Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: Villa Ranuzzi - Servizio di Counseling Familiare
 
Indirizzo: VIA Casteldebole, 10/8
Regione: EMILIA-ROMAGNA Provincia: BO
Comune: Bologna CAP: 40132
     
Tipologia
Azienda:
Struttura Privata
Tipologia
Stuttura:
Strutture Socio-Sanitarie
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
Counseling Familiare  
Data Inizio: 10 Gen 2017 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista 05 Feb 2019
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Presa in carico
 
Categoria di appartenenza
Case alloggio / comunità / centri diurni
 
Individuo coinvolto
-Scelte-
Caregiver (familiari) degli ospiti della struttura
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
A Villa Ranuzzi negli anni è aumentata la richiesta, da parte dei familiari, di avere a disposizione uno spazio di ascolto, di aiuto e di sostegno per riuscire a far fronte al periodo di forte cambiamento a seguito dell’inserimento del proprio congiunto in struttura e a gestire la relazione con esso. Inoltre, in questa realtà si evidenzia sempre più come il rapporto tra l’ospite e il proprio familiare entri all’interno della struttura portando con sé la necessità di mettere in atto dinamiche gestionali ed organizzative che interessano ogni servizio delle CRA e richiedono una risposta individualizzata. Fino al 2017 nella CRA non esisteva, se non in maniera informale e attuato da differenti figure professionali, un momento di presa in carico dei bisogni del familiare secondo una logica co-evolutiva. In taluni casi, la presa in carico avveniva in momenti di riunione di equipe durante i quali, alla presenza di tutti i rappresentanti dei servizi, si coinvolgeva il parente, oppure durante la condivisione del PAI (Piano assistenziale individualizzato). Alla luce di tali aspetti si è organizzato, in via sperimentale, uno spazio di Counseling che ha ottenuto un grande consenso e successivamente ci ha portato ad aprire un servizio strutturato di supporto e sostegno ai familiari per affrontare e condividere le difficoltà legate alla gestione del proprio congiunto e nello specifico per promuovere: - Approfondimento degli aspetti relazionali con il proprio familiare (come approcciarsi alla demenza, ai cambiamenti di ruolo e comportamentali); - Approfondimento degli aspetti relazionali legati al dover comunicare al proprio familiare una maggiore permanenza in struttura; - Condividere le difficoltà legate all’accettare il cambiamento dovuto alla patologia del proprio familiare; - Comunicare e condividere le emozioni legate al cambiamento del proprio familiare; Il percorso di Counseling familiare promuove, tramite incontri mensili, il contatto tra persone che condividono lo stesso problema, facilitando il dialogo, lo scambio vicendevole e il confronto. Destinatari e modalità di conduzione: familiari degli ospiti presenti in struttura. Il coinvolgimento di 5/6 familiari per gruppo che hanno aderito alla richiesta e risposto affermativamente alla necessità di avere degli incontri e selezionati sulla base delle risposte segnalate sul questionario; i colloqui avvengono in modalità gruppale e, nel caso vi sia necessità, anche in modalità individuale.Gli incontri sono tenuti da un counsellor sistemico relazionale. Modalità di coinvolgimento del familiare: Per impostare gli incontri, per coinvolgere i partecipanti e cercare di perseguire gli obiettivi appena delineati è stato proposto un questionario di rilevazione per i familiari distribuito dall’amministrazione della struttura e/o promosso dal personale medico, infermieristico e assistenziale della struttura.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
Miglioramento dei rapporti tra familiare e ospite; Cambiamento dei rapporti e di percezione tra la struttura e il familiare: la struttura come luogo non solo di cura ma per prendersi cura di se stessi e dell'altro.
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
A seguito degli incontri si sono riscontrati, anche da parte del personale, un miglioramento nella gestione dei rapporti tra familiare e ospite e una maggiore serenità durante i momenti di visita riuscendo a dedicarsi ad aspetti più affettivi e/o di recupero relazionale. Gli stessi questionari di gradimento lo evidenziano.
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
No  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? No  
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 5 Costi complessivi del progetto: 1
 
Note: