Giustizia

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Nell’udienza che si è svolta il 1 febbraio presso il Tribunale di Mansoura (Egitto), il giudice monocratico ha deciso il rinvio per il prossimo 6 aprile. Dunque, ancora nessuna assoluzione per Patrick, ma l’ennesimo rinvio che continua ad allungare l’esito di una vicenda che si trascina ormai da troppo tempo. Patrick Zaki era stato scarcerato il 7 dicembre 2021 ma per lui rimangono in piedi le accuse e ora sarà costretto a presentarsi nuovamente in udienza ad aprile. Il rinvio dell'udienza per il momento scaccia i fantasmi di una possibile condanna, ma non consegna allo studente egiziano dell’Università di Bologna e alla sua famiglia la tanto attesa notizia di un’assoluzione piena.

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l'Italia per aver trattato in modo inumano un detenuto con gravi problemi psichiatrici, avendo continuato a tenerlo in una prigione ordinaria nonostante i tribunali nazionali, e poi anche la Corte stessa, ne avessero ordinato il trasferimento in un centro dove potesse essere curato.

Il 1 gennaio 2022, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, Laura Liberto, coordinatrice nazionale della rete Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva, è stata ospite della trasmissione "Fuori Tg" di Rai Tre per parlare dei problemi e del cattivo funzionamento del sistema giustizia con particolare riferimento alla carenza di organico e alla mole dell’arretrato. Cittadinanzattiva è stata invitata a rappresentare il punto di vista dei cittadini e le ricadute che questo mal funzionamento può avere sulla vita delle persone.

E’ da oltre un anno che è ferma in Commissione Giustizia, alla Camera dei Deputati, la proposta di legge dell’On. Paolo Siani (Disegno di legge 2298) che eviterebbe ai bambini di vivere l'esperienza terribile del carcere. Per Cittadinanzattiva, che con l’Associazione A Roma Insieme-Leda Colombini continua a chiedere con forza l’approvazione del Disegno di legge, questo stallo è inaccettabile.

migranti copia

Il Decreto legislativo attuativo della legge delega n. 46 del 1° aprile 2021 che istituisce l’assegno unico universale per i figli a carico è stato pubblicato lo scorso 30 dicembre 2020 sulla Gazzetta Ufficiale. Tanti i punti critici della norma rilevati dalle associazioni, che generano illogiche discriminazioni e appaiono in contrasto con il diritto dell’Unione e con i principi costituzionali perché creano trattamenti disuguali tra le persone italiane e straniere regolarmente soggiornanti nell’accesso alla misura. In particolare, nel decreto è rimasta la limitazione al solo “permesso unico di lavoro” che esclude tutti i titolari di permessi di soggiorno come i titolari di permesso per lavoro autonomo, per protezione speciale, per lavoro stagionale, per vittime di violenza domestica: limitazione che toglie all’assegno, per i soli stranieri, quel carattere di universalità che il legislatore aveva dichiarato di voler perseguire.

La Ministra della Giustizia ha firmato il decreto che costituisce i Gruppi di lavoro che provvederanno alla elaborazione degli schemi di decreto legislativo per l’attuazione della Legge 26 novembre 2021, n. 206, recante la delega al Governo “per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata”. Sono sette i Gruppi  che lavoreranno in autonomia su ciascun settore previsto dalla riforma: sono stati coinvolti professori universitari, magistrati e avvocati e insieme ai tecnici dell’Ufficio legislativo e a quelli del Gabinetto della Ministra dovranno tradurre i criteri di delega, già approvati dal Parlamento, in modifiche del codice civile, di procedura civile e delle leggi collegate.

Sea Watch 3 libera Carola Rackete

Nessuna responsabilità per la comandante della nave Sea Watch 3 che il 29 giugno del 2019 approdò, con quaranta naufraghi a bordo, nel porto di Lampedusa forzando il blocco imposto dalle Autorità italiane dopo diciassette giorni di attesa in mare. Secondo le motivazioni contenute nel provvedimento disposto dal Gip, che accoglie in pieno la richiesta di archiviazione della Procura di Agrigento, la Rackete “ha agito nell’adempimento del dovere di salvataggio previsto dal diritto nazionale ed internazionale del mare”.

processo cucchi

Ci sono voluti oltre 12 anni per arrivare alla conclusione del processo per la morte di Stefano Cucchi, processo che vede imputati otto carabinieri accusati a vario titolo di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnia, per aver depistato le indagini sull'omicidio del giovane. È stato fatto di tutto per nascondere la verità ma, finalmente, si è riusciti a comprendere che cosa sia effettivamente accaduto dopo la morte di Stefano nell’ottobre del 2009 e che cosa sia stato fatto per occultare le effettive responsabilità del pestaggio.

Carcere sportelloò tutela

Nel corso del 2021 l'osservatorio di Antigone sulle condizioni di detenzione ha visitato 99 carceri per adulti, più della metà di quelli presenti in Italia, rilevando le situazioni più critiche anche alla luce della situazione sanitaria che ha fortemente accentuato i problemi pre-esistenti nei penitenziari italiani. Il 2021 è stato un anno di attesa per tutto il sistema penitenziario italiano, colpito e sconvolto dal Covid-19 nel corso del 2020 ed è sentita la necessità di un ritorno alla normalità, tentativo che, purtroppo, non in tutti gli istituti ha dato riscontro positivo.

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È stata rinnovata per altri quattro anni la “Carta dei diritti dei figli dei genitori detenuti”, grazie alla firma del protocollo d’intesa tra il Ministero della Giustizia, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e l’Associazione Bambinisenzasbarre Onlus. Si tratta di un documento di fondamentale importanza, perché riconosce il diritto dei minorenni alla continuità del legame affettivo con i genitori detenuti e mira a sostenerne il diritto alla genitorialità.

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