Si impegnano per rendere più sicure le loro scuole, per il rispetto dell'ambiente e del territorio, per diffondere una alimentazione sana, per promuovere un uso consapevole delle nuove tecnologie e lottare contro i comportamenti violenti e il bullismo fra pari. Sono gli studenti ed insegnanti delle circa 250 scuole di 17 Regioni che hanno partecipato, con 262 progetti, alla terza edizione del Premio delle Buone pratiche di educazione alla sicurezza e alla salute "Vito Scafidi" promosso dalla Scuola di Cittadinanzattiva, nell'ambito della campagna Impararesicuri.
Domani tre di queste scuole saranno ufficialmente premiate da Cittadinanzattiva con un evento pubblico a Roma per aver realizzato progetti innovativi e replicabili nell'ambito della sicurezza e salute  a scuola e dintorni.

I Premi saranno consegnati da Fortunato e Cinzia Scafidi, genitori di Vito, il ragazzo morto sotto il crollo nel Liceo Darwin di Rivoli, e da Antonio Morelli, presidente del Comitato Vittime di San Giuliano in Molise. Il Premio è stato intitolato a Vito Scafidi per espressa volontà dei genitori, Fortunato e Cinzia, che, dopo la tragedia dello scorso novembre, hanno annunciato di volersi impegnare in prima persona per la sicurezza delle scuole.

Il terremoto dell'Abruzzo, ancora una volta, ha mostrato l'altissima vulnerabilità del nostro paese, anche negli edifici pubblici, ha dichiarato Adriana Bizzarri, coordinatore della scuola di cittadinanza attiva. Da anni, con la campagna Impararesicuri, monitoriamo la sicurezza delle nostre scuole e sappiamo che l'insicurezza è diffusa, e determinata da tanti fattori: a cominciare da una scarsa attenzione alla prevenzione. Le scuole che hanno partecipato al Premio delle Buone pratiche dimostrano, però, che si può fare tanto nonostante le poche risorse a disposizione. Queste scuole, come tante altre, da anni lavorano per far crescere l'impegno civico dei più giovani; per favorire lo sviluppo della prevenzione e della cultura della sicurezza, per la diffusione di buone pratiche e di buone notizie che favoriscono il rispetto e il senso di responsabilità per i beni comuni come la propria scuola e la propria città.

Adriana Bizzarri
Coordinatrice nazionale Scuola di cittadinanza attiva

 

Redazione Online
Siamo noi, quelli che ogni giorno scovano e scrivono forsennatamente notizie di diritti e partecipazione. Non solo le nostre, perché la cittadinanza attiva è bella perché è varia. Età media: 33 anni, provenienza disparata....

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