Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: Servizio di Psichiatria I.F.O (Istituti Fisioterapici Ospitalieri) Roma
 
Indirizzo: VIA ELIO CHIANESI , 53
Regione: LAZIO Provincia: RM
Comune: Roma CAP: 00144
     
Tipologia
Azienda:
Azienda Ospedaliera
Tipologia
Stuttura:
Ospedale
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
Email da contattare per informazioni: tonino.cantelmi@ifo.gov.it        
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
"Ti racconto un songo": Il Social Dreaming in Ospedale  
Data Inizio: 02 Mag 2018 In corso d’opera? No Data Conclusione Prevista 02 Mag 2019
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? Si
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
Volontari Associazione ARVAS
 
Area Trattata
Presa in carico, Relazione
 
Categoria di appartenenza
Oncologia, Ospedale, Salute mentale, Riabilitazione
 
Individuo coinvolto
Persona affetta da patologia cronica, Donna, Persona con sofferenza mentale
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
“Ti racconto un sogno” è la proposta di un progetto-pilota di “umanizzazione competente”, messo a punto dall’equipe dell’Area di Supporto alla Persona con l’intento di coinvolgere tutti coloro che vivono e fanno parte della realtà ospedaliera presso cui essa opera, siano essi pazienti, famigliari, volontari, medici, operatori sanitari. Nello specifico, tale iniziativa innovativa, si basa basa sul gruppo esperienziale e la tecnica del Social-Dreaming, al fine di affrontare le difficoltà legate alla relazione Utenza-Struttura, attraverso le “libere associazioni sui sogni e sull’immaginario collettivo della malattia oncologica”, attingendo dall’esperienza dei pazienti e di tutti coloro che sono chiamati a rispondere ai bisogni di cura: famigliari, medici, operatori sanitari, psicologi, volontari, ecc.. L’ipotesi di fondo è che i blocchi e le carenze nella comunicazione tra utenti ed operatori sanitari nascano da dinamiche emotive non elaborate, a volte collusive, rimosse, disconosciute e che il linguaggio dell’immaginario, in cui i sogni affondano le proprie radici, sia la chiave per migliorare la capacità di stare in relazione tra malati, familiari ed equipe oncologica multiprofessionale.Il Social Dreaming è una tecnica di lavoro di gruppo che valorizza il contributo che i sogni possono offrire non solo alla comprensione del “mondo interno” dei sognatori ma anche della realtà sociale in cui essi sono immersi. Partendo dall’intuizione che i sogni contengano informazioni fondamentali sull’ambiente sociale dei sognatori nel momento in cui stanno sognando, Gordon Lawrence (1998b) mise a punto questa tecnica, agli inizi degli anni ’80, sviluppando un approccio al gruppo centrato sul concetto di “relazionalità” (“relatedness”) e sull’idea di “un gruppo di persone che sognano socialmente”. Nel corso degli anni, la tecnica del “Social Dreaming” è stata impiegata e sperimentata in vari contesti, in particolare in ambiti organizzativi e istituzionali, sulla base della convinzione che, per comprendere meglio queste realtà, fosse necessario prendere in considerazione anche la vita onirica delle persone che vi facevano parte, nonché il modo in cui le loro esperienze, i loro comportamenti, venivano ordinati dai costrutti consci ed inconsci, relativi al gruppo o all’organizzazione, presenti nelle loro menti. In altri termini, il Social Dreaming potrebbe essere definito come un metodo di lavoro con i sogni, secondo il quale i sogni vengono condivisi in un gruppo di persone che si riunisce proprio per questo motivo. I gruppi esperienziali di Social Dreaming organizzati dal Servizio di Psichiatria si susseguiranno con una durata di circa due mesi ciascuno. Essi avranno una frequenza settimanale ed ogni incontro/matrice si protrarrà per un’ora e trenta minuti. Il numero di partecipanti al gruppo, che aderiranno spontaneamente, sarà di circa quindici persone. Gli incontri si svolgeranno in un’aula dell’Istituto Regina Elena, appositamente predisposta per accogliere i partecipanti che si disporranno in cerchio. Ciascun gruppo verrà seguito da un conduttore/facilitatore, ovvero una persona che, avendo maturato una competenza relativa alle manifestazioni - gli “effetti” - dell'inconscio, sia in grado di percepire quanto avviene nel gruppo e non solo di fornire “interpretazioni”, ma soprattutto di accompagnare e facilitare i processi di comunicazione e di pensiero, suggerendo immagini che favoriscano la capacità di auto-rappresentazione del gruppo stesso.Le persone che partecipano al gruppo avranno alcuni punti di riferimento che forniranno loro la “griglia” attraverso la quale organizzare l'esperienza vissuta e con la quale verrà facilitato il compito di “conferire un senso” a quanto accade. In prim 6.Fasi operative • Fase 1: Realizzazione di incontri di comunicazione interna volti alla presentazione del progetto, all’informazione e alla motivazione dei vari soggetti-attori. • Fase 2: Formazione di gruppi omogenei sulla base delle adesioni dei partecipanti all’iniziativa e calendarizzazione dei gruppi esperenziali (della durata di due mesi ciascuno). • Fase 3: Conduzione del ciclo di gruppi esperenziali. • Fase 4: Analisi delle relazioni e/o di altro materiale prodotto dai partecipanti ai gruppi. • Fase 5: Elaborazione di un quadro di sintesi descrittiva dei risultati attesi a fine progetto.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
La finalità del progetto “Ti racconto un sogno…” è quella di stimolare e sviluppare un processo di Umanizzazione delle cure all’interno dell’Istituto Regina Elena attraverso il cambiamento dell’approccio culturale e l’adozione di strumenti operativi idonei. Le persone che si lasceranno coinvolgere da questa iniziativa, avranno l’opportunità di esplorare creativamente i problemi e le sfide posti da una realtà molto complessa - l’evento cancro e suoi luoghi di cura - e di riflettere su come applicare la mente creativa allo svolgimento del proprio ruolo. Essi, inoltre, assumeranno per la nostra Struttura il ruolo di “facilitatori” rispetto ai suddetti intenti, nella misura in cui, grazie alla loro esperienza, saranno in grado di attivare elementi di cambiamento nell’ambito del proprio “ruolo” all’interno del contesto collettivo condiviso.
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
L'iniziativa sembra aver favorito un duplice risvolto positivo: da un lato ha permesso a ciascun membro del gruppo di liberarsi dei propri pesi emozionali attraverso la condivisione, il che ha comportato un immediato effetto benefico di alleggerimento e contenimento; dall’altro tutto ciò di cui ognuno si è liberato, e che dunque è stato condiviso (donato al gruppo), è stato rielaborato dal gruppo stesso, andando ad accumularsi sotto forma di patrimonio di risorse a cui tutti hanno avuto e continueranno ad avere libero accesso, indipendentemente dalla presenza reale del gruppo.Dal punto di vista della tecnica abbiamo ricevuto ottimi feedback rispetto all’utilizzo del Social Dreaming come metodo elettivo. Il sogno, infatti, si è dimostrato contenere intrinsecamente un elevato potenziale di attrazione e di creatività.
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
No  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 12 Costi complessivi del progetto: 10
 
Note: