Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: Ufficio Qualità ISMETT
 
Indirizzo: VIA tricomi, 1
Regione: SICILIA Provincia: pa
Comune: Palermo CAP: 90127
     
Tipologia
Azienda:
Azienda Ospedaliera
Tipologia
Stuttura:
Ospedale
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
Email da contattare per informazioni: bragonese@ismett.edu        
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
Come migliorare il sonno dei pazienti. the Good Sleep Bundle  
Data Inizio: 01 Giu 2016 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista 31 Mar 2018
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Comfort e processi organizzativi
 
Categoria di appartenenza
Comportamenti
 
Individuo coinvolto
Persona affetta da patologia cronica
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Il sonno ha un’importanza fondamentale per il benessere degli esseri umani. Numerosi studi hanno dimostrato che una cattiva qualità del sonno si associa a ipertensione, malattie cardiovascolari, iperglicemia, variazioni dell’umore e depressione. L’ambiente ospedaliero non favorisce né una buona qualità del sonno, né una sua buona durata e continuità. Inoltre, una cattiva qualità del sonno può comportare la comparsa di “post-hospital syndrome”, un periodo di vulnerabilità acquisita che permane dopo la dimissione e rallenta il processo di guarigione. La privazione di sonno in ospedale dipende da fattori ambientali, personali o da uso di farmaci. In considerazione dell’impatto sulla salute, nonché della rilevanza del sonno tra i bisogni della persona, l’attenzione al sonno durante l’ospedalizzazione dovrebbe diventare una priorità per gli ospedali che intendono concentrare l’attenzione sui bisogni del paziente. Presso l’IRCCS-ISMETT, un centro trapianti multi-organo con sede a Palermo, nell’ambito di un programma generale di umanizzazione delle cure, è stato condotto nel 2017 un progetto per il miglioramento della qualità del sonno, denominato “Good Sleep Bundle” (GSB). Il progetto è stato avviato a seguito di un sondaggio condotto su 200 pazienti ricoverati che ha dimostrato che il 70% dei pazienti veniva svegliato durante la notte. Le cause erano: allarmi (39%), illuminazione eccessiva (19%), prelievi (18%), terapie (14%), temperatura della stanza (14%), conversazioni del personale (10%), televisioni (4%). Il reparto di specialità cardiotoracica, risultato il più “rumoroso”, è stato identificato come reparto pilota per l’introduzione del GSB. Il protocollo GSB, sviluppato sulla base di questi risultati, ha previsto l’introduzione delle seguenti misure ambientali e comportamentali: • Introduzione di una fascia oraria di quiete (23.00-6.00) • Modifica orario dei prelievi ematici, ECG e registrazione dei segni vitali (alle 7.00) • Settaggio allarmi (ridurre allarmi inutili) • Spegnere televisione ore 23.00 • Ridurre le luci di corsia • Usare torcia tascabile per entrare nelle stanze degenza • Formazione e campagna di sensibilizzazione interna sull’importanza del sonno. • Ascolto di musica rilassante in un canale dedicato • Ottimizzare la temperatura delle stanze di degenza • Offrire ai pazienti tappi per le orecchie e mascherine per gli occhi • Adottare una politica di riduzione dei rumori durante il passaggio delle consegne infermieristiche • Educare medici e infermieri sulle linee guida dei farmaci per il sonno • Educare i pazienti sulle misure per favorire il sonno ( evitare il caffè dopo le 15.00 e gli eccessivi riposini diurni • Introduzione di una scheda infermieristica per valutare giornalmente la qualità del sonno dei pazienti • Se possibile, evitare la somministrazione endovenosa di fluidi durante la notte e di diuretici dopo le ore 16.00 Il progetto ha seguito il disegno di uno studio controllato, prospettico di tipo “prima e dopo” l’introduzione del GSB nel reparto pilota (Controlled before-and-after study).E’ stata valutata la qualità del sonno di 65 pazienti prima dell’introduzione del GSB e di 65 pazienti dopo l’introduzione del GSB. La qualità del sonno è stata misurata con il Pittsburgh Sleep Quality Index – PSQI, 19 domande suddivise in 7 domini (qualità, durata, efficienza, disturbi, farmaci etc) a cui si assegna un punteggio tra 0 e 3. Il punteggio massimo è 21, e un punteggio ≥ 5 indica un sonno deficitario. Il questionario è stato somministrato a tutti i pazienti al momento dell’ammissione, al momento della dimissione e a 30 gg dalla dimissione. L’efficacia del GSB è stata valutata misurando la sua variazione tra ammissione e dimissione (obbiettivo primario) e tra ammissione e 30° giorno dalla dimissione (obbiettivo secondario). La variazione media nel gruppo standard è stata confrontata con quella registrata nel gruppo GSB.I pazienti sono stati reclutati tra Marzo e Giugno 2016 (65 pazienti del gruppo di controllo) e tra Ottobre 2016 e Gennaio 2017 (65 pazienti gruppo GSB).
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
Generalmente la qualità del sonno dei pazienti durante la degenza in ospedale, peggiora a causa di diversi fattori, quali: lo stato di malattia, ansia e condizioni psicologiche legati alla propria condizione, il trovarsi in un ambiente diverso dalla propria casa, e ancora la presenza di uno o più compagni di stanza. Partendo da questo assunto, il risultato atteso era una riduzione della variazione peggiorativa della qualità del sonno nel gruppo che riceve le cure con il GSB rispetto al gruppo standard. I risultati dei due gruppi sono stati messi a confronto per verificare che i pazienti gestiti dopo l’introduzione del GSB avessero una variazione peggiorativa della qualità del sonno rispetto alla qualità rilevata all’ammissione inferiore in confronto alla variazione intervenuta nei pazienti del gruppo standard. Tale risultato era atteso anche nel confronto della variazione dello score a 30 gg dalla dimissione.
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
Il PSQI medio nel gruppo GSB è stato di 6.58 (ammissione) e di 8.63 (dimissione), nel gruppo di controllo è stato di 6.14 (ammissione) e di 10.68 (dimissione), con una differenza tra le medie di ammissione e dimissione di 2.05 (gruppo GSB) e di 4.54 (gruppo di controllo) La differenza di variazione di PSQI (2.49) è risultata fortemente significativa (p = 0.0009). (Figura 1, tabella 2). Un peggioramento di PSQI si è osservato in 55 pazienti (84.6%) del gruppo di controllo e in 40 (61.5%) del gruppo GSB; il PSQI è rimasto invariato 6 pazienti del gruppo controllo (9.2%) e in 9 (13.8%) del gruppo GSB; un miglioramento si è osservato in 4 pazienti (6.2%) del gruppo controllo e in 16 (24.6%) del gruppo GSB. La differenza tra questi tre gruppi di pazienti (peggiorato, invariato, migliorato) è statisticamente significativa (Figura 2), come la differenza media di variazione di PSQI tra ammissione e a 30 giorni post dimissione (1.38 - p = 0.0248) (Figura 3).
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 16 Costi complessivi del progetto: 1300
 
Note: