Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: Associazione La Lampada di Aladino onlus
 
Indirizzo: VIA Dante, 106
Regione: LOMBARDIA Provincia: MB
Comune: Brugherio CAP: 20861
     
Tipologia
Azienda:
Ente no-profit
Tipologia
Stuttura:
Altro associazione volontariato
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
Trasformare il TUNNEL  
Data Inizio: 16 Apr 2016 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista 16 Apr 2018
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Presa in carico, Relazione, Comfort e processi organizzativi
 
Categoria di appartenenza
Oncologia, Chemioterapia e radioterapia
 
Individuo coinvolto
-Scelte-
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
La Lampada di Aladino agisce in 3 ambiti di intervento: prevenzione, assistenza, riabilitazione. Fondata nel 2000 da un gruppo di ex malati di cancro, ha come finalità il prendersi cura dei malati oncologici e loro familiari, attraverso un lavoro d’équipe multidisciplinare. Interagisce con le strutture ospedaliere lombarde e dal 2016 ha attivo nel DH oncologia dell’ospedale di Rho-ASST Rhodense il progetto descritto. Criticità Lo sportello nel DH oncologico, voleva offrire un supporto mirato. In breve, l’ascolto empatico ha focalizzato l’attenzione sul termine spesso sentito, ma poco ascoltato e compreso: TUNNEL. La diagnosi cancro era associata al concetto di TUNNEL con contorni angoscianti, costellati da parole incomprensibili, emozioni negative e bisogni esasperati e che connotavano il malato nella malattia stessa, compromettendo il suo sentirsi persona nel proprio mondo. Descrizione dell’intervento realizzato e metodo utilizzato Da questa criticità, insita nel percorso terapeutico ospedaliero, si è sviluppato l’impegno per trasformare quel TUNNEL, di per se stesso ineliminabile, iniziando a considerare il paziente come persona ammalata, ri-connotandola nella sua sfera olistica. Da qui la sfida di avviare una forma leggera di sperimentazione di lavoro in rete per valutare le potenzialità di questa modalità organizzativa sia per la propria organizzazione, sia per i malati. Prendono il via 2 interventi volti al ripristino della qualità nella vita del malato: Essere sempre donna e ConTatto, lo Shiatsu in ospedale, approvati dai Dipartimenti Oncologico e Chirurgico, e voluti dalla Qualità aziendale della Direzione Strategica. Il progetto si fonda sulla sinergia delle attività istituzionali e di quelle dell’associazionismo, uniti per mettere a disposizione dei malati, personale: • qualificato a offrire informazioni per la gestione degli effetti collaterali; consigli sui trattamenti estetici della pelle - sul make-up – bandane e parrucche; informazioni sugli aspetti nutrizionali • Shiatsu per trattamenti nel periodo di chemioterapia per affrontare meglio la malattia • che accompagni i pazienti per la gestione burocratico-amministrativa delle pratiche INPS per invalidità, handicap, disabilità, diritti della Legge L 104 ecc. Strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte Operiamo all’interno del DH oncologico. Oltre a La lampada di Aladino, supportano gli interventi l’associazione Porta Aperta, che presta anch’essa assistenza in oncologia, e l’associazione del territorio di Rho Arti per la salute. Schema processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto Questa rete può assimilarsi a una meta-organizzazione, in cui si riconosce: l’obiettivo progettuale centrato sul piano “esterno”: trasformare quel tunnel degli ammalati la strategicità dei contenuti progettuali ricadente sui cambiamenti che essi possono generare nelle vite dei malati l’intima coerenza con la propria vision e mission la mancanza dei mezzi e delle possibilità di perseguire quei contenuti progettuali da soli, come singola organizzazione Lo schema organizzativo adottato: individuazione degli obiettivi progettuali da perseguire e definizione delle attività concrete e operative da compiere definizione delle risorse e delle competenze necessarie per la realizzazione delle attività individuazione dei “nodi associativi” disponibili a “mettersi in rete” identificazione di gruppi funzionali e operativi per rendere fattivo il progetto Innovazione apportata E’ difficile “far rete” nel volontariato, tuttavia abbiamo investito su questa modalità senza darci una governance simile a quella della associazione di secondo livello, dove la rete, viene immediatamente sottoposta ad un sistema che prevede una struttura decisionale di tipo gerarchico-formale. Siamo un insieme, di persone e professionisti che non pensano solo al proprio proverbiale orticello e sono orientati alla cooperazione che alla competizione. Ciò modifica il vissuto degli assistiti, ricollocando attorno a loro bisogni, emozioni, necessità liberati quanto più possibile da angoscia e paura. Gestiamo eventi in Co-Branding, convinti che unire le specifiche competenze rafforza la capacità di individuare i bisogni e le risorse necessarie per fronteggiarli e, possibilmente, soddisfarli. Siamo diversi, siamo portatori di esperienze, risorse, competenze differenziate, e traiamo vantaggi da tale diversità per le persone che si rivolgono a noi.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
1- soddisfazione delle richieste informative e di consigli espressi dai malati che si rivolgono allo sportello d’ascolto:100% 2- assistenza per le pratiche INPS con percorsi facilitati: 100% 3- trattamenti Shiatsu da effettuarsi presso il DH Oncologico di Rho accompagnati da valutazione sull’efficacia 4- raccolta di bisogni / suggerimenti dei malati per implementare l’articolazione del progetto: 3 nuovi percorsi 5- incontri delle 3 associazioni per valutare a scadenza del progetto l’opportunità di concretizzarlo in in percorso continuativo
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
1- da aprile 2016 a dicembre 2017 sono stati registrati 189 primi accessi che hanno richiesto 1.412 interventi/contatti: richieste soddisfatte al 100% 2- a tutti i 138 malati che hanno chiesto assistenza per pratiche INPS è stato fornito lo svolgimento facilitato in collaborazione con i patronati per evitare code e attese 3- sono stati trattati 30 riceventi, per un totale di circa 342 trattamenti shiatsu, effettuati da 20 operatori, appartenenti alla scuola "l'Arte dello Shiatsu", valutati con i tipi questionati di seguito descritti 4- da parte dei malati e di alcuni oncologi sono state formulate le richieste di un incontro in ospedale con una estetista esperta - di un corso di educazione alimentare – di poter essere accompagnati per ricevere le cure: il primo si è svolto il 26.9.2016; il secondo partirà a marzo 2018; e nel 2017 l’associazione ASTRAO di Garbagnate Milanese ha donato un auto per l’accompagnamento
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 24 Costi complessivi del progetto: 2000
 
Note: previa valutazione. a conclusione del progetto biennale, si ipotizza di codificare il modello in esperienza esportabile in altre realtà ospedaliere, oltre a riconoscerlo come servizio nel day hospital dell'ospedale di Rho. MI