Diabete

  • II INDAGINE CIVICA SUL DIABETE

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    L’impegno a tutela delle cronicità è una costante nella storia di Cittadinanzattiva. Nel quadro di queste politiche si inserisce l’attenzione particolare riservata alle persone con diabete. Più volte in passato Cittadinanzattiva si è occupata del monitoraggio della qualità delle cure e dell’assistenza per i pazienti diabetici, dei PDTA specifici, della implementazione del Piano Nazionale Diabete, solo per citare alcune tappe.

    Il progetto nasce dalla volontà di riprendere il filo di questo impegno. Il diabete continua ad essere una delle emergenze sanitarie globali. Numeri, complicanze, riduzione della aspettativa di vita, costi sociali e sanitari ne fanno una delle patologie di rilievo per i sistemi sanitari e dovrebbero orientare sempre di più ad un investimento maggiore in prevenzione. La condizione di chi si ammala sconta le solite disomogeneità tra regioni diverse del Paese, così come l’accesso alla innovazione tecnologica. La prevenzione, anche se certamente più presente che in passato nella attenzione dei programmatori, resta una politica ancora largamente disattesa, soprattutto se valutata nell’ottica dell’health population management.

  • Presentata la II Indagine civica sul diabete

    indagine diabete

    Il 40% dei cittadini con diabete segnala la sospensione delle visite specialistiche anche per un anno a causa della pandemia, il 53% non è inserito in un PDTA specifico, oltre l’86% paga di tasca propria sensori e dispositivi di ultima generazione per il monitoraggio della patologia o per eseguire visite ed esami. Soltanto nel 6% delle scuole è prevista l’assistenza infermieristica, oltre il 13% delle famiglie reputa inadeguato il menù servito nelle mense scolastiche rispetto alle esigenze dietetiche dei piccoli pazienti e quasi la metà rinuncia ad utilizzarle. Ci sono forti differenze tra Nord e Sud del Paese, ci si ammala di più se si appartiene a fasce di popolazione più disagiate, meno se si risiede in una regione del Nord, come Trentino e Veneto che registrano il numero minore di persone con diabete. La mortalità è più elevata al Sud.
    Sono alcuni dei dati della II Indagine civica sul diabeteDisuguaglianze, territorio, prevenzione, un percorso ancora lungo”,presentata da Cittadinanzattiva con il contributo non condizionato di Medtronic Italia; la stessa fa riferimento a 7.096 questionari completati (6.743 da cittadini, persone con diabete o genitori di bambini o adolescenti con diabete, 353 da professionisti sanitari). Il 78% di chi ha risposto è affetto da diabete di tipo 2, il 18% da diabete di tipo 1, lo 0,3% da diabete gestazionale, il 2,5% da altre forme.

  • Presentata la II Indagine civica sul diabete

    Poca prevenzione e forti differenze regionali, costi privati a carico del cittadino, assistenza a scuola trascurata. Tecnologie e farmaci innovativi ancora poco utilizzati.

    Il 40% dei cittadini con diabete segnala la sospensione delle visite specialistiche anche per un anno a causa della pandemia, il 53% non è inserito in un PDTA specifico, oltre l’86% paga di tasca propria sensori e dispositivi di ultima generazione per il monitoraggio della patologia o per eseguire visite ed esami. Soltanto nel 6% delle scuole è prevista l’assistenza infermieristica, oltre il 13% delle famiglie reputa inadeguato il menù servito nelle mense scolastiche rispetto alle esigenze dietetiche dei piccoli pazienti e quasi la metà rinuncia ad utilizzarle. Ci sono forti differenze tra Nord e Sud del Paese, ci si ammala di più se si appartiene a fasce di popolazione più disagiate, meno se si risiede in una regione del Nord, come Trentino e Veneto che registrano il numero minore di persone con diabete. La mortalità è più elevata al Sud.
    Sono alcuni dei dati della II Indagine civica sul diabeteDisuguaglianze, territorio, prevenzione, un percorso ancora lungo”,presentata oggi da Cittadinanzattiva con il contributo non condizionato di Medtronic Italia; la stessa fa riferimento a 7.096 questionari completati (6.743 da cittadini, persone con diabete o genitori di bambini o adolescenti con diabete, 353 da professionisti sanitari). Il 78% di chi ha risposto è affetto da diabete di tipo 2, il 18% da diabete di tipo 1, lo 0,3% da diabete gestazionale, il 2,5% da altre forme.

  • Il 7 ottobre l'evento di presentazione della II indagine civica sul diabete

    evento diabete 7 ototbre

    Appuntamento a giovedì 7 ottobre 2021, alle ore 10,00 su piattaforma Zoom, per seguire in diretta l'evento con cui Cittadinanzattiva presenterà i dati della sua seconda indagine civica sul diabete.

    Scopo della "II Indagine civica sul Diabete. Disuguaglianze, territorio, prevenzione, un percorso ancora lungo”, realizzata con il contributo non condizionato di Medtronic Italia, è di verificare quanto il Servizio Sanitario Nazionale sia in grado di riconoscere centralità alle politiche di prevenzione e di assicurare la continuità della presa in carico dei soggetti con diabete, con particolare attenzione per l'accesso alla innovazione scientifica e tecnologica. Nei dati, anche la fotografia della situazione in corso di pandemia e le eventuali sospensioni o limitazioni dei servizi.

  • Zucchero Amaro, gli italiani raccontano il diabete

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    Al via Zucchero Amaro, la campagna di sensibilizzazione sul diabete mellito tipo 2 - malattia cronica che rappresenta il 90% circa dei casi di diabete nel mondo - e documenta con uno stile innovativo come gli italiani percepiscono il tema del diabete.

