Scuola

mirko cazzato

Si chiama Mirko Cazzato, ed è uno studente diciannovenne di Lecce. E' l'unico italiano tra i 50 finalisti al mondo del "Global Student Prize 2021", premio che mette in palio ben 100.000 dollari. Mirko ha dato il via alla startup sociale "MABASTA" che ha come mission la lotta al bullismo. Circa un anno fa ha inoltre avuto un'altra grande intuizione, ha messo in piedi il progetto "1000 a 0 - Sport vince bullismo perde" coinvolgendo il mondo dello sport e ottenendo la collaborazione ed il patrocinio di 34 Federazioni sportive nazionali di Sport e Salute.

SICUREZZA SCUOLA STD 01

Il prossimo 22 settembre, dalle ore 10.00 alle 11.30, la Scuola di Cittadinanzattiva il XIX Rapporto Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola, con un evento on line su zoom. Il rapporto fotografa lo stato degli edifici scolastici del nostro Paese, in particolare presenta un quadro delle condizioni strutturali. Sono il 53,8% gli istituti senza certificato di agibilità e 38,6% senza collaudo statico, mentre nel 59% degli edifici manca la certificazione di prevenzione incendi. Si parla inoltre della nuova Anagrafe dell'edilizia scolastica, delle classi sovraffollate, insicure ed invivibili, dei seggi elettorali nelle scuole.

bambini scuola grafica

La scuola riparte con il terzo anno di pandemia fra i banchi. Obbligo del green pass per il personale ma non per gli studenti. Le mascherine necessarie al banco solo se non è possibile rispettare il metro di distanza, ma resta fortemente raccomandata nei corridoi, mensa, bagni e luoghi chiusi. Al banco, se distanziati, sarà possibile indossare anche mascherine di stoffa, più sopportabile nei lunghi periodi. Eliminata invece la possibilità di togliere la mascherina al banco in classi con studenti tutti vaccinati.

scuola migrati

Alla vigilia della riapertura delle scuole in molti Paesi, Save the Children presenta il suo nuovo Rapporto, "Build Forward better", dove si stima che nel mondo circa 10 - 16 milioni di bambini rischiano di non tornare a scuola a causa delle conseguenze economiche dettate dalla pandemia da Covid 19. Molti di questi minori sono costretti a lavorare o a contrarre matrimoni precoci. Diverse inoltre le cause come: la carenza di vaccini, il clima, gli sfollamenti, gli attacchi alle scuole nei luoghi di guerra, la mancanza di connessione ad internet. Sono in tutto 48 le Nazioni nel mondo dove l'educazione è fortemente a rischio. Si prevede che nel 2030 il 20% dei giovani tra i 14 ed i 24 anni ed il 30% di adulti non saranno in grado di leggere.

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Per il rientro a scuola di settembre, in 170 scuole delle Marche si è pensato di installare nelle aule un sistema di ventilazione meccanica controllata. Diversi gli studi di settore che confermano l'efficacia di questo sistema di ventilazione e della sua capacità di ridurre la possibilità di contrarre delle malattie. Si tratta infatti di una tecnologia capace di garantire un continuo e corretto ricambio d'aria negli ambienti indoor.

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La rete EducAzioni ha chiesto esperessamente al Ministro dell' Istruzione ed al Governo di garantire la riapertura delle scuole a settembre in presenza. Il nostro è il paese Europeo con il maggior numero di chiusure, i nostri studenti non possono affrontare un altro anno nell'incertezza e con la didattica a distanza. La didattica in presenza è necessaria. Si chiede di pianificare una riapertura a settembre con una scuola in presenza ma anche di qualità ed in sicurezza, intensificando la campagna vaccinale e prevedendo delle misure puntuali per il contenimento della pandemia. Vanno inoltre definiti dei Patti Territoriali di Governance, che in ciascun territorio garantisca la didattica in presenza valutando le varie possibilità a disposizione.

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Gli esiti delle prove Invalsi 2021, sono molto preoccupanti e la conferma di un trend registrato negli ultimi anni. A giocare un ruolo fondamentale sembra sia stato il Covid e le relative restrizioni. La scuola primaria ancora resiste, i dati infatti confermano quelli degli anni precedenti, ma per il resto degli istituti vi è un dilagante e consistente arretramento degli esiti in particolare in italiano e matematica, sia alle medie che alle superiori.Puglia e Campania le regioni messe peggio. I dati emersi non lasciano scampo, l'apprendimento dopo quasi un anno di scuola a distanza è in netto calo. Gli studenti maggiormente in difficoltà provengono dai contesti socio economico culturali più sfavorevoli. Ma diverse sono le interpretazioni dei dati emersi, alcune anche discordanti e non in linea con gli anni precedenti.

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La Scuola di Cittadinanzattiva ha lanciato in questi giorni un'operazione rivolta a tutti i cittadini, per chiedere di segnalare strutture di nidi e scuole dell'infanzia abbandonati, dismessi o non completati. L'iniziativa nasce in risposta  a quanto previsto nel PNRR, che destina 12 miliardi e 600 milioni per l’edilizia scolastica, di cui ben 4 miliardi e 600 milioni per nidi e scuole infanzia. L'obiettivo dichiarato è quello di aumentare l'offerta arrivando alla creazione di circa 228.000 posti. Per evitare sprechi di denaro, tempo e suolo pubblici, crediamo sia utile censire e recuperare, ove ciò sia possibile e conveniente, strutture educative pre esistenti per la fascia 0-6 su cui investire i fondi del PNRR. Da qui l'idea di coinvolgere la cittadinanza nelle segnalazioni.

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Il Ministero dell'istruzione ha chiamato in causa il Comitato Tecnico Scientifico per avere dei pareri sulle modalità del rientro in classe per il nuovo anno scolastico. Il CTS, ritiene "necessario" un ritorno in presenza per il benessere psico-fisico degli studenti, ribadisce l'importanza dei vaccini per il personale scolastico e per gli studenti, e raccomanda il distanziamento e dove questo non sia possibile, fondamentale sarà l'obbligo dell'uso della mascherina nei luoghi chiusi. Anche per quanto riguarda la somministrazione dei pasti, si raccomanda l'uso di mascherine per il personale servente, l'ingresso e l'uscita dai locali adibiti al servizio dovrà essere organizzato e misurato in base alla disponibilità dei posti, e dovranno essere predisposte delle stazioni per il lavaggio ed igienizzazione delle mani. 

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Entro il 15 luglio i Comuni devono comunicare gli edifici che utilizzeranno come seggi elettorali al posto delle scuole e per farlo ci sono anche 2 milioni di euro stanziati ad hoc. Una battaglia che Cittadinanzattiva porta avanti da mesi: «Innanzitutto per far capire che cambiare si può, che votare nelle scuole è una tradizione quasi solo italiana, probabilmente è una tradizione comoda ma certamente non è inevitabile. È utile cominciare a sperimentare alternative adesso, per farsi trovare pronti per le elezioni politiche», commenta Adriana Bizzarri, Coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva nell'intervista a Vita.it.

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