Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: Villa Serena - Servizio di animazione socio-educativa anziani
 
Indirizzo: VIA Toscana, 419
Regione: EMILIA-ROMAGNA Provincia: BO
Comune: Bologna CAP: 40141
     
Tipologia
Azienda:
Struttura Privata
Tipologia
Stuttura:
Strutture Socio-Sanitarie
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
Montessori incontra Alzheimer  
Data Inizio: 05 Set 2016 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista 28 Set 2018
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Presa in carico
 
Categoria di appartenenza
Case alloggio / comunità / centri diurni
 
Individuo coinvolto
Anziano
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Montessori incontra Alzheimer, M<>A, è un progetto di social innovation che fa incontrare due mondi apparentemente distanti: il rivoluzionario metodo educativo nato in Italia agli inizi del secolo scorso per volontà di Maria Montessori e la demenza degenerativa descritta da Alois Alzheimer. L’approccio montessoriano in ambito clinico viene sperimentato per la prima volta per volontà del dottor Cameron Camp, autore del Montessori-Based Dementia Programming (MBDP) presso il Myers Research Institute in Beachwood, Ohio di cui è direttore. Spesso le strutture per la terza età sono caratterizzate da una standardizzazione degli spazi e da una crescente dipendenza verso gli operatori. Inserire il metodo Montessoriano all’interno della nostra struttura Villa Serena che conta 100 ospiti, è stata per noi una grande sfida e un passo in avanti per intervenire sulla necessità di aumentare la personalizzazione nella struttura, favorire l’appartenenza e conferire una maggiore autonomia quotidiana negli ospiti stessi. A sostegno della validità della sperimentazione, vi è stata la personalizzazione del percorso di cura della persona e la costruzione di tale percorso con la collaborazione attiva dell’ospite stesso e della sua famiglia e più in generale l’adeguatezza del metodo Montessori e dei relativi materiali come risposte ai bisogni che la malattia manifesta. I principi perseguiti durante le attività montessoriane: Partire dall’osservazione L’operatore costruisce la propria proposta educativa a partire dall’osservazione attenta della persona fornendo lei un materiale adattato al mantenimento e al potenziamento delle sue capacità. Ciò serve a guardare la persona in modo nuovo, focalizzando l’attenzione non sulla malattia, ma sulla capacità di cui la persona è ancora in possesso. Necessità di ordine L’ordine del materiale e dell’uso dello stesso favorisce il mantenimento di un ordine interiore. L’isolamento della qualità è caratteristica del materiale Montessori che permette di concentrare l’attenzione su un singolo aspetto del materiale. Competenza sensoriale I sensi sono lo strumento che ognuno possiede per conoscere e riconoscere l’ambiente di vita. L’operatore che predispone il materiale adatterà lo stesso (a seconda del soggetto e del momento) per affrontare eventuali handicap sensoriali. Bisogno di regolarità e routine Il disorientamento è uno dei primi sintomi della malattia. Ogni attività ricerca l’ordine possedendo un proprio posto, una precisa e rituale modalità d’esecuzione presentandosi sempre pulito e in ordine. Lavoro sulla memoria, in particolare su quella procedurale: l’esplorazione del campo della memoria avviene attraverso l’esplorazione dei sensi, dal concreto all’astratto tramite percorsi semplici, lineari caratterizzati da una procedura chiara e definita. Le attività di gruppo permettono invece il mantenimento di rapporti sociali, la cooperazione e l’aiuto reciproco. Lavorare sul linguaggio Maria Montessori studiò un sistema efficace per favorire la lettura e la scrittura, partendo da azioni concrete, ovvero dalla mano, per arrivare alla mente e all’astrazione. Cura di sè e dell’ambiente Le attività proposte nascono dai bisogni espressi esplicitamente o implicitamente dal paziente e hanno attinenza con le attività quotidiane, utile per mantenersi autonomi il più a lungo possibile; oltre alla cura di sé le attività mirano alla cura dell’ambiente di vita: bagnare le piante e i fiori, pulirne le foglie, spolverare... Libertà d’azione e di scelta La persona è libera di scegliere l’attività da svolgere e per quanto tempo compierla. Non esiste un programma predefinito dall’operatore. Ciò che conta è stimolare il suo interesse attraverso la presentazione di materiali che siano per lui “attraenti” ovvero utili ad incrementare il proprio benessere e le proprie competenze. L’autocorrettività del materiale consente alla persona di non essere corretta dall’esterno in caso di errore, ma di trovare autonomamente la soluzione al problema. Il personale preposto alle attività è stato formato al metodo montessoriano da parte dei pedagogisti della Fondazione Montessori Italia. All’interno della struttura sono stati organizzati, in accordo con tutto il personale e con la collaborazione dei familiari, degli spazi montessoriani aperti per permettere una maggiore interazione spontanea. Tramite il progetto si sono aperte delle collaborazioni con le scuole Montessoriane.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
Tramite il progetto, ancora in corso d'opera, ci si prefigge di allargare la personalizzazione e il mantenimento dell'autonomia dell'ospite anche all'interno delle proprie camere, coinvolgendo maggiormente i familiari. Si auspica una maggiore attenuazione delle manifestazione comportamentali e un maggiore benessere bio-psico-sociale
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
I risultati conseguiti sono stati i seguenti: Riattivazione della competenza sociale Creare il desiderio di appartenere a una comunità di persone Partecipazione alle attività della vita quotidiana Riappropriazione e ri-umanizzazione dell'ambiente Cambiamento di prospettiva sulla malattia da parte del personale della struttura e dei familiari Tali risultati sono stati mostrati durante il convegno nazionale, organizzato presso Villa Ranuzzi dal titolo Montessori nelle CRA, durante il quale sono stati coinvolti numerosi rappresentanti dell’ASL, delle strutture dell’Emilia Romagna ed esponenti politici per dare maggiore risonanza, tramite tale progetto, alla necessità di un cambiamento di paradigma nella cura alle persone anziane.
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? Si  
In altre strutture di Italia venute in visita presso la nostra per osservare l'applicabilità del metodo e i risultati
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 2 Costi complessivi del progetto: 6
 
Note: