Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: Qualità e Risk Management
 
Indirizzo: VIALE Del Policlinico, 155
Regione: LAZIO Provincia: RM
Comune: ROMA CAP: 00161
     
Tipologia
Azienda:
Policlinico Universiatario
Tipologia
Stuttura:
Ospedale
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
Email da contattare per informazioni: annasanta.guzzo@uniroma1.it        
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
Il counseling dei pazienti e dei caregivers nella gestione e prevenzione della politologia e delle cronicità: dall’area critica alla gestione ambulatoriale.  
Data Inizio: 02 Gen 2017 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista 31 Dec 2018
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Presa in carico, Relazione
 
Categoria di appartenenza
Condizione delle strutture sanitarie, Accesso ai servizi / trasparenza, Risk Management e prevenzione degli errori, Patologie croniche, Percorso nascita, Prevenzione – stili di vita salutari
 
Individuo coinvolto
Anziano, Persona con disabilità, Persona affetta da patologia cronica
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
l focus del nostro progetto è di ridurre le riospedalizzazioni dovute ad una non corretta attenzione ed educazione del paziente e del caregiver in modo tale da incentivare il corretto trattamento delle polipatologie e delle comorbidità ad esse associate in un programma dove il paziente viene valutato e seguito da vicino nel tempo. L’umanizzazione delle cure è in grado di accompagnare i pazienti e le famiglie lungo il percorso della malattia, sostenendo gli assistiti oltre il routinario approccio al malato e alla sua patologia ma inteso nella sua totalità (bisogni organici, psicologici e relazionali). Il progetto si compone di due fasi: • una prima fase (fase 1) in parte già conclusa ma attualmente in fase di ampliamento, volta al riconoscimento dei pazienti includibili nel progetto e alla loro valutazione a 2 e a 6 mesi attraverso stretti controlli clinici e telefonici. • una seconda fase (fase 2) in divenire, volta al vero e proprio counseling per il paziente ed il caregiver tale da incentivare e promuovere la prevenzione e la gestione della polipatologia e delle criticità. Il progetto concorre alla ridefinizione del ruolo dell’ospedale nella funzione di principale protagonista nella cura del paziente e nell’aspetto educativo al mantenimento dello stato di salute tramite l’approccio personalizzato ed attivo che si dimostra essere il volano del necessario cambiamento in sanità per il mantenimento dello stato di salute e il non semplice trattamento della malattia. Il paziente richiede cure con competenze plurispecialistiche che non si esaurisce in pronto-soccorso ma che necessita di un ricovero ospedaliero; spesso ha una situazione clinica ulteriormente complicata da una situazione di disagio sociale che aggrava le condizioni di salute e rende difficile la dimissione del paziente, che frequentemente non ha una rete di sostegno che possa assicurarne una convalescenza sicura o una corretta prosecuzione delle cure. A fronte di queste particolari esigenze, è stato sperimentato il percorso Fast Track, un nuovo modello ambulatoriale nella gestione delle comorbidità legate alle malattie cronico-degenerative che nell’ambito del SSN sono le più impegnative e difficili da gestire per la complessità. Ciò è possibile solo attraverso un intensivo e ripetuto controllo clinico per valutare che il cambiamento dello stile di vita e l’aderenza alla terapia siano pienamente realizzate, con una attività educazionale e di counseling per il paziente, i familiari e/o i caregivers. Dopo le prestazioni eseguite dal personale del pronto-soccorso il paziente verrà subito dimesso e visitato presso il centro di medicina predittiva nelle successive 24-72 ore. Il nostro centro si pone come obiettivo la presa in carico del paziente con polipatologia, attraverso l’educazione alla prevenzione, la prescrizione di una dieta personalizzata e opportuna attività fisica, programmazione di PAC (pacchetti ambulatoriali complessi) personalizzati in base alle esigenze del paziente ed estendendo tali prestazioni ai familiari che verranno informati e formati insieme al paziente e/o ai caregivers su stili di vita, gestione della terapia e dei presidi ad essa connessi. Il paziente quindi non è più utente “passivo” delle cure, ma collabora attivamente alla gestione della sua condizione, arrivando a definire con l’equipe un percorso di cura che gli consenta di convivere con il suo quadro patologico e di far fronte alla patologia. L’originalità di questo percorso sta nella valutazione complessiva del paziente in considerazione delle comorbidità presenti per ottenere e mantenere nel tempo un buon controllo della malattia, garantendo la qualità di vita, prevenendo e curando le complicanze, ottimizzando l’uso delle risorse disponibili ed evitando il ricovero ospedaliero e quindi la destabilizzazione cognitiva del paziente, riducendo i costi di gestione ma soprattutto ulteriori complicazioni da possibili sovrainfezioni ospedaliere. Tale percorso può, pertanto, considerarsi virtuoso inserendosi nell’ambito di una continuità assistenziale, tra il pronto-soccorso e la gestione ambulatoriale, che ha come cardine principale l’integrità psicofisica del paziente.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
La fase attualmente in atto del nostro progetto (fase 2) prevede di continuare il reclutamento dei pazienti come in fase 1 e di potenziare l’attività di counseling per i pazienti ed i caregivers per ottenere e mantenere nel tempo un buon controllo della malattia, garantire la qualità di vita, prevenire e curare le complicanze, ottimizzare l’uso delle risorse disponibili, assicurare collegamenti con disegni di prevenzione primaria e diagnosi precoce. L’obiettivo dello studio è quello di rendere più omogeneo possibile il percorso assistenziale e supportare un nuovo modello di sistema integrato, mirato a valorizzare tutti gli attori dell’assistenza e finalizzato al raggiungimento dei suddetti obbiettivi.
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
Nella fase 1 del nostro studio sono stati inclusi 99 pazienti visitati raccogliendo la storia clinica, delineando l’albero genealogico e somministrando il questionario internazionale sull’attività fisica, sulla dieta mediterranea ed il MMSE. Sono stati registrati i dati antropometrici e calcolato il BMI. È stata valutata la terapia domiciliare e le abitudini generali. Sono stati eseguiti PAC personalizzati per ogni singolo paziente. I pazienti sono stati monitorati tramite contatto telefonico ogni 2 mesi. Alla visita di controllo dopo 6 mesi vi è stato un significativo miglioramento dei diversi parametri nonostante l’età avanzata con un incremento dell’attività fisica e dell’aderenza alla dieta mediterranea ed una conseguente diminuzione del BMI, dei paramentri ematochimici cardiometabolici misurati e una stabilizzazione del MMSE.
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 24 Costi complessivi del progetto: 0
 
Note: