Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: ASSOCIAZIONE MALATTIA DI ALZHEIMER E ALTRE DEMENZE - A.M.A.d.
 
Indirizzo: VIA SCHIAVONETTI, 8
Regione: VENETO Provincia: VI
Comune: BASSANO DEL GRAPPA CAP: 36061
     
Tipologia
Azienda:
Consultorio
Tipologia
Stuttura:
Altro ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
INTERVENTO PSICO-SOCIALE DOMICILIARE CENTRATO SULLA PERSONA CON DEMENZA  
Data Inizio: 01 Ott 2018 In corso d’opera? No Data Conclusione Prevista 30 Set 2019
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? Si
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
AZIENDA SANITARIA ULSS 7 PEDEMONTANA - PER L'INDIVIDUAZIONE DELLE FAMIGLIE
 
Area Trattata
Presa in carico
 
Categoria di appartenenza
Assistenza domiciliare
 
Individuo coinvolto
Anziano
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Lo scopo del presente progetto è quello di realizzare un intervento psicologico/sociale secondo il modello del Whole Person Dementia Assessment (Mast 2011) e del Community Occupational Therapy in Dementia (denominato EDOMAH in Olanda) di valorizzare quindi un intervento “non farmacologico” in ambito domiciliare. In particolare si intende implementare strategie di coinvolgimento personale e familiare come lo “sviluppo di interventi di coinvolgimento attivo e consapevole dei familiari/caregiver con parallela offerta di sostegno personalizzato, formazione ed informazione mirate” e “l’utilizzo di strumenti di monitoraggio delle condizioni di salute e di tutela dei caregiver”, in linea anche con quelli che sono i Punti del Piano Nazionale Italiano Demenze (GU 13.1.15). L’intervento domiciliare si configura come una metodologia d’elezione per effettuare una valutazione olistica con risalto ai punti di forza della persona e del suo ambiente e che può fornire un rinforzo al soggetto e alla famiglia verso nuovi equilibri relazionali – occupazionali a contrasto della demenza. Tutto ciò in un momento storico ove NON vi è una risposta curativa farmacologica alla demenza (Alzheimer, vascolare etc.) e gli interventi medici possono attenuare, nei casi più favorevoli, il processo patologico o sedare i disturbi comportamentali. Un approccio bio-psico-sociale alla Demenza appare quello più promettente ed umano. La Regione Veneto stima che nel suo territorio vi sia un bacino potenziale di 90.000 ammalati di Demenza di Alzheimer e di altre demenze ed un bacino di utenza reale, calcolato sui dati dei flussi sanitari, di 36.000 pazienti, a cui vanno aggiunte 12.000 persone con diagnosi di demenza ospitate nelle strutture residenziali per anziani non autosufficienti. Più lavori internazionali hanno evidenziato l’importanza degli interventi non farmacologici, si citi ad esempio il recente contributo di Kales et al (2015) che evidenzia come essi debbano esser usati, di norma, per primi nell’affrontare i disturbi comportamentali e che debbano coinvolgere la famiglia. Un metodo efficace è quello di non creare un conflitto con la persona malata, ma entrando con delicatezza nel suo mondo interiore. Questo approccio definito Validation, sviluppato da Naomi Feil grazie ad una grande esperienza sul campo, è diffuso negli Stati Uniti e in Europa. Il metodo si sta affermando sempre più e sono state riscontrate evidenze scientifiche che mostrano la sua utilità nel favorire la comunicazione da parte degli anziani, ridurre i comportamenti difficili e condurre gradualmente ad una diminuzione nell’uso di farmaci. Il metodo Validation permette di rimettere al centro della relazione il vissuto dell’anziano disorientato e di ricostituire un rapporto di fiducia soddisfacente, in cui l’anziano si senta riconosciuto, accettato, compreso, valorizzato. Gli studi scientifici, inoltre, evidenziano miglioramenti nelle qualità di vita delle persone assistite secondo i principi della “cura centrata sulla persona” ed a domicilio. Presso la Ulss 7 Pedemontana è già in corso il progetto che avrà scadenza a settembre 2018 e che è stato finanziato con i fondi CARIVERONA fino a Ottobre 2018, dopo tale data il progetto purtroppo cesserà. Un approccio olistico come “Whole Person Dementia Approach” consiglia un intervento di tipo globale. Esperienze già realizzate all’interno dell’Ulss 7 Pedemontana di Bassano del Grappa individuano che una modalità efficace per la realizzazione di un intervento di questo tipo è data dalla costituzione di un team composto da psicologo ed operatore sociosanitario che possono attuare i seguenti step:  fornire chiarimenti sulla diagnosi, sull’impatto sulla persona e sui familiari, sulle conseguenze nel tempo, le opportunità ed i rischi;  effettuare un lavoro comportamentale con i caregiver per diminuire la possibilità di sviluppo di disabilità apprese (ovvero non collegate alla malattia ma a limitazioni suggerite “con amore” dal caregiver);  esaminare i tratti e le abilità (caratteristiche relativamente stabili) e gli “stati” (momenti particolari di oscillazioni comportamentali) possibili;  esaminare le preoccupazioni, i bisogni, gli obiettivi della persona con demenza;  ricostruire la storia di vita;  esplorare l’esperienza soggettiva dell'incedere della demenza; - interpretare il significato sottostante gli eventuali disturbi comportamentali; .- esaminare l'ambiente fisico; - valorizzare ciò che rimane
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
L’obiettivo di questo progetto è quello di effettuare un intervento psico-sociale in persone con demenza che vivono ancora a domicilio, secondo un’ottica “centrata sulla persona”. In particolare ci si propone di: - ottenere una diminuzione dello stato depressivo e dei disturbi comportamentali; - migliorare la “storia di malattia” con un decalage funzionale e cognitivo meno ripido e un mantenimento delle abilità funzionali; - aumentare le capacità familiari e personali di elaborare le sofferenze; - valorizzare le capacità e le competenze emotive residue; - diminuire il ricorso a richieste sanitarie di visita o di interventi medici farmacologici; - posticipare una eventuale istituzionalizzazione.
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
Il futuro progetto non è ancora stato realizzato
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
No  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? Si  
IL PROGETTO E' IN CORSO DI REALIZZAZIONE DA PARTE DELL'AZIENDA SANITARIA ULSS 7 PEDEMONTANA - DISTRETTO N. 1 - CON IL CONTRIBUTO DELLA FONDAZIONE CARIVERONA
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 12 Costi complessivi del progetto: 25000
 
Note: Il progetto in corso realizzato dall'ULSS 7 Pedemontana con il contributo della Fondazione Cariverona è iniziato a ottobre 2016 si concluderà a fine settembre 2018 e sarebbe sicuramente utile potesse proseguire