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  • Cittadinanzattiva in audizione su PNRR: occasione unica per un Paese più giusto

    Il Piano rappresenta una occasione unica per rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona e costruire un Paese più giusto, che valorizzi i giovani, le comunità e i territori. Allo stesso tempo il Piano può rappresentare un nuovo metodo, oltre che una nuova strategia, per mobilitare risorse, energie, esperienze ed idee”, ha dichiarato Francesca Moccia, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva intervenuta oggi nel corso della audizione in 11° “Commissione lavoro pubblico e privato, previdenza sociale” del Senato, in merito al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

    Fra le questioni principali alle quali Cittadinanzattiva ha chiesto, nel corso dell’audizione, che il PNRR riservi una attenzione particolare ci sono la salute, la pubblica amministrazione e la scuola. Alcune le priorità indicate, che saranno consegnate in un documento specifico nei prossimi giorni: per la salute, rafforzamento dell’assistenza territoriale e domiciliare, attenzione alla non autosufficienza e ai caregiver, accesso alle cure tempestivo ed uniforme sul territorio; per la pubblica amministrazione, un deciso cambio di passo verso la digitalizzazione, la semplificazione e la trasparenza; per la scuola, investimenti nei servizi 0/6 anni, tempo pieno e mensa per tutti gli studenti del primo e secondo ciclo.

  • Nasce l'Osservatorio civico indipendente sul Piano nazionale di ripresa e resilienza

    Con l’obiettivo di creare un’ampia campagna di monitoraggio civico e di ottenere uno strumento pubblico e aperto sul tracciamento dei dati finanziari legati al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, la società civile si fa promotrice della creazione di un Osservatorio nazionale indipendente a cui hanno sinora aderito alcune delle principali organizzazioni nazionali con radicata presenza nei territori e una forte esperienza nel settore della trasparenza e rendicontazione. L’Osservatorio nasce nell’ambito del programma Follow the Money - ideato all’interno del Festival della Partecipazione 2020 - che intende monitorare la qualità e l’inclusività del processo decisionale di costruzione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.  

  • Ricostruzione partecipata: accordo quadro fra Commissario sisma 2016, Cittadinanzattiva e ActionAid

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    Il Commissario Straordinario per la Ricostruzione post sisma 2016, ActionAid e Cittadinanzattiva hanno siglato un Accordo quadro di partenariato per favorire il coinvolgimento delle comunità e del tessuto socio-economico locale nel processo di ricostruzione del Centro Italia, in particolare nei comuni più colpiti, da dove partiranno già nei prossimi giorni le prime azioni concrete.

    Il progetto, denominato “Percorsi di partecipazione comunitaria per la ricostruzione”, prevede l’impegno delle due organizzazioni, che negli anni hanno sviluppato una qualificata esperienza nella informazione civica e nell’attivazione di percorsi di partecipazione dei cittadini alle fasi di ricostruzione post catastrofe, dall’Aquila 2009, all’Emilia 2012 e nello stesso Centro Italia dopo il 2016, per agevolare il coinvolgimento consapevole della popolazione e delle imprese con una serie di iniziative mirate.
    L’Accordo quadro è stato firmato a Roma dal Commissario, Giovanni Legnini, Katia Scannavini, Vice Segretaria Generale di ActionAid, e Anna Lisa Mandorino Vice Segretaria Generale di Cittadinanzattiva, e prevede che le parti sostengano con proprie risorse finanziarie i costi di realizzazione delle attività congiunte. ActionAid e Cittadinanzattiva, in questa fase, collaboreranno con il Commissario anche nelle attività di consultazione per la messa a punto del Testo Unico della ricostruzione privata, che vedrà la luce tra poche settimane, e in uno specifico progetto, in fase di elaborazione, che riguarda la ricostruzione e la messa in sicurezza di oltre duecento scuole nel cratere del sisma 2016.

  • NASCE L’OSSERVATORIO INDIPENDENTE SUL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA

    ActionAid, Cittadinanzattiva e le organizzazioni della società civile chiedono al Governo Draghi pieno coinvolgimento nella definizione del Piano e trasparenza grazie alla condivisione di dati aperti e interoperabili 

    Saranno oltre 209 i miliardi che verranno spesi per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), una delle priorità del Governo Draghi appena insediato.  Il Next generation EU, tra le varie indicazioni, delinea, per l’approvazione e la gestione del PNRR, la necessità di coinvolgere forze sociali e società civile.  
    Proprio quest’anno l’Italia è co-chair globale dell’Open Government Partnership, progetto che ha l’obiettivo di mettere a confronto referenti di istituzioni e attivismo civico per promuovere una governance inclusiva e trasparente, fattore che rende ancora più evidente la necessità di apertura. 
    Per questo, ActionAid, Cittadinanzattiva e altre organizzazioni della società civile chiedono, come previsto dall’art.1 comma 1044 della Legge di Bilancio 2021 (L. 30 dicembre 2020, n. 178), che entro il 28 febbraio sia emanato il decreto che definisce le modalità di rilevazione dei dati di ciascun progetto, da rendere successivamente disponibili in formato aperto e rielaborabile.  

  • Presentata la Carta della partecipazione nelle aree interne

    La “Carta della Partecipazione nelle Aree Interne” è uno strumento aperto, nato dal confronto fra Cittadinanzattiva e gli esperti del Progetto Officine Coesione per le Aree Interne a supporto del Comitato Tecnico Aree Interne (CTAI) per contribuire alla diffusione di pratiche di partecipazione di qualità e sostenere istituzioni e amministrazioni, fornendo supporti di competenza civica atti a realizzare tale impegno. La Carta, articolata in sette diversi ambiti - identità della partecipazione, condizioni di accesso per una partecipazione di qualità, condizioni abilitanti per garantire una partecipazione di qualità, gli attori, gli ambiti di intervento, modalità, forme di interazione - è già stata oggetto di un confronto molto ricco con organizzazioni civiche e soggetti attivi sul tema delle aree interne: ActionAid, AIP2 Italia, Borghi Autentici d’Italia, Federazione delle Aree Interne, INU, Italia Nostra, Legambiente, Riabitare l’Italia, Slow Food, Touring Club Italia, WWF Italia. 

  • Presentata la Carta della partecipazione nelle aree interne

    È in corso oggi, online sulle piattaforme social facebook e youtube di Cittadinanzattiva, il primo appuntamento del Festival della Partecipazione-Aree interne, in un ideale legame con la città dell'Aquila e in collaborazione con l'Amministrazione comunale. L'appuntamento prevede un incontro (dalle ore 11:30 alle ore 13:00), dedicato alla presentazione della Carta della partecipazione nelle aree internealla presenza del Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano, e un secondo approfondimento nel pomeriggio, dalle 15:30 alle 17:00, dedicato al tema della salute nelle aree interne, a come i legami comunitari possano contribuire alla cura in particolar modo dei soggetti più fragili e un'organizzazione dei servizi centrata sul territorio e sulle persone possa consentire il superamento delle criticità che caratterizzano queste aree.

    La “Carta della Partecipazione nelle Aree Interne” è uno strumento aperto, nato dal confronto fra Cittadinanzattiva e gli esperti del Progetto Officine Coesione per le Aree Interne a supporto del Comitato Tecnico Aree Interne (CTAI) per contribuire alla diffusione di pratiche di partecipazione di qualità e sostenere istituzioni e amministrazioni, fornendo supporti di competenza civica atti a realizzare tale impegno. La Carta, articolata in sette diversi ambiti - identità della partecipazione, condizioni di accesso per una partecipazione di qualità, condizioni abilitanti per garantire una partecipazione di qualità, gli attori, gli ambiti di intervento, modalità, forme di interazione - è già stata oggetto di un confronto molto ricco con organizzazioni civiche e soggetti attivi sul tema delle aree interne: ActionAid, AIP2 Italia, Borghi Autentici d’Italia, Federazione delle Aree Interne, INU, Italia Nostra, Legambiente, Riabitare l’Italia, Slow Food, Touring Club Italia, WWF Italia.

