Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: A.I.L. SEZIONE DI CUNEO "PAOLO RUBINO"
 
Indirizzo: VIA SCHIAPARELLI, 23
Regione: PIEMONTE Provincia: CN
Comune: CUNEO CAP: 12100
     
Tipologia
Azienda:
Ente no-profit
Tipologia
Stuttura:
Struttura residenziale o semi residenziale
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
Email da contattare per informazioni: info@ail.cuneo.it        
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
Il trapianto a domicilio: un progetto di assistenza domiciliare integrata  
Data Inizio: 01 Giu 2014 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Comfort e processi organizzativi, Presa in carico, Trasparenza e partecipazione civica, Presa in carico, Comfort e processi organizzativi, Trasparenza e partecipazione civica, Trasparenza e partecipazione civica, Comfort e processi organizzativi, Presa i
 
Categoria di appartenenza
Case alloggio / comunità / centri diurni, Dimissioni, Oncologia, Ticket ed esenzioni, Trapianti
 
Individuo coinvolto
Persona affetta da patologia cronica
PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIA ONCOEMATOLOGICA E LORO FAMIGLIARI
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche è una procedura medica di elezione per la cura di gravi patologie ematologiche (leucemie, linfomi, mieloma); si distingue in autologo ed allogenico, a seconda che le cellule staminali emopoietiche abbiano origine dal paziente stesso o da un donatore. Storicamente il trapianto di cellule staminali autologhe viene programmato nell'ambito di un regime di ricovero in degenza protetta a bassa carica microbica per la natura mieloablativa del regime di condizionamento e per la gestione delle eventuali complicanze della fase neutropenica (la fase senza globuli bianchi e quindi senza difese dalle infezioni). Dal 1986, data del primo trapianto con cellule staminali autologhe, ad oggi, la comprensione delle patologie con indicazione al trapianto è molto migliorata, così come le terapie di supporto alle eventuali complicanze. Il sempre maggior utilizzo delle cosiddette cellule staminali periferiche a discapito delle cellule staminali midollari ha portato ad una più rapida risoluzione della fase pancitopenica (le cellule staminali sono più rapide a produrre globuli bianchi piastrine e globuli rossi), riducendo così la fase delle complicanze postchemioterapica e rendendo di fatto possibile l'ideazione di un trapianto 'domiciliare'. Le prime esperienze di trapianto 'domiciliare' risalgono agli anni '90, in risposta a sempre più pressanti esigenze di natura economica e di riduzione delle liste di attesa, oltre che ad una maggiore attenzione alla qualità di vita dei pazienti. Ad oggi le esperienze riportate in letteratura sono numerose, con diverse centinaia di pazienti trattati e con un netto incremento del ricorso a questa forma di trapianto negli ultimi anni, in realtà italiane, europee e nordamericane. Sono descritte tre diverse tipologie di trapianto di cellule staminali a domicilio sulla base della correlazione temporale fra l'infusione delle cellule staminali e la degenza domiciliare: - trapianto completamente ambulatoriale: la chemioterapia di condizionamento, la reinfusione delle cellule staminali e la pancitopenia vengono gestite in regime ambulatoriale (“total outpatient model”); - ricovero ritardato: la chemioterapia di condizionamento e la reinfusione delle cellule staminali vengono gestite in regime ambulatoriale mentre il paziente viene ricoverato in degenza al presentarsi della pancitopenia per una ottimale gestione delle eventuali complicanze (“outpatient delayed admission model”) ; - dimissione domiciliare precoce: la chemioterapia di condizionamento e la reinfusione delle cellule staminali avvengono in regime di degenza ospedaliera con dimissione del paziente prima dell'insorgenza della fase pancitopenica (“outpatient early discharge model”). Comune a tutte le esperienze di trapianto domiciliare è la presenza di “caregivers”(persone che “si prendono cura” del paziente: parenti, amici o personale “ad hoc”) il cui ruolo risulta essere ancora più impegnativo rispetto al trapianto convenzionale in unità di degenza clinica. I dati più significativi della letteratura segnalano come il ridotto numero di giornate di degenza sia il comune denominatore: nonostante un'elevata percentuale di riammissione ospedaliera segnalata in alcune casistiche, le giornate di ricovero continuano ad essere dimezzate rispetto la procedura convenzionale. Inoltre le percentuali di mortalità, considerando sia la fase domiciliare sia la eventuale fase ospedaliera, sono assolutamente sovrapponibili (con tendenza ad essere inferiori) a quelle del trapianto convenzionale 'ospedaliero'. Con la disponibilità di 3 "case A.I.L.", si sono messe a disposizione dell’Ematologia di Cuneo gli spazi per un progetto di "dimissione domiciliare precoce". Un'equipe medico-infermieristica, composta da un medico ed un infermiere professionale, visita quotidianamente il paziente. Tale visita può aver luogo o nella "casa AIL" assegnata al paziente, o nel "day hospital" ematologico in orario precedente l'inizio delle normali attività mattutine; questo per evitare i rischi infettivologici legati all'affollamento dei locali ambulatoriali. Contestualmente vengono eseguiti i prelievi ematici di valutazione delle eventuali necessità trasfusive e di monitoraggio della neutropenia, in base agli esiti, viene programmato il supporto trasfusivo presso il Servizio Trasfusionale dell'Ospedale. Sono garantiti reperibilità medica dal reparto di Ematologia e accesso facilitato al Dipartimento di Emergenza ospedaliero.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
I vantaggi dell’iniziativa sono molteplici con valenze sociosanitarie sia individuali (per i pazienti e il relativo "entourage") che "collettive" (sistema sanitario pubblico): - riduzione delle giornate di degenza; - riduzione delle infezioni da germi ospedalieri con miglioramento dell’efficacia dei trattamenti; - migliore "compliance" ai trattamenti; - miglior confort dei pazienti e dei "caregiver" con contenimento al minimo dei costi sociali di assistenza (trasporto, alberghi, assenza dal lavoro/famiglia); - riduzione delle liste d’attesa per i ricoveri in ematologia; - riduzione dei costi "alberghieri" per l'ospedale
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
Per favorire la mobilità e il recupero fisico del paziente, è lui stesso, insieme al "caregiver", a recarsi per la prima visita in "day hospital" prima dell'inizio delle attività mattutine; una seconda visita, a cura del solo medico ematologo, avviene direttamente in "casa AIL" nel pomeriggio. L'estrema vicinanza all'ospedale e il contatto costante e diretto con gli specialisti trasformano la "casa AIL" in una sorta di "appendice" del reparto ma allo stesso tempo garantiscono a paziente ed accompagnatore una libertà di movimento e un'autonomia altamente apprezzati, specie se confrontati con le limitazioni di un ricovero in camera sterile. L'entusiasmo degli ospiti, supportato anche dai pochi casi di necessità di rientro in ospedale, hanno convinto gli operatori ad estendere il progetto - nato per i soli pazienti con mieloma - anche a pazienti autotrapiantati con altre patologie.
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 36 Costi complessivi del progetto: 110000
 
Note: