Attivismo Civico

 50 anni ED

L'idea di una Giornata Mondiale della Terra è nata nel 1970. In un paese, gli Stati Uniti, che iniziava appena a rendersi conto dei costi del "progresso" in termini di inquinamento dell'aria e dell'acqua, abuso di pesticidi e discariche di rifiuti, un gruppo di "ambientalisti" decise di passare all'azione. Acquistarono a fine gennaio una pagina pubblicitaria del New York Times e chiamarono a raccolta il popolo americano in difesa del pianeta. I promotori fissarono una data: il 22 aprile di quello stesso anno; e le diedero un nome: "Earth Day". L'iniziativa portò 20 milioni di americani a scendere in piazza e chiedere azioni concrete per la tutela dell'ambiente. L'evento del 22 aprile 1970 ebbe tanto risalto che l'ONU stabilì di celebrare ogni anno quella data come "Giornata Mondiale della Terra".

lupetti ibridi

La LIPU ha reso noto che a fine novembre è stato ucciso uno dei cinque lupi nati nella primavera del 2019 nella Riserva del Litorale Romano, in territorio comunale. Il giovane lupo, che dunque non aveva ancora compiuto un anno, è uno di quelli ritratti in questa foto dell'agosto scorso. In particolare uno dei due dal manto più scuro. L'animale è stato abbattuto a fucilate utilizzando munizioni illegali per la caccia al cinghiale. Il luogo (una riserva), l'arma (illegale) e la vittima (una specie protetta dalla legge), rende questo un atto di bracconaggio particolarmente efferato e grave, visto che va a colpire una specie fondamentale per gli equilibri degli ecosistemi italiani, che solo negli ultimi anni ha riguadagnato gli antichi luoghi di residenza.

anno 2020 salute delle piante

Per contrastare l’impoverimento dei suoli e delle comunità rurali, la FAO corre ai ripari e lancia la campagna contro la diffusione di parassiti e malattie nel mondo. Oltre il 40% del cibo prodotto sul pianeta viene infatti perso in seguito alla presenza di parassiti non autoctoni. Sotto accusa il massiccio trasporto internazionale di prodotti alimentari e i cambiamenti climatici. Ma molto si può fare, partendo soprattutto dal basso.

Grazie a loro respiriamo, mangiamo e, di conseguenza, viviamo. Le piante sono fondamentali per la nostra esistenza ma non le curiamo né le teniamo in salute. Per questo motivo l'organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura ha proclamato il 2020 "Anno internazionale della salute delle piante" (IYPH). La comunità internazionale ha così riconosciuto appieno il loro ruolo, fondamentale per la sicurezza alimentare, per l'approvvigionamento di materie prime, per la biodiversità e per i diversi servizi forniti dagli ecosistemi agricoli, forestali, acquatici.
Oltre l'80 per cento del cibo consumato dall'uomo è di origine vegetale. La FAO ha stimato che più del 40% delle colture alimentari viene perso ogni anno a causa di parassiti e malattie delle piante. Un elemento questo che causa danni seri all’agricoltura e di conseguenza la mancanza di cibo per le comunità rurali più povere.

aree umide

Giornata mondiale aree umide 2020: tutelarle è fondamentale per il pianeta. Domenica 2 febbraio moltissime sono state le iniziative organizzate per ricordare la necessità di salvaguardare scrigni preziosi di biodiversità. Occupano il 6% della superficie del pianeta e producono globalmente il 24% del cibo. Proprio per la loro importanza è stata organizzata, a livello internazionale, una giornata che ricordi l’esigenza di garantirne la tutela.

I dati statistici mettono in risalto la loro importanza sottolineando come i bacini idrografici e le zone umide delle aree boschive riescono a fornire il 75% delle riserve mondiali di acqua dolce. A questi ambienti si pensa sia legato circa il 40% della biodiversità totale. Le zone umide essendo serbatoi fondamentali per la risorsa idrica, contribuiscono a mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

