Il Civil Society Index (CSI) 2008-10 è un progetto promosso da CIVICUS – World Alliance for Citizen Participation. Il CSI è una ricerca-azione che sarà realizzata da organizzazioni civiche nazionali e che ha l'obiettivo di valutare lo stato della società civile in circa 60 paesi dei cinque continenti.

CHE COS'È CIVICUS?
Civicus è un'alleanza mondiale per la promozione della partecipazione civica che raccoglie 650 organizzazioni in 110 paesi di tutti i continenti. La sede principale è sita a Johannesburg, Sudafrica, per ricalibrare il proprio intervento a partire dai paesi in via di sviluppo, ma l'organizzazione mantiene due sedi operative a Washington e Londra. Civicus ha sviluppato in questi anni rapporti privilegiati con organismi internazionali impegnati nelle politiche dello sviluppo come la World Bank e l'UNDP.
Negli anni scorsi, l'allora segretario generale di Civicus, Kumi Naidoo, ha fatto parte del Panel di 12 eminenti rappresentanti della società civile internazionale i quali, sotto la guida dell'ex presidente del Brasile Fernando Enrique Cardoso, sono stati incaricati da Kofi Annan, allora segretario generale dell'Onu, di offrire una consulenza per il miglioramento dei rapporti tra le Nazioni Unite e le organizzazioni civiche di tutto il mondo.

QUAL È IL LEGAME CON CITTADINANZATTIVA E FONDACA?
Cittadinanzattiva crede che i problemi che riguardano la vita quotidiana dei cittadini siano simili in tutto il mondo e debbano essere affrontati con un approccio globale. Come movimento impegnato nella tutela dei diritti e nella promozione della partecipazione civica, Cittadinanzattiva ha una mission che coincide con quella di Civicus. Ecco perché Cittadinanzattiva è, attualmente, l'unica organizzazione italiana che aderisce al network internazionale di Civicus. Per la realizzazione del progetto, Cittadinanzattiva si avvarrà della consulenza scientifica di Fondaca, la Fondazione per la cittadinanza attiva, con la quale condivide principi ispiratori e metodologie di lavoro.

QUALI SONO LE FINALITÀ GENERALI DEL PROGETTO?
Il progetto mira a favorire lo studio, il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo della società civile nei processi di sviluppo e nell'affermazione della governance. In particolare, con questa iniziativa, le organizzazioni civiche coinvolte contribuiranno ad aumentare le conoscenze sullo stato della società civile in ciascun paese interessato, a favorire collegamenti con gli interlocutori (media, istituzioni, imprese, università), a rafforzare il ruolo delle organizzazioni stesse. Il CSI enfatizza l'importanza del ruolo della società civile (definita come "l'arena tra famiglia, istituzioni e mercato nella quale i cittadini si associano volontariamente per tutelare l'interesse generale") nella costruzione della sfera pubblica nella quale valori sociali e interessi interagiscono.

QUALI SONO I PRINCIPALI INDICATORI CHE IL CSI VALUTA?
Nelle sue varie fasi, il progetto valuterà i seguenti indicatori principali:
• l'impegno civico: ovvero l'estensione delle iniziative di carattere sociale – capaci di influenzare il dibattito pubblico o le scelte politiche - che vedono coinvolti i singoli cittadini;
• il livello di organizzazione: ovvero il grado di istituzionalizzazione e di strutturazione interna che caratterizza la società civile attiva (misurato attraverso un'analisi delle organizzazioni civiche);
• i valori promossi e difesi dai cittadini: ovvero l'estensione di pratiche di attuazione, per esempio, della democrazia, della tutela dell'ambiente, della parità sessuale, della lotta all'esclusione, ecc.;
• l'ambiente 'esterno': ovvero le condizioni nelle quali opera la cittadinanza attiva (il contesto socio-economico, le relazioni con lo stato e il settore privato, le variabili politiche e culturali, le leggi);
• l'impatto percepito: Si tratta, in altri termini, della capacità di influenzare e responsabilizzare il potere politico, di rispondere ai bisogni sociali, di offrire spazi e strumenti di partecipazione ai cittadini.

CHI REALIZZA IL PROGETTO IN ITALIA?
Per l'Italia l'incarico del progetto è stato affidato a Cittadinanzattiva, partner nazionale di Civicus. Come nella precedente edizione, il National Index Team (NIT) sarà coordinato da Vittorino Ferla, vicedirettore delle Relazioni Esterne di Cittadinanzattiva e si avvarrà della consulenza scientifica di Giovanni Moro, sociologo politico e presidente della Fondazione per la cittadinanza attiva, e si avvale di un comitato di consulenti provenienti da università, media, imprese, ecc. (v. infra). Del NIT fanno parte anche Monica Ruffa di Fondaca e Daniela Quaggia di Cittadinanzattiva.
Con questa iniziativa Cittadinanzattiva cercherà fra l'altro di far tesoro delle attività di partnership già avviate con diverse reti di cittadini e di stakeholders.

QUALI SONO I PARTNER COINVOLTI NELL'AMBITO DELLE FORZE SOCIALI E DELLE ISTITUZIONI?
Il rapporto delle organizzazioni civiche con i propri interlocutori è uno degli aspetti cruciali di questo progetto. Proprio per questo esso è realizzato con il coinvolgimento delle forze sociali e delle istituzioni. In particolare, saranno coinvolti nel CSI i media pubblici e privati, le istituzioni universitarie, i sindacati, le organizzazioni ambientaliste, le imprese sociali e le cooperative, le organizzazioni dei consumatori, le associazioni di volontariato, l'Agenzia nazionale per le Onlus (in rappresentanza del governo), le imprese profit, le organizzazioni non governative impegnate nella cooperazione allo sviluppo, le organizzazioni giovanili e quelle femminili, ecc. A questi soggetti viene richiesto sia un contributo teorico che un contributo operativo.
In particolare, le diverse fasi del progetto si avvalgono della consulenza di un comitato (l'Advisory Committee ) composto da rappresentanti di organizzazioni civiche e degli stakeholders.

QUALI SONO LE FASI DEL PROGETTO?
Il progetto si compone delle seguenti attività.
Nel corso del 2009:
1. la realizzazione di alcune attività preparatorie tra le quali l'adeguamento del progetto al contesto nazionale, il workshop introduttivo per il National Index Team, l'individuazione dei partecipanti all'Advisory Committee (AC) e la sua costituzione, il primo meeting dell'AC finalizzato alla migliore definizione del campo d'intervento;
2. la realizzazione di un overview report sulla società civile in Italia, realizzato sulla base dei documenti e dei dati pubblicati fino ad oggi. Esso consiste in una panoramica iniziale realizzata dal consulente scientifico del progetto, Giovanni Moro, sulla base delle informazioni esistenti (emersi anche dalla edizione precedente del progetto) e sarà la base del rapporto nazionale conclusivo;
3. la raccolta e l'assemblaggio di informazioni e dati sulla società civile sulla base di alcune operazioni: un'indagine sulla dimensione organizzativa della società civile realizzata attraverso una serie di interviste a 90-120 rappresentanti delle organizzazioni civiche; un'indagine sulla percezione esterna realizzata attraverso una serie di interviste ad un gruppo selezionato di 30-50 stakeholders; la raccolta di dati provenienti dalle indagini statistiche nazionali; l'assemblaggio dei dati così raccolti; la realizzazione di case studies su specifici aspetti contenuti negli indicatori. Il compito di raccolta è affidato direttamente al gruppo di lavoro di Cittadinanzattiva;
4. la realizzazione di 6-8 focus groups territoriali aperti alla partecipazione di responsabili delle organizzazioni civiche e stakeholders (imprese, cooperative, amministratori locali, media locali, università, ecc.). Questa operazione - realizzata in almeno 6 regioni - consiste nella individuazione degli interlocutori, nella somministrazione di un questionario, nella realizzazione di un meeting per la discussione delle informazioni così raccolte e nella redazione di un piccolo report sui risultati finali;
5. la realizzazione di un secondo meeting dell'Advisory Committee sui risultati di questa raccolta di informazioni in vista della realizzazione delle attività successive;
Nel corso del 2010:
6. la preparazione e realizzazione di un national workshop che riunirà un'ampia rappresentanza di attori della società civile nonché partners e stakeholders delle istituzioni, dell'impresa, dei media e dell'università per commentare i dati raccolti, identificare i punti di forza e di debolezza della società civile, programmare iniziative per rafforzare il ruolo della cittadinanza attiva. L'obiettivo è duplice: far emergere un punto di vista comune sulla società civile in Italia e costruire un'agenda di inziative di supporto alla crescita dell'attivismo civico;
7. la realizzazione dei due principali prodotti del CSI: il country report analitico (rivolto a tutti gli stakeholders della società civile) e il policy brief (un documento di 10 pagine max di raccomandazioni rivolto ai policy makers e all'opinione pubblica). Entrambi i documenti saranno prodotti in italiano e in inglese;
8. la disseminazione e la diffusione dei documenti prodotti dal gruppo di lavoro (country report e policy brief) con le modalità adeguate (v.infra);
9. la valutazione del progetto che riguarderà sia il processo di implementazione che il coordinamento e l'assistenza dello staff di Civicus.

COME SARANNO PUBBLICIZZATI I RISULTATI DEL PROGETTO?
Il progetto prevede un'ampia diffusione dei risultati con la finalità di incidere sulla sfera pubblica e sul dibattito culturale e politico. Di seguito le attività previste:
1. la produzione e pubblicazione in volume nel 2009, del 2° Rapporto nazionale conclusivo sullo stato della società civile in Italia. Va ricordato che il rapporto finale sulla società civile in Italia entrerà a far parte di un Indice globale della società civile (nei 60 paesi che aderiscono al progetto) che sarà pubblicato in volume (in inglese e spagnolo) e diffuso a livello internazionale.
2. lo svolgimento di un workshop nazionale conclusivo per la presentazione del Rapporto finale con la partecipazione di esponenti della società civile, rappresentanti del governo, dei media, delle istituzioni accademiche e delle imprese e di ospiti stranieri;
3. lo svolgimento di una conferenza stampa (o evento alternativo) per la presentazione del policy brief;
4. la realizzazione di convegni, seminari, conferenze stampa locali – nelle realtà in cui si sono svolti i focus groups territoriali – per la diffusione del volume e l'adattamento del policy brief al contesto locale.

Anno di realizzazione: dal 2003 al 2011

Per avere maggiori informazioni contatta Vittorio Ferla: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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