Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: Percorso assistenziale per le vittime di violenza/maltrattamento
 
Indirizzo: VIA ROMA, 67
Regione: TOSCANA Provincia: PI
Comune: PISA CAP: 56100
     
Tipologia
Azienda:
Azienda Ospedaliera
Tipologia
Stuttura:
Ospedale
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
Email da contattare per informazioni: m.azadegan@ao-pisa.toscana.it        
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
Manuale operativo codice rosa (Procedura Aziendale 113)  
Data Inizio: 23 Nov 2016 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista 23 Nov 2019
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? Si
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
professionisti sanitari, associazioni del terzo settore, forze dell'ordine, strutture sociosaniatrie
 
Area Trattata
Presa in carico, Relazione, Comfort e processi organizzativi
 
Categoria di appartenenza
Tutela della salute della donna, Pronto soccorso, Ospedale, : Informazioni e orientamento ai cittadini/ segnalazioni, Consenso informato
 
Individuo coinvolto
Anziano, Bambino, Persona con disabilità, Persona con sofferenza mentale, Donna, Persona con disabilità, Adolescenti
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
La procedura aziendale Codice Rosa (PA 113) identifica un percorso di accesso al Pronto Soccorso riservato a tutte le vittime fragili di violenze, senza distinzione di genere, età, etnia, religione. La procedura prevede una sezione interamente dedicata al minore. A sottolineare la particolare rilevanza che questa problematica ha assunto, con l’ultima Delibera Regionale n° 1260 del 2016, il progetto iniziale è stato trasformato in una rete di servizi ed è stato inserito nei percorsi tempo dipendenti. I dati epidemiologici disponibili dimostrano una netta prevalenza di vittime di sesso femminile. Nella nostra azienda, a partire dal 2014 riprogettando le buone prassi già in uso, è stato definito un percorso diagnostico, terapeutico, assistenziale che tiene conto anche degli aspetti forensi e che introduce le seguenti novità: - costituzione di  una task force aziendale di coordinamento per il governo clinico dell’intero percorso  un equipe multidisciplinare e multiprofessionale (medico/infermiere PS, psicologo, psichiatra, medico legale, ginecologo/urologo, pediatra, tossicologo, genetista forense, geriatra, infettivologo, etc) - identificazione di un referente codice rosa per ogni dipartimento aziendale per favorire l’identificazione e la gestione delle vittime che non accedono direttamente al PS - elaborazione di:  una procedura (Manuale Operativo Codice Rosa) condivisa con le strutture sanitarie territoriali, terzo settore e Procura della Repubblica che ha formalizzato la costituzione di una rete di assistenza per la gestione della vittima anche dopo l’uscita dall’ambito ospedaliero  una cartella clinica guidata integrata che consente la registrazione dell’intero percorso in un unico documento  un consenso informato per steps che prevede una maggiore autonomia per gli adolescenti sopra i 14 aa - predisposizione di un kit, organizzato in steps, contenente tutto il necessario compresi i prelievi forensi con il rispetto della catena di custodia - creazione di un archivio dedicato stante la sensibilità dei dati - previsione di:  costante retraining del personale coinvolto anche con simulazioni  audit trimestrali sui casi di maggior rilievo con tutte le figure coinvolte I dati relativi all’ultimo biennio dimostrano un incremento dei casi riconosciuti e gestiti come codice rosa a dimostrazione della efficacia del percorso delineato. L’applicazione del percorso ha però evidenziato anche delle criticità, quali: - impossibilità di designare personale dedicato alla gestione della vittima nel PS - assenza di continuità assistenziale nelle 24 da parte dei servizi sociali - mancanza di strutture territoriali di accoglienza idonee alla gestione di vittime psichiatriche, tossicodipendenti o con particolari esigenti che esulano dai criteri di accesso - limitata disponibilità del servizio psicologico - rispetto della normativa sulla privacy che potrebbe essere risolta attraverso l’informatizzazione completa di tutto il processo che attualmente è limitata alla sola fase di accesso al PS.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
Presa in carico immediata della vittima all'interno di una rete costituita dalle strutture sanitarie territoriali, terzo settore (associazioni quali La casa della Donna, Donne in Movimento, Nuovo Maschile), Procura della Repubblica e le forze dell'ordine in modo da garantire il passaggio dall’ambito ospedaliero a quello territoriale.
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
I dati relativi all’ultimo biennio dimostrano un incremento dei casi riconosciuti e gestiti come codice rosa a dimostrazione della efficacia del percorso delineato.
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? Si  
Trattasi di una rete presente su tutto il territorio toscano che però presenta vari gradi di sviluppo e soprattutto non prevede un manuale operativo con moduli e kit progettati e condivisi con tutti i professionisti coinvolti.
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 36 Costi complessivi del progetto: 3000
 
Note: