Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: 1)U.O.C. di Oncologia Critica Territoriale, Cure Domiciliari e Palliative – ASP Potenza; 2) U.O.C. di Geriatria AOR San Carlo Potenza
 
Indirizzo: VIA Torraca, 4
Regione: BASILICATA Provincia: PZ
Comune: POTENZA CAP: 85100
     
Tipologia
Azienda:
Altro 1) ASP Potenza - Azienda Sanitaria; 2) AOR San Carlo Potenza – Azienda Ospedaliera
Tipologia
Stuttura:
Altro 1) U.O.C. - Territoriale; 2) U.O.C. - Ospedaliera
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
Email da contattare per informazioni: gianvito.corona@aspbasilicata.it        
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
Dimissioni protette e continuità delle cure: La centrale unica di dimissioni.  
Data Inizio: 02 Gen 2017 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista 31 Dec 2018
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Comfort e processi organizzativi, Presa in carico
 
Categoria di appartenenza
Assistenza domiciliare, : Informazioni e orientamento ai cittadini/ segnalazioni, Lungodegenze, Medicina del territorio, Ospedale, Patologie croniche, Riabilitazione, Ricoveri, RSA-Residenze sanitarie assistite, Terapia del dolore
 
Individuo coinvolto
Anziano, Bambino, Persona con disabilità, Persona affetta da patologia cronica, Professionisti sanitari
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
L’attuale quadro epidemiologico nazionale è caratterizzato dalla progressiva riduzione delle patologie acute a fronte di un aumento di quelle cronico-degenerative, che ha determinato un miglioramento generale della prognosi quoad vitam di numerose malattie acute ma con postumi più o meno invalidanti. Questi pazienti, se non adeguatamente assistiti nella fase post acuzie, possono andare incontro a ricoveri ospedalieri ripetuti, inconciliabili con i costi di gestione. Tutto ciò ha fatto emergere una nuova esigenza sanitaria: la gestione della fase post-acuta della malattia che rende necessaria la presenza di una rete parallela di servizi domiciliari o di strutture intermedie, quali la lungodegenza o la riabilitazione, destinate a pazienti più complessi che operano in sinergia con le strutture ospedaliere. L’Ospedale San Carlo registra in alcune UU.OO., una crescita dei tempi medi di degenza, nonostante l’azione di potenziamento da parte dell’ASP del servizio ADI e l’attivazione di posti letto di Lungodegenza e Riabilitazione. Tale criticità, da imputare prevalentemente a una mancata azione di coordinamento tra le due aziende nel processo di dimissione protetta, ha prodotto un protocollo d’intesa tra l’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo (AOR) e l’Azienda Sanitaria di Potenza (ASP) che definisce le modalità organizzative atte a garantire una appropriata e condivisa gestione del paziente mediante l’attivazione, presso l’AOR San Carlo, di una “Centrale delle Dimissioni” con personale dedicato ASP e medici di continuità assistenziale, al fine di gestire in maniera proattiva le dimissioni protette e la continuità delle cure per le persone assistite in ospedale. Tale Centrale avrà, a breve, sedi accessorie presso gli altri ospedali dell’AOR San Carlo (Melfi, Lagonegro e Villa D’Agri), dotate di cruscotto informatico identico alla sede centrale, per consentire flessibilità gestionale in tutte le latitudini regionali. Per garantire ciò, ciascuna U.O. del San Carlo segnala alla Centrale la necessità di attivare un percorso di dimissione protetta o di continuità delle cure, compilando apposite schede di segnalazione. I compiti della Centrale delle Dimissioni possono essere così sintetizzati: definire il PIT per i pazienti da avviare al percorso delle Dimissioni Protette; contribuire, per quanto di competenza, alla definizione del PIT, per i pazienti da avviare al percorso delle Cure Domiciliari di I, II, III livello e palliative; identificare e prescrivere presidi ed ausili necessari per l’accettabilità al domicilio, concordandoli con il responsabile delle Cure Domiciliari e Palliative; provvedere alla dettagliata compilazione della scheda di monitoraggio delle lesioni da decubito, all’atto delle dimissione ospedaliera; educare il caregiver sulle modalità di assistenza al paziente, ivi compreso l’utilizzo di presidi/ausili; definire il percorso di trasferimento in strutture intermedie (lungodegenza, Riabilitazione e RSA) nei casi di pazienti non gestibili a livello domiciliare; predisporre tutta lo documentazione e modulistica per attivazione della dimissione protetta. Nel trasferimento dei pazienti, dal reparto per acuti al territorio, un fattore essenziale è la circolazione delle informazioni nella quale è fortemente coinvolto il MMG. Il percorso attivato alla dimissione è indicato sia in cartella clinica che nel foglio di dimissione. Nel trasferimento in strutture di degenza post-acuzie, è previsto il massimo coinvolgimento della famiglia rispetto alla patologia, alla prognosi ed alle possibilità del miglioramento della disabilità. Dando alla famiglia un ruolo attivo nella definizione e conduzione degli obiettivi e delle priorità, oltre che a limitare incomprensioni e malintesi, si ottiene una più efficace e accurata personalizzazione del trattamento. Le due Aziende hanno attivato una procedura informatizzata che consente alla Centrale di rilevare puntualmente i posti letto di lungodegenza e riabilitazione disponibili per il ricovero attraverso un cruscotto digitale in grado di evidenziare in tempo reale le richieste di chi dimette e le disponibilità di chi riceve. Parte integrante dell’attività della Rete è la formazione del personale che prevede moduli a carattere generale su tematiche di organizzazione e di gestione operativa delle attività (rischio clinico, umanizzazione, accessibilità, comfort) e percorsi formativi specifici. La formazione sarà rivolta anche ai MMG, alle associazioni di volontariato e ai cittadini
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
Integrazione e ottimizzazione delle attività sanitarie volte alla ottimale gestione della fase post acuzie attraverso l’integrazione dell’ospedale con i servizi territoriali; Razionalizzazione dell’approccio diagnostico e terapeutico attraverso la costruzione ed adozione di percorsi diagnostico-terapeutici condivisi e scientificamente validati; Attivazione di settori organizzativi e funzionali, già individuati o da individuarsi all’interno delle strutture della Rete, al fine di garantire una copertura globale, ancorché flessibile, dei bisogni sanitari assistenziali; Perseguimento di obiettivi di qualità mediante la stesura di protocolli operativi e procedure scritte per tutte le attività; Individuazione di bisogni formativi e pianificazione di percorsi di formazione per tutti gli operatori mirati a specifici bisogni assistenziali; Contenimento della mobilità sanitaria passiva fuori regione per prestazioni di lungodegenza e riabilitazione.
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
Nettamente migliorata l’integrazione ospedale territorio nella gestione della fase post acuzie; Adozione di percorsi diagnostico-terapeutici scientificamente validati, condivisi fra le due Aziende; Reportistica delle dimissioni protette tramite cruscotto informatizzato, in grado di misurare la qualità delle prestazioni erogate; In fase di attivazione, presso gli Ospedali periferici dell’AOR San Carlo (Melfi, Lagonegro, Villa D’Agri) di sedi aggiuntive della Centrale delle Dimissioni, al fine di garantire una copertura globale, ancorché flessibile, dei bisogni sanitari assistenziali; In fase di compilazione la stesura di protocolli operativi e procedure scritte per tutte le attività; In atto la formazione specifica per tutti gli operatori del sistema.
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 36 Costi complessivi del progetto: 10
 
Note: