Scuola

Dal 2009 al 2018, la popolazione salentina conta 31mila e 103 cittadini in meno. Un decremento demografico evidenziato dai dati dell’Istat, l’istituto nazionale di statistica.

Ma c'è chi, proprio ri-partendo dal Salento, ha deciso di gettare le condizioni per una rete della "restanza". In questo contesto socio-economico, il Salento riparte dalla scuola della “restanza”. Non ha porte né finestre. Non ci saranno pagelle o attestati. Né compiti. Né calendari. E, soprattutto, non terminerà mai. Via i banchi: le aule coincideranno con i luoghi di apprendimento disseminati nei campi, nelle cantine e nelle botteghe, diffusa nei paesaggi d’Italia. Si intitola, appunto, Daìmon: la scuola per “restare”, nata da pochi giorni nel Salento e alla quale hanno già aderito in tanti. Partorita dall’idea dell’associazione culturale La scatola di latta, sarà una scuola adatta “a chi vorrà abitare poeticamente e civicamente i propri territori e a chi vorrà conferire pienezza al proprio re-stare”, come l’ha definita lo stesso portavoce del progetto, Gianluca Palma.

Emergency e Tunué, casa editrice specializzata in graphic novel per ragazzi, promuovono il concorso “I Colori di una Nuova Vita”, nell’ambito del progetto “NO ALLA GUERRA, per una società pacifica e inclusiva rispettosa dei diritti umani e della diversità fra i popoli”, con il contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Il concorso, alla sua prima edizione, ha lo scopo di avvicinare i ragazzi, in modo attivo e innovativo, a temi di grande attualità, ed è rivolto a tutti gli studenti delle scuole secondarie di I grado, che possono partecipare con una sinossi scritta di massimo 3 cartelle.
Gli studenti possono partecipare come singoli, gruppi o classi, sempre coordinati dal proprio insegnante.

La mensa scolastica è un diritto essenziale e un servizio che riguarda l’intera comunità, dai bambini, famiglie, scuola, al tessuto economico e produttivo locale, istituzioni e territorio. Eppure, la refezione scolastica è oggi in crisi, sia in termini di mancanza di offerta e risorse che possano garantire l’accessibilità, che di qualità. L’importanza delle mense scolastiche dovrebbe essere valutata nel contesto della sempre più diffusa povertà minorile, dell’aumento del fenomeno della dispersione scolastica e della obesità e cattiva alimentazione.

Le associazioni, fra cui Cittadinanzattiva, e gli esperti promotori del Decalogo per una mensa scolastica sostenibile organizzano due giorni di confronto a Siena sul tema: il diritto al cibo e l’accesso ad una mensa scolastica buona, sana e sostenibile, che rappresenti una opportunità di integrazione e sia luogo di innovazione dove si supportano processi virtuosi di rafforzamento delle economie locali.

abbandono scolastico

Da una ricerca della Cgia di Mestre emerge che nel 2018 sono stati circa 62.000 i cervelli in fuga che hanno abbandonato l'Italia per l'estero e 598.000 sono invece gli studenti che hanno abbandonato precocemente la scuola. Sebbene negli ultimi anni il fenomeno si sia un pò contenuto, il numero dei giovani che lasciano la scuola prematuramente ed anche se dell'obbligo è ancora molto elevato concorrendo ad aumentare la disoccupazione giovanile. Sono più i maschi ad abbandonare gli studi ed i motivi sono per lo più culturali, sociali ed economici. E' il Sud ad avere i livelli più alti di abbandono.

scuole fredde

Skuola.net ha effettuato un'indagine su 10 mila studenti e quasi 9 studenti su 10 dichiarano che in classe fa freddo perchè i termosifoni sono spenti o non funzionano bene. Il 31% degli studenti intervistati infatti sostiene che i termosifoni riscaldano solo in alcune aree dell'istituto oppure vengono accesi a "singhiozzo" per risparmiare sui costi, nel 28% dei casi i caloriferi infatti vengono attivati solo poche ore al giorno, il 12% sostiene che l'impianto è rotto. Ad aumentare il freddo negli ambienti scolastici vi è anche il malfunzionamento di porte e finestre che non chiudono bene e fanno disperdere il calore. Molti studenti dichiarano di essere costretti a rimanere con i cappotti per tutta la durata delle lezioni ed alcuni addirittura hanno optato per delle coperte portate da casa. 

Lucia Azzolina ministro

Nomine al Ministero, concorsi, educazione civica e coding, avvio nuovo anno scolastico, tra le prime questioni che la neo ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, dovrà affrontare dopo le dimissioni di Lorenzo Fioramonti.

Lucia Azzolina, 37 anni, è l’ottava donna a ricoprire l’incarico di ministro dell’istruzione e il 99.mo ministro dall’unità d’Italia a occupare il posto di comando del Palazzo della Minerva. La Ministra dovrà scegliere e nominare ben nove nuovi direttori generali all’interno del ministero e quattro direttori negli uffici scolastici regionali (Lazio, Liguria, Lombardia, Sicilia).

iscrizioni scuola 2020

A partire dal 7 gennaio e fino al 31 famiglie e studenti dovranno provvedere a inviare le domande di  iscrizione a scuola per l'anno scolastico 2020-2021 seguendo la procedura individuata dal MIUR. L'iscrizione scolastica deve essere inoltrata online attraverso il portale ufficiale del Ministero e deve indicare la scuola nella quale gli studenti desiderano iscriversi (è possibile indicare un massimo di 3 istituti). 

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Partecipa al sondaggio realizzato dalla rete Scuola di Cittadinanzattiva dedicato alla conoscenza sui Piani Comunali di Emergenza. Il sondaggio può essere compilato direttamente dagli studenti di scuole primarie e secondarie, da docenti e genitori.

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Il Tar del Lazio, con una sentenza emessa lo scorso 13 dicembre, dice sì al pasto da casa e rimette in discussione la sentenza della Cassazione che vietava l'autorefezione. Mentre la Cassazione aveva parlato di educazione alimentare i giudici amministrativi sostengono che non vi sono basi normative nè logiche ed anzi sottolinea che la scelta alimentare come pure l'autorefezione è un diritto costituzionale e non vi è nessun limite nel consumare il pasto nella pausa pranzo e nei locali adibiti alla refezione scolastica.

"Contro il bullismo ed i fenomeni di devianza nelle scuole medie di Ruvo di Puglia sono entrati in servizio gli «educatori di corridoio»: si tratta di figure professionalmente qualificate che, insieme con i docenti, lavoreranno per contrastare il bullismo, la dispersione scolastica e l'insuccesso formativo favorendo l’incontro tra scuola, famiglia e territorio.

Gli  «educatori di corridoio», oltre che prevenire l'esclusione e l'isolamento di ragazzi e ragazze, ascolteranno e si confronteranno con gli alunni «fuoriclasse».

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