Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: UOC Neurochirurgia Livorno ATNO
 
Indirizzo: VIALE Alfieri, 36
Regione: TOSCANA Provincia: LI
Comune: Livorno CAP: 57100
     
Tipologia
Azienda:
Altro Azienda Nord Ovest Toscana
Tipologia
Stuttura:
Ospedale
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
Dalla cura al prendersi cura: il percorso mano nella mano  
Data Inizio: 01 Feb 2018 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista 01 Feb 2019
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Presa in carico, Relazione, Comfort e processi organizzativi
 
Categoria di appartenenza
Comportamenti, Consenso informato, Accesso ai servizi / trasparenza, Detenuti e salute, Oncologia, Ospedale, Prenotazione visite ed esami
Ambulatorio
 
Individuo coinvolto
Anziano, Persona affetta da patologia cronica, Donna
pazienti affetti da tumori cerebrali
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Dr.ssa Rosina Amoroso -UOC Neurochirurgia Aziendale-Direttore: Dr.O.Santonocito -Livorno ATNO DALLA CURA AL PRENDERSI CURA: il percorso mano nella mano. Negli ultimi anni vi è stato aumento della patologia oncologica, anche per l’aumento della età media di sopravvivenza (85 anni donna ed 80 uomini), oltre che per le nuove tecnologie diagnostiche. Gli attori coinvolti nel percorso di cura sono i primi che devono individuare azioni utili all’umanizzazione dell’intero processo, per ottenere una differenza nella vita dei pazienti oncologici e dei familiari che assistono questi pazienti. Il nostro progetto “dalla cura al prendersi cura” prevede un percorso declinato secondo alcuni punti: 1)Tempestività nella diagnosi e terapia chirurgica. 2)Utilizzo di linee guida per le terapie oncologiche.3)Il diritto alla salute e la sostenibilità delle terapie.4) “Percorso mano nella mano”. Il punto 4 è il fulcro del progetto, che prevede appunto l’accompagnamento del paziente nel suo cammino, dalla diagnosi sino all’eventuale percorso terminale. La malattia neoplastica cerebrale è una patologia spesso maligna (tumori gliali di alto grado), in pochi casi assume il carattere di “cronicità”, questo nei tumori gliali di basso grado di malignità che qualche volta sopravvivono anche 20 anni, con fasi di recidive.Il primo momento in cui il paziente giunge alla nostra osservazione è al momento della diagnosi. Questo primo “incontro” è sempre molto delicato, perché bisogna creare un rapporto di fiducia, in cui è necessario spiegare la patologia ma al tempo stesso generare la speranza di una “cura possibile”. La comunicazione dev’essere efficace anche con i familiari, che vanno resi edotti della patologia. Ogni caso viene discusso con il gruppo multidisciplinare, che è costituito dal neurochirurgo, oncologo, radioterapista, neuroradiologo, anatomopatologo e viene così stabilito “sartorialmente” il percorso migliore per ciascun paziente. Dopo l’intervento neurochirurgico, che è sempre il punto di partenza, con la diagnosi istologica, il paziente dovrà sottoporsi alle terapie adiuvanti (chemioterapia, radioterapia). Successivamente il paziente accederà al nostro ambulatorio multidisciplinare, che appunto prevede la presenza di tre attori principali (neurochirurgo, oncologo, radioterapista), a cadenza stabilita per eseguire il follow-up. Ogni controllo prevede la visita del paziente e la discussione dell’esame imaging (generalmente una risonanza magnetica con mezzo di contrasto). Tale esame viene prenotato dai medici operatori ed eseguito dal paziente presso il nostro ospedale, o presso il territorio. Talvolta il controllo ambulatoriale può prevedere anche il neuroradiologo per un approfondimento dell’esame eseguito, oppure il neurofisiologo che esegue gli EEG del paziente (spesso sono pazienti che si sottopongono a terapia anticomiziale). Se il paziente avrà necessità di sottoporsi a riabilitazione motoria o linguistica, andrà prenotata una visita fisiatrica-logopedica ed organizzato un percorso riabilitative presso le strutture del territorio. Altro aspetto fondamentale è il supporto psicologico-psicoterapeutico che verrà offerto al paziente ed anche ai suoi familiari, secondo le necessità. Questo percorso, dopo il primo ricovero ospedaliero, va condiviso con il medico curante, creando un filo diretto di comunicazione e di sinergia. Durante questo “cammino” che ha una durata variabile, molto importante è il ruolo del volontariato e delle iniziative ludiche che possono aiutare ad alleggerire il peso della malattia. Un’idea sarebbe la creazione di un “ circolo” che possa ospitare i pazienti nelle ore diurne, con assistenza da parte di personale paramedico (paramedici che lavorano nel territorio) e volontari. Spesso purtroppo questi pazienti soffrono di disturbi dell’umore, a volte si sentono anche un “peso” per i familiari che devono accudirli. La creazione di un circolo, permetterebbe ai pazienti di poter trascorrere ore in compagnia, eseguendo attività (corsi di cucina, corsi di cucito, lettura, cinema, etc). Si potrebbe creare un blog online per chi si trova senza voce o con difficoltà a parlare, o semplicemente per sensibilizzare la popolazione e cercare sostegno, solidarietà, conforto e per rispondere alle esigenze di queste persone. Nel momento in cui sarà necessario il passaggio alle cure palliative, si procederà al ricovero in hospice. Questo è il percorso “mano nella mano" che vogliamo offrire, come gruppo, per umanizzare le cure.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
Il modello è in parte già attivo da qualche anno; nel progetto si propone un ulteriore miglioramento
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
Il modello è in parte già attivo da qualche anno; nel progetto si propone un ulteriore miglioramento
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
No  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 36 Costi complessivi del progetto: 1000
 
Note: