Bullismo

  • Sindrome del Bullizzante e se il debole fossi proprio tu?

    BULLISMO WEB

    Il 27 febbraio Cittadinanzattiva Lazio e Misap organizzano presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), in Piazzale Aldo Moro a Roma (I piano, ala storica Aula Marconi), il convegno dal titolo "SINDROME DEL BULLIZZANTE, LA RICERCA AL SERVIZIO DELLA CLINICA."
    Si prevede inoltre di avviare un monitoraggio in alcuni istituti superiori della città di Roma che con il coinvolgimento di famiglie, studenti, docenti e personale scolastico in un percorso di emersione dei fenomeni, loro presa in carico con il coinvolgimento delle istituzioni e attivazione di politiche integrate.

  • Da bullo ad educatore: si laurea, al fianco la pm che lo condannò

    BULLISMO

    Una storia di riscatto che parte da Quarto Oggiaro, periferia di Milano: Daniel ha alle spalle un passato di adolescente fra rapine, atti di bullismo, violenza, carcere. Oggi ha 27 anni e si è appena laureato in Scienze della formazione. Vuole diventare educatore, ha già iniziato a lavorare con un ragazzo difficile, proprio come era lui. Ad applaudirlo alla laurea, tra le persone importanti della sua vita, c’era anche la Pm del Tribunale per i minorenni che l’ha fatto condannare in tutte le udienze in cui era imputato. Ora lo accompagna nelle scuole, per parlare con i bulli e raccontare la sua storia personale.

  • Bullismo: nelle scuole medie di Ruvo Di Puglia arrivano gli "educatori di corridoio"

    "Contro il bullismo ed i fenomeni di devianza nelle scuole medie di Ruvo di Puglia sono entrati in servizio gli «educatori di corridoio»: si tratta di figure professionalmente qualificate che, insieme con i docenti, lavoreranno per contrastare il bullismo, la dispersione scolastica e l'insuccesso formativo favorendo l’incontro tra scuola, famiglia e territorio.

    Gli  «educatori di corridoio», oltre che prevenire l'esclusione e l'isolamento di ragazzi e ragazze, ascolteranno e si confronteranno con gli alunni «fuoriclasse».

  • Arriva l’App contro stalker e bulli

    mytutela

    Si chiama Mytutela ed è una nuova App italiana di sicurezza personale, completamente gratuita, che permette di raccogliere le evidenze digitali di reati di cyber criminalità, per la prevenzione e il contrasto della violenza nei confronti delle donne e dei minori. Foto, messaggi, email e chat non potranno più essere cancellati: attraverso questa applicazione, infatti, ogni informazione sarà archiviata e registrata e potrà essere utilizzata anche nel corso di un processo. Si tratta di un aiuto vero e concreto alle vittime di stalking o molestie prima dell’intervento, sempre necessario, delle autorità.

  • Un progetto contro il bullismo vincitore del Premio Scafidi 2018

    premiobullismosalute

    Lo scorso 24 aprile a Roma si è svolta la cerimonia di premiazione del XII Premio Buone Pratiche Sicurezza e Salute a Scuola Vito Scafidi. Per l'area di concorso dedicata al tema della sicurezza a scuola e sul territorio ha vinto il progetto "Crescere nella Cooperazione" realizzato dall'Istituto Comprensivo "E. Paladini" di Treia in provincia di Macerata. Il progetto è caratterizzato da diverse attività, una di queste è il video dal titolo "Harry e il dono dell'amicizia" ed ha ricevuto il premio della giuria.

  • In aumento le esperienze negative dei giovani studenti sulla rete

    Aumenta la percentuale di ragazze e ragazzi che vivono esperienze negative navigando in Internet: erano il 6% nel 2010, sono diventati il 13% nel 2017. Il 31% degli 11-17enni dichiara di aver visto online messaggi d’odio o commenti offensivi rivolti a singoli individui o gruppi di persone, attaccati per il colore della pelle, la nazionalità̀ o la religione. Di fronte all’hate speech il sentimento più diffuso è la tristezza (52%), seguita da rabbia (36%), disprezzo (35%), vergogna (20%). Ma nel 58% dei casi gli intervistati ammettono di non aver fatto nulla per difendere le vittime.

  • Un'app per denunciare bullismo e spaccio

    La nuova iniziativa della Polizia di Stato si chiama YouPol ed è un’applicazione che permette di inviare segnalazioni, anche anonime, di bullismo e spaccio di droga, di inviare foto, video e link. Se serve, un pulsante rosso permetterà di fare una chiamata di emergenza. L’app è stata presentata nei giorni scorsi nell’Istituto “Lucio Lombardo Radice” di Roma.

  • Lotta contro l'incitamento all'odio online, i risultati ad un anno dal codice UE

    eu incitamento odio

    Un anno fa la Commissione Europea e quattro grandi piattaforme di social media (Facebook, Twitter, YouTube e Microsoft) hanno adottato un codice di condotta per contrastare l'incitamento all'odio online. In occasione del primo anniversario del codice, è stata pubblicata una sua valutazione, svolta da ONG e organismi pubblici di 24 Stati membri, da cui emerge che le società informatiche hanno compiuto notevoli progressi nell'onorare gli impegni assunti.

  • Educationline 2.0: i ragazzi insegnano la sicurezza online

    Un gruppo di giovani studenti salentini, adolescenti tra i 16 e i 18 anni, ha creato Educationline 2.0, una pagina Facebook per aiutare a comprendere la Rete ed informare sulla sicurezza online. "E cosa c’era di meglio che usare proprio uno strumento a loro vicino per diffondere qualche buona pratica, per raggiungere i coetanei, per parlare attraverso loro anche ai genitori che ancora faticano a capire le dinamiche che si sono nel Web".

  • Bullismo e cyberbullismo: cosa sapere

    Il 7 febbraio è stata la prima Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola. Iniziative in tantissimi istituti scolastici per informare e sensibilizzare gli studenti, i docenti e le famiglie sul tema.

    Esaminando i dati del 2014-15 dei questionari INVALSI per gli studenti, relativi alla quinta classe della scuola primaria, si nota che solo il 19,3 per cento degli alunni non ha mai subito comportamenti aggressivi in classe (prese in giro, insulti, esclusione, violenza fisica). Circa il 59 per cento risponde invece di averlo subito ogni tanto. La cadenza diventa settimanale per circa l'11 per cento degli studenti e giornaliera per il 10 per cento. Percentuali non meno allarmanti si riscontrano nei dati relativi agli adolescenti che frequentano il secondo anno delle scuole superiori. Anche in questo caso il 48 per cento dichiara di aver subito ogni tanto atti di bullismo e circa il 12 per cento dichiara di esserne vittima settimanalmente o giornalmente.

  • Il fenomeno MABASTA è diventato contagioso

    bullismo copy

    Gli studenti dell'ITIS Galvani di Giugliano in provincia di Napoli giorni fa hanno risposto all'appello di MABASTA. L'acronimo MABASTA che sta per Movimento Anti Bullismo Animato da Studenti Adolescenti ideato qualche mese fa dalla 1°A dell'Istituto Galilei-Costa di Lecce, ha ricevuto una risposta da 110 studenti di Giugliano. Il Dirigente dell'Istituto Giuseppe Pezza ha pensato di coinvolgere due studenti per classe e creare un gruppo di volontari per contrastare il fenomeno del bullismo a scuola, una buona pratica che prende piede e si diffonde fuori dai confini regionali. Bravi ragazzi!!!

  • SBAM contro il bullismo a Lecce

    Il bullismo purtroppo è un fenomeno dilagante e in molti casi sono gli stessi giovani a rispondere con iniziative mirate. Tempo fa avevamo parlato del progetto "MABASTA" ideato da una classe dell'Istituto "Galilei-Costa" di Lecce. In risposta a questa iniziativa, un'altra classe dello stesso istituto la 3° B , ha deciso di rispondere con uno SBAM al bullismo. SBAM sta per "Stop Bullying Adopt Music".

  • Approvata legge contro il bullismo nel Lazio

    Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato una proposta di legge contro il bullismo, il testo prevede l'istituzione di un fondo di 750 mila euro per il triennio 2016/2018. Per quest'anno è previsto lo stanziamento di 150 mila euro che servirà a finanziare corsi per il personale scolastico, gli operatori sportivi e gli educatori, organizzazione di corsi, programmi e gruppi di supporto per i genitori.

  • Cyberbullismo come prevenirlo e difendersi

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    La campagna del Corecom con la Polizia di Stato e l'Associazione ABIO, dal titolo:"Educazione alla legalità prevenzione e contrasto al cyberbullismo", ha fatto tappa lo scorso 29 febbraio nell'Aula Magna del reparto di pediatria dell'ospedale Umberto I di Roma.
    Nel corso dell'evento si sono approfonditi i diversi aspetti del cyber bullismo e i vari metodi di prevenzione ed intervento oltre che il mondo dei social network. I protagonisti sono stati gli studenti di alcune scuole di Roma che hanno fatto domande agli esponenti della Polizia Postale presenti e partecipato ad un gioco a quiz  sul corretto uso del web e dei social.

  • Bullismo, negli Stati Uniti si combatte con una app

    Negli Stati Uniti, dove il fenomeno del bullismo ha contorni numericamente preoccupanti, la legislazione è rimessa ai singoli Stati, ma la vera sfida viene giocata sulla prevenzione e sull'informazione, anche facendo ricorso agli strumenti tecnologici più diffusi.

  • Bullismo e cyberbullismo non sono ancora reati

    I casi di bullismo e cyberbullismo sono in continuo aumento. E' di qualche giorno fa la vicenda della dodicenne di Pordenone che ha tentato di togliersi la vita gettandosi dalla finestra. Nel nostro Paese non esiste un reato per questi atti.

  • Bullismo denunciato su Facebook

    bullismo

    In una scuola media di Parma, un gruppo di genitori ed insegnanti hanno scoperto delle conversazioni molto offensive e piene di insulti all'interno di un gruppo classe creato su Whatsapp. Il dirigente dell'istituto ha deciso di pubblicarle sulla pagina facebook della scuola, per far capire l'importanze e il peso delle parole dette.

  • "Siamo tutti capitano" un progetto contro il bullismo

    bullismo scuola

    Il bullismo si combatte insegnando ai bambini come interagire ed educandoli a comportamenti positivi, sono questi i principi alla base del progetto "Siamo tutti Capitano" che entra nelle scuole dell'infanzia e primarie per il quarto anno.

  • Una guida per capire se tuo figlio è vittima di bullismo

    E' un lavoro messo a punto da Telefono Azzurro che da anni si occupa di sensibilizzazione e formazione contro il bullismo a scuola. La guida è uno strumento utile ai genitori per individuare prima di tutto i campanelli di allarme del fenomeno e soprattuto come intervenire. Per saperne di più

  • Se mi posti ti cancello: al via la campagna sul cyberbullismo

    L'85% degli adolescenti possiede uno smartphone,  il 23% degli under 18 in Italia trascorre tra le 5 e le oltre 10 ore su Internet, per il 69% degli adolescenti, inoltre, proprio il cyber bullismo rappresenta la mggiore minaccia alla loro vita. Da questo contesto prende il via la campagna nazionale di informazione e tutela sul cyberbullismo "Se mi posti ti cancello", presentata nei giorni scorsi da un network di associazioni. Guarda il servizio e i video sul portale Dire Giovani. I ragazzi possono partecipare anche postando una videointervista sul sito della campagna

  • Cyberbullismo: contribuisci al Nuovo Codice per difenderti!

    E' online sul sito del Ministero dello sviluppo economico la bozza del Codice di autoregolamentazione per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo.  La bozza è posta in consultazione per 45 giorni: contributi e osservazioni possono quindi essere inviati entro il 24 febbraio 2014 all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
    Si chiede tra l'altro alle aziende in questione di mettere a disposizione volontariamente sistemi di segnalazione di pratiche scorrette ad uso dei bambini che ritengano di essere stati danneggiati
    Il sito Valigia Blu riporta una analisi del Codice, fra pro e contro, riferibili questi ultimi soprattutto ad un mancato coinvolgimento della scuola e dei prof.

  • Cyberbullismo: ecco i dati in Italia ed Europa

    Nelle statistiche europee di ragazzi che subiscono bullismo, l'Italia è ai livelli più bassi. In media il 19% degli adolescenti nel Vecchio Continente è stato vittima di bullismo (il 6% è avvenuto online). In Italia le percentuali sono rispettivamente 11% e 2%. Ma il dato preoccupante è che solo il 7% delle giovani vittime ha informato insegnanti o genitori. Sono alcuni dei dati emersi dal convegno internazionale del Miur del 27 novembre. Approfondisci. Scopri come difenderti dal cyberbullismo

  • La prevenzione dei comportamenti violenti

    La Scuola di Cittadinanzattiva da anni realizza interventi nelle scuole per favorire la prevenzione dei comportamenti violenti ma, soprattutto, la diffusione della cultura della cittadinanza attiva e della legalità, attraverso esperienze di democrazia praticata e l'utilizzo di strumenti e tecniche democratiche e non violente.

  • I indagine sui comportamenti violenti a scuola

    Scarica la I Indagine sui comportamenti violenti a scuola e la relativa sintesi (2008), realizzata nell’ambito di "Attenti alla MaleducAzione", iniziativa promossa nel corso della Campagna Impararesicuri 2007.

  • Manifesto Attenzione alla maleducazione

    Scarica il manifesto "Attenzione alla maleducazione" distribuito in occasione di Impararesicuri 2007.

  • Attenti alla maleducAzione!

    Sul versante delle politiche di contrasto ai comportamenti violenti, la Scuola di Cittadinanza ha avviato la campagna di sensibilizzazione "Attenti alla MaleducAzione" che ha portato alla realizzazione di una Indagine nazionale con l'obiettivo di stimolare una riflessione all'interno delle classi, sui comportamenti violenti a scuola, partendo da una rilevazione interna che evidenziasse il punto di vista dei principali attori del contesto scolastico.

  • Scuola

    Bulli sì, ma a caccia di regole. Cittadinanzattiva presenta la prima Indagine sui comportamenti violenti a scuola. Una Giornata dell'accoglienza per conoscere Regolamenti e Statuto degli studenti

    Studenti Bulli? Non proprio, o meglio non solo. Metà degli allievi ha assistito ad episodi di violenza, un terzo li ha subiti di prima persona. Non sempre si tratta di bullismo, ma, ed è peggio, i casi di ordinaria violenza non mancano.

  • Scuola

    Bullismo e violenza a scuola: giovedì 12 giugno la presentazione della prima Indagine di Cittadinanzattiva. Coinvolti oltre 6mila studenti ed insegnanti

    Uno studente su due dichiara di aver assistito ad almeno un episodio di violenza nella propria scuola, e più di uno su tre ammette di averlo subito in prima persona. Quale il contesto generale in cui si verificano tali episodi? E cosa chiedono studenti ed insegnanti alla scuola per affrontare e prevenire il fenomeno che, spesso impropriamente e riduttivamente, è definito bullismo?
  • Scuola

    Bullismo e violenza a scuola: il 12 giugno la presentazione della prima Indagine di Cittadinanzattiva. Coinvolti oltre 6mila studenti ed insegnanti

    Quanti ragazzi e professori sono vittima di comportamenti violenti a scuola? Quale il contesto generale in cui si verificano tali episodi? E cosa chiedono studenti ed insegnanti alla scuola per affrontare e prevenire il fenomeno che, spesso impropriamente e riduttivamente, è definito bullismo?

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