Con il Covid aumenta il rischio di isolamento e di cyberbullismo, i ragazzi hanno sempre più difficoltà a immaginare il proprio futuro. Sei ore al giorno davanti allo schermo per la didattica a distanza. Poi pomeriggi interi on line per studiare o chattare con gli amici. Le scuole sono chiuse, anche piscine e palestre. Le vite dei ragazzi durante la pandemia sono sempre più nella piazza virtuale ed è lì che per loro si gioca tutto. Qualche rara passeggiata all’aria aperta, ma per il resto tutto è fatto di bit. Tanto che per il 36% potrebbe essere utile un’app con la quale affrontare i genitori.

Sono i dati che emergono da un sondaggio dell’Associazione nazionale dipendenze tecnologiche, GAP e cyberbullismo. Sondaggio condotto in collaborazione con il portale Skuola.net e con Università Politecnica delle Marche. Lo studio è stato condotto su un campione di 3.115 studenti di età tra 11 e 19 anni.

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Aurora Avenoso
Lucana, classe '73, master in comunicazione e relazioni pubbliche. Il meglio lo sto imparando con i miei figli, Greta e Giacomo. Per Cittadinanzattiva mi occupo di ufficio stampa e comunicazione. "Non dubitare mai che un gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l'unica cosa che è sempre accaduta" (Margaret Mead)

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