Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: Distretto Centro - Nord Azienda USL Ferrara
 
Indirizzo: CORSO Giovecca, 203
Regione: EMILIA-ROMAGNA Provincia: FE
Comune: Ferrara CAP: 44121
     
Tipologia
Azienda:
ASL
Tipologia
Stuttura:
Distretti
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
Email da contattare per informazioni: c.benvenuti@ausl.fe.it        
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
La Centrale di Dimissione e Continuità Assistenziale: modello integrato per le dimissioni difficili  
Data Inizio: 18 Lug 2017 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Comfort e processi organizzativi, Presa in carico, Relazione
 
Categoria di appartenenza
Dimissioni, Ospedale, Partecipazione, Patologie croniche, Ricoveri, RSA-Residenze sanitarie assistite, Medicina di base, Pediatria, Disabilità
 
Individuo coinvolto
Anziano, Bambino, Persona con disabilità, Immigrato, Dipendenza, Persona con sofferenza mentale, Adolescenti, Persona affetta da patologia cronica, Professionisti sanitari, Genitori, Donna
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Nel 2016, su committenza delle Direzioni delle due Aziende Sanitarie ferraresi, inizia la realizzazione di un nuovo modello unico di governo del processo di dimissione protetta/difficile, inteso come passaggio organizzato del paziente da un setting di cura ad un altro nell'area di Ferrara e Provincia: la Centrale Dimissioni e Continuità Assistenziale (CDCA). Visione centrata sul paziente, maggior appropriatezza possibile del setting assistenziale, orientamento dell’organizzazione dei percorsi di presa in carico nella logica per intensità di cura, massima integrazione degli interventi a garanzia della continuità, gestione equa e trasparente dei percorsi: questi i valori di riferimento. All’interno della CDCA gli operatori si assumono la responsabilità di risolvere problematiche che prevedono l’onere di un eventuale passaggio tra setting diversi e più appropriati in base alla problematica presentata, con il minore impatto sull’organizzazione. Ciò consente di: - agevolare l’interfaccia tra i diversi servizi assistenziali; - ridurre i ricoveri impropri e gli accessi evitabili al Pronto Soccorso; - garantire adeguata presa in carico del cittadino nel luogo di cura più appropriato, secondo la gravità/complessità dei bisogni; - promuovere percorsi sanitari organizzati per intensità di cura. E’possibile trovare i principi di riferimento di questo progetto nell’Intesa, ai sensi dell’Art. 8, C. 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, concernente il nuovo “Patto per la salute per gli anni 2014-2016”, e successivamente nell’Allegato 1 del Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n.70. Indirizzi poi ripresi a livello regionale con il “Programma di mandato della Giunta e focus sul primo anno di lavoro”. La dimissione prevede una co-progettazione condivisa con la famiglia/caregiver e il coinvolgimento precoce del medico di medicina generale, guidata dalla valutazione di un nucleo di persone esperte e competenti che operano con metodologia condivisa in maniera sinergica. Il progetto della CDCA, si articola su tre Distretti Sanitari, attraverso quattro presidi ospedalieri pubblici: l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Sant’Anna”, gli stabilimenti ospedalieri AUSL di Cento, Argenta e Lagosanto. A questi si affiancano: due strutture private accreditate presenti nella città di Ferrara, quattro strutture intermedie pubbliche o convenzionate (due Ospedali di Comunità e due Hospice), quattro CRA/RSA dedicate a ricoveri temporanei, tre CRA/Nuclei ad Alta Intensità Assistenziale, un Nucleo Speciale Demenze, CRA ad ingresso definitivo da graduatoria distrettuale. La CDCA fa riferimento al Direttore del Distretto ed è rappresentata da un modello “a matrice”, strutturato con linee verticali, i Dipartimenti Territoriali e Servizi Sociali e Dipartimenti Ospedalieri, e linee orizzontali, il team multiprofessionale interaziendale, composto da geriatra, infermiere e assistente sociale e si avvale delle competenze di altri professionisti, tra i quali lo psichiatra e/o il medico esperto in cure palliative, il medico di medicina generale e/o il pediatra di libera scelta. All’interno dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Sant’Anna” il team multiprofessionale è integrato dal personale del comparto: un Bed Manager, un referente del Percorso del paziente fragile e un Case Manager all’interno di ciascun dipartimento ospedaliero. Il processo articolato all’interno della CDCA prevede 5 fasi: 1) Attivazione. 2) Presa in carico della richiesta. 3) Valutazione del caso in reparto. 4) Presa in carico del caso. 5) Chiusura del caso. E’stato proposto un modulo di richiesta unico cartaceo da sperimentare per definire il format di una scheda informatizzata unica, tracciabile ed archiviabile, in linea con la normativa vigente sulla privacy. La CDCA è un modello organizzativo che richiede continuo monitoraggio della propria efficienza-efficacia, buona capacità di autoanalisi e costante disponibilità alla riorganizzazione, momenti formativi ove gli operatori approfondiscono i principi teorici secondo la letteratura evidence based a supporto delle fasi operative. Audit delle équipes di professionisti coinvolti e indicatori opportunamente individuati consentiranno l’analisi di eventi sentinella per migliorare il sistema. Grande l’attenzione riservata al piano di comunicazione integrato tra ambiente interno ed esterno, realizzato attraverso informazione, formazione e comunicazione rivolti a target diversi, tesi ad una capillare diffusione dell’informazione diretta al cittadino.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
Il progetto della Centrale Dimissioni e Continuità Assistenziale prevede molteplici obiettivi, i cui risultati sono attesi nel breve e medio periodo, ovvero sarà possibile infatti verificare l’intero processo organizzativo e gli outcomes raggiunti dopo almeno un anno di attività. Tra i principali score che le Aziende Sanitarie ferraresi intendono realizzare vi è: - riduzione del tempo di attesa tra la richiesta di valutazione multidisciplinare-multidimensionale finalizzata alla dimissione e l’esecuzione della stessa; - migliore appropriatezza nella definizione del setting di cura e assistenza post-dimissione e riduzione degli accessi impropri e ripetuti nei Pronto Soccorso della provincia; - riduzione dei ricoveri ripetuti soprattutto nei casi di cronicità; - riduzione degli oneri di presa in carico socio-assistenziali sia per la rete sociale (familiari, caregivers) del paziente in dimissione, sia i Servizi Sanitari del territorio.
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
Il monitoraggio dei dati di attività della CDCA del Distretto Centro-Nord AUSL Ferrara relativi al primo bimestre dall’avvio del progetto (Luglio – Settembre 2017), a confronto con quelli registrati nello stesso periodo del 2016 ha rilevato: - aumento delle richieste di attivazione dei percorsi di Continuità Assistenziale dal setting ospedaliero verso Hospice, Ospedali di Comunità, attivazione Servizi Sociali e loro presa in carico entro 24 h; - media giornaliera di 15 valutazioni multidisciplinari pre-dimissione per la definizione del setting più appropriato di continuità assistenziale per l’Hub; - strutturato il progetto formativo interaziendale per gli operatori coinvolti. A 6 mesi dall’attivazione della CDCA sopra citata e a 3 mesi dall’avvio delle altre due, è stata osservata maggiore appropriatezza nella definizione del setting di presa in carico post-dimissione, migliore coordinamento tra gli attori coinvolti tra ospedale e territorio, con sviluppo del “transitional care”.
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 12 Costi complessivi del progetto: 0
 
Note: