori sono stati gli adempimenti per via telematica da parte di avvocati e professionisti. Sempre mettendo a confronto il mese di aprile 2015 con marzo 2016 i provvedimenti nativi digitali depositati dai magistrati sono stati 3.824.893 di cui: 1.140.254 verbali di udienza; 414.065 decreti ingiuntivi e 255.961 sentenze.

  • Tribunale per i minorenni, perché sopprimerlo?

    Pioggia di mail per i senatori della Commissione Giustizia che sta lavorando alla riforma della giustizia minorile contenuta nel disegno di legge A.C. 2953-A, che delega il Governo a effettuare un'ampia riforma del processo civile, in un'ottica di specializzazione e semplificazione dell'offerta di giustizia.

  • Riforma magistratura onoraria: più cause per i Giudici di Pace?

    Lo scorso 10 marzo 2016 il Senato ha licenziato il disegno di legge n. 1738 che introduce delle modifiche all’attuale sistema del riparto delle competenze processuali dell’Autorità Giudiziaria, assegnando molte materie di competenza dei Tribunali Civili agli Uffici del Giudice di Pace. Tra le materie da attribuire a tale competenza funzionale ed esclusiva ci sono i procedimenti di volontaria giurisdizione relativi alla materia condominiale.

  • Omicidio stradale, in vigore la nuova legge

    reato incidente stradale

    Il 25 marzo scorso sono entrate in vigore le nuove disposizioni legislative che prevedono il reato di omicidio stradale, che sarà ora una fattispecie a se stante. La legge n. 41/2016 è stata infatti pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 70 dello scorso 24 marzo: si introduce nel nostro ordinamento l’illecito di omicidio stradale ed il reato di lesioni personali stradali, che conclude così il suo iter.

  • Riforma geografia giudiziaria: si tagli chi può!

    Sta prendendo corpo la seconda fase della riforma della geografia giudiziaria. Riforma iniziata nel 2012 e che ha portato all'eliminazione delle sezioni distaccate, al taglio drastico e all'accorpamento degli uffici del giudice di pace, nonché alla soppressione di trenta tribunali e procure annesse. Ed ora, per le ormai note ragioni di razionalizzazione, semplificazione e risparmio in termini di spesa e di calo dell’arretrato  il mirino della riforma si sposta agli uffici di secondo grado.

  • Soppressione Tribunali per i Minorenni, la Camera approva il DDL

    La Camera ha approvato la legge delega sulla riforma del processo civile, che sopprime i Tribunali per i Minorenni e le Procure minorili sostituendo tali uffici con sezioni specializzate all’interno dei Tribunali e Procure ordinarie. Si tratta, nello specifico, del Disegno di legge A.C. 2953-A, che delega il Governo a effettuare un'ampia riforma del processo civile, in un'ottica di specializzazione e semplificazione dell'offerta di giustizia.

  • Con il digitale il servizio Giustizia è più accessibile?

    Sono più che raddoppiati, rispetto al 2014, gli investimenti per la digitalizzazione del settore giustizia grazie anche all'utilizzo, per la prima volta, di fondi europei. Adesso però la vera sfida è capire se ci troviamo di fronte ad un processo di modernizzazione che possa rendere davvero il servizio Giustizia facilmente accessibile da parte dei cittadini.

  • A Castrovillari si sperimenta la giustizia di prossimità

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    Un’iniziativa lodevole, quella messa in atto dalla Regione Calabria: è stato infatti promosso un progetto di sviluppo di una rete di Sportelli di Giustizia nel Circondario del Tribunale di Castrovillari, in provincia di Cosenza. Gli Sportelli di Giustizia sono punti di informazione al servizio dei cittadini che devono rivolgersi al Tribunale per amministrazioni di Sostegno, Tutele e Curatele, fungendo da osservatorio sui bisogni di informazione e sulle necessità espresse dalle famiglie, dalle persone fragili, dagli amministratori di sostegno e dalle organizzazioni coinvolte.

  • Legge Pinto: cosa è cambiato con la Legge di Stabilità?

    Indennizzi ridotti e previsione di “rimedi preventivi” per non perdersi il diritto di far valere la propria titolarità all’azione volta ad ottenere un indennizzo per chi sia stato vittima di processi irragionevolmente lunghi, come stabilito dalla Legge Pinto. Eppure, a fronte di una legge davvero giusta per i cittadini, che spesso si trovano costretti ad invecchiare insieme alle loro cause, con la Legge di Stabilità in vigore da gennaio 2016 molto è cambiato e, purtroppo, in maniera nettamente peggiorativa.

  • Giustizia efficiente, il Ministro istituisce un gruppo di lavoro

    Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha istituito da pochi giorni un apposito gruppo di lavoro sulla sinteticità degli atti processuali, con specifico riguardo ai procedimenti di competenza della Corte di Cassazione. Rendere la Giustizia più rapida ed efficiente, migliorando la capacità del sistema di dare risposte rapide, efficaci e di qualità alla domanda di giustizia, realizzando processi equi e di ragionevole durata.

  • Tribunale per i minorenni a rischio chiusura?

    Solo qualche giorno fa, nell’ambito della delega al governo per la riforma del processo civile, la Commissione Giustizia della Camera ha votato un emendamento che prevede la soppressione dei Tribunali per i minorenni e l’ufficio delle Procure minorili. Secondo la proposta emendativa, nell’ottica di una razionalizzazione volta a ridurre la frammentazione delle competenze ora attribuite ad autorità giudiziarie diverse, Procure e Tribunali minorili verrebbero accorpati come sezioni specializzate per la persona, la famiglia e i minori alle Procure e Tribunali ordinari.

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