Sussidiarietà & articolo 118

  • Recovery plan, quale sussidiarietà? Il 31 maggio Cittadinanzattiva partecipa al webtalk di Vita e Avvenire

    webtalk VitaAvvenire 31maggio2021

    Il Recovery plan va realizzato, se non si vuole sprecare occasione e risorse, solo attraverso un apporto strutturato della società civile, che rappresenta – non solo nelle fasi di emergenza – il volto di un paese solidale e capace di reagire. È necessario dunque attivare una governance nazionale e territoriale capace di costruire una sussidiarietà concreta e fattiva, senza dirigismi ed esclusioni, estranei alla lettera e allo spirito della nostra Costituzione. In altri termini è ormai il tempo di supe­rare una logica che vede i soggetti sociali schiacciati su due ruoli: potenziali beneficia­ri di risorse per i progetti, spettatori all’inter­no dei luoghi di concertazione dello svolgi­mento dei processi attuativi, con il rischio di assumere una funzione meramente di dife­sa degli spazi ottenuti. I soggetti sociali sono attori di policy e portatori di proposte di tipo generale e vanno riconosciuti come tali.

  • Palestrina (Lazio): un esempio di sussidiarietà

    In seguito alla donazione da parte della Banca di Credito Cooperativo di Palestrina di un Insufflatore di CO2 per la Gastroenterologia dell'Ospedale di Palestrina, grazie all'interessamento della nostra Assemblea di Cittadinanzattiva, attraverso il rappresentante del Tribunale per i Diritti del Malato il dott. Stefano Fabroni, la nostra Assemblea ha ricevuto una lettera di ringraziamento della Direzione Sanitaria dell'Ospedale.

  • La vera sussidiarietà

    sussidiarieta orizzontale

    Sono passati quasi 15 anni dall’approvazione dell’articolo 118, ultimo comma della Costituzione:  una rivoluzione per la nostra democrazia, che ha scardinato il paradigma tradizionale Stato-cittadini con le istituzioni che governano e i cittadini che votano e delegano, e ha introdotto l’idea di una “democrazia duale”, come la definisce Giuseppe Cotturri, in cui ai cittadini è riconosciuto un potere “concorrente” nella capacità e nella possibilità di promuovere iniziative di interesse generale.

    Il significato di “potere concorrente” è qui forzato in maniera intenzionale a significare due cose: la prima è che i cittadini esercitano un potere “che concorre” all’interesse generale, la seconda è che, così facendo, esercitano un potere che si pone “in concorrenza” con quello delle istituzioni rispetto all’interesse generale. Parliamo ovviamente di una concorrenza virtuosa, di una corresponsabilità che deve essere orientata ad alzare l’asticella della cura dei beni comuni e della tutela dei diritti verso gli standard massimi. E questo spiega anche perché le istituzioni hanno, per dettato costituzionale, l’obbligo di favorire questo tipo di iniziativa dei cittadini.

  • Disponibile! il convegno di Perugia

    Disponibile! L'attivismo civico per la riqualificazione dei territori
    Da Cittadinanzattiva proposte per rafforzare la sussidiarietà sulla base del nuovo articolo 24 dello Sblocca Italia

    Una proposta di delibera ispirata all'interpretazione autentica dell'art. 24, da costruire con Anci e Regione Umbria, per dare gambe all'articolo dello Sblocca Italia relativo alle "Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio ". Ed ancora la promozione di laboratori in alcuni Comuni umbri per superare gli ostacoli che ancora impediscono il riutilizzo di edifici pubblici abbandonati a favore di iniziative di interesse generale.
    Sono queste alcune delle proposte emerse dal convegno "Disponibile! L'attivismo civico per la riqualificazione dei territori", organizzato oggi a Perugia da Cittadinanzattiva.

     

  • Riforma terzo Settore: al voto due emendamenti di Cittadinanzattiva

    parlamento

    La Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ha ammesso al voto, fra gli altri, due importanti emendamenti presentati da Cittadinanzattiva rispetto agli artt. 2 e 5 della legge delega di Riforma del Terzo Settore, sostenuti dai Deputati Beni, Capone, Grassi, Mariano, Albini, Argentin, Carnevali e Miotto.
    In particolare, l’emendamento all’art. 2 mira a inserire criteri oggettivi e predefiniti per la valutazione delle attività concrete che le organizzazioni realizzano, distinguendo fra quelle promosse per l’interesse generale e quelle che non hanno nulla a che fare con l’interesse generale, ma nascondono interessi economici o speculatori.

