Assistenza domiciliare - RSA

  • Anziani non autosufficienti: avviare il Piano di Domiciliarità Integrata

    Costruiamo un vero e proprio Piano nazionale di Domiciliarità Integrata per gli anziani non autosufficienti che attraverso tre azioni politiche e gli opportuni investimenti ribalti la prospettiva e possa da subito fornire risposte agli anziani non autosufficienti e alle loro famiglie, senza dover aspettare la riforma complessiva prevista dal PNRR tra il 2023 e il 2024”, dichiarano le organizzazioni promotrici del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza.  
    Ecco le tre azioni previste dal Piano.

  • Anziani non autosufficienti: avviare il Piano di Domiciliarità Integrata

    Incrementare da subito le risorse per il Servizio di assistenza domiciliare erogato dai Comuni - stanziando con la prossima legge di Bilancio le risorse aggiuntive necessarie – ed utilizzare i nuovi fondi a disposizione dell’Assistenza domiciliare integrata delle Asl per costruire risposte diverse dal passato per gli anziani non autosufficienti e le loro famiglie.
    Sono le proposte contenute nel Piano Nazionale di Domiciliarità Integrata che le numerose organizzazioni del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” invieranno al Governo.

    Costruiamo un vero e proprio Piano nazionale di Domiciliarità Integrata per gli anziani non autosufficienti che attraverso tre azioni politiche e gli opportuni investimenti - a cominciare appunto dal SAD - ribalti la prospettiva e possa da subito fornire risposte agli anziani non autosufficienti e alle loro famiglie, senza dover aspettare la riforma complessiva prevista dal PNRR tra il 2023 e il 2024”, dichiarano le organizzazioni promotrici.

    Ecco le tre azioni previste dal Piano che è consultabile sul sito web https://www.pattononautosufficienza.it/documenti/avviare-nel-2022-il-piano-nazionale-di-domiciliarita-integrata/

  • Non Autosufficienza: accolti nel PNRR i punti chiave della proposta del Network. Ora si renda concreta

    La riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti prende forma concreta, grazie all’inserimento nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza dei punti chiave della proposta elaborata dal Network Non Autosufficienza e sostenuta da numerosi soggetti.

    “Esprimiamo grande soddisfazione per l’avvio di questa riforma e ringraziamo il Presidente del Consiglio Draghi e i Ministri Orlando e Speranza che hanno accolto e sostenuto la nostra richiesta”, affermano alcune delle organizzazioni promotrici: Alzheimer Uniti Italia, Caritas, Cittadinanzattiva, Confederazione Parkinson Italia, Federazione Alzheimer Italia, Forum Disuguaglianze e Diversità, Forum Nazionale Terzo Settore, La Bottega del Possibile. “Si tratta di una riforma organica, che integra gli aspetti sanitari a quelli sociali dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, elemento di assoluta novità che il Piano accoglie e sancisce, superando di fatto uno dei principali problemi che i cittadini del nostro Paese si trovano ad affrontare”.

  • Anziani non autosufficienti, si inserisca nel PNRR la proposta elaborata dal Network Non Autosufficienza

    "Una riforma storica a portata di mano: l’appello dei promotori e dei soggetti sostenitori al Presidente Draghi e ai Ministri Orlando e Speranza". Una semplificazione dei percorsi per accedere agli interventi pubblici in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti; un’ampia riforma dei servizi domiciliari; un investimento straordinario per migliorare le strutture residenziali del nostro Paese. Il tutto grazie ad uno stanziamento di sette miliardi e mezzo per il periodo 2022/2026. È quanto prevede la proposta elaborata dal Network Non Autosufficienza della quale i primi promotori (Alzheimer Uniti, Aima, Caritas, Cittadinanzattiva, Confederazione Parkinson Italia, Federazione Alzheimer Italia, Forum Disuguaglianze Diversità, Forum Nazionale Terzo Settore, La Bottega del Possibile) e le numerose organizzazioni e sigle che hanno deciso di sostenerla, chiedono al Presidente del Consiglio Draghi ed ai Ministri Orlando e Speranza l’inserimento come progetto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

  • Anziani non autosufficienti, si inserisca nel PNRR la proposta elaborata dal Network Non Autosufficienza

    Una riforma storica a portata di mano: l’appello dei promotori e dei soggetti sostenitori al Presidente Draghi e ai Ministri Orlando e Speranza

    Una semplificazione dei percorsi per accedere agli interventi pubblici in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti; un’ampia riforma dei servizi domiciliari; un investimento straordinario per migliorare le strutture residenziali del nostro Paese. Il tutto grazie ad uno stanziamento di sette miliardi e mezzo per il periodo 2022/2026. È quanto prevede la proposta elaborata dal Network Non Autosufficienza della quale oggi i primi promotori (Alzheimer Uniti, Aima, Caritas, Cittadinanzattiva, Confederazione Parkinson Italia, Federazione Alzheimer Italia, Forum Disuguaglianze Diversità, Forum Nazionale Terzo Settore, La Bottega del Possibile) e le numerose organizzazioni e sigle che hanno deciso di sostenerla, chiedono al Presidente del Consiglio Draghi ed ai Ministri Orlando e Speranza l’inserimento come progetto nelPiano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

  • Dal Ministero le indicazioni per la cura del Covid a casa: la circolare

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    Dalle informazioni sulle condizioni di alto e basso rischio, alle indicazioni per i soggetti asintomatici, comprese le disposizioni sull'utilizzo del saturimetro per chi si trova in isolamento domiciliare: sono i contenuti della circolare diramata dal Ministero della Salute il 30 novembre. Nel documento il Ministero precisa anche che "Non esistono, ad oggi, evidenze solide e incontrovertibili (ovvero derivanti da studi clinici controllati) di efficacia di supplementi vitaminici e integratori alimentari (ad esempio vitamine, inclusa vitamina D, lattoferrina, quercitina), il cui utilizzo per questa indicazione non è, quindi, raccomandato".

  • Osservatorio partecipazione in Sanità: le esperienze vincenti in Piemonte

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    Per Cittadinanzattiva la partecipazione civica è una componente strategica che deve entrare nella governance delle aziende e dei servizi ma perché ciò avvenga è altrettanto necessario che sia di qualità. Per questo, da circa due anni, Cittadinanzattiva ha avviato un percorso che, con il contributo di 100 stakeholders della salute, ha realizzato una “Matrice per la qualità delle pratiche partecipative in sanità. Uno strumento utile alle Istituzioni a individuare gli elementi di qualità della democrazia partecipativa e a gestire i rischi di una partecipazione formale, inefficace o priva di valore aggiunto che trova riscontro nel nuovo Patto per la Salute 2019-2021, alla Scheda 14 “Strumenti di accesso partecipato e personalizzato del cittadino ai servizi sanitari”, con un esplicito riferimento all’importanza di un coinvolgimento qualificato dei cittadini. Un risultato questo che ha fatto da apripista alla seconda edizione del progetto di Cittadinanzattiva sulla partecipazione, reso possibile grazie al contributo non condizionante di Novartis, con l’obiettivo di consolidare un Osservatorio sulla partecipazione in sanità avviando due percorsi paralleli - nelle regioni Piemonte e Sicilia -, di formazione e sperimentazione della Matrice sulla partecipazione, coordinati dalla Scuola civica di alta formazione di Cittadinanzattiva.

  • Rsa e Coronavirus, tutela e consigli: online il nostro vademecum

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    Sin dalle prime fasi della pandemia è apparso chiaro come il tema delle RSA fosse un'emergenza nell'emergenza; per questo abbiamo messo in campo una serie di iniziative di carattere politico-istituzionale e di tutela, fra cui l’istituzione di un gruppo di lavoro – composto da medici, avvocati ed esperti – per studiare tutte le azioni necessarie in questo ambito; nel prossimo Rapporto PIT salute (che sarà presentato il 1 dicembre) ci sarà un focus di approfondimento con analisi dettagliate delle segnalazioni in tema di RSA giunte al nostro servizio”, dichiara Isabella Mori, responsabile del servizio di tutela ed informazione di Cittadinanzattiva. “Le criticità coinvolgono aspetti organizzativi e aspetti relazionali e correlati ad una migliore umanizzazione nei processi di accoglienza del paziente e della sua famiglia, della presa in carico dei suoi bisogni non solo assistenziali ma anche affettivi. Aspetti di cui dobbiamo tener maggior conto ora con la pandemia e la presenza di focolai all'interno delle RSA.

  • Coronavirus e Rsa: diritti, tutele e consigli. Online il nostro Vademecum

    Orientare i cittadini che hanno familiari ricoverati nelle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) in questo difficile periodo di emergenza sanitaria. È questo l’obiettivo del Vademecum “Coronavirus e RSA: diritti, tutele e consigli”, realizzato da Cittadinanzattiva con il contributo non condizionato di Medtronic Foundation, e disponibile a questo link 

    “Sin dalle prime fasi della pandemia è apparso chiaro come il tema delle RSA fosse un’emergenza nell’emergenza; per questo abbiamo messo in campo una serie di iniziative di carattere politico-istituzionale e di tutela, fra cui l’istituzione di un gruppo di lavoro – composto da medici, avvocati ed esperti – per studiare tutte le azioni necessarie in questo ambito; nel prossimo Rapporto PIT salute (che sarà presentato il 1 dicembre) ci sarà un focus di approfondimento con analisi dettagliate delle segnalazioni in tema di RSA giunte al nostro servizio”, dichiara Isabella Mori, responsabile del servizio di tutela ed informazione di Cittadinanzattiva. “Le criticità coinvolgono aspetti organizzativi e aspetti relazionali e correlati ad una migliore umanizzazione nei processi di accoglienza del paziente e della sua famiglia, della presa in carico dei suoi bisogni non solo assistenziali ma anche affettivi. Aspetti di cui dobbiamo tener maggior conto ora con la pandemia e la presenza di focolai all’interno delle RSA. Questo vademecum è un ulteriore tassello per venire incontro alle richieste di informazione e tutela dei cittadini che possono scriverci a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.”.

  • Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) in tempi di emergenza

     le residenze sanitarie assistenziali rsa una guida in tempi di emergenza

    Premessa
    Cittadinanzattiva tramite le proprie reti del Tribunale per i Diritti Del Malato e del Coordinamento delle Associazioni dei Malati Cronici (CNAMC) da anni si occupa di pazienti fragili e degli anziani ospiti delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA).  Tramite il proprio Servizio di tutela, Servizio PIT, vengono raccolte segnalazioni ed istanze dei cittadini anche in tema di RSA ed offerto supporto, informazioni e tutela alle famiglie e agli ospiti delle strutture.

    Il tema dell’umanizzazione nelle Rsa, anche prima della pandemia Covid-19, è stato spesso al centro di attività specifiche, formazioni e attività istituzionali. Le criticità coinvolgono aspetti organizzativi (garantire un comfort adeguato ai pazienti e a loro familiari), aspetti relazionali (acquisizione di specifiche competenza da parte del personale sanitario in modo da poter passare da una comunicazione spontanea ad una comunicazione consapevole fino ad una vera e propria relazione d'aiuto) ed aspetti correlati ad una migliore umanizzazione nei processi di accoglienza del paziente e della sua famiglia, della presa in carico dei suoi bisogni non solo assistenziali ma anche affettivi.

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