Benessere

  • "Educare i cittadini a considerare la salute un bene comune primario”

    LETTERA APERTA ANCI 2021 1

    Promuovere l’educazione sanitaria nei luoghi di lavoro e di formazione, nei luoghi di vita delle nostre città e, in special modo, nei contesti di fragilità culturale, sociale ed economica, permette di avere cittadini più consapevoli e attivi. Numerosi studi evidenziano come un’educazione alla salute sviluppata nelle scuole risulti capace di ridurre la prevalenza di comportamenti rischiosi per la salute stessa dei giovani. La scuola, più di qualsiasi altra istituzione, può aiutare a vivere in modo sano, contribuendo a far acquisire le conoscenze e le competenze critiche necessarie a evitare comportamenti rischiosi (disturbi alimentari, attività fisica inadeguata, disinformazione o incapacità di valutazione critica). E' quanto contenuto nella lettera che l'Anci invia alle Istituzioni per "promuovere un patto tra Governo, Parlamento, Regioni e Province, sindaci, scuola e università, aziende sanitarie, enti di formazione e ricerca, società scientifiche, associazioni pazienti e di cittadinanza, mondo dello sport al fine di assicurare un alto livello di alfabetizzazione e di accessibilità all’informazione sanitaria”. 

  • Allarme dell'Unicef, 9 milioni gli adolescenti con un disturbo mentale

    ragazzi neet

    L'Unicef nei giorni scorsi ha presentato il rapporto "La condizione dell'infanzia nel mondo: nella mia mente". In Europa il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 ed i 19 anni. Sono 9 milioni gli adolescenti che convivono con disturbi mentali ed il suicidio è la seconda causa di morte preceduto solo dagli incidenti stradali. Lo studio effettuato  esamina le problematiche che colpiscono i bambini e i giovani in Europa, e fornisce dati molto preoccupanti sul livello di stress a cui sono sottoposti. Circa 1200 bambini e adolescenti fra i 10 ed i 19 anni decidono di porre fine alle loro vite ogni anno. La percentuale dei ragazzi è di gran lunga maggiore rispetto alle ragazze , rispettivamente il 69% contro il 31%. La situazione è fortemente peggiorata a causa della Pandemia da Covid 19.

  • Estate 2021: attenti alle ondate di calore

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    Come ogni estate anche quest'anno è tornato il forte caldo, e con esso le ondate di calore con i bollettini e le infografiche del Ministero della Salute che invitano le persone più fragili e vulnerabili al caldo, come gli anziani, le persone affette da patologie croniche e da Covid-19, a evitare di uscire nelle ore piu calde e seguire alcuni consigli utili per prevenire rischi per la propria salute.

  • I bambini devono usare la penna

    bambini adolescenti

    In un'epoca in cui la digitalizzazione sta prendendo il sopravvento e l'apprendimento è sempre più orientato verso i pc e tablet e meno su quaderni e penne, il pedagogista Daniele Novara sottolinea l'importanza dell'uso della penna "classica" soprattutto nelle prime fasi di crescita dei bambini fino alla scuola primaria. L'infanzia infatti è una fase di vita molto particolare, fatta di sensorialità, esperienzialità e motricità. L'uso della penna sulla carta è di sicuro molto differente dall'uso della penna elettronica, la prima pare che contribuisca in maniera positiva ad un corretto sviluppo neurologico dei bambini .

  • La pandemia e il suo impatto sulle dipendenze

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    Dire Giovani ha intervistato il dott. Alfio Lucchini, psichiatra dell'Ufficio di Presidenza nazionale di FeDerSerD, per capire quanto questo anno difficile abbia impattato sui giovani e le dipendenze. "In Italia sono circa 5 milioni gli adolescenti che fanno uso di sostanze e l'isolamento sociale ha peggiorato la situazione" dichiara il dott. Lucchini. Già in tempi "normali" gli adolescenti sono portati agli eccessi, figurarsi durante una pandemia con le varie restrizioni. Il Covid ha cambiato una serie di modalità per i giovani legati a dipendenze, ad esempio anche il procurarsi le sostanze che prima avveniva in strada ed ora avviene tranquillamente on line.

  • "L'8x1000 mandalo a scuola" la campagna del Fondo Vito Scafidi

    8 PER MILLE MANDALO A SCUOLA

    Il Fondo Vito Scafidi, per incoraggiare i cittadini a destinare la quota dell'8x1000 all'edilizia scolastica, ha lanciato - presso l'Istituto di istruzione Superiore "Peano" di Torino - la campagna "8x1000 mandalo a scuola". Dal 2020 infatti la quota IRPEF può essere destinata a finanziare interventi di manutenzione, ristrutturazione, miglioramenti energetici e di immobili. Farlo è semplicissimo, basta indicare la voce "Stato" e poi "edilizia scolastica".

  • Hai fra i 14 e i 19 anni? Partecipa alla Survey "A scuola di Salute"

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    Cittadinanzattiva con il sostegno non condizionato di Assosalute - Federchimica ha realizzato un'indagine civica rivolta agli studenti e studentesse tra i 14 ed i 19 anni con l'obiettivo di rilevare situazioni di vita, stati d’animo e comportamenti in questo anno di pandemia al fine di mettere a punto posizionamenti, proposte ed iniziative specifiche. Il questionario è totalmente anonimo!

  • Un quarto degli alunni con disabilità esclusi dalla DAD. Il Rapporto 2020 Istat su benessere equo e sostenibile

    La didattica a distanza ha escluso quasi un alunno disabile su quattro. Ben oltre, dunque, la soglia dell'8% di bambini e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado rimasto escluso da una qualsiasi forma di didattica a distanza, nonostante gli sforzi di dirigenti, docenti e famiglie. A dirlo è il X Rapporto BES dell'Istat sul benessere equo e sostenibile. 
    "Oltre alla disponibilità di dispositivi informatici, la improvvisa e necessaria introduzione della didattica a distanza si è scontrata con le difficoltà nelle competenze digitali della popolazione italiana, che presenta una delle situazioni peggiori in Europa".

  • Storie di ragazzi nell'emergenza sanitaria: preoccupati dal futuro ed isolati nel presente

    Con il Covid aumenta il rischio di isolamento e di cyberbullismo, i ragazzi hanno sempre più difficoltà a immaginare il proprio futuro. Sei ore al giorno davanti allo schermo per la didattica a distanza. Poi pomeriggi interi on line per studiare o chattare con gli amici. Le scuole sono chiuse, anche piscine e palestre. Le vite dei ragazzi durante la pandemia sono sempre più nella piazza virtuale ed è lì che per loro si gioca tutto. Qualche rara passeggiata all’aria aperta, ma per il resto tutto è fatto di bit. Tanto che per il 36% potrebbe essere utile un’app con la quale affrontare i genitori.

    Sono i dati che emergono da un sondaggio dell’Associazione nazionale dipendenze tecnologiche, GAP e cyberbullismo. Sondaggio condotto in collaborazione con il portale Skuola.net e con Università Politecnica delle Marche. Lo studio è stato condotto su un campione di 3.115 studenti di età tra 11 e 19 anni.

  • Pandemia, come cambiano gli spazi scolastici. Iscriviti al webinar

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    Si conclude il 4 dicembre il ciclo di webinar "Benessere e relazioni dei bambini e dei ragazzi nell'era del Covid", promosso da Cittadinanzattiva, con il sostegno non condizionato di Federchimica - Assosalute. L'ultimo appuntamento è sul tema "Pandemia, come cambiano gli spazi scolastici", in programma il 4 dicembre dalle ore 17 alle ore 18:30 su Gotowebinar, qui per iscriversi

    Il webinar si rivolge a genitori, docenti, educatori e studentiper comprendere come stia cambiando la concezione degli spazi scolastici, quali siano le esperienze innovative già in atto sia in termini di costruzione di nuove strutture e di trasformazione di quelle esistenti, che in termini di nuove metodologie didattiche. Lo spazio scolastico che riconosce o dovrebbe riconoscere centralità agli studenti nel processo educativo. Lo spazio scolastico che diventa luogo di incontro dell’intera comunità e che da essa si fa attraversare.

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