Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico S. Orsola-Malpighi
 
Indirizzo: VIA ALBERTONI, 15
Regione: EMILIA-ROMAGNA Provincia: BO
Comune: BOLOGNA CAP: 40138
     
Tipologia
Azienda:
Policlinico Universiatario
Tipologia
Stuttura:
Ospedale
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
Riorganizzazione del percorso di dialisi peritoneale in ospedale e a domicilio per il paziente adulto e pediatrico  
Data Inizio: 12 Dec 2016 In corso d’opera? No Data Conclusione Prevista 30 Dec 2017
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Presa in carico, Relazione, Comfort e processi organizzativi
 
Categoria di appartenenza
Assistenza domiciliare, Comportamenti, Consenso informato, Dialisi, Risk Management e prevenzione degli errori, Accesso ai servizi / trasparenza, Patologie croniche, Tutela della salute della donna, Pediatria
 
Individuo coinvolto
Persona affetta da patologia cronica, Bambino, Immigrato, Adolescenti, Genitori, Professionisti sanitari, Anziano
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Il progetto scaturisce dall’esigenza espressa dai professionisti delle Unità Operative di Nefrologia del Policlinico di riorganizzare il percorso dialitico peritoneale del paziente adulto e pediatrico in ospedale e a domicilio. Dal punto di vista assistenziale, il trattamento dialitico domiciliare, laddove correttamente indicato, costituisce una forma ottimale di terapia consentendo, a parità di efficacia depurativa, una migliore riabilitazione del paziente, una migliore integrazione nel contesto socioculturale in cui vive e la possibilità di mantenere una attività lavorativa e sociale. Contestualmente, i professionisti evidenziavano la necessità di armonizzazione alcuni aspetti organizzativi – assistenziali. Il progetto si inseriva, quindi, nell’ambito sia dell’umanizzazione sia del miglioramento della sicurezza delle cure. In particolare, il progetto prevedeva: 1) la presa in carico del paziente con insufficienza renale acuta o cronica, adulto e/o pediatrico 2) la personalizzazione della terapia più razionale ed efficace e la domiciliazione del paziente, ove appropriata, per un comfort maggiore 3) l’armonizzazione della documentazione sanitaria 4) la riorganizzazione delle modalità di approvvigionamento e gestione ottimale dei presidi necessari sia in ospedale sia a domicilio 5) l’informazione, la formazione e il training dei pazienti/caregiver per la gestione in autonomia della dialisi a domicilio. Il gruppo di lavoro multiprofessionale che ha partecipato al progetto è composto da professionisti afferenti alle seguenti articolazioni: - Nefrologia, Dialisi e Ipertensione – Mancini - Nefrologia, Dialisi e Trapianto – La Manna - Pediatria - Pession - Anestesiologia e Rianimazione Pediatrica – Caramelli - Neonatologia – Faldella - Chirurgia Pediatrica – Lima - Pediatria D’Urgenza – Lanari - Farmacia Clinica – Puggioli - Governo clinico, qualità, formazione Rispetto alla riorganizzazione del processo di dialisi, nella prima parte del 2017, sono stati perfezionati: - gli strumenti di comunicazione fra le diverse strutture (ad es. scheda unica di terapia, omogenee modalità di richiesta delle consulenze specialistiche nefrologiche); - le relazioni fra i professionisti ai fini della migliore integrazione operativa; - la relazione paziente/operatore sanitario e la partecipazione attiva del paziente/familiari nel suo percorso assistenziale attraverso la revisione delle informative per l’acquisizione del consenso, l’elaborazione di brochure informative specifiche per età/prestazione, la conduzione di training formativi per la domiciliazione del paziente rivolta al paziente e ai suoi caregiver, anche con il supporto del mediatore culturale per i pazienti stranieri. Sono state inoltre individuate le opportune modalità di gestione delle apparecchiature medicali e ottimizzati i flussi per la distribuzione corretta dei presidi a garanzia del trattamento a domicilio. Nel semestre successivo è stata avviata una fase sperimentale di applicazione degli strumenti operativi, dopo la diffusione a livello aziendale dei contenuti del progetto a garanzia di una gestione uniforme dei pazienti dializzati cronici ricoverati anche in altre unità operative aziendali per patologie diverse. Al termine di questa fase sperimentale, sono state condotte valutazioni sulla qualità della documentazione sanitaria attraverso audit osservazionali, organizzati momenti di confronto e ascolto dei professionisti ed effettuata la rilevazione del primo panell di indicatori. Gli indicatori evidenziano un corretto utilizzo dei nuovi strumenti (scheda di terapia unica omogenea fra i diversi centri) e gli audit sul campo confermano una maggiore uniformità dei comportamenti assistenziali. Dopo questa prima fase, si intende proseguire nel 2018 con le attività già avviate, anche in considerazione delle linee di indirizzo della Regione Emilia Romagna che ha deciso di avviare percorsi istituzionali specifici con l’obiettivo prioritario di promuovere i trattamenti sostitutivi della funzione renale di tipo decentrato, in particolare la dialisi peritoneale e l’emodialisi domiciliare. Saranno, inoltre, individuati ulteriori indicatori, anche di esito, al fine di dare maggiore valore all’esperienza e alle relazioni del paziente nel suo percorso di cura.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
1) N. nuovi ingressi in dialisi peritoneale gestiti a domicilio --> monitoraggio 2) N. schede di terapia correttamente compilate/N. pazienti sottoposti a dialisi x 100 --> ob. 100% 3) N. incident reporting sugli errori di terapia ---> ob. 0 4) N. mediazioni culturali attivate/N. pazienti che necessitano di mediazione culturale per il training x 100 ---> ob. 100%
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
1) N. nuovi ingressi in dialisi peritoneale gestiti a domicilio --> ris. = n. 23 (tutti i casi incidenti) 2) N. schede di terapia correttamente compilate/N. pazienti sottoposti a dialisi x 100 --> ris. 100% 3) N. incident reporting sugli errori di terapia ---> ris. 0 anno 2017 (nel biennio precedente gli IR risulatavano n. 9 nel 2015 e n. 5 nel 2016 4) N. mediazioni culturali attivate/N. pazienti che necessitano di mediazione culturale per il training x 100 ---> ris. 100% (1/1) Attualmente risultano circa 60 pazienti in terapia dialitica domiciliare, di cui 23 sono i nuovi casi domiciliati nel 2017 (100% dei nuovi casi 2017). I pazienti sono seguiti per gli aspetti clinici e tecnici dalla struttura nefrologica di riferimento sia al bisogno sia tramite monitoraggi periodici.
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 12 Costi complessivi del progetto: 0
 
Note: