Raccolta Buone Pratiche "Umanizzazione è Partecipazione"

 
Informazioni
Nome del servizio: Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria
 
Indirizzo: REGIONE Dorsoduro , 3494/a
Regione: VENETO Provincia: VE
Comune: Venezia CAP: 30123
     
Tipologia
Azienda:
Altro Regione del Veneto
Tipologia
Stuttura:
Altro Direzione regionale
 
Dettagli
Progetto / Esperienza in Atto:
 
Titolo
Progetto / Esperienza in Atto:
Dal Progetto Cardio50 al Programma di Screening cardiovascolare  
Data Inizio: 2013 In corso d’opera? Si Data Conclusione Prevista
 
Coinvolgimento  di organizzazioni civiche e di tutela del diritto alla salute (specificare se si tratta di Cittadinanzattiva)? No
Tipologia di coinvolgimento
e soggetti coinvolti :
 
Area Trattata
Presa in carico, Relazione
 
Categoria di appartenenza
Fumo da Tabacco, Prevenzione – stili di vita salutari
 
Individuo coinvolto
-Scelte-
 
 
Descrizione sintetica del progetto

All'interno di questa sezione dovranno essere presenti le seguenti informazioni: criticità che si intendeva risolvere, descrizione dell'intervento realizzato, metodo utilizzato, strutture e risorse umane interne ed esterne coinvolte, innovazione/i apportata/e, schema del processo organizzativo sottostante la realizzazione del progetto ed eventuali normative di riferimento utilizzate per la predisposizione e/o l'attuazione del progetto.
Secondo l’OMS le patologie croniche in Italia ed in Europa sono responsabili dell’86% dei decessi, del 77% degli anni di vita in salute persi e del 75% dei costi sanitari. Tali patologie hanno in comune quattro principali fattori di rischio: fumo, alcol, scorretta alimentazione e inattività fisica. Le malattie cardiovascolari (MCV) rappresentano un importante problema di Sanità Pubblica e i tassi di dimissione ospedaliera per MCV sono aumentati nella maggior parte dei paesi europei. Alla luce di questi dati, l’OMS nel 2013 ha adottato un piano di azione per prevenire e controllare le malattie non trasmissibili, tra cui le MCV, con il quale si è prefissato di ridurre del 25% i decessi delle malattie non trasmissibili entro il 2025. Fra gli obiettivi indicati vi sono la riduzione del 30% del tabagismo, del consumo del sale, della diminuzione del 10% dei soggetti inattivi e del consumo di alcol. Il PNP 2014-2018 (Intensa Stato Regioni del 13 novembre 2014) si sviluppa su 10 Macro Obiettivi. Il 1 MO è dedicato a “Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissibili”. Il Programma di screening cardiovascolare è inserito nel PRP 2014-2018 di alcune regioni all’interno del MO 1 e nasce da un progetto CCM del 2013 denominato Cardio50. Tale progetto ha coinvolto 22 USL di 11 Regioni Italiane, proponendo, accanto all’analisi del rischio cardiovascolare una valutazione degli stili di vita e di valori glicemici, colesterolemici e pressori, su popolazione sana nella coorte dei 50enni ai fini di indirizzare i soggetti selezionati a percorsi di prevenzione e diagnostico-terapeutici appropriati. Il programma di screening cardiovascolare su chiamata attiva si sviluppa metodologicamente in: 1. selezione di soggetti di 50 anni mediante un sistema di record-linkage e/o in collaborazione con il MMG con esclusione dei soggetti già ammalati di MCV e/o diabete; 2. chiamata attiva dei soggetti da parte del Centro Screening dell’Azienda USL; 3. visita di screening effettuata da un Operatore Sanitario debitamente formato, presso una sede del Dipartimento di Prevenzione o in altre sedi territoriali; 4. classificazione del soggetto visitato in una classe di rischio; 5. proposta di percorsi specifici per gruppo di rischio. La visita di screening prevede: la rilevazione di alcuni parametri antropometrici; la misurazione della pressione arteriosa; glicemia e colesterolemia. Tutti i soggetti valutati sono classificati in una classe di rischio in base alle misurazioni e alla valutazione dei fattori di rischio attraverso la somministrazione di un questionario standardizzato che permette uno studio sugli stili di vita: fumo, alcol, alimentazione, attività fisica. I dati rilevati vengono raccolti in una scheda valutativa (“bilancio di salute preventivo”). Sulla base della valutazione effettuata, i soggetti arruolati vengono suddivisi nei seguenti gruppi: - GRUPPO A – parametri antropometrici, laboratoristici e pressione arteriosa nella norma; - GRUPPO B – presenza di fattori di rischio comportamentali; - GRUPPO C – nuovi ipertesi, iperglicemici, ipercolesterolemici (indipendentemente dai fattori di rischio comportamentali); - GRUPPO D – soggetti considerati non eleggibili dai criteri di esclusione (“sfuggiti” alla pulizia delle liste). Per ciascun gruppo viene individuato uno standard di intervento: - i soggetti gruppo A sono invitati a fungere da “collaboratori attivi” del programma nella comunità, rafforzando l’attuale stile di vita corretto; - ai soggetti gruppo B, viene fornito materiale informativo, un intervento di counseling individuale, la facilitazione a sfruttare “le occasioni di salute” disponibili nella comunità, nei Servizi dell’ASL, che riguardano 3 aree specifiche: tabagismo, alimentazione e attività fisica e vengono rivalutati a 6 mesi/1 anno; - i soggetti gruppo C sono inviati al MMG per una presa in carico. Il programma viene svolto attraverso il coinvolgimento di figure sanitarie del Dipartimento di Prevenzione delle USL, opportunamente formato (assistente sanitario, infermiere, ecc.) in sinergia con i MMG. Il Programma si sviluppa nell’ottica che la persona è al centro della propria salute, mirando al coinvolgimento attivo (empowerment e engagement) del singolo chiamato a collaborare alla prevenzione e all’adozione di stili di vita sani, tra i quali lo smettere di fumare.
 