  • Costituzione, sussidiarietà e riforma del terzo settore

    att civico citta 2015 02 13

    Negli scorsi giorni abbiamo saputo, con soddisfazione, che i due emendamenti principali che Cittadinanzattiva ha presentato in Commissione Affari Sociali della Camera sulla riforma del terzo settore sono stati depositati e fatti propri da molti deputati.

    Ne siamo felici in particolare perché entrambi gli emendamenti miravano a richiamare e a valorizzare il significato “costituzionale” della sussidiarietà, quello, a nostro parere, autenticamente sotteso all’articolo 118, ultimo comma, della Costituzione, quando recita che le istituzioni devono favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale.

  • SBLOCCA ITALIA (dal sito www.vita.it)

    decreto sblocca italia 2015 02 13

    Il segretario generale di Cittadinanzattiva festeggia l’approvazione dell’emendamento all’art. 24 della legge «è una cosa bella perché libera energie e le mette in movimento. Dà ai cittadini uno strumento per mettere il valore sociale a servizio della società»
    La campagna #ripartiamodaicittadini è andata a segno.Organizzata da Cittadinanzattiva la movimentazione ha fatto si che sia stato approvato un emendamento all’art 24 della legge Sblocca Italia che dà una nuova dimensione al concetto di cittadino attivo.
    Spiega il segretario generale, Antonio Gaudioso: «non solo pulizia, manutenzione e abbellimento degli spazi comuni, quali attività rispetto alle quali i Comuni sono chiamati a favorire i cittadini, ma, soprattutto, riuso e recupero di beni pubblici inutilizzati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, secondo un'interpretazione più appropriata del principio di sussidiarietà».

  • Un’occasione decisiva per la riforma della politica

    parlamento italiano 2015 02 13

    Nella revisione costituzionale del Titolo V nel 2001 fu inserito, all’art.118 comma 4, il principio di sussidiarietà orizzontale, fu riconosciuto cioè che i comuni cittadini hanno capacità di realizzare autonomamente interessi generali, e in tal caso le istituzioni pubbliche, dallo Stato ai governi territoriali, hanno l’obbligo di accogliere e accompagnare (favorire) le attività civiche.

    Il resto della revisione era confuso e contraddittorio, i ricorsi incrociati tra Regioni e Stato hanno bloccato quella normativa. Ma l’enunciato sulla sussidiarietà cittadini-istituzioni, che riprendeva una proposta avanzata anni prima da soggetti della società civile, ha avuto invece molteplici applicazioni.

  • Lo Sblocca-Italia e il (non) coraggio della sussidiarietà

    sblocca italia 2015 02 13

    Correva l’anno 1999 quando Cittadinanzattiva lanciò la campagna Imputati per eccesso di cittadinanza. Ridipingere le strisce pedonali, ripulire la scuola del proprio figlio, restituire alla sua bellezza un parco pubblico, patrocinare come avvocato in maniera gratuita la causa di un cittadino indigente poteva costare a quell’epoca una multa, una denuncia,la radiazione dal proprio ordine professionale: la campagna voleva evidenziare questo paradosso e rivendicare un ruolo riconosciuto per i cittadini attivi.
    Nel 2001, con l’approvazione definitiva dell’articolo 118 u.c. contenuto nel Titolo V della Costituzione, la campagna Imputati raggiunse il suo obiettivo: quello di prevedere l’obbligo per le istituzioni di non ostacolare, anzi di favorire l’autonoma iniziativa civica volta all’interesse generale.

  • Terzo settore, luci ed ombre nella riforma

    volontari riformaterzosettore 2015 02 13

    Negli scorsi giorni il Governo ha presentato delle Linee guida per la riforma del Terzo settore, con un atto a nostro parere apprezzabile, che ha il merito di mettere al centro del dibattito politico la questione e di riconoscere il ruolo fondamentale del cosiddetto Terzo settore per lo sviluppo del nostro Paese.
    Di questo siamo contenti. E anche su alcune idee contenute nel documento, come quella di un forte rilancio del Servizio civile, non possiamo che essere d’accordo. Da tempo indicavamo in questo una priorità, conoscendo direttamente – attraverso la nostra attività nelle scuole – il grande interesse che riveste per i ragazzi la possibilità di fare “pratica di cittadinanza attiva”. 

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