| Informazioni | |||||||
| Nome del servizio: | ASP Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio | ||||||
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| Indirizzo: | VIA Marostica, 8 | ||||||
| Regione: | LOMBARDIA | Provincia: | MI | ||||
| Comune: | Milano | CAP: | 20146 | ||||
| Tipologia Azienda: |
Altro | Azienda di Servizi alla Persona | |||||
| Tipologia Stuttura: |
Strutture Socio-Sanitarie | ||||||
| Dettagli Progetto / Esperienza in Atto: |
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| Titolo Progetto / Esperienza in Atto: |
Dolcemente: relazioni golose | ||||||
| Data Inizio: | 02 Gen 2017 | In corso d’opera? | Si | Data Conclusione Prevista | 28 Dec 2018 | ||
| Coinvolgimento di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? | No | ||||||
| Tipologia di coinvolgimento e soggetti coinvolti : |
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| Area Trattata | |||||||
| Comfort e processi organizzativi, Relazione | |||||||
| Categoria di appartenenza | |||||||
| Lungodegenze, RSA-Residenze sanitarie assistite | |||||||
| Individuo coinvolto | |||||||
| Anziano, Persona affetta da patologia cronica | |||||||
| Persone con demenze o con malattia di Alzheimer | |||||||
Descrizione sintetica del progetto
All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
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| Il progetto nasce dall’esigenza di rispondere al bisogno dell’anziano residente presso la RSA Principessa Jolanda di Milano per riportare l’ospite alla quotidianità, ai profumi e odori della casa. Questa attività può ricreare un’atmosfera che, a volte, riesce a coinvolgere anche chi non può collaborare attivamente. E’ un percorso che prevede una stimolazione multisensoriale legato al tema alimentare per stimolare tutti e cinque i sensi e attivare la manualità attraverso la realizzazione di una pietanza dolce. Il progetto ha come obiettivo primario il miglioramento della qualità di vita degli ospiti, mettendo a disposizione tutte le risorse professionali, sempre pronte a collaborare in equipe, garantendo così il pieno sviluppo e valorizzazione integrale delle capacità individuali degli ospiti. L’attività svolta ha l’obiettivo di creare un clima di armonia in cui è possibile stimolare gli ospiti a livello cognitivo attraverso la rievocazione di ricordi e la formulazione di correlazioni con le tradizioni familiari e il confronto con gli altri; stimolare tutti i sensi, le capacità attentive, di pianificazione, le memorie procedurali ed episodiche; a livello motorio attraverso il recupero/mantenimento di varie abilità motorie quali manipolazione e motricità fine e coordinazione oculo-manuale. Gli ospiti hanno partecipato sotto la guida del Terapista Occupazionale al laboratorio esperienziale di cucina per la realizzazione di pietanze servite come merenda o rinfreschi per le feste di socializzazione fino al consumo ed offerta delle stesse. | |||||||
| Risultati attesi (max. 1000 caratteri) | |||||||
| incremento dell’autostima, incoraggiamento del lavoro di gruppo, ripristino di un ruolo occupazionale e sociale, mantenimento delle abitudini e recupero della memoria e dei saperi passati | |||||||
| Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri) | |||||||
| Il percorso è stato un importante momento di condivisione e socializzazione tra gli ospiti che hanno aderito agli incontri con collaborazione e partecipazione. Dalle schede di osservazione utilizzate, dalle interviste somministrate e dalle verifiche di gradimento, si è evidenziato un incremento dell’autostima incoraggiando il lavoro di gruppo, il ripristino di un ruolo occupazionale e sociale, un mantenimento delle abitudini e il recupero della memoria e dei saperi passati, condizioni essenziali per il benessere dell’anziano. E’ evidente come questa attività rappresenti una “buona prassi” come un momento di vita quotidiana, nel quale l’ospite ritrova se stesso ed i propri ritmi, rinforzando la propria identità. | |||||||
| Valutazione dei risultati E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti? |
No | ||||||
| Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? | No | ||||||
| Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): | 24 | Costi complessivi del progetto: | 0 | ||||
| Note: | |||||||