Al Forum sull'Educazione (1-2 febbraio) tenutosi a Camogli hanno partecipato Fabrizio Barca, Andrea Morniroli e Marco Rossi Doria per il Forum Disuguaglianze e Diversità insieme al sindaco di Milano Beppe Sala e ad altre personalità italiane protagoniste del mondo della cultura, dell’economia e della società civile. Nel documento di sintesi, redatto a margine della sue giorni, sono stati ripresi alcuni punti presenti nel documento che avvia i prossimi due anni di lavoro sul tema “istruzione” del ForumDD: il peso delle disuguaglianze educative, l’importanza di partire – nel disegno delle politiche – dagli attori locali e da chi, sui territori, ha costruito pratiche e comunità educanti fertili e vive per scongiurare interventi calati dall’alto, la necessità di attenzione che meritano le trasformazioni digitali e le biforcazioni che aprono anche in ambito educativo, l’importanza del reclutamento degli insegnanti.

parco veneto

23 associazioni hanno organizzato la protesta contro il progetto di delibera della commissione ambiente della Regione Veneto che prevede una diversa zonizzazione per l’area. Un lunghissimo cordone ha così solcato i sentieri compresi tra la Conca dei Parpari fino a San Giorgio di Bosco Chiesanuova. Ora, alla vigilia, del trentennale dell’istituzione del parco, una opposizione trasversale si prepara a contrastare la votazione definitiva.

Parco della Lessinia in pericolo: a rischio 1700 ettari su 10.000. È di circa un quinto l’entità del “taglio” che la Commissione Ambiente della Regione Veneto ha deciso. E contro la misura il 26 gennaio scorso sono scese in campo 123 associazioni che, richiamando 7000 persone, si sono unite in una carovana solcando i sentieri tra la Conca dei Parpari nel Comune di Roveré Veronese fino a San Giorgio di Bosco Chiesanuova.

Tantissimi piccoli comuni nella regione stanno ‘importando’ il ‘porta a porta’ al fine di realizzare un modello virtuoso di raccolta dei rifiuti, segnando una controtendenza rispetto al caos rifiuti di Roma che domina sulle colonne dei giornali da mesi.

La Capitale, dati dell’ultimo rapporto ISPRA, ha visto infatti nel 2018, per la prima volta da un decennio, scendere il dato della raccolta differenziata, unica grande città italiana. Inoltre, sempre in controtendenza, lo stesso territorio vede crescere il conferimento dei rifiuti della categoria dell’indifferenziato.

green economy

Secondo un piano di Utilitalia, la federazione delle imprese e dei fornitori di servizi pubblici, sarebbe possibile finanziare lo sviluppo sostenibile italiano con 50 miliardi di euro nei prossimi cinque anni. I finanziamenti sarebbero destinati alla ristrutturazione delle reti idriche ed energetiche, privilegiando quelle che attingono a fonti rinnovabili; e alla revisione del ciclo dei rifiuti nell'ottica della circolarità.

Il piano presentato da Utilitalia al Governo propone di finanziare il Green New Deal (il patto nazionale per la transizione ad un’economia circolare e allo sviluppo sostenibile) senza intaccare il bilancio dello Stato.

la storia di kate

Il ritrovamento del cadavere di un raro esemplare di capovaccaio, avvenuto in una zona della Sicilia afflitta dal bracconaggio, offre lo spunto per una riflessione sulle minacce alla sopravvivenza dei rapaci italiani. L'esperto che per anni ha allevato e liberato la scorsa estate Kate, la giovane femmina caduta in Sicilia, fa un excursus sui pericoli che corrono aquile, grifoni e avvoltoi: tra cavi elettrici, bocconi avvelenati, scarsità di cibo "naturale" e, purtroppo, i fucili dei bracconieri.

Il volo di Kate era iniziato in agosto, dal Parco della Murgia Materana in Puglia; liberata da Guido Ceccolini che, fin dalla nascita e per quattro anni, l'aveva cresciuta nel Centro Rapaci Minacciati di Rocchetta di Fazio, in Toscana. Invece che migrare in Africa, il giovane avvoltoio era rimasto in Italia, spostandosi nella Sicilia occidentale: una regione tristemente nota ai naturalisti per la numerosa presenza di bracconieri.

incendio australia copy

Fulmini, piromani, vegetazione secca, vastità di territori scarsamente abitati, siccità persistente... tutte concause delle centinaia di incendi contemporanei che hanno afflitto l'Australia dall'autunno scorso a questo inizio d'anno. Tra fake news e tesi negazioniste, Giorgio Vacchiano, divulgatore e ricercatore esperto di foreste, chiarisce i motivi che hanno portato a questa "tempesta perfetta" di fiamme e distruzione nel sud est australiano.

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