carcere 2015 02 19

La Corte Costituzionale si è pronunciata sull’ergastolo cosiddetto ostativo, ovvero l’impedimento previsto dall’articolo 4bis dell’Ordinamento penitenziario alla concessione dei benefici e misure alternative - possibili per gli altri ergastolani - ai condannati per reati molto gravi, quali quelli di matrice mafiosa e terroristica, che non abbiano utilmente collaborato con la giustizia. La Corte ha fissato il limite al maggio 2022 affinché il Parlamento italiano provveda a modificare l'attuale norma: si tratta di un importante traguardo, di estrema rilevanza umana e sociale, un concreto passo in avanti verso la reale applicazione dell'articolo 27 della Costituzione, che attribuisce al carcere una funzione volta alla rieducazione ed all’inclusione sociale per tutti i detenuti, anche di quelli che provengono dalla criminalità organizzata.

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Valentina Ceccarelli
Classe '78, romana e romanista doc. Laureata in Giurisprudenza, è a Cittadinanzattiva dal 2009. Impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, è consulente del Pit Unico e si occupa delle tematiche di Giustizia per la newsletter. Appassionata di libri, cucina e danza orientale, è convinta che il mondo non si possa cambiare restando seduti.

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