Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste
 
Indirizzo: VIA Giovanni Sai, 1-3
Regione: FRIULI-VENEZIA GIULIA Provincia: TS
Comune: Trieste CAP: 34128
     
Tipologia
Azienda:
Altro Azienda Sanitaria Universitaria Integrata
Tipologia
Stuttura:
Altro Dipartimento delle Dipendenze
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
Email da contattare per informazioni: cinzia.celebre@asuits.sanita.fvg.it        
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
BenEssere Donna  
Data Inizio: 30 Set 2013 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista 31 Dec 2020
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? Si
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
Cooperative Sociali, Associazioni di Volontariato, coinvolti nella progettazione e nella realizzazione dell'intervento
 
Area Trattata
Presa in carico, Presa in carico, Comfort e processi organizzativi, Relazione
 
Categoria di appartenenza
Dipendenze, Prevenzione – stili di vita salutari, Tutela della salute della donna
 
Individuo coinvolto
Donna, Dipendenza
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Il consumo e l'abuso di bevande alcoliche e altre sostanze rappresentano un fenomeno approdato nell'ultimo ventennio nell'universo femminile e non ancora facilmente rilevabile essendo spesso confinato nel privato o dissimulato per l'elevata riprovazione sociale. Il picco di maggior frequenza di un uso problematico per le donne si colloca tra i 35 e i 45 anni, e negli ultimi anni c’è stato un aumento dei consumi in età adolescenziale. Le donne con problemi alcol correlati (perdita del lavoro, incremento di uso di altre sostanze, dipendenza da fumo di tabacco, disturbi dell'umore, disturbi alimentari, ecc.) fanno parte di un gruppo molto eterogeneo, fra donne di ogni età ed appartenenza sociale. Inoltre, hanno una maggior probabilità di essere vittime di aggressioni fisiche e/o sessuali. La criticità che il progetto intende contrastare è il drop-out volontario delle donne prese in carico in un percorso di cura dalla dipendenza da sostanze e offrire loro un’alternativa più attenta, umana e personalizzata rispetto alla cura farmacologica tradizionale. Gli obiettivi del progetto sono: integrare l’offerta di programmi terapeutici-riabilitativi che tengono conto delle differenze di genere (rivolti alle donne in carico alla S.C. Dipendenza da Sostanze Legali) e promuovere processi di inclusione sociale e sostegno di forme aggregative autonome, favorendo la partecipazione e l'empowerment delle stesse. Il progetto di integrazione dipartimentale offre un percorso riabilitativo in un luogo in cui, anche attraverso la pratica di terapie naturali (idroterapia, floriterapia e fitoterapia), ci si possa riappropriare del proprio corpo, riscoprendo le potenzialità, prendendosene cura, non come mezzo per l’assunzione di sostanze alcoliche e/o farmaci, ma in un’ottica di benessere generale. All'interno del "Centro Promozione Salute"del Dipartimento delle Dipendenze, un luogo concepito per favorire il benessere e il comfort delle persone prese in carico, un'équipe multidisciplinare composta da 1 psicologa, 1 medico psichiatra e 5 infermieri, in un’ottica di umanizzazione delle cure, offre trattamenti specialistici sanitari e di cura del corpo, interventi educativi e riabilitativi, attività di gruppo e di auto aiuto; supportata da risorse esterne, quali 2 educatori della cooperativa partner e alcuni volontari delle associazioni. Per ogni persona presa in carico e con la quale i professionisti sanitari hanno instaurato un rapporto di fiducia, viene redatto un progetto personalizzato che prevede i seguenti interventi: counseling informativo finalizzato all'orientamento all'interno della rete dell'offerta di cura; relazioni di ascolto dell'esperienza soggettiva e attenzione ai bisogni espressi; attività di cura del corpo e promozione del benessere utilizzando anche alcune tecniche della medicina naturale in un'ottica di self-help e di acquisizione di competenze per contrastare il rischio di ricaduta; incontri formativi e informativi teorico/pratici sui temi di corretta alimentazione e corretti stili di vita; eventi aggregativi, attività sportive e culturali, per potenziare le relazioni solidali e di auto-aiuto; percorsi riabilitativi, di formazione e reinserimento socio-lavorativo, con attività di supporto personalizzato e tutoraggio. Lo schema di processo organizzativo si articola in: - trattamenti di cura del corpo (2 volte a settimana) - supporto psicologico individuale e familiare - supporto socio-sanitario e integrazione con altri servizi sanitari - monitoraggio dell’astinenza e della presenza agli incontri - supporto alla terapia farmacologica (quando presente) - supporto psicoeducativo individuale e di gruppo - attività di self-help - almeno un incontro di gruppo mensile nel fine settimana di formazione, informazione, socializzazione e integrazione sociale - almeno 3 incontri informativi annuali per supporto e tutoraggio socio riabilitativo personalizzato Il progetto a livello normativo si basa sul Piano Azione Regionale Dipendenze (PARD) 2013-2015, delibera n. 44 del 16/01/2013; Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 (delibera. n. 2670 del 30712/2014); Linee di gestione del SSR 2015 e 2016.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
I risultati attesi sono: 1. miglioramento/stabilizzazione del quadro psicofisico e delle patologie correlate alla dipendenza da sostanze legali; 2. mantenimento dell'astinenza delle donne che hanno concluso positivamente un percorso di disintossicazione; 3. prevenzione e/o contrasto ai possibili abbandoni del programma di cura (drop-out) nelle fasi di maggiore vulnerabilità; 4. sviluppo di momenti di relazione, socializzazione e integrazione sociale delle donne coinvolte; 5. accrescimento delle conoscenze e competenze sui temi dell’offerta formativa e di lavoro presenti nel territorio, con attenzione alle procedure da seguire;
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
Nel biennio 2013-2015 sono state seguite 80 donne; di queste il 38.7% ha continuato un percorso di cura e di astinenza dagli alcolici nel secondo biennio, il 36.3% ha concluso il percorso con successo e ha interrotto la frequenza del servizio per motivi di lavoro o familiari, senza ricadere nei comportamenti di dipendenza. Il 25% ha interrotto la frequenza in seguito a ricaduta nell'uso di sostanze, con abbandono del percorso di cura. Rispetto al totale delle donne che risultano prese in carico dalla SC Dipendenza Sostanze Legali, quelle coinvolte nel progetto rappresentano il 26.7% (dato al 31.12.2015). I dati del secondo biennio sono in elaborazione. L’esperienza risulta efficace nel rafforzare la motivazione al percorso di cura e di cambiamento, nel fornire competenze e strategie personali atte a superare la fase critica ed a fronteggiare le dinamiche tipiche della dipendenza, inoltre, le diverse partnership hanno consentito di arricchire ulteriormente l’offerta del servizi.
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 41 Costi complessivi del progetto: 41000
 
Note: I costi complessivi riguardano per 21455.00 € il costo orario del personale interno aziendale, mentre l'importo rimanente è utilizzato per finanziare i partner, i quali apportano risorse umane e materiali per la realizzazione del progetto.