Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: Equity Management, AUSL Modena
 
Indirizzo: VIA San Giovanni del Cantone, 23
Regione: EMILIA-ROMAGNA Provincia: MO
Comune: Modena CAP: 41121
     
Tipologia
Azienda:
ASL
Tipologia
Stuttura:
Altro Direzione Operativa
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
Email da contattare per informazioni: r.costantino@ausl.mo.it        
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
Innovazione e sostenibilità per il percorso diabete in provincia di Modena  
Data Inizio: 01 Mar 2017 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? Si
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
Partner, associazioni di pazienti tra cui: FEDER Federazione Diabete Emilia Romagna; A DI CA (ADICA) - Associazione Diabetici Carpi; Star Bene, Associazione diabetici Sassuolo; AGD, Associazione Giovani Diabetici Modena.
 
Area Trattata
Relazione, Presa in carico, Trasparenza e partecipazione civica, Comfort e processi organizzativi
 
Categoria di appartenenza
Partecipazione, Patologie croniche
 
Individuo coinvolto
Persona affetta da patologia cronica
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Il progetto, che è parte integrante di un processo ben più ampio quale quello dell’Health Equity Audit, nasce con l’obiettivo di rendere i cittadini consapevoli del valore che le innovazioni organizzative generano per la loro salute, facendoli sentire protagonisti del cambiamento attraverso un percorso che collochi la persona al centro dei servizi, nel rispetto delle sue esigenze e dei suoi bisogni di cura. Di fronte alla complessità dei temi sanitari, infatti, è opportuno rendersi conto di quanto gli approcci comunicativi e relazionali tradizionali, che si basano spesso su strategie esclusive, possano creare un vuoto di significato ed essere ad elevato rischio di controversia e mancata risoluzione dei problemi. La metodologia utilizzata per il miglioramento del PDTA del Diabete di Tipo 1 è stata quella della partecipazione civica, che si fonda sul coinvolgimento dei cittadini, sull’ascolto delle loro esperienze in ambito sanitario, con particolare attenzione alle criticità rilevate, al fine di costruire insieme un percorso sostenibile e al contempo in grado di garantire maggiore qualità del servizio offerto. I soggetti coinvolti nelle iniziative partecipate hanno riguardato un pool eterogeneo, con l’obiettivo di umanizzare un percorso di cura come il PDTA del Diabete di Tipo 1. Un gruppo di lavoro multiprofessionale dell’Azienda USL di Modena coordina le realizzazione del progetto. A partire dalla spinta propulsiva dell’Area Equity, che indirizza le progettualità aziendali ad una prospettiva di massima equità nella presa in carico del cittadino, nella relazione, nella trasparenza e nella accessibilità, hanno collaborato la Direzione Operativa, il Dipartimento di Sanità Pubblica (epidemiologia), il Dipartimento di Assistenza e salute sul territorio (CAD), le aree ICT, Ingegneria clinica e il Dipartimento Farmaceutico. Gli stakeholder, associazioni e i cittadini, hanno consentito di accogliere e includere il punto di vista dei pazienti. Il processo per migliorare il percorso diabetico si è sviluppato su aree prioritarie: la definizione di un profilo di equità e lo studio dei profili individuali dei pazienti diabetici non presi in carico dal nostro servizio; l’indagine sulle ragioni alla base della non aderenza, con l’identificazione di diseguaglianze e eventuali azioni di contrasto definite insieme agli stakeholder; lo studio di strumenti per migliorare l’adesione; la valutazione il miglioramento continuo del percorso del paziente diabetico. L’analisi dei dati disponibili ha consentito di estrarre dati a livello distrettuale, favorendo l’identificazione di specifiche problematiche dei diversi territori legate alla non aderenza della popolazione target. L’analisi qualitativa condotta insieme agli stakeholder, inoltre, ha consentito di focalizzare le criticità reali e percepite che i pazienti affrontano: la ridondanza nei passaggi per ritiro farmaci e presidi, la mancanza di supporto psicologico, la presenza regolare di una dietista solo in alcune sedi, gli orari di accesso non equi nel territorio, una presenza infermieristica poco adeguata. Su questi aspetti si è concentrata dunque l’azione del gruppo di lavoro, con l’intento di ridefinire con gli stakeholder un percorso sostenibile che abbia un impatto concreto sui diritti dei pazienti, cercando di rafforzare “comunità competenti” in cui i cittadini hanno le conoscenze, le risorse e le motivazioni per intraprendere insieme con l’Azienda sanitaria attività volte al miglioramento dei servizi e della loro salute.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
Il progetto è orientato alla definizione di un PDTA per il Diabete di tipo 1 equo e sostenibile, a partire da un’analisi delle criticità per la non adesione e dei bisogni botton-up. In particolare l’aspettativa è di essere in grado di risolvere questa criticità, emersa dal commento di un paziente: «I diversi centri non presentano lo stesso livello di accessibilità e di qualità… invece bisognerebbe essere più equi. Sembra un puzzle». Si intende superare l’attuale percorso che i pazienti affrontano, che prevede 8 passaggi differenti ogni tre mesi. Questo attraverso una azione di mediazione e sostenibilità sul “percorso ideale” che vorrebbero i pazienti, trovando un equilibrio tra i desiderata e il possibile. Per farlo, occorre una azione sui Servizi che superi gli attuali bias organizzativi e sui bisogni informativi e relazionali che riduca incertezze e incomprensioni.
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
Sono evidenziate di seguito le soluzioni individuate per agire sulla non aderenza al percorso, fatte o in corso di realizzazione. Sui servizi: attivata la presenza di uno Psicologo clinico a chiamata per necessità; attivata la presenza di Dietista in tutti i CAD; possibilità di ritarare insulina e presidi in un unico punto e nella quantità necessaria per almeno tre mesi; in corso la verifica di fattibilità per vending machine per area geografica; cambiamento dell’orario di accesso dei CAD per necessità dei giovani lavoratori e verifica fattibilità di un percorso preferenziale prelievo; formazione dedicata alla patologia diabetica infermieri/medici. In tema di bisogni informativi, sono in corso la realizzazione di strumenti comunicativi basati anche sulle nuove tecnologie, di tutorial sul corretto utilizzo dei dispositivi e conservazione dei farmaci, di momenti di educazione terapeutica e di strumenti per lo scambio di esperienze tra i pazienti.
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 24 Costi complessivi del progetto: 5
 
Note: Costo stimato relativo alla definizione del percorso fino ad oggi.