  • Chiuso il Festival della Partecipazione 2020: “Necessario monitoraggio civico del Recovery Plan”

    chiuso il festival della partecipazione 2020 necessario monitoraggio civico del recovery plan

    Si è chiusa domenica 18 ottobre la quinta edizione del Festival della Partecipazione a cui hanno preso parte 257 relatori da quattro continenti, 41 reti civiche coinvolte, 540 partecipanti dal vivo a Bologna e quasi 112mila collegati in streaming. Numeri che testimoniano la necessità della società civile di essere parte integrante dei processi decisionali in un momento storico caratterizzato da un aumento delle disuguaglianze e dall’incertezza del futuro.

    Proprio nei giorni del Festival, il Governo italiano ha presentato alla Commissione Europea la prima proposta per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Secondo le linee guida dell’UE l’obiettivo primario è aumentare la coesione sociale e territoriale per incrementare la resilienza degli stati membri, supportando la transizione verde e digitale. È rispondendo a questa richiesta che nell’ultima giornata della manifestazione, le associazioni promotrici del Festival hanno lanciato l’iniziativa FOLLOW THE MONEY, con l’obiettivo di avviare un percorso di monitoraggio civico del processo di definizione e attuazione dei piani che avverrà nei prossimi mesi, nell’ambito del programma NextGenerationEU. 

  • Ritorna il Festival della Partecipazione. Online e a Bologna, 16/18 ottobre

    Si apre venerdì 16 ottobre la quinta edizione del Festival della Partecipazione con tre giorni di laboratori, conferenze, dibattiti, momenti aggregativi e artistici. Una fabbrica per costruire le nuove forme della politica e dell’attivismo civico quest’anno, per la prima volta, in una forma ibrida che prevede la completa fruizione del Festival in digitale con alcuni eventi completamente online e altri in streaming e in presenza. Promosso da ActionAid Italia, Cittadinanzattiva,Legambiente e UISP, in collaborazione con Slow Food e la Fondazione per l’Innovazione Urbana, con il contributo del Comune di Bologna e della Regione Emilia Romagna,il Festival è uno spazio inclusivo e aperto che intende contribuire alla trasformazione del Paese attraverso il ruolo attivo dei cittadini e la tutela dei loro diritti. Tutti gli eventi online e ibridi del Festival saranno completamente disponibili in diretta streaming gratuita sul sito del Festival e sul canale Facebook.

  • Ritorna il Festival della Partecipazione, a Bologna e online dal 16 al 18 ottobre

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    La quinta edizione del “Festival della Partecipazione”, promosso da ActionAid Italia, Cittadinanzattiva, Legambiente e UISP, in collaborazione con Slow Food e la Fondazione per l’Innovazione Urbana e con il contributo del Comune di Bologna, sarà una tre giorni di laboratori, conferenze, dibattiti, momenti aggregativi e artistici. Una fabbrica su "La partecipazione nella società del rischio" (questo il titolo della edizione 2020) per costruire le nuove forme della politica, della democrazia partecipativa e dell’attivismo civico, che muove da esperienze, criticità e nuove idee emerse, in vari ambiti, a seguito della pandemia da coronavirus.

    Il Festival si svolgerà sia a Bologna all’interno degli spazi del Palazzo Comunale e della Fondazione per l’Innovazione Urbana e sia on-line (dirette sul sito festivaldellapartecipazione.org e sulla pagina Facebook del Festival).

  • Chiusa la quarta edizione del Festival della Partecipazione

    Dopo quattro anni, il Festival – promosso da ActionAid e Cittadinanzattiva, con il supporto di Slow Food e Comune dell'Aquila e il patrocinio di Università dell'Aquila, Gran Sasso Science Institute e Consiglio regionale d'Abruzzo – lascerà la città, per dare inizio a una nuova fase.

    "Il Festival" osserva il segretario generale di Cittadinzattiva Antonio Gaudioso "ci ha dato la possibilità di scoprire e far conoscere a tutto il Paese lo straordinario patrimonio di attivismo civico che esiste all'Aquila. Quella aquilana è una comunità resiliente, che in condizioni di enorme difficoltà è riuscita a produrre esperienze di partecipazione molto belle, esempi di come anche in contesti difficili si possano governare processi importanti e complessi, come può essere appunto quello della ricostruzione".

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