Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer
 
Indirizzo: VIALE Pieraccini, 24
Regione: TOSCANA Provincia: FI
Comune: Firenze CAP: 50139
     
Tipologia
Azienda:
Azienda Ospedaliera
Tipologia
Stuttura:
Ospedale
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
Email da contattare per informazioni: daniela.papini@meyer.it        
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
La buonanotte al Meyer  
Data Inizio: 01 Giu 2017 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista 31 Dec 2017
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Comfort e processi organizzativi, Relazione
 
Categoria di appartenenza
Pediatria
 
Individuo coinvolto
Bambino, Genitori
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Descrizione progetto: Il progetto, denominato La buonanotte al Meyer è così articolato: con cadenza settimanale, la sera, dalle 20 alle 21, viene dedicata ai bambini/ragazzi ricoverati, e alle loro famiglie (genitori, fratellini e sorelle, nonni) una lettura a voce alta di un libro o di una storia breve, o viene cantata una ninna nanna in musica, in base al calendario degli appuntamenti, che è proposto e diffuso con un’apposita cartolina distribuita nelle degenze. L’intervento nei reparti è preceduto dalla preparazione di un carrello espositivo a tema “buonanotte”, carrello consultabile nei locali della LudoBiblio, così da permettere ai bambini e ai loro genitori di farsi un’idea delle letture che ascolteranno e di poter loro stessi proporre un libro piacevole per “addormentarsi”. Inoltre i bambini possono trovare i libri letti la sera in LudoBiblio e prenderli in prestito. Il progetto, avviato nel luglio 2017 in via sperimentale fino al dicembre 2017, è a regime dal gennaio 2018. Umanizzazione delle cure: Il progetto denominato La buonanotte al Meyer nasce nell'ambito dei progetti di umanizzazione delle cure e di accoglienza dei bambini e delle loro famiglie nell'ospedale pediatrico. Si presenta come un’esperienza di divertimento, di condivisione fra bambini, genitori e operatori e si avvale delle preziose notazioni di Donald Winnicott. Donald Winnicott, rispetto al bambino malato o ospedalizzato, faceva osservare come la malattia, per la sua pregnanza reale di precarietà e di dolore, rendesse necessario “preservare una certa dose di illusione”, evitando “un’insistenza troppo improvvisa e decisa sul principio di realtà”. Il bambino con una malattia è, infatti, indifeso di fronte al dolore, e inquieto di fronte alla minaccia oscura, reale oppure fantasticata, di una possibile morte; per meglio dire, è come se gli venisse sottratto un pezzetto d’infanzia. Perché, ben diverso è giocare, o narrare, o ascoltare e rielaborare (facendo quindi “fronte a…”) piuttosto che “stare dentro alla fantasia paurosa” quindi, il divertimento, - ancora Winnicott - per un bambino ammalato, la cui esistenza è pervasa da una sensazione di pesantezza, è una condizione indispensabile Soggetti coinvolti: associazione di volontariato Helios, cooperativa musicale Athenaeum musicale, educatori Ludobiblio, personale sanitario. Il coordinamento progettuale è curato dal Comitato scientifico della Ludobiblio composto da personale ospedaliero e personale indicato dalla Fondazione dell’ospedale Meyer che sostiene economicamente il progetto. Metodo di lavoro: Il progetto è stato preceduto da un intenso lavoro organizzativo e metodologico. Un intervento corale che vede la partecipazione dei soggetti coinvolti accompagnati da una specifica formazione laboratoriale volta a selezionare i libri e a curare l’approccio e il coinvolgimento di bambini e famiglie. Il progetto è condiviso con Il personale sanitario (medici e infermieri) per mettere a punto modalità che non interferiscano con le esigenze organizzative e cliniche dei reparti e per un monitoraggio sul particolare “clima “serale che si crea. Mensilmente viene prodotta la reportistica in base alle schede di monitoraggio che sono consegnate al comitato scientifico che ne valuta gli esiti e le eventuali modifiche. Spazi: La lettura o la ninna nanna è preferibilmente effettuata in uno spazio aperto individuato nelle degenze, per favorire l’incontro e lo scambio fra bambini e genitori. Quando necessario la lettura e la musica vengono fatte direttamente al letto del bambino.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
Il progetto può essere un momento importante della cura, considerato che si inserisce in una serie di altri interventi di umanizzazione e nato nel contesto di un ripensamento voluto dall’ospedale e dalla sua Fondazione. In un “tempo” speciale come è quello serale, dopo una giornata scandita da terapie, visite mediche, ansia, la narrazione permette di creare uno spazio affettivo fra chi narra e chi ascolta; l’ascolto della musica può produrre un effetto rilassante oltre a rappresentare un’esperienza che interessa indistintamente tutte le culture umane. Tanto più la malattia interferisce, inevitabilmente, su fantasie, timori, pensieri, sui ritmi della vita quotidiana dei piccoli ospedalizzati, sui loro distacchi dalla famiglia e dagli amici, tanto più è indispensabile attrezzare negli ospedali spazi “transizionali”, dove si possa dire, fare e giocare realizzando nuovi legami e conservando gli altri, quelli di sempre.
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
Le schede di monitoraggio mettono in rilievo alcuni elementi che non hanno la pretesa di rappresentare delle “evidenze”. Il progetto, per sua natura, attiva percorsi che hanno a che fare con le risorse intangibili dei piccoli pazienti, come il sogno, la resilienza, la socializzazione. Gli elementi di osservazione annotati in fase di reportistica danno conto di un progetto che in maniera cresce gradualmente per interesse e gradimento da parte non solo dei piccoli e delle loro famiglie ma anche da parte degli operatori sanitari e degli stessi volontari. Il progetto è a regime e con ulteriori ipotesi di sviluppo.
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 7 Costi complessivi del progetto: 5000
 
Note: