Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: Serfizio Salute Mentale Ambito Alto Garda e Ledro e Giudicarie
 
Indirizzo: LARGO Arciduca Alberto d'Asburgo, 1
Regione: TRENTINO Provincia: TN
Comune: ARCO CAP: 38062
     
Tipologia
Azienda:
Altro Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari
Tipologia
Stuttura:
Dipartimento Salute Mentale
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
SUPPORTO TERRITORIALE ALLA CRISI E PROGETTI DI ALTERNATIVA ALL’OSPEDALIZZAZIONE  
Data Inizio: 02 Gen 2013 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Comfort e processi organizzativi, Relazione, Presa in carico, Trasparenza e partecipazione civica
 
Categoria di appartenenza
Salute mentale
 
Individuo coinvolto
Persona con sofferenza mentale, Professionisti sanitari, Genitori
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Il Servizio di Salute Mentale dell’Alto Garda e Ledro e delle Giudicarie, privilegia un approccio territoriale per la gestione della crisi, dell’urgenza e dell’emergenza, ricercando e attivando risorse più vicine al contesto quotidiano della persona e privilegiando interventi extra-ospedalieri. Nel corso degli anni sono stati sviluppati progetti di alternativa all’ospedalizzazione per offrire percorsi per evitare ricoveri o per abbreviarne la durata. Fondamentale è la valorizzazione delle risorse della persona nel suo contesto e delle persone per lei significative ed al contempo l’identificazione e l’implementazione del supporto necessario da parte dei professionisti del Servizio per un efficace superamento della crisi. I programmi vengono concordati con utente e familiari e l’Area Funzionale di Urgenza Crisi e Supporto (AFUCS) del Centro di Salute Mentale (CSM) di Arco e di quello di Tione, in sinergia la Comunità Terapeutico- Riabilitativa “Villa Ischia” di Riva del Garda, ove è previsto un posto letto dedicato alla “crisi” e sono possibili interventi semi residenziali ad alto gradiente relazionale, e con il Centro Diurno di Tione, dove si offrono progetti intensivi anche per il supporto alla crisi. Presso i due CSM sono presenti gli spazi Accoglienza con operatori sanitari e tecnici e volontari che offrono supporto ed accoglienza relazionale. Questo progetto offre un momento di passaggio tra il reparto e il domicilio, anche nell'intento di ridurre i tempi di ospedalizzazione. Mira a mettere in atto un insieme d’interventi per offrire supporto e gestione alle situazioni psichiatriche urgenti sul territorio, con coinvolgimento attivo, rispetto e valorizzazione della persona nel suo contesto. Inoltre, cerca di apprendere da ciascuna crisi e sviluppare modalità preventive e di gestione precoce di eventuali ulteriori eventi, con intervento olistico sulla persona articolato a più livelli: psicologico, assistenziale e farmacologico; garantisce vantaggi anche in termini di flessibilità e di buona accettazione sia da parte dell’utente e della sua famiglia. L’utente che attraversa un momento di crisi o necessita di un intervento urgente, oppure i suoi familiari, si possono rivolgere ad AFUCS ed in tale contesto si definiscono le eventuali azioni da intraprendere mediante la stesura di un piano individualizzato che si chiama Programma di Cura Integrata (PDCI). Quest’ultimo modello rimanda ad una metodologia orientata all’empowerment che prevede la partecipazione attiva di tutte le parti coinvolte e l’unione, seppur con diversi livelli di responsabilità, delle conoscenze tecniche con le conoscenze empiriche dell’utente o dei familiari. Il tipo di intervento viene ritagliato sulle caratteristiche della persona è può contemplare azioni di tipo relazionale o farmacologico per tempo più o meno protratto. La persona che rimane nell’ambito del Centro di Salute Mentale tutto il giorno può accedere alla mensa dell’ospedale insieme al personale; se l’intervento deve avere delle caratteristiche più contenitive e di durata residenziale, ma ancora gestibili in ambito non ospedaliero, la persona può accedere al posto dedicato nella Comunità Terapeutica. Gli interventi, per loro natura, sono soggetti a frequenti verifiche e monitorati negli esiti. Alla risoluzione dell’episodio ogni utente sarà partecipe nel definire un “piano crisi individuale” quale strumento di comprensione dell’evento ed intervento preventivo o precoce su criticità future.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
produrre miglioramenti sintomatologici, offrire interventi i più territoriali possibili, supportare l’utente e la sua famiglia nei momenti di crisi, imparare da ogni crisi per poter prevenire quanto più possibile ulteriori situazioni analoghe. Gli obiettivi e gli interventi si concordano negli incontri e con la modulistica del Programma di Cura Integrata, con il coinvolgimento di utente, familiari e professionisti.
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
Gli obiettivi e gli interventi si monitorano e valutano tramite incontri e con la modulistica del Programma di Cura Integrata, con il coinvolgimento di utente, familiari e professionisti.
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 999 Costi complessivi del progetto: 0
 
Note: Progetto in corso con durata illimitata