Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: Ospedale Policlinico San Martino Genova
 
Indirizzo: LARGO Rosanna Benzi, 10
Regione: LIGURIA Provincia: GE
Comune: Genova CAP: 16132
     
Tipologia
Azienda:
Policlinico Universiatario
Tipologia
Stuttura:
Ospedale
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
PERCORSI INTEGRATI DI CURA PER IL PAZIENTE CON MALATTIA RENALE CRONICA AVANZATA (STADIO 5-5d) CON ESCLUSIONE O SOSPENSIONE DELLA TERAPIA DIALITICA  
Data Inizio: 23/11/2017 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista 31 Mar 2023
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? Si
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
Confederazione centri liguri per la tutela dei diritti del Malato- ANED Ass. Nazionale Emodializzati-Tribunale dei diritti del malato
 
Area Trattata
Comfort e processi organizzativi, Relazione, Presa in carico, Comfort e processi organizzativi
 
Categoria di appartenenza
Dialisi, Ospedale, Terapia del dolore
 
Individuo coinvolto
Anziano, Persona con disabilità, Persona affetta da patologia cronica, Professionisti sanitari
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Il progetto nasce dal concetto di empowerment ed engagement e dalle segnalazioni ricevute da parte di familiari che hanno espresso insoddisfazione riguardo la gestione del fine vita dei congiunti. La criticità che si intende risolvere è l’individuazione di un percorso di “decisione condivisa” per ottimizzare l’appropriatezza dell’inizio o della sospensione della dialisi.Nell’ottica di favorire la miglior qualità di vita per il paziente, i professionisti nella pratica quotidiana condividono con la persona assistita le opzioni terapeutiche: terapia conservativa non dialitica, trattamento dialitico, sospensione della terapia dialitica, nessun trattamento. I percorsi integrati di cura elaborati sono: 1)per la persona con malattia renale cronica stadio 5 in trattamento conservativo con esclusione della terapia dialitica-2) per la persona con malattia renale cronica stadio 5d con sospensione del trattamento dialitico. L’esclusione della terapia dialitica può realizzarsi in due casi: A) quando la dialisi non rappresenti la scelta appropriata date le caratteristiche cliniche (presenza di gravi comorbidità) del pazienti-B) quando il paziente con malattia renale cronica avanzata (stadio 5) in trattamento conservativo, eserciti un rifiuto informato a sottoporsi a trattamento dialitico; questi accede direttamente alla fase di definizione del piano assistenziale. Il Medico Specialista che ha in cura il paziente è supportato nell’ avvio al percorso dall’Unità Valutativa (UV) che risulta composta da Nefrologo, Palliativista, Infermieri ed un rappresentante del gruppo Carta Etica del Policlinico. Il percorso comprende: i criteri per l’accesso-fase di valutazione-fase di definizione di un piano assistenziale integrato con avvio dell’assistenza-le indicazioni agli operatori per la gestione e l’accompagnamento del paziente e i suoi familiari nel percorso di cura. L’accesso al presente percorso di cura può avvenire su proposta del medico curante e si avvale del giudizio clinico supportato da criteri prognostici obiettivabili. Per la valutazione prognostica è indicata l’adozione di uno dei seguenti criteri: Punteggio>8 rilevato con Indice Charlson per le comorbilità-Punteggio> 9 rilevato con Modello Couchoud che indica un alto rischio di mortalità. Avvalendosi del parere dell’UV il medico proponente comunica al paziente l’offerta del percorso alternativo alla dialisi. Per l’intero periodo di presa in carico del paziente (fase cure simultanee e cure fine vita) al fine di assicurare la miglior assistenza, il referente clinico, indipendentemente dal setting di cura, si avvale dell’intervento degli Infermieri, del Nefrologo, consultabile telefonicamente H24 presso la Clinica Nefrologica Ospedale Policlinico S.Martino), del Medico palliativista, attivabile secondo le indicazioni contenute nel documento Rete Cure Palliative: indirizzi e linee applicative 2013. È fondamentale il rispetto del principio etico di autonomia secondo le direttive: codice Deontologia Medica e Infermiere, Parere Comitato Nazionale Bioetica: Rifiuto e rinuncia consapevole a trattamento sanitario in relazione paziente-medico (2008), Costituzione italiana art 32, Guide on decision making process regarding medical treatment in end-of-life situations Consiglio d’Europa, Carta fondamentale diritti U.E., Convenzione Oviedo. Nel momento in cui si rileva la decisione del paziente di sospendere la dialisi oppure la presenza di gravi comorbosità, con peggioramento delle condizioni cliniche, per le quali la prognosi diventa infausta, si evidenzia l’eventualità di predisporre il percorso di sospensione del trattamento dialitico. In questo setting è necessario attivare un piano di cure palliative, con una presa in carico globale della persona e della sua famiglia, in ambito di cura non esclusivamente ospedaliero. L’attivazione del servizio di cure palliative territoriale avviene attraverso contatto con il Coordinamento assistenza domiciliare Associazione Gigi Ghirotti ONLUS. Gli obiettivi di cura, indipendentemente dal setting (domicilio, RSA, hospice ed ospedale), devono comprendere: pianificazione del monitoraggio delle condizioni cliniche, controllo regime dietetico-dei segni e sintomi presenti con maggior frequenza-associazione con forme di medicina integrata (musicoterapia, tecniche rilassamento massaggio, arte terapia, pet therapy)-attenzione al comfort-supporto alla famiglia nell’acquisire abilità per l’assistenza-sostegno psicologico al paziente e alla famiglia-eventua
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
Ci si prefigge di evitare l'accanimento terapeutico in modo condiviso con il paziente. Avvalendosi del parere dell’UV il medico proponente comunica al paziente l’offerta del percorso alternativo alla dialisi. La comunicazione con il paziente prevede uno o più colloqui che devono illustrare i motivi per i quali è possibile proseguire il trattamento conservativo e non avviare trattamento dialitico; rassicurare rispetto alla continuità delle cure; descrivere il percorso di cura che verrà garantito in modo integrato dall’equipe di nefrologia, dai servizi già attivi, dal Servizio di cure palliative e da eventuali ulteriori servizi; coinvolgere e informare della decisione e percorso di cura, la famiglia; fornire la possibilità di un secondo parere. Si pone attenzione ad accogliere le emozioni, le paure, i valori, le credenze, le preferenze, i bisogni psicologici e esistenziali del paziente. È diritto del paziente competente rifiutare le cure da lui ritenute sproporzionate.
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
1-Il progetto è stato approvato 2-ha innanzitutto il valore d’esser espressione dell’Istituto che si pone il problema di evitare l’accanimento terapeutico. 3-La comunità dei Nefrologi si è confrontata con gli Specializzandi in formazione e tutti i professionisti coinvolti nel processo di cura 4- Il Progetto è stato condiviso in tre meeting
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
No  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 60 Costi complessivi del progetto: 1000
 
Note: La Progettualità è attivata con l'ausilio delle risorse umane dell'Ospedale Policlinico San Martino Genova