Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: UOC Servizio di Psicologia
 
Indirizzo: VIA Caronia, sn
Regione: SICILIA Provincia: CT
Comune: Catania CAP: 95024
     
Tipologia
Azienda:
Altro ASP - Azienda Sanitaria Provinciale
Tipologia
Stuttura:
Ospedale
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
Email da contattare per informazioni: mc.cannella@aspct.it        
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
Percorso di accoglienza e tutela delle vittime di violenza  
Data Inizio: 01 Giu 2016 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? Si
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
Coinvolgimento di associazioni e terzo settore per la costituzione della rete
 
Area Trattata
Comfort e processi organizzativi, Presa in carico, Relazione, Trasparenza e partecipazione civica
 
Categoria di appartenenza
Accesso ai servizi / trasparenza, Accesso alla documentazione, Comportamenti, Condizione delle strutture sanitarie, Consenso informato, Dimissioni, Rete Emergenza, : Informazioni e orientamento ai cittadini/ segnalazioni, Partecipazione, Pronto soccorso, R
 
Individuo coinvolto
Bambino, Adolescenti, Anziano, Donna, Immigrato, Genitori, Professionisti sanitari, Persona con disabilità, Persona con sofferenza mentale, Dipendenza
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Il fenomeno della violenza verso le persone fragili rappresenta una piaga tanto diffusa quanto grave, che assume rilievo come problematica sociale anche di salute pubblica. Inoltre, il Pronto Soccorso rappresenta un luogo chiave per il contatto, l’accoglienza e la presa in carico della vittima che ha subito violenza che spesso avviene in situazioni di emergenza o di immediata post-emergenza. Risultano quindi fondamentali per aiutare la vittima a considerare ciò che le è accaduto come una violazione del suo diritto all’integrità psicofisica sancito dalla legge. Se in questo primo approccio non si offre una risposta appropriata, compe-tente e di supporto, instaurando un rapporto di fiducia, il rischio frequente è che vengano pregiudicate le successive scelte della vittima e quindi la possibilità di aiutarla ad affrontare la violenza subita. Tutto questo in un contesto, quello dell’emergenza, in cui la percezione dello spazio e del tempo risulta total-mente distorta rispetto sia alle aspettative che alla realtà. Si è inteso, pertanto, definire un percorso per le vittime di violenza che potesse assumere un’effettiva ed efficace funzionalità operativa in una prospettiva di umanizzazione delle cure. Sono state, quindi, avviate azioni tese a favorire il cambiamento, innanzitutto culturale, da un modello biomedico ad uno bio-psico-sociale in grado di gestire la complessità delle problematiche connesse a tale fenomeno e ne attenzioni la molteplicità delle dimensioni esistenti. Pertanto, seguendo un approccio di clinical governance, che si fonda sulla collaborazione multiprofessio-nale, la responsabilizzazione e la partecipazione degli operatori e dei cittadini-utenti in un contesto di learning organization, è stata realizzata un’innovativa sperimentazione utilizzando il metodo dell’Action Research, in quanto attività conoscitiva di analisi e riflessione, che si svolge nella pratica, su un problema pratico e reale e precede un determinato intervento nella realtà con lo scopo di introdurvi dei cambiamenti migliorativi. A seguito dei risultati emersi dall’indagine conoscitiva è stata definita una progettazione esecutiva fina-lizzata al raggiungimento degli obiettivi concordati in risposta alle criticità riscontrate attraverso la con-vergenza, in un ottica di integrazione degli interventi, nonché di ottimizzazione delle risorse disponibili, di tre Progetti Obiettivo di Piano Sanitario Nazionale assegnati e riguardanti l’umanizzazione nel Pronto Soccorso, l’implementazione del Codice Rosa e la costruzione di una rete di servizi dedicati per gli inter-venti di prevenzione, tutela e cura delle vittime. L’obiettivo è stato implementare una Procedura aziendale di un percorso per l’accoglienza e la tutela delle vittime di violenza attraverso l’introduzione di modelli operativi omogenei per garantire e migliorare: l’accoglienza; la presa in carico; l’acquisizione del consenso informato; il trattamento e la cura; la reda-zione di certificati e referti; il sostegno e l’accompagnamento; l’informazione e l’orientamento sui diritti esercitabili e sui servizi territoriali; la continuità assistenziale ospedale-territorio. È stato avviata la sperimentazione del Percorso che ha anticipato ed innalzato lo standard minimo pre-scritto dalle linee guida nazionali del DPCM 24 novembre 2017, attraverso un innovativo modello che prevede l’attivazione tempestiva di Psicologo ed Assistente Sociale, operativi a chiamata h24 feriali e fe-stivi, a completamento del Team medico-infermieristico per l’accoglienza e l’accompagnamento della vittima in tutte le fasi del percorso, l’opportuno sostegno, la valutazione di un quadro complessivo degli esiti fisici, psicologici e sociali determinati dalle violenze subite, la valutazione del rischio e dei fattori protettivi, nonchè la definizione di un primo piano di intervento adeguato alla specificità della persona per la protezione, l’orientamento e l’accompagnamento alla rete territoriale di riferimento. Normativa: Legge 28 dicembre 2015, n. 208 artt. 790 e 791 istituzione di un percorso di protezione nell’ambito delle aziende sanitarie ed ospedaliere denominato “Percorso di tutela delle vittime di violenza” Circolare Assessorato della Salute marzo 2014, n. 6. “Iniziative regionali per la pianificazione di azioni di contrasto al fenomeno della violenza verso le persone fragili: introduzione in Sicilia del Codice Rosa”
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
- Formalizzazione di un Protocollo Interistituzionale e delle Procedure operative Interistituzionali di un si-stema integrato di interventi specifici rivolti alle vittime di violenza, sperimentato da una Rete Territoria-le intesa come nuova prassi, in grado di incrementare la sinergia degli interventi messi in atto, nonché mi-gliorarne costantemente la tempestività e l’adeguatezza, attraverso il confronto e la messa in comune di linguaggi, strategie, metodologie ed aspetti procedurali ed operativi, nel rispetto di diritti, specificità ed autonomia di ogni persona; - Riduzione dei ricoveri impropri e dello sviluppo di patologie correlate alla violenza con relativo risparmio della spesa sanitaria. - Implementazione del modello presso gli altri presidi ospedalieri dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania.
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
- redazione ed effettiva implementazione della Procedura con il coinvolgimento e la fattiva collabo-razione di tutto il personale interessato, - condivisione con tutto il personale coinvolto di conoscenze e strategie per l'individuazione delle vittime, anche non dichiarate, e la corretta gestione delle stesse, - individuazione e allestimento Stanza Rosa, - costituzione long list di professionisti psicologi ed assistenti sociali per messa a regime del percor-so - esponenziale incremento delle vittime prese in carico (da 0 a 65 dal 01/10/16 al 31/01/18), - attivazione degli specifici progetti individualizzati costantemente monitorati sulle vittime prese in carico.
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 20 Costi complessivi del progetto: 40000
 
Note: I costi sono orientativi sull'anno, parte si riferisce all'allestimento della stanza ed il restoè connesso al pagamento del personale esterno della long list per gli interventi, pertanto dipende dal numero di vittime che si presentano.