    La campagna pone l’accento sull’importanza di un’informazione veritiera e certificata, soprattutto in un periodo come quello pandemico in cui cercare le risposte online è diventata per i cittadini la soluzione più immediata. Caratterizzata da una video serie in 8 puntate, realizzata attraverso decine di interviste raccolte in diverse regioni d’Italia, la campagna indaga le esperienze personali legate al diabete tipo 2 intrecciando le storie delle persone con gli approfondimenti specifici sulla malattia. Per una grande percentuale degli intervistati, la conoscenza del diabete si basa su luoghi comuni e falsi miti, spesso locali e talvolta curiosi, come l’affermazione di alcuni cittadini per i quali a causare il diabete potrebbe essere addirittura uno spavento.

  • Educazione terapeutica, empowerment, prevenzione secondaria, qualità e stili di vita delle persone con diabete. Il contributo dell'innovazione tecnologica

    progetto diabete

    L’emergenza covid-19 ha modificato il profilo assistenziale di molte persone, in primis quello dei malati cronici i quali, oltre ad essere maggiormente esposti ai rischi della pandemia, si trovano tutti i giorni a dover fare i conti con la gestione e le complicanze legate alla propria patologia.

    Il diabete, ad esempio, continua a rappresentare un rilevante problema di salute pubblica e nel nostro Paese, la diffusione nella popolazione risulta quasi raddoppiata negli ultimi decenni, passando da un 2,9% nel 1980 ad un 5,3% nel 2016. Il diabete influisce sulla mortalità totale e sulle malattie cardiovascolari, degli occhi e degli arti inferiori: le persone con diabete possono infatti soffrire di coronaropatia, di retinopatia che può causare cecità e in alcuni casi, tra le complicanze, si registrano problemi agli arti inferiori che possono portare all’amputazione.

  • Roma, camminare per combattere il diabete: l'evento

    cammino

    Il prossimo 26 Ottobre alle 14.00, presso la Scuola dello Sport del Centro di Preparazione Olimpica del CONI dell’Acquacetosa di Roma, in Piazzale Giulio Onesti, viene organizzato il Corso “Roma: Città per il cammino e della salute”. E' una iniziativa promossa anche da Cittadinanzattiva nel quadro del programma "Cities Changing Diabets", un progetto internazionale che mira a creare consapevolezza sul tema diabete e sui benefici dell'attività fisica, in particolare il camminare.

  • Gli orti della salute contro diabete e obesità

    PRIMOPIANO ORTIDELLASALUTE

    Firmato lo scorso 29 maggio, l’accordo di programma tra Cittadinanzattiva, Health City Institute, Anci-Gruppo Urban Health e Cia-Agricoltori Italiani per creare nelle maggiori città italiane gli “Orti della salute” .
    Il progetto vuole coinvolgere le amministrazioni comunali nella creazione di “Orti della salute”, sul modello di quello promosso alla Casa Bianca da Michelle Obama, che abbiano come obiettivo quello di fornire ai bambini, agli adolescenti e alle famiglie informazioni pratiche sulla corretta alimentazione, sulla stagionalità di frutta e verdura, sui rischi connessi a stili di vita poco salutari, sull’importanza dell’attività sportiva e fisica. 

  • Contro obesita' e diabete arrivano in città gli "orti della salute"

    ORTIDELLASALUTE

    Firmato oggi l’accordo di programma tra CittadinanzAttiva, Health City Institute, Anci-Gruppo Urban Health e Cia-Agricoltori Italiani per creare nelle maggiori città italiane gli “Orti della salute” .
    “Il progetto punta a coinvolgere i cittadini nelle scelte salutari, promuovendo formazione e informazione che mirino a modificare comportamenti inadeguati che contribuiscono a favorire l’insorgere di malattie di grande rilevanza come obesità e diabete che pesano sul sistema sanitario e sociale a livello nazionale, regionale e locale”, spiega l’on. Roberto Pella, vicepresidente vicario di Anci.
    “Dati Istat indicano che circa il 26 per cento dei bambini tra i 6 e i 17 anni ha un problema di eccesso di peso”, dice Andrea Lenzi, coordinatore di Health City Institute, organizzazione partner del progetto Cities Changing Diabetes e presidente del Comitato per la biosicurezza e le biotecnologie della Presidenza del consiglio dei ministri. “In particolare, secondo Okkio alla Salute, il sistema di sorveglianza sul sovrappeso e l’obesità nei bambini delle scuole primarie, il 21,3 per cento dei bambini è in sovrappeso mentre il 9,3 per cento risulta obeso. I chili di troppo in età infantile aprono la strada al rischio di importanti problemi di salute, che possono manifestarsi anche nel corso dell’adolescenza, nonché compromettere il benessere e la salute nell’età adulta. Vi è inoltre un’alta probabilità che i bambini in sovrappeso di oggi divengano adulti obesi un domani ed è ormai risaputo quanto l’obesità stia assumendo i caratteri di una vera e propria epidemia mondiale”.

  • Presentato il I Rapporto civico "Diabete: tra la buona presa in carico e la crisi dei territori"

    Persone con diabete responsabili, attente ai controlli periodici e pronte ad informarsi sulla propria patologia, ma usurate da burocrazia, attese lunghe e difficoltà nella vita quotidiana, soprattutto a scuola e nel passaggio all’età adulta. Ma anche grandi difficoltà per il rinnovo della patente e i permessi lavorativi fanno la loro parte. Le Regioni, inoltre, procedono in ordine sparso anche in presenza di un Piano nazionale diabete, con differenze rilevanti nella organizzazione dei servizi, nella messa a punto ed erogazione dei percorsi diagnostici, terapeutici ed assistenziali, nella imposizione del ticket e nel controllo dei tempi di attesa con cui sono erogati i controlli.

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