Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: Humanitas Gavazzeni
 
Indirizzo: VIA Mauro Gavazzeni, 21
Regione: LOMBARDIA Provincia: BG
Comune: BERGAMO CAP: 24125
     
Tipologia
Azienda:
Struttura Privata
Tipologia
Stuttura:
Ospedale
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
Qualità percepita dal paziente cronico sulla sua presa in carico nella struttura Humanitas Gavazzeni secondo il Chronic Care Model  
Data Inizio: 01 Set 2016 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Presa in carico, Relazione
 
Categoria di appartenenza
Patologie croniche
 
Individuo coinvolto
Persona affetta da patologia cronica, Professionisti sanitari
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Salvare 36 milioni di vite nei prossimi dieci anni: l’Oms, con un rapporto sulla prevenzione delle malattie croniche, punta a combattere l’epidemia di malattie croniche nel mondo. Un documento dettagliato, che illustra come cancro, diabete e malattie cardiovascolari uccidano milioni di persone ogni anno, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito, incidendo negativamente anche sulle economie e le capacità di sviluppo. Un’azione coordinata ed efficace nel campo della prevenzione potrebbe portare grandi miglioramenti, anche in tempi piuttosto ristretti. Nel 2005 anche la rivista Lancet aveva lanciato un allarme per una possibile epidemia di malattie croniche, evitabile soltanto a fronte di un impegno politico forte e coordinato. Nella Regione europea dell’Oms, le malattie croniche provocano almeno l’86% dei morti e il 77% del carico di malattia. L’Oms ha quindi messo a punto «Gaining health» , strategia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie croniche. Nel 2006 il ministero della Salute ha pubblicato l’ edizione italiana del rapporto Oms: Il sistema sanitario italiano è più concentrato sulle malattie acute, che richiedono un intervento rapido e puntuale. Per le patologie croniche serve invece un modello di assistenza diverso, che sposti le risorse sul territorio, per evitare non solo che le persone si ammalino, ma anche che chi è già malato vada incontro a ricadute, aggravamenti e disabilità. In Lombardia le persone affette da malattia cronica sono 3,5 milioni, pari a circa il 30% della popolazione incidendo per oltre il 70% sulla spesa sanitaria globale. Nella provincia di Bergamo si stima che tali patologie costituiscano il 29,4% della popolazione e consumino il 76,9% delle risorse sanitarie, tendenza destinata ad aumentare nei prossimi anni, tanto da essere considerata fattore cruciale da Regione Lombardia. Nelle Aziende Sanitarie, negli ultimi anni, si sta cercando di aumentare il livello della qualità delle prestazioni erogate ai pazienti attraverso la creazione di percorsi specifici di cure e supporto con una particolare attenzione verso le patologie croniche. La normativa, partendo dal DGR X/4662 del 2015 fino ad arrivare al DGR X/6651 del 2017 e successivi, ha subito continue variazioni al fine di costruire e definire un “percorso di presa in carico del paziente cronico”. Anche nella nostra struttura Humanitas Gavazzeni, a livello assistenziale,abbiamo seguito l’evoluzione della normativa cercando, attraverso una attenta analisi dei percorsi assistenziali già in atto, di capire come calarla nella nostre realtà. Il punto di partenza è stato il modello di assistenza sviluppato dal Professor Wagner definito “Chronic care model” che suggerisce un approccio proattivo tra il personale sanitario e il pazienti stessi. Il progetto è iniziato a Ottobre 2016 ed è tutt’ora in atto. Si è formato un gruppo di lavoro formato dai coordinatori di alcune realtà presenti nell’Ospedale quali: Ambulatori, Day Hospital Oncologico, Dialisi, Radioterapia, Centro del Piede diabetico. Tale gruppo si riunisce periodicamente. Un primo passo è stato quello di confrontare i diversi percorsi di cura dal primo accesso del paziente alla sua dimissione dalla struttura in ciascun area in base ai 6 elementi del Chronic Care Model con lo scopo di individuare i percorsi comuni partendo da percorsi assistenziali di alcune patologie croniche presenti sia nelle degenze che nei servizi. Successivamente, avendo riscontrato, seppur con modalità diverse, la presenza delle caratteristiche richieste dal Modello di Wagner,nella nostra struttura, abbiamo cercato di capire se vi era consapevolezza da parte della nostra Direzione strategica e Medica della presenza di tale modello, intervistando le due direzioni e successivamente è stata valuta l’efficacia del modello da parte dei pazienti cronici attraverso un questionario.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
Gli obiettivi che ci siamo prefissati sono stati comprendere se vi era consapevolezza da parte della Direzione Strategica e Medica della presenza in struttura di un modello per la gestione del paziente cronico e dell’umanizzazione delle cure prestate. Risultato raggiunto in quanto nel 100% dei responsabili intervistati vi era conoscenza del progetto del paziente cronico;inoltre nel 75% vi era conoscenza di come viene gestito il paziente cronico in struttura. In seguito abbiamo cercato di capire le impressioni,da parte del paziente cronico che affluisce alla nostra struttura,sulla sua presa in carico dall’accesso alla dimissione e di una sua consapevolezza di essere parte integrante di un processo di cura assistenziale.
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
Dall’analisi dei 157 questionari è emerso che il 65% dei pazienti avevano individuato in struttura una figura di riferimento; l’85% dei pazienti ha affermato che le indicazioni necessarie per il suo percorso di cura le ha ricevute dal medico della struttura. Nel 75% dei casi la struttura ha messo a disposizione un numero di riferimento da chiamare e nell’86% i pazienti sapevano come comportansi in caso di emergenza. Questo conferma la presa in carico del paziente da parte della struttura e della presenza di un valido e strutturato percorso di cura. In ultimo la qualità percepita in termini di umanizzazione delle cure è data dai risultati dalle risposte date dai pazienti cronici in merito al rapporto tra operatore sanitario-paziente durante l’intero iter diagnostico. Infatti nel 98% dei casi i pazienti hanno riferito di essere stati ascoltati, compresi, di aver ricevuto un chiarimento sulla patologia cronica e nel 90% dei casi hanno potuto esprimere liberamente emozioni e sentimenti.
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 17 Costi complessivi del progetto: 0
 
Note: