Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: UU.OO Oncologia Medica e Psicologia Clinica- Ospedale S.Chiara
 
Indirizzo: LARGO Medaglie D'Oro, 2
Regione: TRENTINO Provincia: TN
Comune: TRENTO CAP: 38100
     
Tipologia
Azienda:
ASL
Tipologia
Stuttura:
Ospedale
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
Donne con le mani in pasta  
Data Inizio: maggio 2017 In corso d’opera? No Data Conclusione Prevista 29 maggio 2017
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Relazione, Presa in carico
 
Categoria di appartenenza
Oncologia, Chemioterapia e radioterapia, Consenso informato
 
Individuo coinvolto
Donna
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Il progetto si basa su un’ idea innovativa per cui si ritiene che il movimento richiesto dall’impastare possa favorire il drenaggio linfatico del braccio interessato da una dissezione ascellare in seguito ad un intervento al seno. Il linfedema secondario è causato dalla ridotta capacità di trasporto della linfa. Ciò provoca la ritenzione dei fluidi a livello tissutale e genera sclerosi tissutale con progressivo coinvolgimento di vasi, articolazioni, muscoli e nervi. (Ministero della Salute,2016). Per le pazienti che hanno subito un intervento chirurgico al seno diventa fondamentale drenare la zona dell’arto superiore perché il linfedema che può formarsi, può influenzare negativamente la qualità di vita, determinando problemi quali dolore, pesantezza del braccio, senso di oppressione e diminuzione dei movimenti della spalla con possibili ripercussioni sulla percezione della propria immagine corporea. Runowicz et al.2016 raccomanda di stimolare le pazienti ad intraprendere un’attività fisica regolare e di includere esercizi di rinforzo muscolare. Gli esercizi possono alleviare i sintomi, ripristinare la funzionalità dell’arto e migliorare la qualità di vita. (Chan et al.2010) Il progetto pilota prevedeva il coinvolgimento di un gruppo di donne nell’ imparare l’arte di impastare pane, pasta e pizza. Sono stati realizzati 3 incontri, sostenuti dai volontari ANVOLT, in cui 9 donne, hanno appreso l’arte di impastare affiancate da 2 esperti della panificazione, che hanno messo a disposizione esperienza, spazi e materie prime. Le pazienti erano guidate da una fisioterapista per l’esecuzione corretta dei movimenti finalizzati a favorire il drenaggio linfatico, dall’oncologa e dalla psicologa che avevano più un ruolo di facilitare l’aggregazione e le relazioni. L’iniziativa mirava anche ad offrire l’opportunità di incontrarsi, fare attività preventivo-terapeutiche in un clima costruttivo e ludico, recuperando gli aspetti più profondamente radicati nella nostra cultura quali la condivisione della preparazione del cibo. Da sempre, cucinare e impastare ha fornito alle donne un’occasione di aggregazione e trasmissione di saperi tra culture e generazioni diverse. Il condividere un’esperienza come quella di “mettere le mani in pasta” e imparare i giusti movimenti, assume, oltre alla valenza terapeutica, un valore psicologico e sociale che può facilitare l’elaborazione delle emozioni negative legate alla malattia e avviare il percorso di superamento del senso di isolamento sociale. Il progetto si è concluso con una festa alla quale hanno partecipato, oltre alle donne e agli esperti, i familiari e il personale sanitario del centro oncologico in un atmosfera distesa da cui erano banditi ruoli e consulenze sanitarie. L’iniziativa ha cercato di dare una risposta ai requisiti definiti da Agenas per la “Valutazione partecipata del grado di umanizzazione” in particolare la presenza di iniziative in ambiente civico promosse dall’ospedale per favorire l’empowerment individuale dei malati e la presenza di progetti per promuovere l’ospedale come luogo aperto. L’andamento del progetto è stato valutato identificando come indicatori di risultato: la soddisfazione delle partecipanti, il grado di interesse e diffusione pubblica data al progetto e il grado di collaborazione tra UUOO. E’ stato distribuito un questionario per valutare il grado di soddisfazione dell’iniziativa e l’interesse nel riprodurre gli esercizi appresi nella vita quotidiana. La soddisfazione delle partecipanti è stata tale da decidere di ampliare il progetto ed esportarlo in tutto il Trentino con il coinvolgimento delle associazioni di volontariato e la cittadinanza. Ma la vera sfida è stata quella di creare mescolanza di saperi e emozioni tra i diversi protagonisti: le donne con l’entusiasmo di buttarsi in una nuova esperienza nonostante i vissuti, i cittadini con il desiderio di condividere la propria arte, saperi, spazi e risorse, i volontari che hanno creduto nel progetto e i sanitari che hanno avuto l’opportunità di mettersi in gioco anche in una dimensione diversa in un setting non ospedaliero. Ampia diffusione del progetto è stata data dai mass media. Infine la sinergia tra operatori di UUOO diverse ha rappresentato il valore aggiunto dell’iniziativa e ha rinforzato l’importanza di continuare il percorso già intrapreso di miglioramento dell’umanizzazione delle cure e ha aperto nuovi sipari di collaborazioni e opportunità di confronto tra utenti e sanitari
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
- Stimolare l'apprendimento di esercizi per favorire il drenaggo linfatico -Favorire l'empowerment delle paziente -Facilitare l’elaborazione delle emozioni negative legate alla malattia stessa e avviare il percorso di superamento di eventuali sensazioni di isolamento sociale - Favorire la collaborazione tra figure professionali diverse per un approccio multidisciplinare alla patologia oncologica - Promuovere l'ospedale come luogo aperto attraverso il coinvolgimento della cittadinanza (volontari, professionisti...)
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
- soddisfazione delle pazienti rispetto all'iniziativa e per gli esercizi appresi - soddisfazione dei cittadini nel partecipare all'iniziativa - soddisfazione degli operatori sanitari coinvolti - nascita di relazioni significative fra le pazienti - creazione di nuove collaborazioni tra professionisti sanitari diversi per l'ideazione di ulteriori progetti finalizzati all'umanizzazione delle cure - conferma dell'interesse nel riproporre il progetto nel 2018 su tutto il territorio - ampio interesse da parte dei mass media (articoli su giornali locali, spazi e interviste dedicate in trasmissioni televisive e radiofoniche, passaggi del video in eventi formativi e scientifici)
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 1 Costi complessivi del progetto: 0
 
Note: L’esperienza è stata documentata in un video e in una raccolta fotografica presentati in occasione di eventi scientifici nel secondo semestre 2017.