Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: ASP Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio
 
Indirizzo: VIA Marostica, 8
Regione: LOMBARDIA Provincia: MI
Comune: Milano CAP: 20146
     
Tipologia
Azienda:
Altro Azienda di Servizi alla Persona
Tipologia
Stuttura:
Strutture Socio-Sanitarie
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
Germogliare...insieme  
Data Inizio: 02 Nov 2016 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista 31 Ott 2019
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Relazione, Comfort e processi organizzativi
 
Categoria di appartenenza
Lungodegenze, RSA-Residenze sanitarie assistite
 
Individuo coinvolto
Anziano, Persona affetta da patologia cronica
pazienti affetti da demenza o da Malattia di Alzheimer
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Le persone affette da demenza presentano una progressione, più o meno rapida, dei deficit cognitivi (riduzione di attenzione, concentrazione, memoria, orientamento spazio-temporale, abilità prassiche, capacità di scelta e linguaggio), della difficoltà motoria e del danno funzionale, a cui inevitabilmente si associano sintomi comportamentali e psichici. Nelle fasi avanzate della demenza, la presa in carico del paziente ha come scopo principale la gestione dei disturbi comportamentali, quali wandering, irritabilità, affaccendamento, ansia, apatia o scarsa iniziativa, il mantenimento della funzione residua e il trattamento della comorbidità. La gestione di questi disturbi mette in crisi i modelli operativi e gli obiettivi di cura tradizionali delle strutture in cui sono assistiti i pazienti. Nella letteratura recente si evidenzia quanto sia efficace associare alle cure farmacologiche e riabilitative, incentrate sulla cura della malattia e sul recupero funzionale, interventi psicosociali e ambientali che mirano a reindirizzare i fattori di stress creando ambienti tranquilli e fornendo stimoli adeguati al livello di demenza. Il progetto nasce per raggiungere specifici obiettivi, focalizzandosi sugli aspetti, fisici, cognitivi e psicologici. L’attività svolta mediante pratiche di orticoltura mira a perseguire un miglioramento nella qualità della vita lavorando su differenti sfere: sul piano motorio, attraverso il mantenimento di moderato esercizio fisico, stimolando l’equilibrio, la mobilità, la coordinazione oculo-manuale e la motricità fine. Sul piano cognitivo, attivando le personali abilità esecutive, si lavora sulla memoria, stimolando autonomia e concentrazione mentre sul piano sociale viene incoraggiata la socializzazione, creando occasione di lavoro di squadra, condividendo e cooperando. Infine sul piano comportamentale l’incremento dell’autostima e del miglioramento dell’umore contrastano stress e frustrazioni. Il progetto prevede Incontri bisettimanali di 90 min. che si svolgono all’interno del Nucleo nelle stagioni fredde mentre nei mesi più caldi l’attività viene svolta nel cortile esterno della Residenza. Per le attività previste sono stati coinvolti ogni volta circa 10 ospiti, i quali hanno partecipato e sperimentato operazioni di cura delle piante sotto la guida del terapista occupazionale. Le piante coltivate nell’orto sono: pomodori, cetrioli, lattuga e fragole; mentre le erbe aromatiche sono: basilico, rosmarino, origano, menta, salvia, timo, erba cipollina e prezzemolo. Tale progetto è stato così avviato, attraverso dimostrazioni teoriche di gruppo, con approfondimenti sulla natura, sulle proprietà, gli usi, la scelta condivisa di frutta, verdura ed erbe aromatiche da piantare, il riconoscimento delle stesse attraverso una stimolazione multisensoriale, quiz orali per la memorizzazione dei concetti approfonditi insieme ed una presentazione finale vissuta dall’intero reparto. In un secondo momento abbiamo deciso ed individuato il posto ideale dove realizzare l’orto e il giardino di fragole e di erbe aromatiche. Successivamente ci siamo dedicati al lavoro pratico mediante la preparazione e pittura dei bancali e piantumazione delle piante a disposizione, per giungere al “tanto atteso” raccolto ed al consumo dei prodotti. Per festeggiare la piena riuscita di questa attività, è stata organizzata una “Bruschettata”, per condividere il momento della merenda, durante la quale abbiamo degustato i prodotti raccolti. L’attività si è realizzata con l’intervento di un Terapista occupazionale, responsabile del progetto, il quale ha seguito le varie fasi di organizzazione, con la collaborazione degli OSS di reparto, nella fase di supporto all’attività e nell’ osservazione del comportamento in reparto prima e dopo ogni seduta, rilevando eventuali cambiamenti (riduzione/accentuazione del disturbo, benessere generale, umore, ecc). Un particolare contributo è stato fornito da un familiare, molto legato alla struttura, in quanto figlio di una ex ospite del Nucleo. Alla fine del progetto è stata inoltre coinvolta un’altra familiare del Nucleo, la quale ha realizzato le insegne grafiche grazie ai suoi studi artistici.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
la gestione dei disturbi comportamentali, quali wandering, irritabilità, affaccendamento, ansia, apatia o scarsa iniziativa, il mantenimento della funzione residua e il trattamento della comorbidità.
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
l’orto è stato completamente realizzato, sono state piantate verdure e frutta di stagione (pomodori, lattuga, cetrioli e fragole) e piante aromatiche (basilico, rosmarino, origano, menta, salvia, timo, erba cipollina, prezzemolo); è stato possibile raccogliere e consumare i prodotti coltivati. L’attività è stata gradita dalle persone coinvolte che hanno aderito agli incontri con collaborazione e partecipazione. Si è evidenziata una diminuzione del disturbo comportamentale (agitazione psicomotoria, wandering, apatia), un incremento del benessere (riduzione dell’ansia e dell’irritabilità) ed un costante e moderato esercizio fisico. L’orto e il giardino di erbe aromatiche resta inoltre un luogo collettivo per tutti gli ospiti della RSA e per i loro visitatori, un’integrazione ed un abbellimento funzionale di un luogo di cura che è anche Casa Casa dei nostri ospiti, dove ritrovarsi per cogliere i profumi stagionali, rivivere i ricordi e sentirsi in un contesto familiare e domestico
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 36 Costi complessivi del progetto: 0
 
Note: