Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: un ità di terapia intensiva rianimazione asl4 liguria
 
Indirizzo: VIA DON BOBBIO, 26
Regione: LIGURIA Provincia: GE
Comune: LAVGNA CAP: 16030
     
Tipologia
Azienda:
ASL
Tipologia
Stuttura:
Ospedale
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
umanizzazione delle cure  
Data Inizio: 04 Feb 2010 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Comfort e processi organizzativi, Relazione, Presa in carico
 
Categoria di appartenenza
Accesso ai servizi / trasparenza, Ricoveri
 
Individuo coinvolto
Persona con disabilità
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Attualmente a livello nazionale si deve parlare di reparti di Terapia Intensiva prevalentemente “chiusi” e* facendo riferimento alla nostra regione, l’unica realtà che adotti una politica di apertura alle visite, seppur con restrizioni, è costituita dall’UTIR (Unità Terapia Intensiva e Rianimazione) dell’Ospedale di Lavagna, ASL 4 . Il paziente in rianimazione riceve un trattamento diverso dai comuni reparti, per esempio non indossa indumenti e, nella maggioranza dei casi, egli, per le sue precarie condizioni di salute, non è in grado di alzarsi e dipende totalmente dal personale per la soddisfazione di tutti i suoi bisogni primari. Talvolta si rende necessaria la somministrazione di forti analgesici e sedativi per controllare, ad esempio, il dolore, per cui il paziente è spesso incosciente. Esiste forse un modo per “personalizzare” il reparto e renderlo meno freddo e più familiare per i pazienti? Il rischio di sviluppare infezioni a causate da germi patogeni veicolati dai visitatori è reale ? davvero si deve rinunciare ai benefici derivanti dalla gioia di poter avere accanto un viso familiare? Quali interventi per soddisfare i bisogni dei famigliari o per diminuire gli esiti psicologici avversi? In contrapposizione ai numerosi studi incentrati sull’identificazione dei bisogni dei famigliari, solo relativamente poche ricerche hanno indagato sulla possibilità di intervenire sugli esiti.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
aumento del comfort del paziente riduzione dell'ansia nei famigliari
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
riduzione dei conflitti con l'equipe sanitaria nessun aumento del rischio di eventi avversi infettivi o altro
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
No  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? Si  
torino, firenze
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 96 Costi complessivi del progetto: 6000
 
Note: