I servizi di vaccinazione al tempo della pandemia Covid-19

Per la prevenzione? Ritorni….non so dirle quando”. In piena pandemia, è stata questa la risposta che molti cittadini si sono sentiti rivolgere nell’interagire con un centro vaccinale. 

Dall’indagine civica condotta da Cittadinanzattiva nel 2020, in particolare, è emersa una situazione frastagliata, in cui anche all’interno dello stesso territorio regionale si sono riscontrate decisioni molto diverse per quanto riguarda le politiche di prevenzione, sia per la possibilità di accedere ai vaccini che per gli screening. Molto difficile anche solo reperire informazioni, tra numeri telefonici a cui non rispondeva nessuno e la mancanza - almeno per diverse regioni - di un punto di informazioni unico.

Sono in parte caduti nel vuoto gli appelli lanciati anche dall’OMS che più volte ha sottolineato come le vaccinazioni siano una componente fondamentale dei servizi sanitari e che una loro interruzione, anche se per un breve periodo, espone la popolazione a un rischio maggiore di epidemie di malattie prevenibili, rende maggiormente vulnerabili alcune categorie di persone, causando di conseguenza un aumento delle spese sanitarie.

I vaccini, anche e soprattutto in questo periodo storico, diventano strumento essenziale di salute pubblica e - secondo l’OMS - è appunto fondamentale mantenere gli appuntamenti vaccinali, soprattutto per le vaccinazioni di routine.

Sulla scia di questi messaggi Cittadinanzattiva si sta spendendo da tempo a livello locale, nazionale ed europeo. E nel 2021 ha inteso rafforzare le proprie attività sul tema delle vaccinazioni in Italia proprio con questo progetto. 

Ma vediamo i dati di contesto. 

I dati sulla copertura vaccinale riportati dall’ultimo Rapporto sul Coordinamento della Finanza Pubblica e ripresi da Cittadinanzattiva nell’Osservatorio civico sul federalismo in sanità 2019 evidenziano il permanere di criticità importanti sul versante dei vaccini obbligatori in Italia: la copertura del 95% per esavalente, per esempio, non è raggiunta in tutte le regioni del nostro Paese, per non parlare dei livelli di copertura di morbillo, parotite e rosolia, insoddisfacenti ovunque. Inoltre, in merito alla copertura per il vaccino antinfluenzale nella stagione 2019-2020, i dati mostrano ancora una sostanziale insufficienza, con tutte le regioni che registrano livelli di copertura inferiori al 75%. Eterogenea, infine, è la situazione in termini di adesione territoriale per quel che riguarda il vaccino HPV, fondamentale per il controllo dei tumori HPV correlati. A fronte di questo scenario, la pandemia non ha fatto che acuire inefficienze pregresse.

Finalità del progetto

Lanciato ad aprile 2021 in occasione dell’annuale Settimana Europea dell'Immunizzazione, il progetto “Carta della qualità dei servizi vaccinali” ambisce a redigere una carta della qualità dei modelli organizzativi che sia a supporto di istituzioni e operatori nella definizione degli standard e dei requisiti minimi, in ottica civica, dei servizi vaccinali in Italia impegnati nella somministrazione di vaccini per l’infanzia e per gli adulti.

Attività previste

Il progetto si sviluppa nelle seguenti fasi:

Analisi dello scenario:

  • raccolta ed analisi civica di provvedimenti, studi e documenti prodotti al livello nazionale e regionale in materia di vaccinazioni ed organizzazione dei servizi vaccinali, coperture regionali sui diversi tipi di vaccini.
  • Individuazione delle “questioni aperte”, degli scostamenti dagli standard previsti dalla normativa nazionale, di eventuali differenze tra regioni, di buone pratiche.

Tavolo di lavoro:

  • convocazione e gestione di un tavolo di lavoro multi-stakeholders relativo al mondo vaccinale con la partecipazione dei target potenzialmente interessati al progetto, ovvero: ordini professionali e sindacati medici, società scientifiche, rappresentanti istituzionali a livello locale/regionale/nazionale, associazioni di pazienti, operatori sanitari.
  • condivisione dell’impianto del progetto, degli strumenti di indagine da utilizzare nella raccolta dei dati, analisi delle azioni di contrasto all’esitanza vaccinale attualmente in essere.
  • composizione del tavolo: Ass.AIL, Ass. BPCO, Ass. UNIAMO FIMR, Assofarm, CARD Italia, dott. Andrea Siddu (Dir.Gen. Prevenzione del Ministero della Salute), dott. Roberto Ieraci (Gruppo strategie vaccinali Regione Lazio), Federfarma, FIMMG, FIMP, FOFI, SIFO, SIMG, SIMIT, SIP, SITI, Univ. Cattolica del Sacro Cuore.

Monitoraggio civico:

  • monitoraggio presso centri vaccinali, ambulatori di MMG e PLS (in diverse regioni) a mezzo interviste sul campo dei topic condivisi con il tavolo di lavoro.
  • coinvolgimento degli aderenti di Cittadinanzattiva e dei referenti del tavolo di lavoro per sensibilizzare e favorire il monitoraggio.

Redazione Carta della Qualità:

  • stesura della Carta della qualità dei servizi vaccinali nella quale emergano i requisiti standard civici che debbono connotare una organizzazione più efficace ed efficiente dei servizi vaccinali sul territorio italiano.

Presentazione della Carta in un evento pubblico.

 Tour di 5 talk show:

  • con la partecipazione di esperti ed istituzioni, aperti ai cittadini interessati ad approfondire le informazioni sui vari tipi di vaccino.

 

Anno di realizzazione:

Aprile 2021 – Maggio 2022

Per saperne di più sull’impegno di Cittadinanzattiva in merito alle politiche di vaccinazione in Italia e in Europa, clicca qui.

Per maggiori informazioni:

Maria Eugenia Morreale: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

Il progetto è realizzato con il contributo non condizionato di:

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In Europa ogni anno 3,5 milioni di cittadini ricevono una diagnosi di tumore e 1,3 milioni di persone muore a causa di questa diagnosi. In Italia per il 2020 sono stati stimati 377.000 nuovi casi di tumore ( Cfr. AIOM “I numeri del cancro 2020”) ma il valore verosimilmente, registrerà un incremento anche a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha generato ritardi nell’erogazione delle cure, sospensione di accertamenti, difficoltà di accesso alla prima diagnosi e agli screening oncologici. 

La buona notizia è che negli ultimi dieci anni sono stati raggiunti importanti traguardi: è aumentato il numero di sopravvissuti alla diagnosi di tumore e in molti casi, le persone sono tornate ad avere la medesima aspettativa di vita della popolazione generale. 

Salute Globale cosa significa per te

L’Organizzazione mondiale della sanità nel 1948 definisce la salute come "uno stato di completo benessere fisico, mentale, e sociale – e non la mera assenza di malattia".

Oggi, a distanza di più di 70 anni la definizione dell’OMS è quanto mai attuale se si pensa all’approccio olistico della salute “globale” ai tempi della emergenza sanitaria che stiamo vivendo da circa due anni.

La Pandemia globale infatti, conferma la necessità di riconoscere un respiro più ampio alla salute che non è più il risultato di poche e circoscritte variabili, ma il frutto di variabili multisettoriali e globali. La salute come un approccio integrato imprescindibile dai determinanti della salute a essa collegati.

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Un percorso per le fratture da fragilità per garantire a tutti i pazienti con fragilità ossea cure adeguate e migliorarne la qualità ed efficienza. Questo l'obiettivo del progetto lanciato da Cittadinanzattiva, e giunto nel 2021 alla sua seconda annualità. Attraverso la definizione del percorso, l’intento è di agire sull’appropriatezza degli interventi, sia di tipo terapeutico che di tipo assistenziale, riorganizzando e rendendo omogeneo l’impatto clinico, organizzativo ed economico, in modo da contribuire a incrementare ampliare e, soprattutto, migliorare la presa in carico del paziente con fragilità ossea e la continuità delle cure e, rendere il SSN più sostenibile attraverso una razionalizzazione dell’offerta e l’eliminazione delle disuguaglianze alle cure che vivono i cittadini sul territorio nazionale.

Cittadinanzattiva intende proseguire l’impegno sul tema delle vaccinazioni e mettere sotto i riflettori il ruolo fondamentale svolto dalla vaccinazione antipneumococcica, strumento per prevenire la polmonite e le sue complicanze. Il vaccino antipneumococco ha dimostrato di essere efficace e sicuro anche negli adulti sani e nei pazienti di età superiore a 65 con deficit del sistema immunitario o che soffrono di malattie croniche (es. BPCO, diabete, patologie del sistema cardiocircolatorio).

Il Ministero della Salute si è espresso favorevolmente sulla co-somministrazione e l’OMS, in più occasioni, ha rammentato l’utilità di rivolgere alle persone più vulnerabili (anziani, pazienti cronici e fragili) la vaccinazione antinfluenzale e quella anti-pneumococcica. La vaccinazione antinfluenzale di questo autunno offre l’opportunità di ricevere simultaneamente più vaccini tra quelli previsti dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PPNV), anche insieme alla terza dose del vaccino covid, in un’unica seduta e in piena sicurezza. In questo modo si facilita la diagnosi differenziale tra Covid-19 ed altre patologie e si assicura protezione da complicanze. Lo studio EPICOVID19 ha suggerito, in attesa di studi più robusti, come la vaccinazione anti-pneumococcica e, in misura minore, antinfluenzale sia associata a una minore probabilità di infezione da SARS-CoV2. Infine, i dati nazionali sulla copertura dall’anti-pneumococcico negli adulti e nei gruppi a rischio sono scarsi e ad oggi non sappiamo se nel 2019 sia stato raggiunto l’obiettivo del 75%, previsto dal PNPV 2019-2021.

Scarica la Carta

Il Mieloma Multiplo (MM) è un tumore che colpisce le plasmacellule del midollo osseo, ed è la seconda neoplasia del sangue per incidenza, dopo il linfoma. Solo nel 2018, in Europa sono stati diagnosticate circa 50.000 casi. In Italia, il mieloma multiplo rappresenta l’1,5% di tutti i tumori diagnosticati nella donna (7,7 casi ogni 100.000 abitanti per anno) e l’1,6% di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo (11,1 casi ogni 100.000 abitanti per anno).

Obiettivo fondamentale del progetto è quello di proclamare specifici diritti fondamentali, a partire da quelli contenuti nella nostra Carta Europea dei Diritti del Malato, dei pazienti con mieloma multiplo.

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Scarica il testo integrale dell’Indagine e l’Abstract

L’impegno a tutela delle cronicità è una costante nella storia di Cittadinanzattiva. Nel quadro di queste politiche si inserisce l’attenzione particolare riservata alle persone con diabete. Più volte in passato Cittadinanzattiva si è occupata del monitoraggio della qualità delle cure e dell’assistenza per i pazienti diabetici, dei PDTA specifici, della implementazione del Piano Nazionale Diabete, solo per citare alcune tappe.

Il progetto nasce dalla volontà di riprendere il filo di questo impegno. Il diabete continua ad essere una delle emergenze sanitarie globali. Numeri, complicanze, riduzione della aspettativa di vita, costi sociali e sanitari ne fanno una delle patologie di rilievo per i sistemi sanitari e dovrebbero orientare sempre di più ad un investimento maggiore in prevenzione. La condizione di chi si ammala sconta le solite disomogeneità tra regioni diverse del Paese, così come l’accesso alla innovazione tecnologica. La prevenzione, anche se certamente più presente che in passato nella attenzione dei programmatori, resta una politica ancora largamente disattesa, soprattutto se valutata nell’ottica dell’health population management.

farmacia farmacista

Il Rapporto Annuale sulla Farmacia è coordinato dall’Agenzia di Valutazione Civica di Cittadinanzattiva e realizzato in partnership con Federfarma.

Prezioso strumento di politica pubblica, il Rapporto sulla Farmacia nella sua quarta annualità si pone in continuità con l’edizione 2020 incentrandosi in particolare sul ruolo dei farmacisti e delle farmacie nel contesto della pandemia da Covid-19.

Quali i servizi garantiti, sospesi? Quali le iniziative sul versante della prevenzione? In che misura è avvenuta l’adesione delle farmacie alla Campagna vaccinale anti SARS-CoV-2?

Questi alcuni dei principali ambiti che verranno approfonditi dall’indagine che contribuirà a delineare dal punto di vista civico il ruolo svolto dalle farmacie in risposta ai bisogni dei cittadini e delle comunità locali nel contesto dell’emergenza.

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Scarica la raccomandazione civica

La profilazione molecolare e la possibilità di accedere a terapie collegate ad alterazioni molecolari, che necessitano quindi di test in grado di individuarle, rappresentano una delle innovazioni più importanti in oncologia. Infatti, per i pazienti nei quali vengono individuate queste alterazioni, l’approccio terapeutico può cambiare in maniera sostanziale consentendo il ricorso a trattamenti mirati, più efficaci e anche meglio tollerati rispetto alle terapie tradizionali portando ad una miglior aderenza terapeutica al trattamento e ad una migliore qualità di vita.

I nuovi farmaci oncologici vengono studiati all’interno di studi clinici sempre più complessi facendo emergere un modello che basa la selezione del trattamento sulle alterazioni genetiche del tumore (mutazioni o amplificazioni) e non più sull’organo sede del tumore stesso.

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Sulla medicina personalizzata in oncologia è in atto un cambiamento epocale che, sulla base della evoluzione scientifica e tecnologica degli ultimi anni, porterà nel breve periodo a una rivoluzione anche culturale nell’approccio alla cura delle patologie tumorali. Un nuovo approccio “genomico” in grado di dare risposte mirate e personalizzate a ogni singola persona.
Scienza e tecnologia, un binomio perfetto che ha realizzato una innovazione in grado di migliorare la qualità di vita della persona. Nonostante i progressi ottenuti, nella pratica il diritto di accesso all’innovazione e alla personalizzazione delle cure appaiono sempre meno garantite ed agite
Questi i motivi che ci hanno spinto a sviluppare una progettualità finalizzata alla realizzazione di una “Indagine civica” con l’obiettivo principale di monitorare il grado di conoscenza, diffusione e accesso alla medicina personalizzata nel nostro Paese, avendo come “driver” il tema dell’equo accesso alla medicina personalizzata in oncologia.

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