Risultati attesi (max. 1000 caratteri)
Le evidenze scientifiche rinforzano l’importanza di interventi di tipo preventivo, atti ad impedire o a ritardare l’insorgenza delle malattie cardiovascolari (MCV) attraverso l’adozione di stili di vita sani, in particolare, abolizione del fumo di sigaretta, corretta alimentazione e attività fisica regolare. Dato che si riscontra una bassa percezione collettiva del rischio di MCV e una scarsa informazione sui fattori predisponenti, si attende con il Programma di aumentare la risposta positiva delle persone chiamate attivamente. Il Programma attuale inserito nel PRP ha quali valori attesi che il 90% delle Aziende ULSS venete aderiscano a detto Programma e il 50% delle persone invitate aderiscano all’invito.
Risultati raggiunti (rispetto agli obiettivi previsti dal progetto) (max. 1000 caratteri)
I risultati raggiunti ad oggi mettono in evidenza: - il tasso di adesione del 55%. - I soggetti in: classe A pari al 20% degli screenati; classe B pari al 37%; classe C pari al 33%; classe D pari all’11%. L’esperienza ha permesso di evidenziare alcune criticità: - la riorganizzazione in atto delle ULSS ha portato ad un rallentamento delle attività e il personale non riesce a svolgere in maniera ottimale le visite di screening in quanto impegnato anche su altri fronti. Un’altra area di miglioramento riguarda lo sviluppo di percorsi di 2° livello nei Dipartimenti di Prevenzione e/o di percorsi integrati in sinergia con altri Servizi aziendali (es. Ambulatori di secondo livello per smettere di fumare) e soggetti territoriali (enti locali, associazioni, ecc.) per facilitare le scelte di vita salutari dei cittadini.
 
Valutazione dei risultati
E' stato utilizzato un metodo per la misurazione dei risultati ottenuti?
Si  
 
Il progetto è stato realizzato come modello anche in altre realtà? Si  
22 ASL in 11 Regioni italiane
 
Durata Progetto / Esperienza in Atto (in mesi): 2019 Costi complessivi del progetto: 35000
 
Note: Il suddetto costo è stato calcolato sulla base delle ore di lavoro di un assistente sanitario impegnato in 6 sedute di ambulatorio di screening cardiovascolare per 4 ore ciascuno.